TCL 65C7K, televisore Mini-LED di qualità, versatile e dal prezzo competitivo

Tecnologia Mini LED, pannello 4K QLED HVA a 144Hz e audio Bang & Olufsen: il nuovo TCL 65C7K si candida come best buy per l’intrattenimento domestico a tutto tondo, con promozioni che ne esaltano il rapporto qualità/prezzo
di Andrea Bai pubblicato il 03 Luglio 2025 nel canale Audio VideoTCL
Con la serie C7K, TCL si è posta l'obiettivo di realizzare un televisore che possa rispondere in maniera completa alle diverse declinazioni dell'intrattenimento domestico: dalla visione di opere cinematografiche alle serie tv, dagli eventi sportivi alla pratica videoludica. Obiettivo che il secondo produttore globale di televisori si impegna a raggiungere facendo leva su una serie di caratteristiche di rilievo, con la tecnologia Mini LED a fare da capofila. Dopo un primo contatto in occasione dell'evento speciale in Polonia, abbiamo avuto l'opportunità di mettere le mani sul modello da 65 pollici, una dimensione che ormai rappresenta sempre più il punto d'incontro più efficiente ed efficace tra prezzo, ingombro ed esperienza visiva.
TCL 65C7K, Mini LED e Quantum Dot per intrattenimento a tutto tondo

La carta d'identità tecnica di TCL 65C7K suggerisce immediatamente la sostanza di questo televisore: alla già citata retroilluminazione Mini LED si aggiunge il pannello 4K QLED HVA sviluppato internamente con CSOT (la controllata TCL che si occupa della produzione di pannelli e televisori) con frequenza di aggiornamento di 144Hz (che arriva al doppio in particolari condizioni, vedremo meglio più avanti) e una luminanza di picco di 2600 nit, gestita da un sistema Full Array Local Dimming da 1008 zone indipendenti. Il supporto agli standard HDR è completo e comprende gli standard Dolby Vision, HDR10+, HDR10 e HLG. Per i giocatori c'è inoltre la compatibilità con AMD FreeSync Premium Pro, mentre sul fronte delle trasmissioni televisive non manca la certificazione tivùsat 4K.

La volontà di realizzare un televisore dedicato all'intrattenimento a tutto tondo passa anche dal versante audio: su TCL 65C7K troviamo un sistema di diffusione 2.1 firmato Bang & Olufsen con la presenza di doppio woofer posteriore, per una potenza complessiva di 60W e il supporto a Dolby Atmos.
Un'impostazione stilistica votata alla sobrietà caratterizza il televisore TCL 65C7K. Del resto l'obiettivo di un televisore è quello di inserirsi ed armonizzarsi all'interno di un ambiente pre-esistente, motivo per il quale gli eccessi di design si possono rivelare controproducenti. La costruzione è solida e senza fronzoli, e i profili ridotti contribuiscono a lasciare spazio all'immagine, che poi in un televisore è l'elemento protagonista.

Un valore aggiunto da evidenziare: il supporto da tavolo centrale può essere installato a due altezze differenti, così da incontrare sia le esigenze di chi desidera un ingombro contenuto, sia di chi ha bisogno di quel poco di spazio necessario per accomodare un'eventuale soundbar. C'è anche la possibilità di montare il televisore a parete, con un supporto VESA 300x300.

Le porte di ingresso - 4 HDMI 2.1 (due a 144Hz e una di queste eARC, e due a 60Hz), una porta USB 3.0, i connettori per le trasmissioni televisive via antenna, cavo e satellitare, un connettore RJ45 per la connessione cablata ad una rete, lo slot per le schede Common Interface e la porta ottica per l'audio digitale - si trovano tutte allineate lungo il profilo destro del televisore (sinistro, se osservato da dietro) mentre al centro della parte posteriore campeggiano in bella vista i diffusori woofer per l'irrobustimento dello spettro grave dell'emissione acustica.

