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Old 07-03-2013, 13:19   #1
Redazione di Hardware Upg
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Link all'Articolo: http://www.gamemag.it/articoli/3557/...chi_index.html

Il media videoludico ha da sempre incontrato diverse difficoltà e, ancora oggi, non è riuscito a imporsi in maniera totale. Si tratta di un media senza una storia, senza forti canali di veicolazione delle informazioni che lo riguardano e ignorato da molte fasce di utenza. Le cose si complicano, adesso, con la crisi economica e le emergenti forme di gaming.

Click sul link per visualizzare l'articolo.
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Old 07-03-2013, 13:37   #2
netcrusher
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Qualcuno?????

Qualcuno?????? Qualcunooooooooooooo??????????
Ma per piacere siate onesti e dite chi lo sta rovinando!!
Qualche nome, Electronic Arts tanto per dirne uno, stanno distruggendo totalmente brand di alto livello nel nome del profitto a tutti i costi, poi non dimentichiamo il grande danno subito dalla sempre più totale partecipazione del mondo del cinema con quello videoludico, hanno portato il concetto cinematografico nei videogiochi snaturandoli e facendo lievitare i costi di sviluppo dei videogiochi in modo assurdo, quando il cinema si faceva i ca..i suoi e i videogiochi non risentivano così pesantmente c'era un mondo tutto da scoprire, adesso è tutta immondizia, ma le major se ne fregano se hanno rovinato tutto, continuano imperterrite a sfornare mondezza perchè coscienti del circolo vizioso che hanno oramai innescato, la soluzione è una sola, via Hollywood dal mondo dei videogiochi subito!!!
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Old 07-03-2013, 13:50   #3
Benjamin Reilly
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L'Avatar di Benjamin Reilly
 
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i giochi costano troppo (50 euro in media).

costituendo un bene volutuario vi si rinuncia.


io rigioco ciclicamente, gli stessi senza problemi.

Ulteriore questione economica: pare che determinati titoli presuppongano l'acquisto di nuovi PC perchè presuppongono maggiori risorse sistemiche... senza sfruttare adeguatamente quelle possedute. Un caso? secondo me no. Fanno i furbi, tuttavia essendo tali dimostrano la propria stoltezza: l'utenza non è disposta a sostenere ONERI AGGIUNTIVI.
(Es.: giochi di grafica e complessità maggiore programmati bene consumano meno risorse di giochi meno complessi e di grafica peggiore scritti male. Tomb raider anniversary è superiore a Tomb RAider Legend ma consuma meno risorse hardware.)
Le console hanno contribuito a ridurre la passione perchè inducono ad acquistare un supporto hardware dedicato del tutto superfluo, considerata l'innata versatilità del computer.

Le console sono rinnovate periodicamente per giocare specifici giochi.... quindi l'utenza rischia di doverne farne incetta.

Infine: ormai è tutto uno spara-tutto in cui il giocatore deve pigiare 2 tasti eliminando una pletora di nemici brutali.

I giochi appassionanti di un tempo che coinvolgevano maggiormente l'intelletto sono stati sopraffatti da quelli puramente emozionali e truculenti. Ne pratichi uno, li hai giocati tutti.

Il problema principale cmq è quello menzionato: COSTANO TROPPO.

Ultima modifica di Benjamin Reilly : 07-03-2013 alle 13:57.
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Old 07-03-2013, 14:01   #4
gildo88
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Qualcuno?????? Qualcunooooooooooooo??????????
Ma per piacere siate onesti e dite chi lo sta rovinando!!
Qualche nome, Electronic Arts tanto per dirne uno, stanno distruggendo totalmente brand di alto livello nel nome del profitto a tutti i costi, poi non dimentichiamo il grande danno subito dalla sempre più totale partecipazione del mondo del cinema con quello videoludico, hanno portato il concetto cinematografico nei videogiochi snaturandoli e facendo lievitare i costi di sviluppo dei videogiochi in modo assurdo, quando il cinema si faceva i ca..i suoi e i videogiochi non risentivano così pesantmente c'era un mondo tutto da scoprire, adesso è tutta immondizia, ma le major se ne fregano se hanno rovinato tutto, continuano imperterrite a sfornare mondezza perchè coscienti del circolo vizioso che hanno oramai innescato, la soluzione è una sola, via Hollywood dal mondo dei videogiochi subito!!!
Straquoto! E' esattamente ciò che penso anch'io.
Di recente sto giocando a System Shock 2, che mi ero perso all'uscita ed, a differenza dello schifo che ci propinano oggi, è 100000 spanne avanti. Si è perso tutto il gusto del videogiocare, oggi i giochi li finisci e non ti lasciano nulla a parte le bestemmie per averlo finito in meno di 5 ore e per la difficoltà verso il basso che ormai colpisce il 99% dei videogiochi. Videogiochi tutti uguali e tutti lineari. Poi ci mettono il multi, un multi a misura di bimbominkia in cui non conta nulla saper giocare, ma conta la roba figa che hai sbloccato e che mirino, abilità speciale o arma del cazzo hai sbloccato.
Che si ritorni al periodo in cui i videogiochi erano videogiochi e non dei film interattivi per bambini dementi
gildo88 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 07-03-2013, 14:05   #5
pWi
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Straquoto! E' esattamente ciò che penso anch'io.
Di recente sto giocando a System Shock 2, che mi ero perso all'uscita ed, a differenza dello schifo che ci propinano oggi, è 100000 spanne avanti. Si è perso tutto il gusto del videogiocare, oggi i giochi li finisci e non ti lasciano nulla a parte le bestemmie per averlo finito in meno di 5 ore e per la difficoltà verso il basso che ormai colpisce il 99% dei videogiochi. Videogiochi tutti uguali e tutti lineari. Poi ci mettono il multi, un multi a misura di bimbominkia in cui non conta nulla saper giocare, ma conta la roba figa che hai sbloccato e che mirino, abilità speciale o arma del cazzo hai sbloccato.
Che si ritorni al periodo in cui i videogiochi erano videogiochi e non dei film interattivi per bambini dementi
Vedo che sei perfettamente entrato in sintonia con il pezzo, ribaltandone diametralmente il senso.
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Old 07-03-2013, 14:26   #6
hexaae
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Dunque, analizziamo il trend.... Sequel di sequel di sequel di fps-spegni-cervello-e-spara-a-qualsiasi-cosa-anche-se-non-si-muove + minima interattività e minimo impegno richiesti al giocatore, ma bellissimi da guardare (almeno per 10 minuti) in cui il 95% del budget è investito nel comparto tecnico e artistico... che costano come andare a vedere 4-5 bei film al cinema (che sono "fotorealistici" )
Già, chissà come mai stanno finendo male? Non me lo spiego.

