|
|
|
![]() |
|
Strumenti |
![]() |
#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14058
|
Ricercatori, nuovo esercito di disoccupati
Buone nuove.
![]() Ricercatori, nuovo esercito di disoccupati Sono 26 i gruppi industriali ad alta tecnologia in crisi Dal Piemonte alla Campania si licenzia chi studia in azienda «P iedmont, here you can». Suona oggi quasi beffardo quel «Piemonte, è qui che si può fare» con cui la rivista Scientific American aveva titolato un lungo servizio sul piccolo Eden della ricerca scientifica ai piedi delle Alpi. L'Olivetti del tempo che fu rimandava ormai solo l'immagine di edifici vuoti, ma in compenso erano arrivati i laboratori di Microsoft, avevano aperto i battenti le cinesi Huawei e Jac, la Indesit faceva lavorare a pieno ritmo il suo centro studi sugli elettrodomestici a basso impatto ambientale, allestito in collaborazione con il Politecnico a None, nella cintura torinese. Per non dire della sfida lanciata fin dal 1999 da Motorola: il tentativo di costruire una nuova identità post-fordista nell'area, attraverso un impianto dove circa 350 fra ricercatori, matematici e tecnici specializzati erano impegnati a sviluppare il sistema operativo Symbian per le telecomunicazioni cellulari. Nell'Eldorado piemontese l'industria privata ha investito nel 2008 oltre 1,5 miliardi di euro in ricerca, il 20% del totale nazionale. Poi è arrivata la crisi. Oggi Indesit sta ragionando su un ridimensionamento d'attività che prefigura 300 esuberi su 500 dipendenti. E spera di salvare i 50 addetti alla progettazione. Nel novembre 2009 Motorola ha gettato la spugna. Si chiude. A evitare la caduta nel vuoto è però arrivato il provvidenziale intervento della Replay, che ha rilevato impianti e personale. Il caso GlaxoSmithKline non è davvero l'unico in Italia. Sul tavolo del ministero dello Sviluppo ci sono i dossier di almeno 26 gruppi industriali d'informatica, telecomunicazioni e farmaceutica, cioè quelli dove più alta è la componente di ricerca e sviluppo, che attendono una soluzione. Ci sono aziende multinazionali che tagliano o si trasferiscono, e aziende italiane alle prese con il crollo delle commesse. In Campania, alla Ixfin di Marcianise (ex Olivetti ed ex Texas Instruments) c'è il rischio chiusura per 750 dipendenti. Nel gruppo Omega (Omnia e Eutelia) si contano quasi 3 mila esuberi su 5.600 addetti, alla Finmek (componentistica elettronica) quasi mille dipendenti vedono lo spettro della liquidazione, Eds-Hp parla di mille esuberi, Oerlikon (componenti auto) di almeno 800, Italtel taglia 400 addetti su 2.300. E poi, Siemens-Nokia: un punto interrogativo sui 270 addetti al polo di ricerca sulle reti di Cinisello Balsamo, nell'hinterland milanese, e 500 specialisti che lavorano sui ponti radio nel centro di Cassina de' Pecchi che sentono sempre più minacciosa la concorrenza degli impianti del gruppo a Shanghai. «Il fenomeno è tanto più grave per il fatto che interessa settori innovativi dove l'Italia appare già debole», osserva Susanna Camusso, che segue per la Cgil le politiche dei comparti produttivi. La Glaxo rischia dunque di essere soltanto l'ennesimo di una lunga serie di esodi di aziende multinazionali. Ma, a suo modo, rappresenta anche un salto di qualità. Non solo perché il gruppo britannico è fra i primi cento contribuenti in Italia, né perché alla vicenda sono appesi i destini dei 500 ricercatori specializzati che lavorano a Verona, cioè in quello che è il maggiore centro di ricerca farmaceutica in campo nazionale. Quello che è in gioco, come recitava lo stesso sito aziendale prima dell'annuncio degli esuberi, sono «quindici anni di lavoro per il futuro della ricerca farmacologica in psichiatria». Pochi giorni fa, il presidente di Farmindustria Sergio Dompè ha tracciato un quadro chiaro: «Non chiediamo soldi né incentivi — ha detto —. Quello che serve all'industria farmaceutica italiana è la certezza di un mercato stabile, di una politica che abbia qualche progettualità, di obiettivi a cui tendere, cioè far crescere i talenti italiani, che sono i più bravi al mondo ma troppo spesso sono