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#1 |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75173
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Link all'Articolo: http://www.gamemag.it/articoli/3557/...chi_index.html
Il media videoludico ha da sempre incontrato diverse difficoltà e, ancora oggi, non è riuscito a imporsi in maniera totale. Si tratta di un media senza una storia, senza forti canali di veicolazione delle informazioni che lo riguardano e ignorato da molte fasce di utenza. Le cose si complicano, adesso, con la crisi economica e le emergenti forme di gaming. Click sul link per visualizzare l'articolo. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2008
Messaggi: 5977
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Qualcuno?????
Qualcuno?????? Qualcunooooooooooooo??????????
Ma per piacere siate onesti e dite chi lo sta rovinando!! Qualche nome, Electronic Arts tanto per dirne uno, stanno distruggendo totalmente brand di alto livello nel nome del profitto a tutti i costi, poi non dimentichiamo il grande danno subito dalla sempre più totale partecipazione del mondo del cinema con quello videoludico, hanno portato il concetto cinematografico nei videogiochi snaturandoli e facendo lievitare i costi di sviluppo dei videogiochi in modo assurdo, quando il cinema si faceva i ca..i suoi e i videogiochi non risentivano così pesantmente c'era un mondo tutto da scoprire, adesso è tutta immondizia, ma le major se ne fregano se hanno rovinato tutto, continuano imperterrite a sfornare mondezza perchè coscienti del circolo vizioso che hanno oramai innescato, la soluzione è una sola, via Hollywood dal mondo dei videogiochi subito!!! |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2011
Messaggi: 3450
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i giochi costano troppo (50 euro in media).
costituendo un bene volutuario vi si rinuncia. io rigioco ciclicamente, gli stessi senza problemi. Ulteriore questione economica: pare che determinati titoli presuppongano l'acquisto di nuovi PC perchè presuppongono maggiori risorse sistemiche... senza sfruttare adeguatamente quelle possedute. Un caso? secondo me no. Fanno i furbi, tuttavia essendo tali dimostrano la propria stoltezza: l'utenza non è disposta a sostenere ONERI AGGIUNTIVI. (Es.: giochi di grafica e complessità maggiore programmati bene consumano meno risorse di giochi meno complessi e di grafica peggiore scritti male. Tomb raider anniversary è superiore a Tomb RAider Legend ma consuma meno risorse hardware.) Le console hanno contribuito a ridurre la passione perchè inducono ad acquistare un supporto hardware dedicato del tutto superfluo, considerata l'innata versatilità del computer. Le console sono rinnovate periodicamente per giocare specifici giochi.... quindi l'utenza rischia di doverne farne incetta. Infine: ormai è tutto uno spara-tutto in cui il giocatore deve pigiare 2 tasti eliminando una pletora di nemici brutali. I giochi appassionanti di un tempo che coinvolgevano maggiormente l'intelletto sono stati sopraffatti da quelli puramente emozionali e truculenti. Ne pratichi uno, li hai giocati tutti. Il problema principale cmq è quello menzionato: COSTANO TROPPO. Ultima modifica di Benjamin Reilly : 07-03-2013 alle 13:57. |
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#4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 2093
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Quote:
Di recente sto giocando a System Shock 2, che mi ero perso all'uscita ed, a differenza dello schifo che ci propinano oggi, è 100000 spanne avanti. Si è perso tutto il gusto del videogiocare, oggi i giochi li finisci e non ti lasciano nulla a parte le bestemmie per averlo finito in meno di 5 ore e per la difficoltà verso il basso che ormai colpisce il 99% dei videogiochi. Videogiochi tutti uguali e tutti lineari. Poi ci mettono il multi, un multi a misura di bimbominkia in cui non conta nulla saper giocare, ma conta la roba figa che hai sbloccato e che mirino, abilità speciale o arma del cazzo hai sbloccato. Che si ritorni al periodo in cui i videogiochi erano videogiochi e non dei film interattivi per bambini dementi ![]() |