Intanto giochi "semplici" e fatti bene come 'Legend of Grimrock' che si ispirano a vecchie glorie senza grafica cinematografica e senza l'ultima super-tassellizzazione hanno successo e vengono ripagati in termini di pubblico, denaro e apprezzamento dalla critica...

Forse qualcosa sta cambiando, perché l'utenza niubba è stata ampiamente raggiunta e la nicchia colmata dalle ondate di fps tutti uguali, che più di quella cifra non riescono a fatturare. Oltre quella cifra forse c'è un'utenza più raffinata, con più esperienza sulle spalle e più furba a cui non bastano certe carotine appetitose e ben confezionate.

Ultima modifica di hexaae : 07-03-2013 alle 14:41.
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Old 07-03-2013, 14:38   #7
Donbabbeo
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Originariamente inviato da pWi Guarda i messaggi
Vedo che sei perfettamente entrato in sintonia con il pezzo, ribaltandone diametralmente il senso.
Beh dopotutto è un suo parere ed onestamente in (gran) parte condivisibile.

Alla fin fine il punto 2 della lista è diretta causa del punto 1 ed a ragion veduta, non lo vedo affatto come un eccessiva critica verso i prodotti; chi li critica è generalmente perché non si riconosce più nei target a cui le software house mirano.

È indiscutibile che il gameplay dei giochi negli ultimi 10 anni sia andato verso la semplificazione a tutti i costi per venire incontro all'utente tipo che non è più il gildo88 o il netcrusher di turno (o il Donbabbeo, anche io sono dello stesso partito), ma è piuttosto la signora Bianchi, il signor Rossi o il piccolo Marchino (anni 12) perché qualcuno deve pagare le produzioni ultramilionarie ed il marketing a palla e quindi è inevitabile che il gioco debba piacere alla più ampia fetta di pubblico possibile. Peccato che così facendo stanno scontentando coloro che li hanno portati dove sono oggi.

Ai nuovi utenti potrà pure piacere il sistema a microtransazioni, la marea di DLC che ci propinano ora, la difficoltà da cerebroleso (vogliamo parlare delle dichiarazioni fatte dai devs su Dishonored?) e la durata media di 6 ore, ma all'utente più navigato, che giocava già 10 o 20 anni fa tutto questo difficilmente va a genio e ne è la prova il fiorire del mercato indie e di Kickstarter, dove sempre più vecchie glorie si stanno rifugiando riportando in auge generi e titoli sconosciuti ai più con enorme successo perché riescono a fare ciò per cui le grosse produzioni vengono criticate e cioè videogiochi per giocatori e non videogiochi per chiunque.
Provate a presentare un progetto come Torment ora ad un qualsiasi publisher, vi sputerebbe in un occhio perché non rientra più nei target attuali; peccato che sia attualmente il progetto di Kickstarter con maggior successo di sempre.

Di certo non si può essere sempre nel giusto nel criticare ad oltranza ed una certa colpa va anche all'atteggiamento un pò "hipster" e protezionista di noi utenti "Io giocavo ai videogiochi prima che diventasse figo!" ma non si può neanche produrre giochi con lo stampino ogni anno, togliere pezzi di gioco già pronti per rilasciarli come DLC come se fosse la cosa più naturale del mondo e rendere la vita impossibile per giocare al proprio titolo solo per seguire la moda del socialgame à la Facebook.

My 2 cent.
__________________
"Quiquid Latine Dictum Sit, Altum Sonatur" 😐

Ultima modifica di Donbabbeo : 07-03-2013 alle 14:40.
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Old 07-03-2013, 14:58   #8
hexaae
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Città: Amiga Nation
Messaggi: 15535
Esattamente.
Kickstarter fortunatamente ci salverà dalle scelte cieche e mirate solo al fatturato delle major.
Giochi scelti e voluti innanzi tutto dai video-giocatori dove progetti come un nuovo Elite, Torment, Star Citizen (il vecchio Wing Commander) fanno cifre milionarie, e senza publisher con cui sparitre la grossa fetta dei ricavi...

