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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2006
Città: Roma-Milano Utente:Deberlusconizzato Iscritto:20/2/2000 Status:SuperUtenteAdm Messaggi totali:107634 Auto:BMW X3 3.0 SD M
Messaggi: 1722
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Meritocrazia? No grazie
Chi è che straparlava di meritocrazia?!?!?
http://www.repubblica.it/2006/a/rubr...tigiacomo.html Parco del Cilento: un caso raro. Il numero uno è proprio bravo ha cambiato i vecchi metodi e rivitalizzato la struttura, ma va rimosso Spoil system Prestigiacomo difficile cacciare il presidente Il professor De Masi ha dato disciplinatamente le dimissioni richieste Ma ora il ministro dell'Ambiente è alle prese con le proteste Spoil system Prestigiacomo difficile cacciare il presidente Il silenzio operoso del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo sta producendo i primi risultati sul campo. Ha decapitato il Parco nazionale del Cilento, cacciato il presidente che si era presentato alla comunità abolendo i riti di un ceto politico piuttosto nullafacente, insaziabile nella propria avidità, a volte corrotto, quasi sempre inerme di fronte agli scempi che hanno devastato una delle coste più belle d'Italia. Infatti per una bizzarra (e davvero non più replicabile) coincidenza astrale era stato indicato alla presidenza del Parco il sociologo Domenico De Masi. La disperazione in cui si era trovato il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, colmo fino alla testa dei rifiuti napoletani, e la debolezza politica del ministro uscente Alfonso Pecoraro Scanio, avevano prodotto in limine mortis (febbraio di quest'anno) una concertazione anomala e partorito una indicazione di qualità, autorevole, estranea alle beghe locali, distante dalle responsabilità che hanno trasformato il Parco più grande d'Italia in un ammasso di clientele, una rete vergognosa di collusioni che invece di promuovere e tutelare il territorio lo hanno debilitato e asservito. De Masi, che fa il professore universitario ma conosce a meraviglia la tecnica della promozione mediatica, ha raso al suolo i riti consunti di una politica arruffona, ignava. E ricondotto le azioni di comunicazioni nella più agguerrita forma di propaganda, utilizzando a piene mani il vocabolario berlusconiano. Gli incontri li ha chiamati convention (convescion?); i sindaci li ha retrocessi di grado incontrando prima gli operatori turistici. Ha rivoluzionato l'organizzazione del personale e ridato a persone che erano state abituate soltanto a sbadigliare, capacità di azione e autonomia professionale. In un deserto di idee e di azioni, le innovazioni di De Masi - modeste nella entità - sono subito apparse rivoluzioni epocali. Il fatto che questo presidente riuscisse a ridurre al silenzio i responsabili degli scempi passati ha causato un clima di simpatia generale, di attesa costruttiva, di sostegno piuttosto vasto e incondizionato. Si era dunque sulla strada buona quando, driin, è squillato il telefono. Era Stefania Prestigiacomo, il ministro operoso, la donna silenziosa che analizza prima di deliberare, conosce prima di decidere, ascolta prima di parlare. A De Masi ha chiesto di confermare le dimissioni che, in gesto di cortesia, le erano state recapitate. "Sa, ho pressioni dal territorio...". Le pressioni, dunque. Lo spoil system, allora. In una variegata e stupefacente altalena di propositi irragionevoli che si sono succeduti, qualcuno ha persino suggerito al ministro di affidare, in sostituzione di De Masi, a Emanuele Filiberto (il principino!) la tutela della lontra e delle abetaie, la pulizia del mare e delle coste. Stefania proprio non sapeva in quale guaio si sarebbe cacciata. Da due settimane è asfissiata dalle proteste, dalle invocazioni pro De Masi. Un blog raccoglie le firme a sostegno del presidente cacciato; le associazioni dei volontari piangono, gli albergatori annunciano serrate. Firme, petizioni, un baillamme imprevisto. La Prestigiacomo ancora non ha accettato le dimissioni. Immobile, frastornata da tutto questo chiasso, intrappolata nell'idea, che ora risulta perdente, dello spoil system: cacciare e a prescindere, come direbbe Totò. Sta ripassando il manualetto del bravo ministro. Al primo punto c'è scritto: "Conoscere prima di deliberare". Se avesse saputo...
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#2 |
Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 58
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semplicemente dovrà piazzare qualcuno più adatto per fare qualche scempio urbanistico, o magari per raccomandare ed ottenere voti di scambio.
Del resto abbiamo a che fare con una sedicente destra che storicamente è da sempre nemica dell'ambiente, non bisogna stupirsi. anche in questo caso... BAC
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