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#5 | |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 449
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2007
Città: Amiga Nation
Messaggi: 15535
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Dunque, analizziamo il trend.... Sequel di sequel di sequel di fps-spegni-cervello-e-spara-a-qualsiasi-cosa-anche-se-non-si-muove + minima interattività e minimo impegno richiesti al giocatore, ma bellissimi da guardare (almeno per 10 minuti) in cui il 95% del budget è investito nel comparto tecnico e artistico... che costano come andare a vedere 4-5 bei film al cinema (che sono "fotorealistici"
![]() Già, chissà come mai stanno finendo male? Non me lo spiego. Intanto giochi "semplici" e fatti bene come 'Legend of Grimrock' che si ispirano a vecchie glorie senza grafica cinematografica e senza l'ultima super-tassellizzazione hanno successo e vengono ripagati in termini di pubblico, denaro e apprezzamento dalla critica... Forse qualcosa sta cambiando, perché l'utenza niubba è stata ampiamente raggiunta e la nicchia colmata dalle ondate di fps tutti uguali, che più di quella cifra non riescono a fatturare. Oltre quella cifra forse c'è un'utenza più raffinata, con più esperienza sulle spalle e più furba a cui non bastano certe carotine appetitose e ben confezionate. Ultima modifica di hexaae : 07-03-2013 alle 14:41. |
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 8152
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Alla fin fine il punto 2 della lista è diretta causa del punto 1 ed a ragion veduta, non lo vedo affatto come un eccessiva critica verso i prodotti; chi li critica è generalmente perché non si riconosce più nei target a cui le software house mirano. È indiscutibile che il gameplay dei giochi negli ultimi 10 anni sia andato verso la semplificazione a tutti i costi per venire incontro all'utente tipo che non è più il gildo88 o il netcrusher di turno (o il Donbabbeo, anche io sono dello stesso partito), ma è piuttosto la signora Bianchi, il signor Rossi o il piccolo Marchino (anni 12) perché qualcuno deve pagare le produzioni ultramilionarie ed il marketing a palla e quindi è inevitabile che il gioco debba piacere alla più ampia fetta di pubblico possibile. Peccato che così facendo stanno scontentando coloro che li hanno portati dove sono oggi. Ai nuovi utenti potrà pure piacere il sistema a microtransazioni, la marea di DLC che ci propinano ora, la difficoltà da cerebroleso (vogliamo parlare delle dichiarazioni fatte dai devs su Dishonored?) e la durata media di 6 ore, ma all'utente più navigato, che giocava già 10 o 20 anni fa tutto questo difficilmente va a genio e ne è la prova il fiorire del mercato indie e di Kickstarter, dove sempre più vecchie glorie si stanno rifugiando riportando in auge generi e titoli sconosciuti ai più con enorme successo perché riescono a fare ciò per cui le grosse produzioni vengono criticate e cioè videogiochi per giocatori e non videogiochi per chiunque. Provate a presentare un progetto come Torment ora ad un qualsiasi publisher, vi sputerebbe in un occhio perché non rientra più nei target attuali; peccato che sia attualmente il progetto di Kickstarter con maggior successo di sempre. Di certo non si può essere sempre nel giusto nel criticare ad oltranza ed una certa colpa va anche all'atteggiamento un pò "hipster" e protezionista di noi utenti "Io giocavo ai videogiochi prima che diventasse figo!" ma non si può neanche produrre giochi con lo stampino ogni anno, togliere pezzi di gioco già pronti per rilasciarli come DLC come se fosse la cosa più naturale del mondo e rendere la vita impossibile per giocare al proprio titolo solo per seguire la moda del socialgame à la Facebook. My 2 cent. Ultima modifica di Donbabbeo : 07-03-2013 alle 14:40. |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2007
Città: Amiga Nation
Messaggi: 15535
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Esattamente.
