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Old 07-09-2007, 17:01   #61
Ileana
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Originariamente inviato da Dayadvham Guarda i messaggi

E comunque non capisco il titolo del Thread: siamo la Repubblica delle Banane perchè in un test di ingresso c'erano due domande con ambiguità nel testo e sono state annullate? Magari fossero questi i nostri problemi....

E' solo uno dei tanti segnali.





In ogni caso, nei corsi difficili già la gente non c'è. Fisica/Matematica devono esonerare le persone dal pagare le tasse per poter avere gente (almeno qui a Bologna).
Nei corsi fuffa, nelle facoltà relativamente facili (dico relativamente perchè non esiste una facoltà più facile di un'altra, se prese seriamente, ci vogliono solo capacità differenti) invece c'è da scannarsi per fare lezione (uno dei motivi che mi hanno allontanata da Scienze Politiche e Giurisprudenza è proprio questo, la quasi impossibilità di seguire i corsi seriamente per via del n° di studenti).
Io per quest'anno non avrò problemi perchè nel mio corso non siamo più di 30 (siamo proprio pochi di nostro), ma altri dovranno fare più turni per poter usare i laboratori (elettrotecnica e varie altre) essendo più di 200 (Il secondo anno, con sbarramento già passato).



Sono d'accordo, se vivessimo in un mondo perfetto non ci sarebbero di questi problemi, ci sarebbe posto per tutti, ci sarebbero professori a sufficienza, etc. etc. etc.
Ma non è così (e difficilmente potrà mai esserlo). In quasi tutti i paesi del mondo esiste una selezione per accedere all'università, non vedo perchè da noi dovrebbe essere differente.


E no, Mussi proprio parlava di lasciare allo sbando quelli con voti alti, senza un minimo di progettualità per tali teste per concentrarsi solo ed esclusivamente su quelli che usano l'università come parcheggio per farsi mantenere, perchè poverini, evidentemente non ce la fanno -.-'

(Tutto ciò detto davanti al CNSU).



E comunque i miei migliori anni scolastici (come rendimento e apprendimento) sono stati gli ultimi 3 anni di liceo.
In una classe da 14 studenti.
Il paradiso dello studente che ha voglia di fare. (Non ho mai appreso tanto in vita mia, sono riuscita a sostenere l'esame di Analisi I ad Ingegneria senza praticamente aprire libro , e a strappare pure un 28 )
__________________
Mi chiedete perchè non posso prendere sul serio questa Europa? Perchè il grado di sviluppo e maturità dei cocomeri va determinato in modo congruo e l'indice rifrattometrico della polpa, misurato al centro della polpa, nella sezione massima normale dell'asse deve essere uguale o superiore all'8° brix.
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Old 07-09-2007, 18:20   #62
Dayadvham
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Originariamente inviato da Ileana Guarda i messaggi
E' solo uno dei tanti segnali.
IMHO si tratta solo di errori che possono capitare per le motivazioni che ho espresso in precedenza. Lo dico solo perchè ho la sensazione che in Italia quando si parla di scuola/università le reazioni sono sempre esagerate e non c'è mai obiettività.



Quote:
Originariamente inviato da Ileana Guarda i messaggi
In ogni caso, nei corsi difficili già la gente non c'è. Fisica/Matematica devono esonerare le persone dal pagare le tasse per poter avere gente (almeno qui a Bologna).

Nei corsi fuffa, nelle facoltà relativamente facili (dico relativamente perchè non esiste una facoltà più facile di un'altra, se prese seriamente, ci vogliono solo capacità differenti) invece c'è da scannarsi per fare lezione (uno dei motivi che mi hanno allontanata da Scienze Politiche e Giurisprudenza è proprio questo, la quasi impossibilità di seguire i corsi seriamente per via del n° di studenti).
Io per quest'anno non avrò problemi perchè nel mio corso non siamo più di 30 (siamo proprio pochi di nostro), ma altri dovranno fare più turni per poter usare i laboratori (elettrotecnica e varie altre) essendo più di 200 (Il secondo anno, con sbarramento già passato).



Sono d'accordo, se vivessimo in un mondo perfetto non ci sarebbero di questi problemi, ci sarebbe posto per tutti, ci sarebbero professori a sufficienza, etc. etc. etc.
Ma non è così (e difficilmente potrà mai esserlo). In quasi tutti i paesi del mondo esiste una selezione per accedere all'università, non vedo perchè da noi dovrebbe essere differente.