costretti a fuggire all'estero per lavorare». Dompè parla di «governi che hanno sempre considerato il segmento dei medicinali solo come elemento per fare cassa: dal 2001 a oggi la spesa complessiva per la sanità è aumentata del 50% mentre quella per i farmaci si è ridotta del 2%». Difficile, a questo punto, trovare una «pregiudiziale antitaliana» nel comportamento dei gruppi internazionali. Chi contesta il concetto ricorda come, nella classifica dell'Heritage Foundation sulla «libertà economica», il nostro Paese si collochi al 74mo posto. Vale a dire che offre un clima poco favorevole allo sviluppo imprenditoriale. Del resto, la storia delle «esternalizzazioni», come vengono definiti i trasferimenti dalle aziende, non è cominciata ieri. Dal 2000 al 2009 l'addio delle multinazionali al Belpaese ha lasciato un buco di circa 10 mila posti di lavoro, in parte tutt'altro che marginale occupati nei cosiddetti «centri di eccellenza». Non si perdono solo braccia, insomma, ma cervelli. Già dieci anni fa Ibm ha ceduto il sito di Santa Palomba, vicino a Roma, alla controllata Celestica, che poi ha chiuso le attività. Nel 2003 [b] Alcatel ha cominciato un ampio processo di ristrutturazione che ha comportato l'«esternalizzazione» di attività negli stabilimenti di Concorezzo, Maddaloni, Frosinone e Rieti, con la riduzione da quattromila a duemila dipendenti. E adesso di discute degli impianti Alcatel Lucent di Battipaglia, con 400 addetti occupati. Ancora: Ericsson Marconi ha deciso di trasferire i suoi laboratori di ricerca di Roma, con trecento ingegneri e tecnici specializzati che sono stati salvati solo grazie a un accordo di quattro atenei romani che ha dato vita al consorzio Coritel per la ricerca nel campo delle telecomunicazioni. «Non sono solo i costi alla base della scelta dei gruppi multinazionali di localizzare i propri impianti, e ancor più i propri centri di ricerca, in un Paese piuttosto che un altro — spiega Claudio Roveda, docente di economia e organizzazione aziendale al Politecnico di Milano —. Se fosse solo così, allora un ricercatore italiano costa meno che la media dei colleghi europei, ma più di un indiano o un cinese. Ma in realtà a essere decisivi sono molti altri fattori: dalle infrastrutture alla burocrazia fino alla qualità della vita. Per esempio, trovare casa a Milano costa caro e, per uno straniero, mandare i figli a scuola in Italia non è la cosa più semplice». Così, non sorprende scoprire dove sono andati a finire i laboratori «gioiello» di ricerca farmaceutica (ex Farmitalia Carlo Erba ed ex Pharmacia) che il colosso americano Pfizer aveva a Nerviano, in provincia di Milano. La notizia è di pochi giorni fa: grazie a un accordo con l'Università di Hacettepe hanno riaperto i battenti in Turchia. Giancarlo Radice 10 febbraio 2010 http://www.corriere.it/cronache/10_f...4f02aabe.shtml
__________________
We are the flame and darkness fears us ! Ultima modifica di zerothehero : 11-02-2010 alle 16:47. |
![]() |
![]() |
![]() |
#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14058
|
MILANO - «rm sony, this is the market», mi dispiace questo è il mercato. Se non fosse tutto vero, i cinquecento cantici bianchi stipati nell'auditorium di via Fleming, a Verona, per ascoltare Slaoui Moncef potrebbero pensare a una battuta riciclata da qualche pellicola su Wall Street anni 8o. Ma quello è il gran capo della ricerca di GlaxoSmitbKline, secondo produttore di farmaci del pianeta e non ha voglia di scherzare. E arrivato da Londra ad annunciare'la chiusura del centro di ricerca sulle neuroscienze, un sito al quale l'Oms riconosce «eccellenza mondiale». Ci lavorano 550 scienziati, studiano le depressioni e le tossicodipendenze, e ci sono altri zooo occupati. Una doccia gelata accolta da un coro di fischi e dal cdisgusto totale» dei presenti. La Glaxo non è un'azienda in perdita, gli utili crescono a due cifre, in barba alla crisi e grazie alle massicce vendite di vaccini antiniluenzali. 11 problema, ammette il manager alla platea basita, è che gli azionisti si aspettavano un 3% dicresckainpi bisogna accontentarli.