I tempi dei vecchi team di sviluppo relativamente "piccoli" in cui nel garage di casa creavano piccoli capolavori mai dimenticati e senza compromessi per accontentare questo o quell'altro padrone forse stanno tornando, per la felicità degli utenti e con l'imbarazzo dei grossi produttori...

Ultima modifica di hexaae : 07-03-2013 alle 15:13.
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Old 07-03-2013, 15:06   #9
Armin
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L'Avatar di Armin
 
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Città: In viaggio perpetuo fra Skyrim, Pandora e l'Overworld!
Messaggi: 3105
Dall'articolo:

"Chi scrive di videogiochi sa che non si tratta solamente di dedicare tante ore al gaming su PC o su console, o su mobile ormai, ma bisogna anche avere occhio critico, fare delle analisi, rapportare quanto si sta vedendo con il passato, e mille altre cose che non sto qui a elencare."

Occhio critico, dubito che lei ne sia dotato.


"Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande. Può sicuramente continuare a giocare nella massima libertà, ma non può accusare lo sviluppatore di sbilanciamenti o di inadeguatezze che emergono dopo un gameplay così lungo. Se nascono dei motivi di sconforto, insomma, dopo aver giocato per così tanto tempo sullo stesso titolo, questi dipendono principalmente da un'insoddisfazione interna del giocatore, piuttosto che da mancanze di chi sviluppa."

Secondo me la sua prospettiva è ristretta è circoscritta ad un vecchio modo di vedere i videogiochi.
Io ho quasi 30 anni, le mie esigenze sono cambiate, non voglio più comprare un gioco e aspettarmi 30-40 ore di gioco, anzi tempo fa non pensavo nemmeno a quanto mi sarebbe durato un gioco.
Oggi è diverso e questo problema me lo pongo, sopratutto se ho speso 60€ per un prodotto che viene da una delle software house più ricche e potenti dell'industria, che anni fa nemmeno immaginavano potessero esistere.

La longevità "infinita" secondo me è la prossima frontiera da raggiungere.

La sua prospettiva che i giochi non possono durare più di 100/200 ore non fa altro che corroborare i pregiudizi di quelli che la guardano male quando dice di lavorare con i giochi.
Finchè il videogame sarà un bene da consumare e accantonare dopo poche ore sarà sempre visto come un qualcosa di non serio. Come bene prettamente di consumo e non un qualcosa che diventa passione.
Se i giochi fossero seriamente più completi e longevi verrebbero probabilmente presi più sul serio.

Forse più che adottare una prospettiva da "hater" verso coloro che criticano "senza ragione" un videogioco e più che pensare che coloro che si lamentano sono "internamente insoddisfatti" dovrebbe porsi con un'ottica più aperta e pensare a come effettivamente potrebbero essere i giochi al giorno d'oggi per far si che quelle lamentele non arrivino più.



"I giocatori di vecchia data, a mio modo di vedere le cose, stanno criticando eccessivamente il media, spesso senza ragione."

Il fatto che non ne comprende la ragione non significa che non ci sia effettivamente una.

Ha per caso seguito le vicende di Diablo 3? 12 milioni di copie vendute per una beta. Un prodotto venduto a 60€, completamente lacunoso, privo di idee, sbilanciatissimo, insoddisfacente sotto ogni punto di vista.
In quel caso non esisteva una ragione? Da una software house che fa 130 milioni di € al mese solo con wow, ci si aspettava un pochino di più...
Prendiamo anche Skyrim, un prodotto buggatissimo, per nulla ottimizzato, con caratteristiche insensate che sono state moddate subito con un consenso plebiscitario dalla community.

Queste software house devono essere criticate, eccome, altro che insoddifazione interna. Me la fanno venire loro l'insoddisfazione.
Le software house devono investire di più nella ricerca, chiedere consulenze a psicologi, ergonomi, aprire closed beta e focus group con gli utenti eccetera eccetera...
Potrebbero fare cose grandiose invece ci si ritrova a pagare 60€ per un gioco che vale la metà del predecessore, o che comunque delude il giocatore navigato che ormai le ha già viste tutte.

In proporzione a quanto si sono arricchite le software house l'innovazione non è andata di pari passo. Parlo di idee, non di tecnologie.

