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Old 01-09-2009, 15:41   #81
Mordicchio83
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certamente che possiamo finirla qui. Perchè non è possibile che tutte le volte che si chieda conto di questioni pubbliche ci si ripari sempre sulle presunte questioni private. Se ti interessava l'argomento, ti saresti soffermato sui problemi veri, pubblici ed irrisolti, invece di tergiversare, scandalizzato dal comportamento dei giornalisti di Repubblica.

La frase "intellettualmente superiore" non l'ho usata io ma l'ho solo citata. In questo modo finirò col convincermi davvero che esistano persone intellettualmente superiori di altre.
Se, vabbuò... continui a supporre che io non abbia bene in mente quali siano le questioni rilevanti (quindi che lo sappia solo tu e quelli che la pensano come te.... sempre lo stesso errore, non ti pare? ). Le ho valutate e mi sono espresso nelle varie discussioni aperte... un esempio su tutti il tema della ricattabilità.
La mia posizione è stata piuttosto chiara. Mi sono spesso lamentato delle infinite discussioni sul "contorno gossipparo", ma sulle questioni che ho ritenuto essere serie, ho dato, quello che per me è, il giusto peso.
Che poi le mie conclusioni siano diverse dalle tue è solo una conseguenza del fatto che non siamo fatti con lo stampino. Se non ti sta bene o non ti ho convinto, non è un problema, ma per favore evita di avere certe pretese
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Old 01-09-2009, 15:55   #82
John Cage
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Se, vabbuò... continui a supporre che io non abbia bene in mente quali siano le questioni rilevanti (quindi che lo sappia solo tu e quelli che la pensano come te.... sempre lo stesso errore, non ti pare? ). Le ho valutate e mi sono espresso nelle varie discussioni aperte... un esempio su tutti il tema della ricattabilità.
La mia posizione è stata piuttosto chiara. Mi sono spesso lamentato delle infinite discussioni sul "contorno gossipparo", ma sulle questioni che ho ritenuto essere serie, ho dato, quello che per me è, il giusto peso.
Che poi le mie conclusioni siano diverse dalle tue è solo una conseguenza del fatto che non siamo fatti con lo stampino. Se non ti sta bene o non ti ho convinto, non è un problema, ma per favore evita di avere certe pretese
sia chiaro: a me non interessa il gossip e ogni "contorno gossipparo". Infatti non ne ho mai parlato.

Hai scritto:
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Su Berlusconi, non puoi negare che le sue vicende siano state trattate intenzionalmente in malo modo. Era sacrosanto far sapere che ha tradito sua moglie (finto matrimonio da almeno 10 anni, ma fino a che la facciata è salva...) con una prostituta. Si potevano dire tante cose, ma il modo con il quale è stata portata avanti questa faccenda è dal principio poco pulito.
e su questo non sono affatto d'accordo, perchè a trattare la vicenda in modo poco pulito e colmo di frottole è stato solamente Berlusconi che con una serie di bugie ha dato spago ai giornalisti che nello scovare le bugie del presidente del consiglio hanno fatto il loro lavoro. Ricorderai infatti che "la Repubblica" fino ad allora si era occupata solo marginalmente della faccenda, ma ad innescare la polemica è stata la fondazione "fare futuro" di Fini.
Dopodichè la macchina mediatica del presidente si è mossa con aggressività per far apparire tutto come gossip e accanimento giornalistico.
Il comportamento del direttore de "la Repubblica" è stato a mio avviso ineccepibile. La stessa cosa non si può dire del giornale di proprietà del presidente che non si è mai tirato indietro dal distruggere chiunque si sia messo di traverso, a partire dal famoso ex fidanzato di noemi e passando per i tentativi di fregare i giornalisti di L'espresso con le false interviste.
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Old 01-09-2009, 19:19   #83
sander4
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Ne parla Travaglio oggi da vedere:
http://www.youtube.com/watch?v=R1DTygWmmyM

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Old 01-09-2009, 19:26   #84
jumpermax
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Come già detto a me pare che con feltri ci sia andato molto soft.
D'Avanzo su repubblica ci va molto più pesante con "Brighella"
http://www.repubblica.it/2009/09/sez...vorzio-24.html
Quote:
L'officina dei veleni
di GIUSEPPE D'AVANZO

DUNQUE la "nota informativa", pubblicata dal Brighella che dirige il Giornale del capo del governo, non è né una "nota" né un'"informativa" né tanto meno un atto giudiziario. È una "velina". Ora è ufficiale: nel fascicolo del Tribunale di Terni non c'è alcun riferimento a Dino Boffo, direttore dell'Avvenire, come a "un noto omosessuale". Lo dice il giudice di Terni: negli atti "non c'è assolutamente nessuna nota che riguardi le inclinazioni sessuali".