Kickstarter fortunatamente ci salverà dalle scelte cieche e mirate solo al fatturato delle major. Giochi scelti e voluti innanzi tutto dai video-giocatori dove progetti come un nuovo Elite, Torment, Star Citizen (il vecchio Wing Commander) fanno cifre milionarie, e senza publisher con cui sparitre la grossa fetta dei ricavi... I tempi dei vecchi team di sviluppo relativamente "piccoli" in cui nel garage di casa creavano piccoli capolavori mai dimenticati e senza compromessi per accontentare questo o quell'altro padrone forse stanno tornando, per la felicità degli utenti e con l'imbarazzo dei grossi produttori... Ultima modifica di hexaae : 07-03-2013 alle 15:13. |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: In viaggio perpetuo fra Skyrim, Pandora e l'Overworld!
Messaggi: 3105
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Dall'articolo:
"Chi scrive di videogiochi sa che non si tratta solamente di dedicare tante ore al gaming su PC o su console, o su mobile ormai, ma bisogna anche avere occhio critico, fare delle analisi, rapportare quanto si sta vedendo con il passato, e mille altre cose che non sto qui a elencare." Occhio critico, dubito che lei ne sia dotato. "Nessun videogioco può essere ottimizzato per una longevità superiore alle 100/200 ore. Se qualcuno gioca sullo stesso titolo per una quantità di tempo maggiore, secondo me, deve iniziare a porsi delle domande. Può sicuramente continuare a giocare nella massima libertà, ma non può accusare lo sviluppatore di sbilanciamenti o di inadeguatezze che emergono dopo un gameplay così lungo. Se nascono dei motivi di sconforto, insomma, dopo aver giocato per così tanto tempo sullo stesso titolo, questi dipendono principalmente da un'insoddisfazione interna del giocatore, piuttosto che da mancanze di chi sviluppa." Secondo me la sua prospettiva è ristretta è circoscritta ad un vecchio modo di vedere i videogiochi. Io ho quasi 30 anni, le mie esigenze sono cambiate, non voglio più comprare un gioco e aspettarmi 30-40 ore di gioco, anzi tempo fa non pensavo nemmeno a quanto mi sarebbe durato un gioco. Oggi è diverso e questo problema me lo pongo, sopratutto se ho speso 60€ per un prodotto che viene da una delle software house più ricche e potenti dell'industria, che anni fa nemmeno immaginavano potessero esistere. La longevità "infinita" secondo me è la prossima frontiera da raggiungere. La sua prospettiva che i giochi non possono durare più di 100/200 ore non fa altro che corroborare i pregiudizi di quelli che la guardano male quando dice di lavorare con i giochi. Finchè il videogame sarà un bene da consumare e accantonare dopo poche ore sarà sempre visto come un qualcosa di non serio. Come bene prettamente di consumo e non un qualcosa che diventa passione. Se i giochi fossero seriamente più completi e longevi verrebbero probabilmente presi più sul serio. Forse più che adottare una prospettiva da "hater" verso coloro che criticano "senza ragione" un videogioco e più che pensare che coloro che si lamentano sono "internamente insoddisfatti" dovrebbe porsi con un'ottica più aperta e pensare a come effettivamente potrebbero essere i giochi al giorno d'oggi per far si che quelle lamentele non arrivino più. "I giocatori di vecchia data, a mio modo di vedere le cose, stanno criticando eccessivamente il media, spesso senza ragione." Il fatto che non ne comprende la ragione non significa che non ci sia effettivamente una. Ha per caso seguito le vicende di Diablo 3? 12 milioni di copie vendute per una beta. Un prodotto venduto a 60€, completamente lacunoso, privo di idee, sbilanciatissimo, insoddisfacente sotto ogni punto di vista. In quel caso non esisteva una ragione? Da una software house che fa 130 milioni di € al mese solo con wow, ci si aspettava un pochino di più... Prendiamo anche Skyrim, un prodotto buggatissimo, per nulla ottimizzato, con caratteristiche insensate che sono state moddate subito con un consenso plebiscitario dalla community. Queste software house devono essere criticate, eccome, altro che insoddifazione interna. Me la fanno venire loro l'insoddisfazione. Le software house devono investire di più nella ricerca, chiedere consulenze a psicologi, ergonomi, aprire closed beta e focus group con gli utenti eccetera eccetera... Potrebbero fare cose grandiose invece ci si ritrova a pagare 60€ per un gioco che vale la metà del predecessore, o che comunque delude il giocatore navigato che ormai le ha già viste tutte. In proporzione a quanto si sono arricchite le software house l'innovazione non è andata di pari passo. Parlo di idee, non di tecnologie. Ultima modifica di Armin : 07-03-2013 alle 15:12. |