Ultima modifica di Armin : 07-03-2013 alle 15:12.
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Old 07-03-2013, 15:07   #10
THE5EU5
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Posso dire che siamo nella merda fino al collo, tutta colpa di chi gioca tanto per giocare, tanto per fare un esempio, Doom3 è uno dei migliori in assoluto di tutti i tempi e mi aspettavo dalla ID software un qualcosa di decente invece ha fatto Rage, che si e no 15 min (se metti insieme pezzi buoni del gioco, non tutti di fila )di divertimento vecchio stile e per il resto spazzatura odierna. Sono contento che Half life ep3 non è più uscito mi sono risparmiato un ennesima delusione. Per non parlare del fatto che 90% (e sono ottimista) dei giochi sono pure coppie di altri titoli, quanto è uscito Modern Warfare tutti iniziarono di fare giochi di quel tipo, da fessi, perchè affinché c'è uno o due titoli di quel tipo in giro ci può pure stare ma se fanno tutti la stessa che gusto c'è nel giocarli? Sono contento che i generi di giochi che hanno un numero ristretto di fan (e quindi solo chi ci capisce veramente qualcosa ci gioca) sono stati colpiti di meno, tanto per citare i GDR, se ne vedono molti in giro originali e validi. In conclusiva vi posso dire questo: è vero che giocatori hanno influenza negativamente lo sviluppo, ma è anche vero che la colpa maggiore hanno le case produttrici. Il motivo è semplice, un tempo uscivano molti più titoli perchè ci lavoravano per lo più team di sviluppo, per creare qualcosa di nuovo, di bello era quasi una sfida per loro, far vedere chi è il migliore, oggi team di sviluppo sono solo dei dipendenti, che fanno ciò che economisti ed analisti dicono di fare e quest'ultimi pensano solo al guadagno. Quindi la soluzione è quella di dare il via libera ai team di sviluppo e mandare a casa quella gentaglia inutile, ma questo non può accadere perchè economia è quella che è quindi dobbiamo solo sperare di non ritrovarci un giorno a giocare un "Film".
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Old 07-03-2013, 15:16   #11
gildo88
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Vedo che sei perfettamente entrato in sintonia con il pezzo, ribaltandone diametralmente il senso.
E' semplicemente quello che penso. Le critiche le faccio perchè non mi riconosco con il tipo di utenza a cui, ormai da un bel pò di tempo, hanno scelto di indirizzare i propri titoli.
Io vedo che ormai sempre più i videogiochi si stanno allontanando da quello che erano e si stanno avvicinando sempre più al cinema, che vedo più come un'esperienza chiusa, che non offre molta interazione con il fruitore del mezzo (cinematografico in questo caso). Questo senza nulla togliere al cinema. I videogiochi, secondo me, invece possono offrire molto di più del cinema perchè prevedono un'apertura maggiore al fruitore del mezzo (videoludico in questo caso) ed una maggiore interazione, tutte cose che si vanno sempre di più perdendo a favore di una cinematograficità ed un "prendere per manina e guidarti dove dico io, ed attento che li c'è una buca e ti fai la bua se inciampi" non richiesta per quel che riguarda i videogiochi. Che poi a ben vedere per i videogiochi di questa generazione, si tenta di emulare i film, ma siccome le trame sono veramente pessime si riempie il titolo di effetti speciali (alias grafica pompata), in modo che piuttosto che trovarci con un Full metal Jacket, ci troviamo con un Transformer (la classica baracconata di effetti speciali fine a se stessa).
Non posso nemmeno incacchiarmi per tutto questo? Che devo fare? Sperare che case come EA e Ubisoft smettano di fare porcate? Mi spiace ma ho smesso di dare fiducia a quest'ultime.
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Old 07-03-2013, 15:22   #12
Capozz
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Del primo punto se ne è discusso tantissimo. Le nostre madri, prima dell'avvento dei tablet, probabilmente non giocavano, così come non lo facevano le nostre ragazze, perché sentivano la necessità di interagire in maniera più diretta, coinvolgendo gran parte del loro corpo. Insomma, un cambiamento nel target di riferimento per il media videoludico epocale, che non può non modificare le strategie di fatturazione di produttori e di sviluppatori. Nessuno può accollarsi dei progetti destinati solamente a una nicchia quando si ha la possibilità di coinvolgere molto più pubblico. Per cui non si possono attribuire troppe colpe a quei produttori che hanno bisogno di fatturare perché ormai diventati pachidermici: fatturare per un gruppo di 300 impiegati è una cosa, fatturare per un gruppo ormai di 5 mila impiegati è un'altra cosa.
Vorrei proprio sapere il motivo di questa pachidermia. Ormai quasi la totalità dei titoli tripla A sono delle schifezze mostruose, spesso si liminao ad essere map pack di un gioco precedente, che a qua volta era un map pack di un altro gioco e via dicendo, mentre molti giochi amatoriali o crowdsourced, sviluppati da piccoli team con pochi fondi a disposizione, sono dei capolavori. Mistero. E comunque l'essere pachidermici non gli pregiudica incassi miliardari.

Quote:
Il secondo punto, però, mi sta particolarmente a cuore. I giocatori di vecchia data, a mio modo di vedere le cose, stanno criticando eccessivamente il media, spesso senza ragione, modificando anche il modo di comportarsi di certi sviluppatori. Penso alle critiche sul finale di Mass Effect 3, che da un certo punto di vista ci possono stare, ma che sono quasi completamente fine a sé stesse: BioWare, infatti, ha ascoltato in parte queste critiche, ma non ha modificato il concetto che sta alla base del finale di quel gioco. Ma non per questo si può dire che Mass Effect 3 sia un gioco fallimentare, anzi i più ritengono ancora che sia uno dei migliori titoli in assoluto di questa generazione.

Molti si aspettano una profondità dai giochi che semplicemente non può esistere, e stavolta penso a un titolo come Battlefield 3. Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande. Può sicuramente continuare a giocare nella massima libertà, ma non può accusare lo sviluppatore di sbilanciamenti o di inadeguatezze che emergono dopo un gameplay così lungo. Se nascono dei motivi di sconforto, insomma, dopo aver giocato per così tanto tempo sullo stesso titolo, questi dipendono principalmente da un'insoddisfazione interna del giocatore, piuttosto che da mancanze di chi sviluppa.