Il telecomando segue la stessa filosofia essenziale e concreta a cui TCL ci ha abituato nel corso delle sue generazioni di prodotti. L'impostazione è intuitiva, con un pulsante centrale di conferma, una corona direzionale e i pulsanti di accesso rapido al menù delle impostazioni, al sistema smartTV, alla selezione degli ingressi e alle funzioni vocali. Non mancano poi i pulsanti per l'avvio diretto dei principali servizi di streaming. Il pulsante centrale funge anche da comando di play/pausa per i contenuti in streaming.
Abbiamo citato le funzioni smart: in TCL 65C7K sono svolte dalla piattaforma Google TV che si avvale, inoltre, dell'integrazione con Google Assistant. Anche la gestione delle funzioni native del televisore (la regolazione dei parametri dell'immagine, l'equalizzazione dell'audio, la sintonizzazione, l'accessibilità, le funzioni di controllo parentale e via discorrendo) avviene tramite i menù di Google TV che offrono un'esperienza completa e intuitiva, senza soluzione di continuità.
TCL 65C7K alla prova del colorimetro: ottima qualità d'immagine
Ma vediamo di che pasta è fatto questo televisore, mettendolo alla prova con le consuete analisi strumentali effettuate con la suite CalMan di Portrati Displays, in abbinamento al colorimetro i1 Display e allo spettrofotometro i1 Pro.
Il televisore mette a disposizione un buon numero di profili d'immagine, dedicati ad utilizzi specifici. Tralasciando i profili "Standard" e "Dinamico", che come ormai abbiamo imparato offrono una resa del tutto innaturale dell'immagine, fatta prevalentemente di saturazioni eccessive e dominanti fredde, i profili "Filmmaker", "Cinema", "Gioco" e "IMAX" offrono tutti una resa che risulta essere adeguata all'impiego a cui si riferiscono. Il profilo "Sport" tende invece a prediligere una resa fredda, molto satura e molto contrastata, per privilegiare l'intellegibilità dell'azione concitata, ma a nostro avviso l'immagine risulta un po' eccessiva. Abbiamo concentrato la nostra attenzione sul profilo "Cinema" che risulta quello più equilibrato e dotato di maggior carattere, specie in termini di picco di luminanza raggiungibile.
Bilanciamento RGB
TCL 65C7K - Cinema SDR
Curva di Gamma SDR
TCL 65C7K - Cinema SDR
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.2 |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
TCL 65C7K - Cinema SDR
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 98.49% | 101.31% |
. DCI P3 D65 | 74.65% | 74.68% |
. Adobe RGB | 73.16% | 75.10% |
. BT.2020 | 53.58% | 53.58% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
TCL 65C7K - Cinema SDR
Bilanciamento RGB
TCL 65C7K - Cinema HDR - Local Dimming Alto
Curva di Gamma HDR
TCL 65C7K - Cinema HDR - Local Dimming Alto
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma SMPTE2084 HDR |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
TCL 65C7K - Cinema HDR - Local Dimming Alto
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.98% | 136.40% |
. DCI P3 D65 | 91.97% | 100.55% |
. Adobe RGB | 92.38% | 101.11% |
. BT.2020 | 72.14% | 72.14% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
TCL 65C7K - Cinema HDR - Local Dimming Alto
Le analisi, riassunte visivamente nei grafici qua sopra, mostrano un comportamento molto buono sia nella riproduzione SDR, sia nella riproduzione HDR. Una buona valida progressione tonale in entrambi i casi, con un picco di luminanza di quasi 2000 candele su metro quadro in HDR (raggiunti con la funzione Local Dimming impostata su "alto"). La neutralità dei grigi mostra una lieve deviazione verso il blu, in misura comunque ridotta e tale da non compromettere l'accuratezza cromatica, che infatti vediamo attestarsi su valori molto buoni. In generale l'immagine risulta molto ben composta, con transizioni tonali morbide e garbate e una saturazione efficace e non eccessiva, anche nei livelli intermedi.
E' inoltre opportuno osservare che i livelli di luminanza più elevati si
raggiungono con la superficie del campione di misura pari all'10%
dell'area dello schermo, mentre invece a piena superficie il livello del
bianco è di poco meno di 600 candele su metro quadro. Questo livello di
luminanza è inoltre il picco raggiungibile, a qualsiasi superficie del
campione di misura, quando si disattiva la funzione di Local Dimming,
ottenendo quindi un rapporto di contrasto nativo pari a 6500:1.
Infine il picco di 2600 nit dichiarati si ottiene spremendo al massimo il
televisore, ed utilizzando uno di quei profili che hanno il rovescio della
medaglia di snaturare l'immagine.