E giovedì pomeriggio, 4 febbraio, Verona è sotto choc. Di «predatori della finanza e delle multinazionali, di questione del Nord» parla Franca Porto, segretario Cisl Veneto. Si fa sentire subito il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che ieri mattina arriva in città: incontro in Prefettura. «Non accetteremo hnposizioni unilaterali, non sono nella prassi di questo Paese - sibila Sacconi - ciascuno ha un proprio ambito di libertà, per a questa libertà si unisce la responsabilità. E anche noi abbiamd pazi di libertà, di responsàbilità e di reazione. A buon intenditor..i >. Tra le cose sulle quali intendersi c'è per esempio un finanziamento di 26 milioni di euro ottenuto dal govèrno italiano alcuni anni fa e appena incassato dalla Glaxo. Soldi che mal si combinano non solo con i nuovi tagli ma pure con le due jnobilità già realizzate convincendo i sindacati che «il sacrificio di pochi è necessario alla sopravvivenza di tutti». Questo centro veronese è una grande comunità, uomini e donnetrai 35 e i 55 anni, 17 naziona-lità diverse. Passioni comuni,. notti e fine settimana passati in. laboratorio hanno favorito le unioni, sono nati molti bambini. Mamma e papà rischiano entrambi il posto in un colpo solo. «E una tragedia, per la ricerca e per la scienza, prima di tutto. E certo per la vita di ognuno di noi» dice Luciana Romanelli sposata con ex collega, in mobilità. «A mio figlio ho già detto che dovremo lasciare questo posto, ma spero ancora. Spero nelle istituzioni e nei privati consapevoli che il Paese non pu permettersi di perdere tutto ci ». Francesco Crespi, primo ditte li- gli di un operaio, è stato quasi igannifuori, inFranciaelnghilterra, prima di tornare e non pu credere che finisca così, «questo lavoro bellissimo, che tacciamo per pochi soldi e che permette di portare qualcosa di. ;1] Vertice da Fazio;0] Incontro al ministero della salute, ieri serà, con i vertici dell'azienda farmaceutica, Luc Debwyne, presidente e, amministratore delegato e Daniele Finocchiaro, vice presidente di Glaxo Italia (nella foto il centro di Verona). li ministro Ferruccio Fazio, si legge in una nota, ha chiesto < impegni specifici» per. «soluzioni che non disperdano il patrimonio di conoscenza maturato.nel nostro Paese'>. Nei prossimi giorni sarà aperto un tavolo interministeriale con le parti sociali e i rappresentahti delle istituzioni Glaxo va avanti con i tagli, lo stop di Sacconi La multinazionale britannica vuole chiudere il centro ricerche a Verona, con 550 scienziati Ndn si affrontano i casi come Glaxo solo mettendo i cerotti Ci vogliono biettiri dipolitic a industriale. Guglielmo Epffani segretario Cgii nuovo nel mondo». Paola Pica » »PRDDUZ]DNE2ISEPVATA Il finanziamento Il gruppo ha appena incassato 26 milioni -daWAifa per flnanzire la hcerca in Italia *** ligli
__________________
We are the flame and darkness fears us ! Ultima modifica di zerothehero : 11-02-2010 alle 16:46. |
![]() |
![]() |
![]() |
#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14058
|
Si, in effetti il thread è palloso.
Avrei dovuto aprire il thread sulla Ribas e Travaglio.. che pirla che sono. ![]()
__________________
We are the flame and darkness fears us ! |
![]() |
![]() |
![]() |
#4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 2020
|
Quote:
![]()
__________________
<--- Transazioni concluse positivamente con: Cosmos77, king14, Max Med, fa22, ollavaollah, Starway13, giova22, Alex-RM, Serghei, Aldebaran78, djgusmy85, jjdave, pontyl, Lama dell'Ostello ---> |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2006
Città: Trapani (TP)
Messaggi: 3098
|
Vorresti tenere aperto un thread su una casa farmaceutica che licenzia ?
In genere chi "esce" qualcosa da fare lo trova, anche perché non si tratta di laureati alle prime armi. Piango più per l'operaio col culo a terra dopo trent'anni che per 'sti qua. Peraltro un check ortografico (tipo mio nipote di sette anni con una penna rossa) potevi farglielo fare, così magari appariva meglio quel RIPRODUZIONE RISERVATA che t'impedirebbe di postare l'articolo.
__________________
A casa ho almeno sette PC, in firma non ci stanno
|
![]() |
![]() |
![]() |
#6 |
Member
Iscritto dal: Feb 2008
Città: dire paesino sarebbe essere generosi :asd:
Messaggi: 470
|
Sono ricercatori di professione,se sanno fare bene il loro lavoro troveranno sicuramente qualcosa per loro
![]()
__________________
Sampdoria o Lazio,ditemi voi chi ha bruciato di piu,la sconfitta diretta o la sconfitta morale? |
![]() |
![]() |
![]() |
#7 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: levante
Messaggi: 2263
|
Quote:
![]() e cmq ,a parte i numerosi e fastidiosi,errori di battitura (alcune frasi non si capiscono) uno spunto interessante nell'articolo è questo Quote:
__________________
ho condotto diverse trattive ma sono troppo pigro per segnarmele. CMR 2.0 tornante - AMIGA 600 |
||
![]() |
![]() |
![]() |
#8 | |
Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Mantua me genuit
Messaggi: 294
|
Quote:
![]()
__________________
![]() Attento a ciò che desideri: potresti ottenerlo. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9 | |
Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Mantua me genuit
Messaggi: 294
|
Quote:
![]()
__________________
![]() Attento a ciò che desideri: potresti ottenerlo. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: paris again...
