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#1 |
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La Chiesa denuncia: l'Africa è abbandonata da tutti.
http://www.panorama.it/italia/vatica...-A020001024754
Il ministro degli esteri vaticano, Giovanni Lajolo, nei giorni scorsi ha lanciato l'allarme: "Dopo l'attacco terroristico subito dagli Stati Uniti l'11 settembre 2001, le condizioni di vita di molti paesi africani sono decisamente peggiorate". Guerre, conflitti etnici e tribali, persecuzioni, carestie si consumano nell'indifferenza generale, ha denunciato l'alto esponente vaticano. A farne le spese, non di rado, sono i 137 milioni di cattolici, su 830 milioni di abitanti, che popolano il continente africano. VIOLENZE IN NOME DELLA SHARIA ISLAMICA Nigeria, Sudan, nord Uganda, Congo, Liberia, Algeria: è lunga la lista degli stati africani dove le comunità cristiane sono nel mirino. In Nigeria la convivenza tra cristiani e musulmani diventa ogni giorno più difficile, dopo che gli stati settentrionali hanno adottato la "sharia", la legge islamica, come unica legislazione. Nuovi disordini sono scoppiati nei giorni scorsi a Kano, la seconda città della Nigeria, durante una manifestazione di protesta organizzata da gruppi musulmani. Due chiese sono state attaccate e incendiate, insieme con molte case e botteghe di cristiani, provocando un numero imprecisato di vittime e molti feriti. La manifestazione era stata promossa in risposta agli attacchi di presunti gruppi armati cristiani avvenuti lo scorso 2 maggio a Yelwa, nel vicino Stato del Plateau che, secondo fonti governative, avrebbero provocato circa duecento vittime. GUERRA DIMENTICATA In Sudan, nonostante l'intesa raggiunta nel settembre scorso a Naivasha (Kenya) tra il vicepresidente sudanese, Ali Osman Taha, e il capo dell'Esercito popolare di liberazione del Sudan (Sudan People's Liberation Army, Spla), John Garang, continua il conflitto che dal 1983 oppone il nord del paese, musulmano, al sud cristiano e animista. A questa guerra dimenticata, che ha già fatto oltre 2 milioni e mezzo di morti, si è aggiunto quasi in sordina, da poco più di un anno, il genocidio nella regione del Darfour, nel Sudan occidentale al confine con il Ciad, che sta provocando centinaia di migliaia di vittime e di profughi tra gli stessi musulmani. La loro unica colpa è di non essere di origine araba come i musulmani del Nord che detengono il potere a Khartoum. ALLEVATORI CONTRO AGRICOLTORI "E' vero che molti cristiani oggi in Africa sono perseguitati, ma non sempre la motivazione è di carattere religioso", spiega a Panorama.it padre Giulio Albanese, missionario comboniano e direttore della Misna, l'agenzia di informazione specializzata nelle notizie dal Sud del mondo. "Spesso si tratta di conflitti etnici che affondano le radici molto indietro nel tempo, come il caso della Nigeria, dove l'elemento religioso è solo un aspetto dello scontro che divide i fulani, musulmani dediti all'allevamento del bestiame, dai tarok, agricoltori cristiani. Lo stesso vale per il Sudan, dove l'origine del conflitto tra il nord musulmano e il sud cristiano non è di carattere religioso bensì è legato alla scoperta di ricchi giacimenti petroliferi nella parte meridionale del paese". VISIONARIO L'elenco dei martiri cristiani del XXI secolo prosegue con il nord Uganda dove spadroneggia l'Esercito di liberazione del Signore (Lra). Dal 1986, le bande armate guidate dal visionario Joseph Kony (di cui fanno parte anche un gran numero bambini soldato, rapiti alle loro famiglie) seminano morte e distruzione nelle zone settentrionali dell'Uganda senza che il governo di Kampala riesca a fermare le violenze né ad avviare alcun tipo di