Al di là dei dati raccolti dalle misure strumentali, le prove di visione hanno dato un esito particolarmente positivo, con un'immagine nitida e ben bilanciata negli aspetti tonali e cromatici. Lo strato Quantum Dot è funzionale ad una vivida rappresentazione dei colori, che come dicevamo TCL controlla molto bene con saturazioni, anche intermedie, ben ponderate. La retroilluminazione Mini-LED contribuisce in maniera significativa alla resa d'immagine di TCL 65C7K, grazie alla capacità di raggiungere di un picco di luminanza davvero elevato (utile sia per esprimere tutta la ricchezza tonale di un contenuto, ma anche per poter utilizzare il televisore in maniera confortevole anche in ambienti non necessariamente oscurati o in contesti diurni). Al buio la luminanza rischia di essere quasi eccessiva, ed ecco che il profilo Filmmaker con un'impostazione più conservativa della luminosità risulta più adeguato ad una visione confortevole.
L'elevato numero di zone di attenuazione locale permette inoltre di gestire in maniera disinvolta la maggior parte delle situazioni in cui un televisore Mini-LED è prono al rischio di blooming (cioè la comparsa di aloni attorno ad elementi luminosi su un fondo scuro o nero), e solo in scene particolarmente estreme qualche alone risulta più facilmente percepibile, specie se la visione avviene al buio. I pattern di test elaborati appositamente per "torturare" i televisori sotto questo aspetto evidenziano il fenomeno (ed evidenziano anche un intervento piuttosto aggressivo dell'attenuazione locale, in casi limite e a seconda del livello di regolazione), ma in una scena reale l'occorrenza del blooming è per lo più trascurabile e non disturba l'intellegibilità della scena, anche da angolazioni laterali (caso in cui normalmente il blooming può essere effettivamente più visibile). Questo anche grazie al pannello HVA con tecnologia All-domain Halo Control, che sfrutta chip ad alta potenza luminosa e microlenti condensate per garantire uniformità nella retroilluminazione e una riduzione visibile degli artefatti luminosi.
TCL 65C7K: un televisore versatile al giusto prezzo
Un elemento particolarmente positivo è la qualità dell'upscaling offerta dal televisore quando vengono riprodotti contenuti a risoluzione inferiore rispetto al 4K nativo. I video in Full HD, ad esempio, vengono valorizzati al punto da risultare quasi indistinguibili da quelli in 4K. Questo aspetto assume ancora più rilevanza considerando che, nonostante la crescente disponibilità di contenuti in streaming in 4K e HDR, una parte significativa del materiale visto dagli utenti è ancora in Full HD o anche a risoluzioni inferiori. Da questo punto di vista, il TCL 65C7K riesce a garantire un'esperienza visiva di alto livello anche con contenuti non nativi in 4K. A gestire questi aspetti è il processore AiPQ Pro che si avvale di algoritmi di intelligenza artificiale per ottimizzare in tempo reale contrasto, colori, nitidezza e fluidità dei movimenti, adattando la resa visiva alle peculiarità di ciascun segnale e sorgente di segnale.