Da qui - dalla menzogna del Giornale di Berlusconi - bisogna ripartire per comprendere il metodo e le minacce di un dispositivo politico che troverà - per ordine del potere che ci governa - nuovi bersagli contro cui esercitarsi, altri indiscutibili falsi da agitare per punire gli avversari politici o chi dissente. La storia è nota. Boffo osa criticare, con molta prudenza, lo stile di vita di Berlusconi e si ritrova nella lista dei cattivi. Dirige un giornale cattolico e non può permettersi di censurare l'Egoarca. Deve avere una lezione. Non c'è bisogno di olio di ricino, genere merceologico antiquato. Una bastonatura mediatica è ben più funesta di un lassativo. Può essere definitiva come un colpo di pistola. È quel che tocca al direttore dell'Avvenire: un colpo di pistola che lo tramortisce. Finisce in prima pagina del Giornale di Berlusconi descritto così: "Dino Boffo, alla guida del giornale dei vescovi e impegnato nell'accesa campagna di stampa contro i peccati del premier, intimidiva la moglie dell'uomo con il quale aveva una relazione".
C'è stata finora una regola accettata e condivisa nel pur rissoso giornalismo del nostro Paese diviso: spara duro, se vuoi, ma è legittimo farlo soltanto con notizie attendibili e fondate, confermate da testimonianze o documenti che reggano una verifica, pena il discredito pubblico, la squalifica di ogni reputazione professionale. Il collasso di questa regola di decenza può inaugurare una stagione critica. Per descriverla torna utile Brighella, antica maschera della commedia dell'arte che nasce nella Bergamo alta. Attaccabrighe, briccone, bugiardo, Brighella viene da briga, intrigo: "se il padrone promette di ricompensarlo bene, dirige gli imbrogli compiuti in scena". Il potere che ci governa immagina che i giornalisti debbano trasformarsi tutti in Brighella. Un Brighella in giro già c'è. Dirige il Giornale di Berlusconi. Si mette al lavoro e cucina l'aggressione punitiva per il dissidente. Gli hanno messo in mano un pezzo di carta anonimo, redatto nel gergo degli spioni e delle polizie. Chi glielo ha dato? Dov'è l'officina dei miasmi, dei falsi, dei dossier melmosi che il potere che ci governa promette di usare contro i non-conformi alla sua narrazione del Paese? Il foglietto che Brighella si ritrova sullo scrittoio è di quei frutti avvelenati. Non vale niente. È una diceria poliziesca. Il direttore del Giornale di Berlusconi la presenta ai lettori come una "nota informativa che accompagna e spiega il rinvio a giudizio del grande moralizzatore, alias il direttore dell'Avvenire, disposto dal gip del Tribunale di Terni".

Quella "velina" diventa, nell'imbroglio di Brighella, un documento che gli consente di scrivere, lasciando credere al lettore di star leggendo un atto giudiziario: "Il Boffo è stato a suo tempo querelato da una signora di Terni destinataria di telefonate sconcie e offensive e di pedinamenti volti ad intimidirla, onde lasciasse libero il marito con il quale il Boffo, noto omosessuale attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni, aveva una relazione".

