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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
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Travolti dalla carte di credito
NEW YORK — Con l’evoluzione dei costumi sociali, gli americani hanno imparato a parlare anche dei problemi più intimi e difficili da confessare: alcolismo, tendenze sessuali, droga. Ma dei debiti no: le famiglie che si sono esposte troppo e ora faticano a rimborsare il mutuo, il prestito scolastico, le rate dell’auto o i pagamenti delle carte di credito, considerano questo un argomento tabù. Sbagliare i conti e trovarsi in ristrettezze finanziarie per l’americano è una cosa imbarazzante, da non confidare a nessuno, spesso nemmeno al coniuge. Situazioni inconfessabili, ma sempre più diffuse: negli ultimi mesi — con l’aumento dei tassi d’interesse, l’esplosione della crisi dei mutui subprime (quelli concessi a soggetti in condizioni economiche precarie), il ricorso sempre più frenetico alle carte di credito come estrema fonte di liquidità — il numero delle famiglie in difficoltà è nettamente aumentato.
Molti cercano di ristrutturare il loro debito, si mettono nelle mani di un consulente finanziario, addirittura, delle organizzazioni religiose che ormai si sono dotate in pianta stabile di personale specializzato che consiglia i fedeli in difficoltà. Ma ci sono anche i debitori incalliti, quelli che non riescono a trattenersi dallo spendere e dall’accumulare nuove esposizioni anche quando il conto è già in rosso. Sono i consumatori «compulsivi»: 10-15 milioni di americani ipnotizzati dall’atmosfera dei mall, le grandi gallerie di negozi suburbane. Lì, con in tasca un portafoglio pieno di carte di credito, si sentono i padroni del mondo. Casi disperati, anche perché il plastic money è quello che viene prestato ai tassi più elevati: in media il 16%, ma c’è chi, tra penali per il superamento dei «tetti» e rimborsi ritardati, arriva a pagare anche il 30% senza nemmeno saperlo. Per loro la salvezza viene, a volte, dai «Debitori anonimi», circoli costruiti sul modello degli «Alcolisti anonimi» (ma esistono anche quelli per i drogati e i giocatori d’azzardo anonimi), nei quali lo schiavo dello shopping confessa le sue debolezze, promette di tenersi alla larga dalle vetrine e di non usare per un po’ le carte di credito, si impegna davanti ai «compagni di sventura» a rimettere in ordine la sua vita finanziaria. Una sorta di terapia di gruppo nella quale ognuno si sente protetto dall’anonimato e al tempo stesso sollevato dalla scoperta che molti altri sono nelle sue stesse condizioni; fissa, quindi, i suoi obiettivi di rientro dal debito e recupera dosi crescenti di autostima proprio dimostrando agli altri di averli centrati. Queste organizzazioni esistono da parecchi anni, ma di recente hanno intensificato la loro attività: secondo i siti dei «Debitori anonimi», ogni settimana negli Usa si svolgono almeno 500 riunioni di questo tipo. Ma nell’era di Internet, la gente sta anche imparando a organizzarsi da sola: compreso che la confessione dei propri errori finanziari ha un valore catartico e che il prendere impegni davanti agli altri aiuta a risalire la china, molti debitori incalliti hanno dato vita a decine di blog come wereindebt.com e bloggingawaydebt.com nei quali denunciano le proprie «malefatte» contabili: spesso vere e proprie storie dell’horror finanziario, come quelle di Maxed Out, film-documentario di James Scurlock. Storie che vengono lette avidamente da chi ha problemi analoghi, con la non disprezzabile conseguenza di far confluire di questi siti anche un po’ di pubblicità di consulenti finanziari e di istituti che gestiscono i crediti «in sofferenza». Di debiti le famiglie americane ne hanno sempre fatti parecchi: per comprare la casa, pagare l’università dei figli, anticipare consumi che un professionista ancora all’inizio della carriera non si sarebbe potuto permettere. L’abbondanza di credito, il dinamismo e l’efficienza di questo settore, sono stati una chiave importante dell’aumento del benessere dei ceti medi Usa ed anche un volano per lo sviluppo della domanda e, quindi, dell’economia. Poi, però, si è arrivati agli eccessi, alimentati da una stagnazione dei redditi da lavoro che ha indotto molti a usare il denaro preso a prestito per sostenere il tenore di vita familiare. I bassi tassi d’interesse, il boom dei valori immobiliari e la moltiplicazione degli strumenti finanziari, hanno fatto il resto. Oggi, come risulta anche da una recente analisi della Business School della George Washington University, non solo il numero delle famiglie americane che fanno un ricorso significativo al credito è salito al 75 per cento, ma sono aumentati fino a diventare quasi la norma, i casi di nuclei che devono fronteggiare un mutuo-casa, un home equity loan (un prestito per spese di