E non si può neanche richiedere allo sviluppatore un impegno così prolungato, a fronte di una spesa di 60 euro avvenuta molti anni prima. Ritengo che sia fondamentalmente sbagliato pretendere da qualcuno certe prestazioni senza che questi riceva un adeguato compenso. I giocatori sanno bene di cosa sto parlando e di quanto sia difficile trovare certi equilibri e accontentare tutti.
Non sono assolutamente d'accordo. Ovviamente nessuno chiede una tale longevità in single player, ma non posso nemmeno ritenere ammissibile che un gioco pagato 60 o più euro duri 6 ore! Un altro grosso problema è che per venire incontro ad un pubblico sempre più vasto non esiste più sfida, la massima difficoltà si assesta sul livello "cazzata" e, spesso, si pensa quasi unicamente alla narrazione in senso cinematografico, il che può anche andare bene, ma a patto che il gameplay non scada nel ridicolo. Se voglio vedere un film me ne vado al cinema, non compro un videogame.
Per quanto riguarda il multiplayer in linea teorica hai ragione, ma se il publisher mi obbliga ad acquistare DLC ogni tre mesi anche questo ragionamento cade nel vuoto, perchè non parliamo più di 60 euro spesi anni prima, ma più di 100 in due anni. Battlefield 3 ne è l'esempio lampante: 60 euro all'uscita + 50 euro di premium, o 15€ a dlc. E' tantissimo, ed è giusto pretendere una longevità ben superiore alle 100 ore. Ah, tra parentesi, per garantire una maggiore longevità senza spendere una lira basterebbe rendere il gioco moddabile, cosa che ultimamente viene negata sempre più spesso, con il preciso intento di costringere la gente ad acquistare il sequel.

Quote:
Insomma, la situazione è grave. Rischiamo seriamente di perdere i videogiochi così come li abbiamo intesi fino a oggi, e serve che ognuno di noi collabori per salvare il nostro media preferito. Penso che la motivazione che mi spinge a dedicare tantissimo tempo alla gestione di questo sito di videogiochi riguardi proprio questo aspetto: voglio dare il mio contributo al media videoludico. Ma non basta, serve un contributo eterogeneo da parte di tutti. Criticare di meno, quando non è costruttivo, insomma mi sembra un ottimo punto di partenza. Oltre che continuare a comprare i giochi di vecchia concezione (eh si, Battlefield 3 lo è, e alla grande!), pur con tutti i limiti che la crisi impone sulla vita quotidiana di ognuno di noi.
Dobbiamo difendere il nostro media preferito, continuare a supportarlo, aiutare gli sviluppatori a trovare le soluzioni più adatte, non andare contro tutto e tutti. Le persone, secondo me, dovrebbero imparare ad elogiare le cose che preferiscono, piuttosto che andare contro ai gusti degli altri e criticare ciecamente il modo di intrattenersi degli altri.
Gli sviluppatori sanno benissimo qual'è la soluzione più adatta: puntare al casual ed al social, anche se significa abbassare drasticamente il livello qualitativo del prodotto finale. Se la critica è costruttiva, perchè smettere di criticare questo modus operandi sempre più dilagante ? Personalmente acquisto solo giochi originali, ma ovviamente solo quelli che ritengo prodotti di qualità, e ormai sono pochi. Ok supportare i videogames, ma fino ad un certo punto.

Insomma, se qualcuno sta distruggendo il mondo videoludico, imho non siamo noi Videogiocatori (che è ben diverso da casual gamers)
__________________
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CM Q500L - OCZ ZT-650W - Asus TUF Gaming A520M Plus - AMD Ryzen 5500 - 32GB Corsair Vengeance LPX 3200 - RTX 2070 Super ROG Strix - SSD Samsung 970 EVO Plus 1TB - ASUS TUF Gaming VG27AQ1A 27"

Ultima modifica di Capozz : 07-03-2013 alle 15:53.
Capozz è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 07-03-2013, 15:27   #13
Perseverance
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L'Avatar di Perseverance
 
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Quote:
Originariamente inviato da Articolo
...così come non lo facevano le nostre ragazze, perché sentivano la necessità di interagire in maniera più diretta, coinvolgendo gran parte del loro corpo.
ma che ragazze strane che avete in redazione lol

Quote:
Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande.
Io penso sia la solita storia, che poi la si può leggere con la chiave che più si preferisce ma: più qualità e meno quantità. C'è poco da girarci intorno, oggi privilegia la quantità e per forza di cose il resto porta fisiologicamente a delusione e incazzamento del pubblico dei Videogiocatori, mentre porta cazzeggiamento e qualunquismo nelle casalinghe che si dilettano a giochicchiare mentre aspettano la lavatrice.

Questo è quello che vogliono. La risposta sarà sempre la stessa da parte Nostra, che ormai non contiamo più niente e lo sappiamo. Tornate a valorizzarci e a produrre per Noi e allora vi tratteremo bene.

Quote:
E non si può neanche richiedere allo sviluppatore un impegno così prolungato, a fronte di una spesa di 60 euro avvenuta molti anni prima.
E io ti chiedo autore: guarda a Unreal Tournament 99\03\...! E' un titolo che a distanza di 14 anni viene giocato tutt'oggi, tant'è che esistono ormai una pletora di server e mod. Colui che inventò il gioco fù molto lungimirante:
  • dotò il gioco della possibilità di serverizzare invece di far pagare un dedicato e chiuderlo quando non gli faceva più incassare.
  • dotò il gioco di vari render con possibilità di farlo girare su win, lin, mac senza problemi
  • dotò il gioco dello stesso editor usato per costruirlo
  • lo costruì pensando di fare un bel gioco con tanta passione
Io oggi non vedo più lungimiranza nel progettare i giochi, ma mi sembra che vengano prodotti col chiaro obbiettivo di esasperare l'obsolescienza al fine di avere un ricambio di titoli quanto più elevato possibile e nel minor tempo possibile...per questo ci sbattono fuori giochi con la velocità di una mitragliatrice che non hanno e non dicono niente.