Disinformazione e "falso indiscutibile", in questa manovra, fanno un matrimonio d'amore. Il documento è un falso indiscutibile. È utile però a un lavoro di disinformazione. La disinformazione, metodo maestro della Russia sovietica, contrariamente alla menzogna, contiene una parte di verità (anche in questo caso: Boffo ha accettato una condanna per molestie), ma questa viene deliberatamente manipolata con abilità. A Brighella non importa nulla delle molestie. Vuole gridare al mondo: il direttore del giornale della Conferenza episcopale è un frocio! Chi ha sensibilità per i diritti civili, i movimenti gay afflitti dall'Italia omofoba di oggi discuteranno dell'uso dell'omosessualità come colpa, difetto, vergogna, addirittura come reato. Qui interessa l'uso del falso nel dispositivo politico che minaccia. Colto con le mani nel sacco dei rifiuti, quando diventa evidente che quella "nota informativa" è soltanto una "velina" di spione diventata lettera anonima ai vescovi e riesumata per la bastonatura, Brighella dice: "Non ho mai parlato di informative giudiziarie. Abbiamo un documento (ma è la sentenza di condanna per molestie). Il resto non conta. Non conta da chi l'abbiamo avuto, non conta se ci sono degli errori". Sincer come l'acqua dei fasoi dicono a Bergamo per dire falso, bugiardo. È quella schifezza presentata come "nota informativa"? Come documento? Addirittura come atto giudiziario? Non ne parliamo più? Non è accaduto nulla? È stupefacente che la menzogna di Brighella venga presa sul serio proprio da quell'autorevole giornalismo italiano che finora ha accettato e condiviso la regola che sia legittima anche la durezza, pure la brutalità se in presenza di fatti, notizie, documenti, testimonianze affidabili. È sorprendente che si legga sul Corriere della sera di Ferruccio de Bortoli: "(Il direttore del Giornale) non retrocede di un passo" e su la Stampa di Mario Calabresi: "Nessuna retromarcia (del direttore del Giornale) sulla vicenda, dunque". Nessuna retromarcia?

Fingere di non capire, non valutare con severa attenzione quanto è accaduto oggi a Dino Boffo (domani a chi?), accettare di chiudere gli occhi dinanzi al metodo sovietico inaugurato dal potere che ci governa, con il lavoro di Brighella, ci rende tutti corresponsabili perché se chi diffonde una disinformazione è colpevole e chi le crede è uno sciocco, chi la tollera è un complice. Quella lucida aggressione, che trasforma il giornalismo in una pratica calunniosa senza regole, non può essere accettata con un'alzata di spalle né dall'informazione ancora indipendente né dalle istituzioni di controllo come il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir). Perché due cose ormai sono chiare in un affare che sempre più assume i contorni di una questione di libertà. Berlusconi pretende che l'industria delle notizie si trasformi o in organizzazione del silenzio (a questo pensa il Tg1 di Augusto Minzolini) o in macchina della calunnia (è il caso di Brighella). La macchina della calunnia si sta alimentando, in queste ore, con "veline" e dossier che servitori infedeli delle burocrazie della sicurezza le offrono. Per sollecitazione del potere o per desiderio di servire un padrone, non importa. È rilevante il loro uso politico. A questo proposito, dice Francesco Rutelli, presidente del Copasir: "Non ho ricevuto finora nessuna segnalazione su coinvolgimenti diretti o indiretti di persone legate ai servizi di informazione". Ieri Rutelli ha incontrato Gianni De Gennaro, direttore del Dipartimento per l'informazione e la sicurezza (Dis). Chi sa se ha avuto qualche "segnalazione". Comunque, pare opportuno concludere con un messaggio agli spioni al lavoro nella bottega dei miasmi: per favore, dopo aver cucinato le vostre schifezze, mandate un sms a Francesco Rutelli. Grazie.
Il nodo della questione è a mio avviso la parte in neretto: l'uso della stampa come mezzo di intimidazione di avversari e giornalisti. A questo punto chiunque può essere ricattabile e ritrovarsi sputtanato a mezzo stampa non per le azioni che ha commesso ma la parte per cui si è schierato. Questa non è cosa una novità per la politica, anzi direi che è quasi consuetudine, la novità vera è vederla usare come arma per zittire i giornalisti.
Un altro gradino verso il basso è stato sceso.
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-09-2009, 19:40   #85
Mordicchio83
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sia chiaro: a me non interessa il gossip e ogni "contorno gossipparo". Infatti non ne ho mai parlato.

Hai scritto:

e su questo non sono affatto d'accordo, perchè a trattare la vicenda in modo poco pulito e colmo di frottole è stato solamente Berlusconi che con una serie di bugie ha dato spago ai giornalisti che nello scovare le bugie del presidente del consiglio hanno fatto il loro lavoro. Ricorderai infatti che "la Repubblica" fino ad allora si era occupata solo marginalmente della faccenda, ma ad innescare la polemica è stata la fondazione "fare futuro" di Fini.
Dopodichè la macchina mediatica del presidente si è mossa con aggressività per far apparire tutto come gossip e accanimento giornalistico.
Il comportamento del direttore de "la Repubblica" è stato a mio avviso ineccepibile. La stessa cosa non si può dire del giornale di proprietà del presidente che non si è mai tirato indietro dal distruggere chiunque si sia messo di traverso, a partire dal famoso ex fidanzato di noemi e passando per i tentativi di fregare i giornalisti di L'espresso con le false interviste.
Questo è certamente vero, ma quando si insinua che ti fai una minorenne, uscirne puliti puliti non deve essere semplice, sopratutto se, come è stato dimostrato, è esistita una "frequentazione" sia in presenza dei genitori che non (vedi festa di fine anno).
Ha tentato maldestramente di allontanare da subito ogni sospetto e gli è andata male perché ha finito per peggiorare le cose
Certamente io non nego che lui ci abbia messo il suo, ovvero abbia posto le basi affinché si creasse tutto questo, ma, cosa vuoi che ti dica, a me non è parso per niente corretto l'utilizzo di certi toni e di certe insinuazioni (passate per vere).
Il resto è venuto da se, compreso il tentativo, inutile, del suo giornale di metterci una pezza.
Le "inchieste" di L'Espresso come quelle sulla D'Addario con gli audio venuti fuori da chissà dove (tutto abbiamo sentito meno che la conversazione sulla famosa promessa ... l'unica cosa di una certa rilevanza, maguardaunpo') sono stati di una bassezza unica (roba che Feltri, a confronto, è un galantuomo)
Insomma, non voglio sapere come scopa Berlusconi e quali siano le sue preferenze sessuali. Almeno su questo dovremmo essere d'accordo

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Old 01-09-2009, 19:41   #86
Fritz!
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Come già detto a me pare che con feltri ci sia andato molto soft.
D'Avanzo su repubblica ci va molto più pesante con "Brighella"
http://www.repubblica.it/2009/09/sez...vorzio-24.html

Il nodo della questione è a mio avviso la parte in neretto: l'uso della stampa come mezzo di intimidazione di avversari e giornalisti. A questo punto chiunque può essere ricattabile e ritrovarsi sputtanato a mezzo stampa non per le azioni che ha commesso ma la parte per cui si è schierato. Questa non è cosa una novità per la politica, anzi direi che è quasi consuetudine, la novità vera è vederla usare come arma per zittire i giornalisti.
Un altro gradino verso il basso è stato sceso.
questo qualcuno non sembra esserne reso conto...

Ma é la strategia del discredito ormai usata con chiunque osi alzare un dito verso Berlusconi.
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Old 01-09-2009, 20:15   #87
entanglement
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"Un giornale cattolico" rendeva ugualmente il senso del discorso ed era meno offensivo.
c'è modo e modo di essere cattolici

l'avvenire è un giornale in primis politico e il suo indirizzo politico è saldamente indicato dalla CEI, che è una cosa diversa dalla chiesa, pur essendo un ente al di là di ogni dubbio confessionale

e quanto indico in maniera in effetti colorita è il mio disappunto verso una penetrazione in ambito laico di enti confessionali.

poi oh magari sono paranoico io eh ...
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Old 01-09-2009, 20:18   #88
Mordicchio83
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Come già detto a me pare che con feltri ci sia andato molto soft.
D'Avanzo su repubblica ci va molto più pesante con "Brighella"
http://www.repubblica.it/2009/09/sez...vorzio-24.html