negoziato. Si calcola che finora le vittime di questo conflitto siano oltre centomila, 25 mila i minorenni sequestrati e oltre un milione (1.500.000 secondo alcune fonti) gli sfollati. MISSIONI COME FORTINI Le missioni cattoliche sono diventate piccoli "fortini" dove si asserragliano le popolazioni locali per sfuggire alle violenze della guerriglia e soprattutto per proteggere i bambini che vengono rapiti dai miliziani e costretti a combattere. Per questo anche i missionari sono oggetto delle persecuzioni dei guerriglieri e tre sacerdoti italiani sono stati uccisi. L'ultimo è stato padre Luciano Fulvi, assassinato il 31 marzo scorso all'interno della sua stessa missione. NUNZIO DEL PAPA UCCISO Rimanendo nella regione dei Grandi Laghi, la violenza anticristiana non ha risparmiato il nunzio apostolico in Burundi, l'arcivescovo irlandese Michael Aidan Courtney ucciso il 29 dicembre a Minago, mentre rientrava nella capitale Bujumbura. Non era mai accaduto che un nunzio del Papa venisse ucciso. In precedenza Courtney era scampato a un attentato contro l'aereo che lo stava portando in Burundi all'inizio del suo mandato, nel 2000. Da mesi era attivamente impegnato nel negoziato per porre fine allo scontro etnico tra hutu e tutsi. PERSEGUITATO CHI DIFENDE I DIRITTI DELL'UOMO "Anche nei casi del nord Uganda e del Burundi", commenta ancora padre Giulio Albanese, "i cattolici sono perseguitati non tanto in ragione della loro fede ma soprattutto perché si schierano dalla parte dei più deboli e difendono i diritti dell'uomo". Analoga la situazione in Liberia, dove la Chiesa cattolica ha coraggiosamente difeso il processo di pace finendo nel mirino delle milizie armate. E in Somalia i "signori della guerra" che controllano la regione non tollerano interferenze né da parte di missionari né da parte di volontari. Così ha trovato la morte la volontaria italiana Annalena Tonelli, uccisa nell'ottobre scorso nei pressi dell'ospedale di Borama, nel Somaliland, dove curava ammalati di tubercolosi e di Aids. TRA L'INCUDINE E IL MARTELLO IN ALGERIA Discorso a parte meriterebbe il Maghreb, a cominciare dall'Algeria, dove la Chiesa si trova tra l'incudine e il martello, stretta tra il regime e il terrorismo di matrice islamica. I cattolici in Algeria sono circa 3 mila (compresi i numerosi occidentali che lavorano nei cantieri delle società petrolifere), cioè lo 0,01 per cento della popolazione. Sono distribuiti in 4 diocesi, con 37 parrocchie; i sacerdoti sono un centinaio, circa 180 le religiose. Durante gli anni più sanguinosi del conflitto che ha opposto lo Stato al fondamentalismo islamico i religiosi hanno pagato un prezzo molto alto: quattro padri Bianchi massacrati a Tizi Ouzou, il rapimento e l'uccisione dei sette monaci trappisti a Tiberine, l'omicidio di Pierre Claverie, vescovo di Orano, avvenuto nel 1996; la strage di altri sette religiosi uccisi nelle vie della casbah di Bab el-Qued; senza dimenticare il sacrificio di decine di laici di origine straniera, assassinati per la loro fede cristiana, come i 12 croati sgozzati nel dicembre del 1993. DARE TESTIMONIANZA Particolarmente difficile è la situazione delle comunità sparse al nord del Paese: in Cabilia, sugli altopiani del Mitidja, nella regione di Orano e di Algeri, i luoghi simbolo delle stragi più sanguinose commesse dai terroristi. "La Chiesa vuole rimanere in Algeria per dare testimonianza di un incontro con la popolazione. Chi ci ha ucciso voleva proprio l'opposto: che lasciassimo il Paese e interrompessimo il dialogo con la popolazione", commenta l'arcivescovo di Algeri, Henri Teissier. E prosegue: "Oggi, invece, rimanendo siamo ancora più vicini alla gente di quel Paese". Sono cristiani disposti a morire per