Capitolo gaming: l'attivazione della modalità gioco porta alla disattivazione di una serie di algoritmi di elaborazione dell'immagine così da ridurre la latenza e poter sfruttare al meglio la frequenza di aggiornamento di 144Hz. Nei nostri test abbiamo rilevato un input lag di 4,8ms al centro dello schermo a 120Hz, laddove un qualsiasi altro profilo d'immagine fa registrare valori vicini a 50ms: la modalità Gioco è quindi fondamentale per ottenere il massimo delle prestazioni videoludiche nei titoli più concitati. Inoltre il profilo d'immagine "Gioco" opera una leggera apertura delle ombre, che restano meno "incise" rispetto ai profili dedicati alla visione di contenuti cinematografici, per consentire una miglior leggibilità della scena quando si gioca a titoli con ambientazioni particolarmente scure. Chiaramente la priorità, in ambito videoludico, non è tanto l'assoluta fedeltà dell'immagine quanto proprio la capacità di cogliere tutti i dettagli presenti a schermo, che possono fare la differenza tra la vita e la morte "virtuale". Interessante la possibilità di spingere il pannello fino a 288Hz pagando il dazio di non poter superare la risoluzione FullHD. La modalità gioco attiva inoltre l'interfaccia Game Director, che permette di avere a portata di mano le regolazioni di più inerenti alla pratica videoludica (è sufficiente tenere premuto sul telecomando il tasto per l'accesso alle regolazioni del televisore), così da potervi accedere rapidamente senza perdersi nei menu di sistema. È possibile anche scegliere rapporti di visualizzazione ultra-wide, come 21:9 e 32:9, per un campo visivo ancora più ampio, ovviamente con bande nere sopra e sotto l'immagine. L'ambito videoludico è particolarmente indicato per questo televisore, dal momento che non soffre di alcun problema di burn-in, inconveniente che invece si incontra sulle tecnologie OLED.