Il nodo della questione è a mio avviso la parte in neretto: l'uso della stampa come mezzo di intimidazione di avversari e giornalisti. A questo punto chiunque può essere ricattabile e ritrovarsi sputtanato a mezzo stampa non per le azioni che ha commesso ma la parte per cui si è schierato. Questa non è cosa una novità per la politica, anzi direi che è quasi consuetudine, la novità vera è vederla usare come arma per zittire i giornalisti.
Un altro gradino verso il basso è stato sceso.
Quando il giornalista comincia a fare gli interessi della propria parte politica la cosa non deve stupire più di tanto. Comunque concordo. E' certamente una degenerazione
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Old 01-09-2009, 20:23   #89
jumpermax
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Quando il giornalista comincia a fare gli interessi della propria parte politica la cosa non deve stupire più di tanto. Comunque concordo. E' certamente una degenerazione
Ok, però non è questo il caso, avvenire tutto mi pare tranne che un giornale antiberlusconiano. Gli attacchi sono stati, a mio avviso, l'espressione di un malumore evidentemente sentito dalla chiesa verso questa recente immagine del cavaliere così poco affine alla morale cattolica. Poi forse proprio per questo l'attacco è stato più violento, perché evidentemente proprio la neutralità dell'avvenire rende gli articoli pubblicati assai più gravi per l'immagine di berlusconi che non quelli di repubblica.
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Old 01-09-2009, 20:45   #90
scorpionkkk
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Questo è certamente vero, ma quando si insinua che ti fai una minorenne, uscirne puliti puliti non deve essere semplice, sopratutto se, come è stato dimostrato, è esistita una "frequentazione" sia in presenza dei genitori che non (vedi festa di fine anno).
Ha tentato maldestramente di allontanare da subito ogni sospetto e gli è andata male perché ha finito per peggiorare le cose
Certamente io non nego che lui ci abbia messo il suo, ovvero abbia posto le basi affinché si creasse tutto questo, ma, cosa vuoi che ti dica, a me non è parso per niente corretto l'utilizzo di certi toni e di certe insinuazioni (passate per vere).
Il resto è venuto da se, compreso il tentativo, inutile, del suo giornale di metterci una pezza.
Le "inchieste" di L'Espresso come quelle sulla D'Addario con gli audio venuti fuori da chissà dove (tutto abbiamo sentito meno che la conversazione sulla famosa promessa ... l'unica cosa di una certa rilevanza, maguardaunpo') sono stati di una bassezza unica (roba che Feltri, a confronto, è un galantuomo)
Insomma, non voglio sapere come scopa Berlusconi e quali siano le sue preferenze sessuali. Almeno su questo dovremmo essere d'accordo
Non sono d'accordo su questo paragone Feltri-VicendaNoemiD'addarioBerlusconi.
Il motivo è semplice: la storia Berlusconiana oltre a riguardare la moralità del Capo del governo ( e su questo si sono sprecate pagine e pagine) si è dimostrata circostanziata nei fatti seppur non nelle illazioni (va con le minorenni), ovvero,il capo del governo non frequentava le minorenni ma andava a mignotte ed aveva intessuto un (cattivo) reticolo di scambi di favori, di vulnerabilità politica e di immoralità NON intrinseca MA estrinseca, ovvero rispetto alle proprie dichiarazioni verso l'esterno e rispetto alla propria immagine.
Le registrazioni della d'addario sono servite a QUESTO scopo non certo ad informare la gente dei guisti sessuali del premier, ovvero a verificare la veridicità di fatti dichiarati settimane prima e bollati dal premier come falsi.
In poche parole Berlusconi è stato sputtanato e bollato come bugiardo. Questa è adesso l'immagine del premier.

Nel caso Boffo la vicenda è ben diversa: il maldestro attacco di Feltri è basato su illazioni contornanti una vicenda giudiziaria ( ovvero l'esatto contrario rispetto alla vicenda Berlusconiana) venendo meno le illazioni è venuta meno tutta la storia, fornendo credibilità a Boffo e togliendone a Feltri e di riflesso, ancora, al premier.

La vicenda "moralizzatori" quindi non sussiste. Nella realtà dei fatti chi ha criticato la morale del premier ha dimostrato di poterlo fare ancora più di quanto avrebbe potuto normalmente.
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Old 01-09-2009, 20:56   #91
John Cage
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Originariamente inviato da scorpionkkk Guarda i messaggi
Non sono d'accordo su questo paragone Feltri-VicendaNoemiD'addarioBerlusconi.
Il motivo è semplice: la storia Berlusconiana oltre a riguardare la moralità del Capo del governo ( e su questo si sono sprecate pagine e pagine) si è dimostrata circostanziata nei fatti seppur non nelle illazioni (va con le minorenni), ovvero,il capo del governo non frequentava le minorenni ma andava a mignotte ed aveva intessuto un (cattivo) reticolo di scambi di favori, di vulnerabilità politica e di immoralità NON intrinseca MA estrinseca, ovvero rispetto alle proprie dichiarazioni verso l'esterno e rispetto alla propria immagine.
Le registrazioni della d'addario sono servite a QUESTO scopo non certo ad informare la gente dei guisti sessuali del premier, ovvero a verificare la veridicità di fatti dichiarati settimane prima e bollati dal premier come falsi.
In poche parole Berlusconi è stato sputtanato e bollato come bugiardo.
Questa è adesso l'immagine del premier.