la fede e per la giustizia a venti secoli dal martirio di Cristo. MISSIONARI DEL WEB 13 milioni di contatti per sito missionario Misna Un sito cattolico ha raccolto in poco più di un anno oltre 13 milioni di contatti: è il risultato ottenuto dall'agenzia missionaria Misna, che in questi mesi di guerra ha seguito le vicende irachene, ma anche tutto quanto avviene nel mondo legato alle missioni. In poco più di un anno, spiega il direttore padre Giulio Albanese, dal gennaio 2003 al mese scorso, il sito Misna è passato da poco più di cinque milioni di "hits" a 13.574.828. "In redazione - ha aggiunto - stiamo ancora esaminando una massa enorme di dati per capire tutto il possibile sull'universo dei nostri lettori: ma è già chiaro che la Misna sta realizzando davvero il suo scopo, quello di dar voce a chi non ha voce, attuando un ponte di comunicazione tra il Sud e il Nord del mondo". "Le nostre pagine sono viste e lette senz'altro nel Sud del pianeta, in particolare in Africa dove il 'fossato digitale' certo non aiuta. Ma - ha concluso - vengono sempre più lette nel Nord: a cominciare dall'Europa centrale, Italia in testa, seguita dall'America del Nord" (ANSA) _________________________________ Questo 3d interesserà qualcuno? ![]()
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#2 | |
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Iscritto dal: Oct 2000
Città: q3dm17
Messaggi: 47
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Re: La Chiesa denuncia: l'Africa è abbandonata da tutti.
Quote:
Hai ragione. L'Africa è abbandonata ma la chiesa, invece di guardare la pagliuzza negli occhi altrui, dovrebbe fare un po' di autocritica proprio per le "politiche" dissennate circa l'uso del preservativo, non capendo (o peggio facendo finta di non capire) che ostacolare il preservativo significa agevolare la diffusione del maggior problema africano: l'aids.
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
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Si, mi interessa, e ti dico che hai dimenticato una cosa: la guerra in Congo, che coinvolge diversi stati africani, oltre ad un numero imprecisato di "signori della guerra", tanto che alcuni la hanno chiamata "la guerra mondiale africana". Io ne ho sentito parlare solo nella trasmissione di Gad Lerner, per i media l'africa esiste soltanto quando si tratta di fare un po' di pietismo facendo vedere il bambino con le mosche addosso: per il resto in Africa tutto bene......
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La risposta è dentro di te, che pperò è sbagliata..... |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
Messaggi: 501
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I. QUADRO GENERALE
Contesto storico-politico La Repubblica Democratica del Congo, ex Zaire, è uno dei più vasti e poveri paesi africani. Potenzialmente ricchissimo di risorse agricole e minerarie (diamanti, cobalto, rame, oro, coltan), il paese è stato sistematicamente saccheggiato durante la colonizzazione belga, quindi dalla dittatura trentennale di Mobutu e, negli anni 90, dagli eserciti dei paesi vicini e dalle bande mercenarie che, per accaparrarsi le enormi ricchezze del paese, hanno sostenuto e alimentato la guerra civile e le guerriglie interne. Negli ultimi 5 anni di guerra, oltre 3,3 milioni di persone hanno perso la vita; la maggior parte erano civili: molti sono morti a causa dei combattimenti, ma un numero certamente maggiore è deceduto per fame, malattie, mancanza d’acqua e d’ogni tipo d’assistenza medica o sociale. I bambini sono le vittime predestinate della guerra: centinaia di migliaia sono morti per malnutrizione o malattie facilmente prevenibili in situazioni di pace e di stabilità