vario tipo garantito dall’aumento di valore dell’immobile), le rate per l’auto, un prestito di studio e una pioggia di carte di credito. La «nazione debitrice», che vive da anni al di sopra dei suoi mezzi, importando molto più di quello che esporta, è popolata da cittadini che, nel loro complesso, hanno ormai accumulato debiti complessivi per circa 12 mila miliardi di dollari. Le carte di credito, da sole, sono responsabili di un’esposizione di 880 miliardi. Le hanno in tasca circa 90 milioni di americani il cui debito medio è, quindi, di circa 10 mila dollari per il solo «denaro di plastica». Negli ultimi anni l’accelerazione è stata spettacolare anche grazie alla riforma del credito varata nei primi anni ’80 che ha portato al consolidamento del sistema bancario, alla moltiplicazione delle offerte di credito e a una piena liberalizzazione tanto delle tecniche di marketing, quando della fissazione di costi e penalità del servizio. Con la moltiplicazione degli strumenti finanziari messi a disposizione del pubblico, le famiglie americane si sono trovate — senza capire bene cosa stesse succedendo — nel bel mezzo di una Disneyland di opportunità di spesa offerte, in apparenza, a costo zero o quasi. Le banche inviano a chiunque ha una casa e un lavoro un’infinità di offerte di carte di credito a tasso zero per sei o nove mesi (poi, avverte una scritta minuscola, si passa al 15,9%). È un bombardamento: nel 2006 gli istituti di credito hanno spedito ben 8 miliardi di proposte di questo tipo, più del doppio rispetto al 2000. Ogni famiglia, in media, ne riceve un’ottantina l’anno. Finiscono quasi tutte nella spazzatura, ma ogni tanto — per un improvviso bisogno di liquidità o perché un’offerta appare particolarmente attraente — qualche carta viene attivata: nasce in quel momento un nuovo canale di indebitamento permanente e molto costoso. Il meccanismo psicologico è perverso perché, se a fine mese si trova a corto di soldi, l’americano medio, piuttosto che non rimborsare una rata del mutuo, preferisce indebitarsi di più col plastic money: è il modo più semplice e «discreto» per nascondere le sue difficoltà, ma anche di gran lunga il più costoso. Dai dati appena pubblicati dalla Federal Reserve, la banca centrale Usa, emerge che a maggio l’indebitamento da carte di credito ha subito un’ulteriore impennata del 9,8 per cento, la crescita più consistente dell’ultimo anno (periodo delle spese natalizie a parte). È la direzione sbagliata, commenta Andrew Husser, direttore del portale web di consulenza finanziaria bills.com: «Eliminare i debiti contratti con le carte di credito è il miglior investimento che chiunque di noi possa fare: è come fare un investimento che dà un rendimento sicuro del 20 per cento». http://www.corriere.it/Primo_Piano/C..._credito.shtml |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Pavia.. a volte Milano o Como...talora Buccinasco! Firenze fino al 15/7
Messaggi: 2143
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per me personalmente, è inconcepibile.
vittime del marketing e vittime del consumismo. Poveracci.
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"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler) "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico ![]() |
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#3 |
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Iscritto dal: Oct 2001
Città: Oldest Republic
Messaggi: 74
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Pavia.. a volte Milano o Como...talora Buccinasco! Firenze fino al 15/7
Messaggi: 2143
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basta farsi due conti per vedere se con le rate ci stai dentro o no.
cmq, come indicatore, a me arrivano circa un centinaio di messaggi di spam al giorno (tutte in inglese ovviamente). Fino a un paio d'anni fa, il 50 % erano di robe zozze e/o viagra ("enlarge you penis" ![]() oggi un terzo dello spam è esclusivamente di tipo "consolidate you debt" e simili... se le finanziarie si affidano anche a questi mezzi vuol proprio dire che pescano tra i disperato e/o i meno accorti...
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"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler) "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico ![]() Ultima modifica di Lorekon : 22-07-2007 alle 13:16. |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Città: Napoli
Messaggi: 6817
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Mai fatta una rata in vita mia. Se devo comprare qualcosa conservo i soldi e POI me la compro... Non ho una carta di credito ma me la dovrò fare perchè tutti gli alberghi all'estero richiedono una carta di credito per registrarsi e a ogni congresso sto sfruttando quella del mio capo (che mi paga anche l'aereo anticipato)... Ora basta... Ma la userò solo per questi scopi...