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#10 |
Bannato
Iscritto dal: Nov 2012
Messaggi: 20
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Posso dire che siamo nella merda fino al collo, tutta colpa di chi gioca tanto per giocare, tanto per fare un esempio, Doom3 è uno dei migliori in assoluto di tutti i tempi e mi aspettavo dalla ID software un qualcosa di decente invece ha fatto Rage, che si e no 15 min (se metti insieme pezzi buoni del gioco, non tutti di fila
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#11 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 2093
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Io vedo che ormai sempre più i videogiochi si stanno allontanando da quello che erano e si stanno avvicinando sempre più al cinema, che vedo più come un'esperienza chiusa, che non offre molta interazione con il fruitore del mezzo (cinematografico in questo caso). Questo senza nulla togliere al cinema. I videogiochi, secondo me, invece possono offrire molto di più del cinema perchè prevedono un'apertura maggiore al fruitore del mezzo (videoludico in questo caso) ed una maggiore interazione, tutte cose che si vanno sempre di più perdendo a favore di una cinematograficità ed un "prendere per manina e guidarti dove dico io, ed attento che li c'è una buca e ti fai la bua se inciampi" non richiesta per quel che riguarda i videogiochi. Che poi a ben vedere per i videogiochi di questa generazione, si tenta di emulare i film, ma siccome le trame sono veramente pessime si riempie il titolo di effetti speciali (alias grafica pompata), in modo che piuttosto che trovarci con un Full metal Jacket, ci troviamo con un Transformer (la classica baracconata di effetti speciali fine a se stessa). Non posso nemmeno incacchiarmi per tutto questo? Che devo fare? Sperare che case come EA e Ubisoft smettano di fare porcate? Mi spiace ma ho smesso di dare fiducia a quest'ultime. |
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#12 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2007
Messaggi: 10224
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Per quanto riguarda il multiplayer in linea teorica hai ragione, ma se il publisher mi obbliga ad acquistare DLC ogni tre mesi anche questo ragionamento cade nel vuoto, perchè non parliamo più di 60 euro spesi anni prima, ma più di 100 in due anni. Battlefield 3 ne è l'esempio lampante: 60 euro all'uscita + 50 euro di premium, o 15€ a dlc. E' tantissimo, ed è giusto pretendere una longevità ben superiore alle 100 ore. Ah, tra parentesi, per garantire una maggiore longevità senza spendere una lira basterebbe rendere il gioco moddabile, cosa che ultimamente viene negata sempre più spesso, con il preciso intento di costringere la gente ad acquistare il sequel. Quote:
Insomma, se qualcuno sta distruggendo il mondo videoludico, imho non siamo noi Videogiocatori (che è ben diverso da casual gamers)
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CM Carbide Air 540 - Thermaltake Toughpower GF A3 1200W - Asus Prime Z690-P D4 - Intel Core i7 14700K - Arctic Liquid Freezer III 280 A-RGB - 32GB Corsair Vengeance LPX 3200 - Gigabyre RTX 5070 Ti SFF - SSD Crucial T500 2TB - AOC Gaming CU34G2X CM Q500L - OCZ ZT-650W - Asus TUF Gaming A520M Plus - AMD Ryzen 5500 - 32GB Corsair Vengeance LPX 3200 - RTX 2070 Super ROG Strix - SSD Samsung 970 EVO Plus 1TB - ASUS TUF Gaming VG27AQ1A 27" Ultima modifica di Capozz : 07-03-2013 alle 15:53. |