economica. Oggi gli eserciti stranieri si stanno gradualmente ritirando dal Congo, dopo un’intesa raggiunta con Ruanda e Uganda nell’aprile 2002, cui sono seguiti gli accordi di pace firmati a Pretoria il 17 dicembre 2002: quello che lasciano alle spalle è un paese disastrato e in miseria, privo di aiuti internazionali, con centinaia di migliaia di sfollati e un tessuto sociale profondamente lacerato. # 3,3 milioni di morti in 5 anni di guerra: 30.000 i bambini soldato coinvolti, 8.000 solo in Ituri. Crisi nelle regioni orientali: 3,3 milioni gli sfollati. Nel 2003 assistite 83.500 famiglie sfollate con 420 tonnellate di aiuti, 3.800 kit di emergenza, ospedali da campo e centri nutrizionali. # Mortalità infantile in aumento: 1 bambino su 5 muore prima del 5° anno. Nel 2003 vaccinati 6,5 milioni di bambini contro la polio e 2 milioni contro il morbillo; vitamina A per 9,5 milioni di bambini; assistite 167 strutture mediche. Nel 2004 vaccinati 10.589 bambini e 6.943 donne. # 1.900.000 bambini affetti da malnutrizione acuta: sostegno a 90 Centri nutrizionali e forniture di latte terapeutico in tutto il Congo (oltre 4.172 tonnellate nel 2004). Nel 2003 assistiti 72.000 bambini gravemente malnutriti; formato il personale sanitario di 9 delle 11 province del paese. # Nel 2003 ripristino di 83 fonti idriche, trasporto e distribuzione di acqua potabile per 400.000 sfollati; invio di 20.000 kit igienico-sanitari; creazione di 90 impianti igienici di emergenza. # Nel 2003 ricostruzione di 17 centri di trattamento del colera e inviate 220 tonnellate di prodotti contro la malattia. Distribuite nel 2004 oltre 22.000 zanzariere e farmaci antimalarici. # Nel 2003 assistenza a 5.000 tra bambini e donne vittime di abusi sessuali e ad altri 550 a rischio, molti dei quali affetti da HIV/AIDS: in Congo il 20% della popolazione è sieropositiva. # Oltre 10.000 bambini di strada nella sola capitale: sostegno UNICEF ai centri di accoglienza e, nel 2003, a 10.354 bambini di strada e lavoratori. Nel 2003 smobilitati 750 bambini soldato, di cui 500 ricongiunti alle famiglie; protezione contro l’arruolamento per 580.000 bambini. # Il 51% dei bambini non ha accesso alla scuola, tra i 3 e i 3,5 milioni non hanno alcuna istruzione: nel 2003 ricostruite 97 aule scolastiche, inviati kit scolastici per 205.000 bambini sfollati. “Istruzione di emergenza” a favore di 150.000 bambini e 5.000 insegnanti sfollati. # Per il 2004 necessari 37.249.771 dollari usa. Nel 2003 sottofinanziamento pari al 94,6% del totale: tutti gli interventi sono a rischio. 3,3 milioni di morti in 5 anni di guerra FONTE UNICEF 3,3 milioni di morti in 5 anni!
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#5 |
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3 sole risposte
2 sole persone. 0 apprezzamento. Questi i numeri. Riflettete gente, riflettete. ![]()
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#6 | |
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Iscritto dal: Jan 2003
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#7 | |
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Iscritto dal: Aug 2002
Città: Agrigento
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Quote:
No ho voluto fare un test sul grado di onestà intellettuale per vedere come si reagiva a una notizia "diversa" dalle solite che si riportano qui e che provocano 3ds-fiume e megascandalizzamenti. Come vedi è una notizia che pochi riportano pur riguardando il dramma PIU' PESANTE che oggi ha il pianeta Terra. Ebbene pochi la riportano, ancor meno sono quelli che la considerano.
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#8 |
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è ingerenza politica.