Ma se è questo che vogliono, ripeto, la nostra risposta sarà sempre la stessa.

P.S. all'autore:
Ho giocato a Risen 2 anche xkè mi sentivo in obbligo dato che le mie domande furono pubblicate nell'intervista...l'ho giocato e sono rimasto molto incavolato\deluso\maronnamiacheschifohannofatto..non sono nemmeno arrivato a metà che mi prendeva lo sgomento, ho usato i cheat per vedere cosa succedeva con tutti i talenti...schifo uguale nn cambiava niente. Menomale che non l'ho pagato nulla xkè stavo giusto per comprarlo prima di provarlo mai fare questo errore xkè costava anche caro!
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System Failure

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Old 07-03-2013, 15:47   #14
gildo88
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Ha per caso seguito le vicende di Diablo 3? 12 milioni di copie vendute per una beta. Un prodotto venduto a 60€, completamente lacunoso, privo di idee, sbilanciatissimo, insoddisfacente sotto ogni punto di vista.
In quel caso non esisteva una ragione? Da una software house che fa 130 milioni di € al mese solo con wow, ci si aspettava un pochino di più...
Ma sopratutto... E' normale che Blizzard con tutti i guadagni fatti con Wow se ne esca con uno scialbo Diablo 3, pretendendo anche il pagamento di 60 euro, mentre nel contempo esce un titolo come Path of Exile che, non solo è migliore di Diablo 3 (più possibilità di personalizzazione, più difficile, più tutto), ma che è anche COMPLETAMENTE GRATUITO (eccetto delle trascurabilissime personalizzazioni estetiche)? E' normale che tanta gente sia incacchiata con Blizzard, visto che sicuramente Blizzard aveva molte più risorse rispetto agli sviluppatori di Path of exile.

EDIT: Altra cosa, ho notato un netto cambiamento in peggio nella stragrande maggioranza delle recensioni dei vari siti (non faccio i nomi ma credo che abbiate capito) e testate giornalistiche, quasi ad adeguarsi all'appiattimento generale dei videogiochi di questa generazione, premiando spesso e volentieri videogiochi che, se uscivano in altre generazioni videoludiche, e in tempi "più seri", prendevano una sufficienza appena nel migliore dei casi. Spesso poi si fanno notare difetti molto gravi e una totale mancanza di inventiva, spesso facendo notare che il "titolo rimane lo stesso del prequel", ma nonostante questo le recensioni (parlo in generale non di questo sito in particolare, in cui certe volte sono in accordo con le recensione e altre volte no) rimangono con voti troppo elevati.
Sembra quasi che si sia persa un pò di obiettività e le recensioni siano meno severe rispetto al passato, e spesso si sorvola su molti aspetti che meriterebbero un maggior approfondimento e una valutazione più critica. Sarebbe più piacevole vedere recensioni dalla parte del videogiocatore e non dalla parte del videogioco (o di chi altro, non voglio entrare in merito ai fin troppo chiacchierati vari interessi tra siti di recensioni e Pubblisher).

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Old 07-03-2013, 15:56   #15
pWi
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Dall'articolo:

"Chi scrive di videogiochi sa che non si tratta solamente di dedicare tante ore al gaming su PC o su console, o su mobile ormai, ma bisogna anche avere occhio critico, fare delle analisi, rapportare quanto si sta vedendo con il passato, e mille altre cose che non sto qui a elencare."

Occhio critico, dubito che lei ne sia dotato.


"Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande. Può sicuramente continuare a giocare nella massima libertà, ma non può accusare lo sviluppatore di sbilanciamenti o di inadeguatezze che emergono dopo un gameplay così lungo. Se nascono dei motivi di sconforto, insomma, dopo aver giocato per così tanto tempo sullo stesso titolo, questi dipendono principalmente da un'insoddisfazione interna del giocatore, piuttosto che da mancanze di chi sviluppa."

Secondo me la sua prospettiva è ristretta è circoscritta ad un vecchio modo di vedere i videogiochi.
Io ho quasi 30 anni, le mie esigenze sono cambiate, non voglio più comprare un gioco e aspettarmi 30-40 ore di gioco, anzi tempo fa non pensavo nemmeno a quanto mi sarebbe durato un gioco.
Oggi è diverso e questo problema me lo pongo, sopratutto se ho speso 60€ per un prodotto che viene da una delle software house più ricche e potenti dell'industria, che anni fa nemmeno immaginavano potessero esistere.

La longevità "infinita" secondo me è la prossima frontiera da raggiungere.

La sua prospettiva che i giochi non possono durare più di 100/200 ore non fa altro che corroborare i pregiudizi di quelli che la guardano male quando dice di lavorare con i giochi.
Finchè il videogame sarà un bene da consumare e accantonare dopo poche ore sarà sempre visto come un qualcosa di non serio. Come bene prettamente di consumo e non un qualcosa che diventa passione.
Se i giochi fossero seriamente più completi e longevi verrebbero probabilmente presi più sul serio.

Forse più che adottare una prospettiva da "hater" verso coloro che criticano "senza ragione" un videogioco e più che pensare che coloro che si lamentano sono "internamente insoddisfatti" dovrebbe porsi con un'ottica più aperta e pensare a come effettivamente potrebbero essere i giochi al giorno d'oggi per far si che quelle lamentele non arrivino più.