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#13 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 8144
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Questo è quello che vogliono. La risposta sarà sempre la stessa da parte Nostra, che ormai non contiamo più niente e lo sappiamo. Tornate a valorizzarci e a produrre per Noi e allora vi tratteremo bene. Quote:
Ma se è questo che vogliono, ripeto, la nostra risposta sarà sempre la stessa. P.S. all'autore: Ho giocato a Risen 2 anche xkè mi sentivo in obbligo dato che le mie domande furono pubblicate nell'intervista...l'ho giocato e sono rimasto molto incavolato\deluso\maronnamiacheschifohannofatto..non sono nemmeno arrivato a metà che mi prendeva lo sgomento, ho usato i cheat per vedere cosa succedeva con tutti i talenti...schifo uguale nn cambiava niente. Menomale che non l'ho pagato nulla xkè stavo giusto per comprarlo prima di provarlo ![]()
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System Failure ![]() Ultima modifica di Perseverance : 07-03-2013 alle 15:50. |
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#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 2093
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Quote:
EDIT: Altra cosa, ho notato un netto cambiamento in peggio nella stragrande maggioranza delle recensioni dei vari siti (non faccio i nomi ma credo che abbiate capito) e testate giornalistiche, quasi ad adeguarsi all'appiattimento generale dei videogiochi di questa generazione, premiando spesso e volentieri videogiochi che, se uscivano in altre generazioni videoludiche, e in tempi "più seri", prendevano una sufficienza appena nel migliore dei casi. Spesso poi si fanno notare difetti molto gravi e una totale mancanza di inventiva, spesso facendo notare che il "titolo rimane lo stesso del prequel", ma nonostante questo le recensioni (parlo in generale non di questo sito in particolare, in cui certe volte sono in accordo con le recensione e altre volte no) rimangono con voti troppo elevati. Sembra quasi che si sia persa un pò di obiettività e le recensioni siano meno severe rispetto al passato, e spesso si sorvola su molti aspetti che meriterebbero un maggior approfondimento e una valutazione più critica. Sarebbe più piacevole vedere recensioni dalla parte del videogiocatore e non dalla parte del videogioco (o di chi altro, non voglio entrare in merito ai fin troppo chiacchierati vari interessi tra siti di recensioni e Pubblisher). Ultima modifica di gildo88 : 07-03-2013 alle 16:04. |
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#15 | |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 449
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Quote:
Se negli ultimi anni il gaming è diventato intrattenimento a tutto tondo, ha coinvolto tantissimi giocatori e ha fatto fatturare molti soldi ci sarà un motivo. Non si può dire semplicemente che è "idiota" o "scema" la gente che non la pensa come noi. Alcuni, è vero, palesano un'insoddisfazione verso i cambiamenti che si sono verificati, molto spesso perché si considerano troppo grandi o sono considerati troppo grandi e per questo si lasciano condizionare, criticando tutto indifferentemente. Se i produttori fanno certe scelte ci saranno delle ragioni e ci saranno delle persone a cui piacciono le nuove impostazioni, criticare indiscriminatamente non aiuta nessuno. Per cui, dico io, se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate, ma non criticate a testa bassa chi li compra e non danneggiate l'esperienza di gioco e di intrattenimento degli altri. |
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#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 2093
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Ma questo, imho, è sbagliato. Se non ci fossero le critiche vedresti solo una "faccia" del videogioco, quella delle persone a cui il videogioco è piaciuto e quella delle persone che lo elogiano sempre. Invece è importante anche l'altra "faccia", delle persone insoddisfatte e che non si accontentano di quanto proposto. Sono le critiche che fanno crescere, non l'elogio continuo.