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"Primo Ministro Ombra della Setta dei Logorroici - Quotatore Atipico - Cavaliere della Replica Instancabile" |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
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Se lo intitolavi: "Berlusconi e Prodi denunciano......" i risultati sarebbero stati molto diversi, ma non per l'Africa, di quella gliene fotte un cazzo a nessuno....
![]() Comunque, tornando alla chiesa, io apprezzo molto cio' che fanno i Comboniani, ho letto qualche numero della rivista "nigrizia", e devo dire che la trovo molto interessante.
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
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Penso che adesso molti capi dei regimi africani si iscriveranno dicendo appunto che c'è ingerenza politica ![]()
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#11 |
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Iscritto dal: Jan 2003
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Ha avuto più risposte il 3d sulla nuova pepsi...........
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#12 |
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Iscritto dal: Jul 2002
Città: Milano
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ho avuto modo di parlare più volte con un missionario che sta in Africa, mi sembra in Ciad.
mi ha detto che non ci sono solo bambini con la pancia gonfia, come vediamo in tv, il loro compito è più che altro quello di educarli perché, giustamente, senza un minimo di cultura non c'è futuro a quanto pare a quelle parti sfruttano proprio l'ignoranza e la povertà della gente per tenere in piedi regimi che sono l'esatto contrario della democrazia. cmq noi ce ne occupiamo troppo di rado e ciò non va bene. forse perché in Africa non ci sono interessi economici? ![]() |
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#13 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
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Ce ne sono, ce ne sono, altrochè, non esiste solo il petrolio
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#14 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: La Spezia
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L'informazione è troppo impegnata a compiacere questa o quella fazione politica per occuparsi di "quisquilie" che non muovono di un millimetro la bilancia elettorale italiana.
Se a questo aggiungiamo che troppo parlare dei mali dell'Africa potrebbe dar fastidio a chi sull'Africa ha costruito imperi economici il cerchio si chiude. Sono stato in Kenia in viaggio di nozze nell'ottobre 2002 e devo dire che la cosa più sconcertante è stato il vedere le ville dei ricchi europei con filo spinato, muri alti 3 metri con recinti elettrificati, con la gente che vive in capanne di pietra e fango (per non dire sterco a poche centinaiandi metri. D'altra parte è più conveniente mandar loro il pane piuttosto che portare il grano e insegnar loro come coltivarlo, perché domani potrebbero non aver più bisogno di noi e reclamare il diritto di godere delle loro risorse senza dover pagare nessuno per farlo. E sono convinto che saprebbero farlo in maniera molto più assennata di quanto possiamo fare noi occidentali, perché loro sanno come si vive CON la natura, e non a suo discapito. Ed è triste vedere come i prmi sfruttatori siano proprio i governanti africani!
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Ciao Leo, vivrai per sempre nei nostri cuori. 13 novembre 2008: da oggi in cielo brilla una nuova stella. 2 aprile 2005, ore 21:37 - Il Papa torna a casa. - Clan dei nonni di HWU - Milan clan HWU Uomo avvisato... LEGGETE TUTTI - 22 luglio 2009: Benvenuto Matteo! ![]() |
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#15 | |
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Andrè detto tra noi me l'aspettavo e se tu non rompevi raggiungevo a pieno le mie aspettative ![]()
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#16 | |
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La risposta è dentro di te, che pperò è sbagliata..... |
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#17 | |
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#18 | |
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#19 | |
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#20 |
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Mi ero perso questo 3d.
Cmq questo è la cosa che più mi "ruga dentro". Io VOGLIO un telegiornale che inizia così: "Buongiorno. Oggi sono morte 60000 (di più?) persone in africa, per fame e condizioni di vita indegne. .... ... .. . e via così. Non c'è qualcosa su questa terra più preziosa di UNA, dico UNA SOLA vita. E tutte le vite valgono uguali. Quindi finche il mio desiderio non si avvererà, 'sti "TG" partono sbagliando. PS: Cercasi collaboratori per TG On-line ![]() ![]() |
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