E no, Mussi proprio parlava di lasciare allo sbando quelli con voti alti, senza un minimo di progettualità per tali teste per concentrarsi solo ed esclusivamente su quelli che usano l'università come parcheggio per farsi mantenere, perchè poverini, evidentemente non ce la fanno -.-'

(Tutto ciò detto davanti al CNSU).
Per quanto riguarda la selezione nei corsi universitari e l'assistenzialismo verso i "parcheggiati", rientra tutto nella virata che sta subendo la nostra università dal cambio di ordinamento in poi (il 3+2).
Le nostre università erano molto più selettive della media europea e proprio per questo si è deciso di adeguarsi al resto dell'Europa.
Se vuoi avere laureati a 23 anni in percentuali bulgare non puoi mica pensare di fare selezione.
Poi tieni presente che da 2-3 anni, i fondi e il numero di strutturati per facoltà (cioè il numero di docenti e ricercatori) è proporzionale al numero di studenti iscritti. Quindi gli studenti sono clienti dell'università che vanno trattati con riguardo e non puoi mica bocciarli tutti...

Infine come ciliegina sulla torta, qualcuno se ne esce ciclicamente con l'idea di fare un centro di ecellenza e si comincia dire che in Francia, che in Inghilterra, che in Germania... peccato che nessuno voglia tirare fuori i soldi...
Per fortuna che ci ha pensato lo scorso governo ed è nato l'IIT... invece che a Genova dovevano farlo a Cinecittà... così usavano un set e forse ci risparmiavano anche qualcosa... mah...

Ultima modifica di Dayadvham : 07-09-2007 alle 18:25.
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Old 07-09-2007, 18:34   #63
Andala
Senior Member
 
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 1372
Ho letto il quesito incriminato e non capisco cosa centri con la facoltà di medicina, così come da quasi 15 anni non capisco quando mi dicono che nei test ci sono domande di geometria, analisi e soprattutto di probabilità che tanto si studia da zero nel corso di Statistica ed epidemiologia medica. Stranezze.

Io capisco chi è contro il numero chiuso poichè tutti hanno diritto all'istruzione, ma senza si amplificherebbero problemi esistenti e molto sentiti.
Innanzi tutto senza il test la facoltà si riempirebbe come negli anni '70 e '80 di una pletora il cui unico obiettivo è il posto fisso e una vita stile impiegato. Cosa non solo assolutamente assurda perchè si scambia la pratica medica per il lavoro del metalmeccanico dalle 8 alle 5, ma anche deleteria perchè il risultato è un rallentamento ed uno scadimento delle prestazioni come minimo.
Soprattutto il numero chiuso è necessario perchè in Italia ci sono troppi medici e troppe facoltà sono spuntate come funghi in particolare nel centro e sud Italia. Figuratevi che qui a Milano all'Ordine ogni tanto c'era chi proponeva di chiudere gli accessi a Medicina per qualche anno!

Quanto alla preparazione fornita non posso esprimermi per l'intera penisola, ma per Milano, Pavia e Parma, sì. Queste università hanno facoltà di Medicina dure, altamente formative e selettive.
Selettive? Vi starete certamente chiedendo.
Certo sono presenti sbarramenti di consequenzialità e mezzo corso ed in più vi sono esami, generalmente definiti epocali, che mettono alla prova il carattere dello studente e lo obbligano a riflettere se la strada che ha scelto sia davvero quella giusta.
Come ho scritto, posso esprimermi solo per queste tre Università.

Infine vorrei aggingere una cosa sulle prospettive future per chi si appresta a percorrere questa strada dura, piena di sacrifici, ma anche di tantissime soddisfazioni.

Attualmente, per via dei costi esosi del sistema sanitario e dei deficit di bilancio le assunzioni a tempo determinato sono bloccate, i contratti sono da precariato mediocre ed il fine non dichiarato, ma ben conosciuto, è quello di spingere verso la privatizzazione del sistema e lasciare che gli ospedali statali assumino a paghe da fame un esercito di medici proveniente dai nuovi acquisti della UE, Romania ...
Non fatevi illusioni, questi medici stranieri hanno una preparazione eccellente e sono ben disposti ad assumere incarichi con paga da noi ritenuta indecente.

Questo certo se il vostro fine fosse relegarvi in ambito statale, altrimenti per la pratica privata non vedo alcun problema, tutto dipenderà da quello che sarete in grado di fare.

Infine, a chi ha superato il test: congratulazioni, state per accedere al più bel corso di laurea che si possa desiderare di frequentare.