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2012
Città: Varés
Messaggi: 5360
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Il gioco commerciale - inteso come grande produzione - non ha più niente da dare da un pezzo. Si salvano poche eccezioni come dishonored (comunque dumbizzato da matti), deus ex: human revolution (buono, ma anche lui semplificato all'inverosimile) ed il prossimo bioshock infinite (da quel poco che si è visto sembra all'altezza dei predecessori). Il resto è semplicemente composto da prodotti indirizzati a più gente possibile, e più gente deve essere accontentata più compromessi bisogna fare con la giocabilità.
Tra i publisher minori la situazione è migliore: - cdproject con the witcher ha dimostrato che si può fare un gdr come si deve anche senza andare a rincorrere i macachi - paradox continua a produrre titoli eccellenti investendo poco niente - 1c publishing produce gran parte dei titoli a turni di qualità Infine ci sono i titoli indie ed i progetti kickstarter che hanno successo proprio perchè si rivolgono ad una nicchia di giocatori che non vuole compromessi; quindi con investimenti relativamente contenuti (e spesso finanziati direttamente dai suddetti giocatori) riescono a realizzare utili sicuri.
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Now Playing: Pillars of Eternity (path of the damned); Puzzle Quest 2; Loop Hero; Diablo 3 (expert, barbs); Next in Queue: Spellforce 3 Reforced; Triangle Strategy; Prey (2017); Tactics Ogre: Reborn; |
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#18 | ||||
Bannato
Iscritto dal: Nov 2012
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Comunque per migliorare bisogna criticare. |
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#19 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2007
Messaggi: 10224
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Secondo, la ragione per cui molti produttori fanno certe scelte è solo una: venire incontro alle esigenze della massa. Fortunatamente c'è chi ha centrato l'obiettivo offrendo un prodotto di grande qualità capace di soddisfare anche gli appassionati più esigenti, ma (molti) altri se ne sono fregati della qualità. Francamente questo spostamento del limite in avanti di cui parli non lo vedo proprio, anzi generalmente i giochi, da qualche tempo, sono tecnicamente al palo e involuti per quel che riguarda difficoltà ed il gameplay. PS quando dici "se non vi piacciono i videogiochi di oggi non li comprate" hai ragione. Infatti io non li compro, tranne qualche raro caso che merita di essere acquistato.
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#20 | ||
Senior Member
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Mah. La serie elder scrolls è seduta sugli allori da anni. Ogni episodio è un miglioramento del precedente, ma non c'è un grande stacco in termini di idee. Io sono il promo ad apprezzare Skyrim, però il mio discorso si fondava su quanto le software house hanno guadagnato e quanto in proporzione i prodotti sono migliorati. Non si può certo dire che Skyrim sia un prodotto completo e stabile, solo dopo qualche patch ha raggiunto un buon livello di stabilità e performance. I modder continuano a rilasciare bugfixes come se piovesse e ripeto, alcuni mod hanno avuto un consenso plebiscitario, cosa che fa pensare "perchè non ci hanno pensato prima loro?". Stesso discorso per Diablo 3, arrivato ad una versione "accettabile" son con l'ultima patch. Hanno implementato in fretta e furia alcune cose suggerite dalla community e continuano ad implementare e implementeranno vagonate di idee suggerite nei forum. Quote:
Il punto è che le software house vanno incontro al profitto e alle masse, senza preoccuparsi effettivamente di investire denaro nella ricerca per sfornare qualcosa che possa accontentare il più alto numero possibile di giocatori. Al massimo fanno le closed-beta che servono soltanto a testare le macchine per la stabilità. Non certo a fornire un feedback utile per il prodotto in sè. |
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