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0 A.D. React OS La vita è troppo bella per rovinarsela per i piccoli problemi quotidiani... IL MIO PROFILO SOUNDCLOUD! ![]() ![]() ![]() |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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L'unica cosa per cui ritengo legittimo indebitarsi (se si ha un lavoro a tempo indeterminato) è una casa, visto che comunque se non si fa un mutuo bisogna pagare un affitto che è una spesa che però non lascia nulla.
Ovviamente intendo una casa normale, non certo per farsi una villa da 1000m² e poi fare il mutuo del mutuo e mangiare pane e cipolla per pagare... ![]() |
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#7 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Messaggi: 3918
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In italia stiamo arrivando agli stessi livelli.
Tanti si fanno abbindolare dagli "interessi zero" dove invece il taeg è alto, e dalle carte revolving, che dovrebbero essere messe fuori legge. Grillo parlava di istituire il reato di "istigazione al debito", ed ha ragione I produttori non guadagnano più sul prodotto, ma sugli interessi delle rate. Non c'è più la filosofia "risparmio e metto via per poi comperare". Adesso si vuoe tutto subito. Una generazione di indebitati. Ma come rinunciare al telefonino ultimo grido, la macchinina nuova da cambiare ogni 2-3 anni? |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: Nella bassa: BO - FE
Messaggi: 1692
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come detto sopra, in italia ci stiamo arrivando
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Concluso con: Boso - Fallen Angel - tcianca - sycret_area - carver - serbring - emax81 - Cluk Si chiude una porta.. si apre un portone |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11757
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GALOPPANDO PURE.
imho pane e cipolla non è male... un bell'olio d'oliva di quelli aromatici...
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mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare ![]() |
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#10 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: prov. di Alessandria
Messaggi: 5185
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è vero, ci stiamo arrivando, ma il problema è l'indebitamento per l'acquisto di beni non necessari: la Tv al plasma, la vacanza, l'Audi, i vestiti firmati.
Troppa immagine poca sostanza
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Addio Pierpo, motociclista. Se il cameriere di un locale per me è un idiota, non conosce le regole del locale, tratta bene solo i suoi leccaculo ma va bene al proprietario...cambio locale. |
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2000
Città: di origine, di nascita, di residenza, di domicilio, di lavoro: Roma...però nel cuore c'è solo l'INTER!
Messaggi: 9601
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non sempre.
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Padova
Messaggi: 11757
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oddio vuoi dire che non posso comperare più il macbook pro a rate ???
nooooooooooooooooooooooooooo ![]() ![]() ![]() ![]() è essenziale per vivere! e poi il plasma a 42 pollici sennò come lo metto in stream col frigorifero ?? noooooooooooooooooooo ![]() ![]() ![]() ![]()
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
Messaggi: 1490
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#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 1163
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Anche voi non prendete fischi per fiaschi: solo questo è un fischio maschio senza raschio! |
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#15 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Milano
Messaggi: 19148
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mi ricordo un acquisto che dovevo fare qualche tempo fa il costo era di X euro ma in alternativa c'era il finanziamento di Y euro al mese. facendo un po' di conti mi pare di capire che il finanziamento sembra conveniente. alla mia domanda "scusi ma se io voglio pagare tutto subito non posso avere un piccolo sconto?" sono stato deriso pensa te... il finanziamento non l'ho fatto, per principio ![]() |
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#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Livorno
Messaggi: 1361
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La zia di un mio amico lavora alle poste e dice che c'è gente che paga i bollettini di prestiti fatti per pagare un altro prestito.
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Bolzano
Messaggi: 2776
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non so come sia da voi, ma qui OGNI SANTISSIMO GIORNO mi trovo nella posta e sulla macchina i volantini degli istituti di credito
![]() mi sono talmente rotto le palle che volevo scrivere ad un quotidiano locale ![]() |
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#18 | |
Member
Iscritto dal: Jul 2004
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CACCIARE MONETA.........VEDERE CAMMELLO |
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#19 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Messaggi: 3918
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E sta già pagando l'affitto, la rata della macchina (a prenderla usata rischi il tetano ... ![]() ne conosco personalmente di personaggi così. E questa estate andranno in vacanza pagando...a rate! facendo il calcolo degli interessi, pagano il doppio e scivolano in un abisso senza fine. perchè se giri col nokia vecchio non sei figo. Se hai l'auto di 5 anni non sei figo. Se hai il tubo catodico non sei figo. |
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#20 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Torino
Messaggi: 6840
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