Nel caso Boffo la vicenda è ben diversa: il maldestro attacco di Feltri è basato su illazioni contornanti una vicenda giudiziaria ( ovvero l'esatto contrario rispetto alla vicenda Berlusconiana) venendo meno le illazioni è venuta meno tutta la storia, fornendo credibilità a Boffo e togliendone a Feltri e di riflesso, ancora, al premier.

La vicenda "moralizzatori" quindi non sussiste. Nella realtà dei fatti chi ha criticato la morale del premier ha dimostrato di poterlo fare ancora più di quanto avrebbe potuto normalmente.
*

E ovvio che i giornalisti di Repubblica non ci stanno a farsi prendere per i fondelli da Berlusconi. Per qualcuno il loro comportamento è persecuzione ed accanimento. Niente di più falso.
Ora Silvio spiega che non può rispondere a Repubblica perchè il direttore è un evasore fiscale.
Peccato che a chiedere a Silvio di rispondere è stata buona parte della stampa internazionale. Tutti evasori fiscali?
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Old 01-09-2009, 22:48   #92
Mordicchio83
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Ok, però non è questo il caso, avvenire tutto mi pare tranne che un giornale antiberlusconiano. Gli attacchi sono stati, a mio avviso, l'espressione di un malumore evidentemente sentito dalla chiesa verso questa recente immagine del cavaliere così poco affine alla morale cattolica. Poi forse proprio per questo l'attacco è stato più violento, perché evidentemente proprio la neutralità dell'avvenire rende gli articoli pubblicati assai più gravi per l'immagine di berlusconi che non quelli di repubblica.
La cei doveva fare i propri interessi o meglio difenderli. Per questo ritengo che l'attacco sia stato sotto un certo punto di vista politico... escluderei poi che fossero del tutto estranei allo "stile" di vita di Berlusconi, quindi la cosa avrà fatto saltare i nervi a qualcuno
Che adesso si facciano "guerra" tirandosi la cacca addosso come meglio credono sarà pure avvilente, ma l'attacco rivolto al giornalista, va visto come un attacco alla cei. Non è un caso che Feltri abbia tirato in mezzo la presunta omosessualità, taciuta (da parte dei cardinali che sapevano... questa parte è ben esplicitata), di Boffo. Squallido quanto si vuole, ma il messaggio a me pare questo
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Old 01-09-2009, 23:01   #93
Mordicchio83
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Non sono d'accordo su questo paragone Feltri-VicendaNoemiD'addarioBerlusconi.
Il motivo è semplice: la storia Berlusconiana oltre a riguardare la moralità del Capo del governo ( e su questo si sono sprecate pagine e pagine) si è dimostrata circostanziata nei fatti seppur non nelle illazioni (va con le minorenni), ovvero,il capo del governo non frequentava le minorenni ma andava a mignotte ed aveva intessuto un (cattivo) reticolo di scambi di favori, di vulnerabilità politica e di immoralità NON intrinseca MA estrinseca, ovvero rispetto alle proprie dichiarazioni verso l'esterno e rispetto alla propria immagine.
Le registrazioni della d'addario sono servite a QUESTO scopo non certo ad informare la gente dei guisti sessuali del premier, ovvero a verificare la veridicità di fatti dichiarati settimane prima e bollati dal premier come falsi.
In poche parole Berlusconi è stato sputtanato e bollato come bugiardo. Questa è adesso l'immagine del premier.

Nel caso Boffo la vicenda è ben diversa: il maldestro attacco di Feltri è basato su illazioni contornanti una vicenda giudiziaria ( ovvero l'esatto contrario rispetto alla vicenda Berlusconiana) venendo meno le illazioni è venuta meno tutta la storia, fornendo credibilità a Boffo e togliendone a Feltri e di riflesso, ancora, al premier.

La vicenda "moralizzatori" quindi non sussiste. Nella realtà dei fatti chi ha criticato la morale del premier ha dimostrato di poterlo fare ancora più di quanto avrebbe potuto normalmente.
Beh, io non ci credo che per sbugiardarlo occorreva farci ascoltare nei minimi particolari la notte di sesso con la D'Addario. Bastava uno solo di quei dialoghi, non trovi?
No, i dialoghi, secretati (quei particolari dialoghi.... sai quanti altri minuti ci saranno), non sono venuti fuori a caso.
Rispetto a questo modo di fare "informazione", Feltri appare quasi innocuo
Chiaramente non concordo con le tue conclusioni . Me ne farò una ragione
Mordicchio83 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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