Messaggi: 3690
|
Quote:
in tutta europa e da diversi anni le multinazionali stanno portando i cervelli in india, vietnam, cina.
__________________
--------------------------------- |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14058
|
Perchè dicono che mandare i figli a scuola in Italia non è facile?
Attualmente alla scuola pubblica si possono iscrivere persino i figli dei clandestini. ![]()
__________________
We are the flame and darkness fears us ! |
![]() |
![]() |
![]() |
#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14058
|
Quote:
Cosa non è chiaro nel "Dal 2000 al 2009 l’addio delle multinazionali al Belpaese ha lasciato un buco di circa 10 mila posti di lavoro ». "
__________________
We are the flame and darkness fears us ! |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#13 | |
Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Mantua me genuit
Messaggi: 294
|
Quote:
![]() In effetti chi non andrebbe in Cina, Vietnam o India? ![]() ![]() ![]() Davvero: spero che il posto dove sono regga ancora un po' ![]() ![]()
__________________
![]() Attento a ciò che desideri: potresti ottenerlo. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2006
Città: Trapani (TP)
Messaggi: 3098
|
Quote:
Piango più per un operaio che per un ricercatore, perché il ricercatore un altro posto (magari all'estero) lo trova, l'operaio no.
__________________
A casa ho almeno sette PC, in firma non ci stanno
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#15 | |
Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Mantua me genuit
Messaggi: 294
|
Quote:
![]()
__________________
![]() Attento a ciò che desideri: potresti ottenerlo. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
|
continuo a pensare che chi persegue la delocalizzazione con ricadute sociali così devastanti debba essere punito da un sistema che dovrebbe autotutelare per primo sè stesso.
__________________
IN ANUBIS WE TRUST
|
![]() |
![]() |
![]() |
#17 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2006
Città: Trapani (TP)
Messaggi: 3098
|
Quote:
Quote:
In un sistema liberista (che ha le sue controindicazioni) c'è questa possibilità, quella di lasciare a piedi la gente... vero. Il punto però non è quello, anzi... il punto è che questo governo (molto più di altri) tira fuori queste uscite "liberiste" solo quando deve lavarsi le mani dei problemi attuali, quando essere liberisti è un problema (tipo per Alitalia) allora si tende verso altre forme (che ho grossi problemi a definire). Voglio dire, mi stà bene che facciamo i liberisti... ma facciamo i liberisti SEMPRE (anche quando c'è da vendere o veder fallire una società italiana, soprattutto quando invece impongono tasse e balzelli ad cazzum per il "bene comune"). Mi stà bene che facciamo i socialisti... ma facciamo i socialisti SEMPRE (anche quando ci si lancia in SpA improbabili come la Protezione Civile, soprattutto quando invece c'è andare a privatizzare acquedotti/telecom/enel/via dicendo). Perché qui sono tutti socialisti/liberisti col culo degli altri, e gira gira alla fine quella che si applica non è una filosofia (che, si conoscesse, ci permetterebbe di vivere la cosa pubblica in modo meno sincopato) ma semplicemente la convenienza del governo del momento.
__________________
A casa ho almeno sette PC, in firma non ci stanno
|
||
![]() |
![]() |
![]() |
#18 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
|
Quote:
__________________
IN ANUBIS WE TRUST
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#19 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2006
Città: Trapani (TP)
Messaggi: 3098
|
Quote:
Siamo in una barchetta in una tempesta... che senso ha, ora, preoccuparsi per le singole onde ? Ci siamo dentro. Il discorso andava aperto e gestito, in modo differente, qualche anno addietro (dieci, meglio ancora venti), con diverse prospettive e diversi approcci... ci siamo cacciati in questa tempesta puntandola di prua a tutta birra (decidendo che non valeva la pena puntare su qualità e rinnovamento), ed ora siamo qui. Ora tocca barcamenarsi sperando di passare "a'nuttata" e facendo tesoro degli errori fatti in passato.
__________________
A casa ho almeno sette PC, in firma non ci stanno
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#20 |
Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 58
|
io invece piango più nel caso di Glaxo o di moltre altre corporation che magari non conosci e che hanno licenziato nel silenzio dei media. Questione di punti di vista.
|
![]() |
![]() |
![]() |
Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 23:00.