Sul versante audio si apprezza la presenza dei woofer del sistema Bang&Olufsen, che aggiungono robustezza alla resa acustica grazie a bassi definiti e davvero ben controllati, senza rimbombo o vibrazioni indesiderate. La resa complessiva presenta però una evidente enfatizzazione delle frequenze medie, a vantaggio di una maggior chiarezza dei parlati ma con il rovescio della medaglia di una pasta sonora poco bilanciata. Il sistema B&O offre inoltre un modo intuitivo e semplice per "colorare" l'audio a seconda delle esigenze, tramite la funzione Beosonic: semplicemente spostando un cursore tra quattro vertici è possibile spostare la resa a proprio piacimento. Le prestazioni audio sono più che adeguate per la visione di contenuti broadcast e per un uso "disimpegnato" del televisore, ma chi desidera qualcosa in più per il proprio intrattenimento domestico potrà avvertire l'esigenza di abbinare a questo tv un sistema audio dedicato (eventualità che TCL ha già previsto, come indicato in precedenza, con la possibilità di montare il supporto centrale a due altezze differenti). L'uso di una soundbar avrà anche il beneficio di allargare e donare tridimensionalità alla scena sonora, che risulta un po' sacrificata in questo televisore anche per via dell'assenza di altoparlanti upfiring.
TCL propone il televisore 65C7K al prezzo di listino ufficiale di 1299 euro: le nostre prove confermano che a questo prezzo si tratta veramente di un best buy per chi cerca un televisore completo per ogni tipo di intrattenimento, con il pregio della diagonale da 65 pollici che già regala un buon livello di coinvolgimento ed immersività. Va però osservato che al momento il televisore si trova sul mercato ad un prezzo attorno ai 1000 euro e che a elevare ancor di più il rapporto costo/beneficio c'è una promozione, valida fino al 13 luglio, che permette di ricevere in regalo un tablet TCL Nxtpaper 11 Plus del valore di 249 euro: si tratta di un tablet Android con display NXTPAPER 4.0 da 2200 x 1440 pixel a 120Hz, equipaggiato con processore MediaTek Helio G100 e 8 GB di RAM e 256 GB di spazio di storage.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info1. L'angolo di visione ottenibile con una "sopportabile" perdita di contrasto , con un 65" infatti è facile che non ci si trovi perpendicolari alla scena
2. il trattamento antiriflesso, anche senza avere delle finestre alle spalle magari ci sono dei punti luce (piantane) che possono dare fastidio
ormai la differenza tra oled e miniled si assottiglia sempre di più (soprattutto l'anno prossimo coi miniled RGB) e quindi sono gli aspetti che una volta erano considerati secondari a fare la differenza.
meglio puntare ad un TCL più "vecchio" ed economico
1. L'angolo di visione ottenibile con una "sopportabile" perdita di contrasto , con un 65" infatti è facile che non ci si trovi perpendicolari alla scena
2. il trattamento antiriflesso, anche senza avere delle finestre alle spalle magari ci sono dei punti luce (piantane) che possono dare fastidio
ormai la differenza tra oled e miniled si assottiglia sempre di più (soprattutto l'anno prossimo coi miniled RGB) e quindi sono gli aspetti che una volta erano considerati secondari a fare la differenza.
I Mini LED (da non confondere con i Micro LED) sono un nome marchettaro, niente più, e tecnicamente sono dei volgari LCD (tecnologia stravecchia), semplicemente retroilluminati da un numero un po' maggiore di LED bianchi rispetto al passato.
Un LCD potrà competere con un OLED solo quando avrà 8 milioni di zone di retroilluminazione indipendenti, una per ogni pixel, come negli OLED in cui ogni singolo pixel emette luce propria e si spegne del tutto quando serve. In pratica, non succederà mai. Questi LCD migliorano il nero rispetto a quelli più vecchi, ma restano lontani anni luce da un OLED.
Sto guardando i tagli da 75 e la differenza di prezzo tra oled e miniled è molto marcata.
L'anno prossimo arriveranno i microled e tra 2 anni saranno anche "democratici". E lì le differenze si assottiglieranno ancora di più.
Forse fai confusione con i Miniled RGB, la commercializzazione di Microled, almeno per il mercato consumer non ha ancora una data certa, troppo elevati al momento i costi per pannelli anche solo da 75"
Inerente all'articolo come è messa tcl lato aggiornamenti software?
Non può competere per gli appassionati. A me che della TV frega poco e niente difficilmente riuscirai a far tirare fuori anche un solo € in più per una tecnologia che rischia anche di avere problemi nel tempo.
Questa risposta non è molto pertinente rispetto a quello che avevo scritto all'altro utente. Io stavo parlando di differenze oggettive di tecnologia, non di gusti personali o budget. La differenza tra un LCD e un OLED si nota eccome anche per chi "della TV frega poco", soprattutto nei neri e nel contrasto generale. Basta mettere due TV fianco a fianco e visualizzare una scena scura per rendersene conto senza essere "appassionati".
Quanto al burn-in, c'è tanto allarmismo accessivo. Ho un OLED da 7-8 anni acceso anche 12-15 ore al giorno e mai avuto problemi. E parliamo di modelli vecchi, quelli nuovi sono ulteriormente più resistenti. Il problema è che chi ha un difetto va subito a lamentarsi online, mentre chi non ne ha, cioè la stragrande maggioranza, non scrive niente e quindi si crea una bolla che ingigantisce un presunto problema.
Se uno vuole risparmiare e si accontenta che "si veda" va benissimo, ma è un altro discorso. Non è che se uno non è appassionato allora un LCD e un OLED diventano magicamente uguali, perché la differenza si nota comunque soprattutto nei neri e nel contrasto. Basta una scena buia per vedere subito quale spegne davvero i pixel e quale no. Io parlavo di tecnologia e non di portafogli o priorità personali.
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