"I giocatori di vecchia data, a mio modo di vedere le cose, stanno criticando eccessivamente il media, spesso senza ragione."

Il fatto che non ne comprende la ragione non significa che non ci sia effettivamente una.

Ha per caso seguito le vicende di Diablo 3? 12 milioni di copie vendute per una beta. Un prodotto venduto a 60€, completamente lacunoso, privo di idee, sbilanciatissimo, insoddisfacente sotto ogni punto di vista.
In quel caso non esisteva una ragione? Da una software house che fa 130 milioni di € al mese solo con wow, ci si aspettava un pochino di più...
Prendiamo anche Skyrim, un prodotto buggatissimo, per nulla ottimizzato, con caratteristiche insensate che sono state moddate subito con un consenso plebiscitario dalla community.

Queste software house devono essere criticate, eccome, altro che insoddifazione interna. Me la fanno venire loro l'insoddisfazione.
Le software house devono investire di più nella ricerca, chiedere consulenze a psicologi, ergonomi, aprire closed beta e focus group con gli utenti eccetera eccetera...
Potrebbero fare cose grandiose invece ci si ritrova a pagare 60€ per un gioco che vale la metà del predecessore, o che comunque delude il giocatore navigato che ormai le ha già viste tutte.

In proporzione a quanto si sono arricchite le software house l'innovazione non è andata di pari passo. Parlo di idee, non di tecnologie.
Molti videogiochi di ultima generazione hanno spinto i limiti del media verso avanti in maniera incredibile, ed è assurdo che questo non venga riconosciuto. Skyrim, ad esempio, offre un mondo di gioco ampio e con un livello di dettaglio molto alto, cosa che non era possibile nei giochi precedenti. Molti dei fan di Elder Scrolls sono rimasti contenti per questo, riconoscendo che la maggior parte dei limiti di Oblivion erano stati finalmente risolti.

Se negli ultimi anni il gaming è diventato intrattenimento a tutto tondo, ha coinvolto tantissimi giocatori e ha fatto fatturare molti soldi ci sarà un motivo. Non si può dire semplicemente che è "idiota" o "scema" la gente che non la pensa come noi.

Alcuni, è vero, palesano un'insoddisfazione verso i cambiamenti che si sono verificati, molto spesso perché si considerano troppo grandi o sono considerati troppo grandi e per questo si lasciano condizionare, criticando tutto indifferentemente. Se i produttori fanno certe scelte ci saranno delle ragioni e ci saranno delle persone a cui piacciono le nuove impostazioni, criticare indiscriminatamente non aiuta nessuno.

Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate, ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri.
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Old 07-03-2013, 16:12   #16
gildo88
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Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate, ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri.
Ma questo, imho, è sbagliato. Se non ci fossero le critiche vedresti solo una "faccia" del videogioco, quella delle persone a cui il videogioco è piaciuto e quella delle persone che lo elogiano sempre. Invece è importante anche l'altra "faccia", delle persone insoddisfatte e che non si accontentano di quanto proposto. Sono le critiche che fanno crescere, non l'elogio continuo.
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Old 07-03-2013, 16:33   #17
T_zi
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Il gioco commerciale - inteso come grande produzione - non ha più niente da dare da un pezzo. Si salvano poche eccezioni come dishonored (comunque dumbizzato da matti), deus ex: human revolution (buono, ma anche lui semplificato all'inverosimile) ed il prossimo bioshock infinite (da quel poco che si è visto sembra all'altezza dei predecessori). Il resto è semplicemente composto da prodotti indirizzati a più gente possibile, e più gente deve essere accontentata più compromessi bisogna fare con la giocabilità.

Tra i publisher minori la situazione è migliore:

- cdproject con the witcher ha dimostrato che si può fare un gdr come si deve anche senza andare a rincorrere i macachi

- paradox continua a produrre titoli eccellenti investendo poco niente

- 1c publishing produce gran parte dei titoli a turni di qualità

Infine ci sono i titoli indie ed i progetti kickstarter che hanno successo proprio perchè si rivolgono ad una nicchia di giocatori che non vuole compromessi; quindi con investimenti relativamente contenuti (e spesso finanziati direttamente dai suddetti giocatori) riescono a realizzare utili sicuri.
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Now Playing: Pillars of Eternity (path of the damned); Puzzle Quest 2; Loop Hero; Diablo 3 (expert, barbs);
Next in Queue: Spellforce 3 Reforced; Triangle Strategy; Prey (2017); Tactics Ogre: Reborn;
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Old 07-03-2013, 16:35   #18
THE5EU5
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Molti videogiochi di ultima generazione hanno spinto i limiti del media verso avanti in maniera incredibile, ed è assurdo che questo non venga riconosciuto.
Giustissimo!

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Se negli ultimi anni il gaming è diventato intrattenimento a tutto tondo, ha coinvolto tantissimi giocatori e ha fatto fatturare molti soldi ci sarà un motivo.
Il motivo è appunto quello che c'è tutto uno studio dietro per fare soldi, non gli interessa il prodotto in se, seguono la moda, fanno ciò che fa guadagnare, ripetendo la stessa cosa, è tutto un gioco psicologico, investono soldi per fare altri soldi!

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Alcuni, è vero, palesano un'insoddisfazione verso i cambiamenti che si sono verificati, molto spesso perché si considerano troppo grandi o sono considerati troppo grandi e per questo si lasciano condizionare, criticando tutto indifferentemente. Se i produttori fanno certe scelte ci saranno delle ragioni e ci saranno delle persone a cui piacciono le nuove impostazioni, criticare indiscriminatamente non aiuta nessuno.
Innovazioni si, io adoro le innovazioni, ma il punto è un'altro, il gioco deve rispettare la propria categoria, non puoi dire di aver sviluppato un GDR tripla A, e poi magari mi ritrovo un Need For Speed, che è bello si ma non c'entra nulla!

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Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate
Esatto, cosi la smetteranno di fare schifezze

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ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri.
Comunque per migliorare bisogna criticare.
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Old 07-03-2013, 16:45   #19
Capozz
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Molti videogiochi di ultima generazione hanno spinto i limiti del media verso avanti in maniera incredibile, ed è assurdo che questo non venga riconosciuto. Skyrim, ad esempio, offre un mondo di gioco ampio e con un livello di dettaglio molto alto, cosa che non era possibile nei giochi precedenti. Molti dei fan di Elder Scrolls sono rimasti contenti per questo, riconoscendo che la maggior parte dei limiti di Oblivion erano stati finalmente risolti.

Se negli ultimi anni il gaming è diventato intrattenimento a tutto tondo, ha coinvolto tantissimi giocatori e ha fatto fatturare molti soldi ci sarà un motivo. Non si può dire semplicemente che è "idiota" o "scema" la gente che non la pensa come noi.

Alcuni, è vero, palesano un'insoddisfazione verso i cambiamenti che si sono verificati, molto spesso perché si considerano troppo grandi o sono considerati troppo grandi e per questo si lasciano condizionare, criticando tutto indifferentemente. Se i produttori fanno certe scelte ci saranno delle ragioni e ci saranno delle persone a cui piacciono le nuove impostazioni, criticare indiscriminatamente non aiuta nessuno.

Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate, ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri.
In primo luogo devi spiegarmi come la critica verso un prodotto possa in qualche modo danneggiare l'esperienza di gioco altrui. Inoltre, senza critica, non vedo come si possa migliorare. Poi non è che gli altri siano scemi, semplicemente non giocano per passione e vedono il gaming come un passatempo come un altro, quindi cercano facilità ed immediatezza a tutti i costi.
Secondo, la ragione per cui molti produttori fanno certe scelte è solo una: venire incontro alle esigenze della massa.
Fortunatamente c'è chi ha centrato l'obiettivo offrendo un prodotto di grande qualità capace di soddisfare anche gli appassionati più esigenti, ma (molti) altri se ne sono fregati della qualità.
Francamente questo spostamento del limite in avanti di cui parli non lo vedo proprio, anzi generalmente i giochi, da qualche tempo, sono tecnicamente al palo e involuti per quel che riguarda difficoltà ed il gameplay.

PS quando dici "se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate" hai ragione. Infatti io non li compro, tranne qualche raro caso che merita di essere acquistato.
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Ultima modifica di Capozz : 07-03-2013 alle 16:49.
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Old 07-03-2013, 18:14   #20
Armin
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Molti videogiochi di ultima generazione hanno spinto i limiti del media verso avanti in maniera incredibile, ed è assurdo che questo non venga riconosciuto. Skyrim, ad esempio, offre un mondo di gioco ampio e con un livello di dettaglio molto alto, cosa che non era possibile nei giochi precedenti. Molti dei fan di Elder Scrolls sono rimasti contenti per questo, riconoscendo che la maggior parte dei limiti di Oblivion erano stati finalmente risolti.

Mah. La serie elder scrolls è seduta sugli allori da anni. Ogni episodio è un miglioramento del precedente, ma non c'è un grande stacco in termini di idee.
Io sono il promo ad apprezzare Skyrim, però il mio discorso si fondava su quanto le software house hanno guadagnato e quanto in proporzione i prodotti sono migliorati.
Non si può certo dire che Skyrim sia un prodotto completo e stabile, solo dopo qualche patch ha raggiunto un buon livello di stabilità e performance.
I modder continuano a rilasciare bugfixes come se piovesse e ripeto, alcuni mod hanno avuto un consenso plebiscitario, cosa che fa pensare "perchè non ci hanno pensato prima loro?".

Stesso discorso per Diablo 3, arrivato ad una versione "accettabile" son con l'ultima patch. Hanno implementato in fretta e furia alcune cose suggerite dalla community e continuano ad implementare e implementeranno vagonate di idee suggerite nei forum.


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Alcuni, è vero, palesano un'insoddisfazione verso i cambiamenti che si sono verificati, molto spesso perché si considerano troppo grandi o sono considerati troppo grandi e per questo si lasciano condizionare, criticando tutto indifferentemente. Se i produttori fanno certe scelte ci saranno delle ragioni e ci saranno delle persone a cui piacciono le nuove impostazioni, criticare indiscriminatamente non aiuta nessuno.

Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate, ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri.

Il punto è che le software house vanno incontro al profitto e alle masse, senza preoccuparsi effettivamente di investire denaro nella ricerca per sfornare qualcosa che possa accontentare il più alto numero possibile di giocatori.
Al massimo fanno le closed-beta che servono soltanto a testare le macchine per la stabilità. Non certo a fornire un feedback utile per il prodotto in sè.
Armin è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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