Andala
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Trabant Meglio comprare un litro di latte quando serve, piuttosto che mantenere una vacca per tutta la vita ...
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Old 07-09-2007, 20:02   #64
Scoperchiatore
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L'Avatar di Scoperchiatore
 
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Originariamente inviato da Ileana Guarda i messaggi
(6 settembre 2007)
http://www.repubblica.it/2006/09/sez...-medicina.html


Ovviamente tralasciando ogni inutile commento sul test di medicina, che anche l'anno scorso conteneva almeno un paio di domande sospette (una poi, del tutto soggettiva, perchè chiedeva di concludere una frase scegliendo quale risposta la rendeva più ironica......).


Come può un ministro dire che ci dovrebbero essere meno test d'ammissione?
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Va bene che da un ministro che sostiene la tesi "aiutiamo in ogni modo chi non ci arriva mentre gli intelligenti lasciamoli allo sbando, anzi mettiamogli i bastoni tra le ruote, perchè come dice anche Gesù: i primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi" e che "la meritocrazia è il seme di tutti i mali" non c'è da aspettarsi un granchè, ma
Sono d'accordo con te, però il caso specifico è proprio il meno adatto per dire che i test per limitare l'accesso sono giusti. Al test per odontoiatria c'erano almeno una dozzina di over-40 con figli a seguito, che ovviamente erano lì per aiutare i pargoli ad entrare agevolmente.

A Roma, quando lo feci qualche anno fa, fra i cognomi dei vincitori (all'epoca non c'erano problemi per la privacy, quindi la graduatoria era pubblica) ricorrevano molti cognomi dei componenti della commissione o di professori dell'ateneo.

I test, poi, è decisamente fuori luogo per un futuro dottore od odontoiatra; d'altronde, capisco pure che sia impossibile avere parametri "seri" di valutazione per l'entrata ad un corso di laurea...
__________________
"Oggi è una di quelle giornate in cui il sole sorge veramente per umiliarti" Chuck Palahniuk

Io c'ero
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Old 07-09-2007, 20:05   #65
Willyyyy
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L'Avatar di Willyyyy
 
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Bologna
Messaggi: 569
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Originariamente inviato da Ileana Guarda i messaggi
(6 settembre 2007)
http://www.repubblica.it/2006/09/sez...-medicina.html


Ovviamente tralasciando ogni inutile commento sul test di medicina, che anche l'anno scorso conteneva almeno un paio di domande sospette (una poi, del tutto soggettiva, perchè chiedeva di concludere una frase scegliendo quale risposta la rendeva più ironica......).


Come può un ministro dire che ci dovrebbero essere meno test d'ammissione?
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Va bene che da un ministro che sostiene la tesi "aiutiamo in ogni modo chi non ci arriva mentre gli intelligenti lasciamoli allo sbando, anzi mettiamogli i bastoni tra le ruote, perchè come dice anche Gesù: i primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi" e che "la meritocrazia è il seme di tutti i mali" non c'è da aspettarsi un granchè, ma
però magari su quelle 300 persone passate ce ne sono altre 200 che meritavano di passare...oppure un sacco che sono arrivate a pari punti.
I test di ammissione non sono una cosa pienamente giustificabile in fin dei conti...
Oppure tanti che in un modo o nell'altro hanno truccato il test. e ce ne sono...comunque non è un argomento che mi preme più di tanto.
__________________
MotoHardware Club
Sapere e tuttavia pensare che non sappiamo, è la più alta conquista;non sapere e tuttavia pensare che sappiamo è un disastro"
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Old 07-09-2007, 21:59   #66
marco.r
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Originariamente inviato da blamecanada Guarda i messaggi
Meritocrazia dovrebbe essere quindi premiare l'impegno.
Non sono d'accordo. Dovrebbe premiare i risultati, a prescindere dal fatto che questi derivino da impegno o da capacita' innate. Posso metterci tutto l'impegno che voglio, ma se sono una capra e non ci capisco una sega di medicina non devo laurearmi. A vantaggio dei miei futuri (non) pazienti.
__________________
One of the conclusions that we reached was that the "object" need not be a primitive notion in a programming language; one can build objects and their behaviour from little more than assignable value cells and good old lambda expressions. —Guy Steele
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Old 07-09-2007, 22:22   #67
marco.r
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Originariamente inviato da Nevermind Guarda i messaggi
Le basi di infarinatura su queste materie dovrebbe essere l'università stessa a dartele non si può pretendere che N studenti derivanti da diverse scuole abbiano una base di nozioni comune.
ci sono diverse scuole superiori con diversi programmi e diversi gradi di preparazione. Trovo giusto che l'universita' accerti che i suoi futuri studenti siano a conoscenza dei prerequisiti per apprendere le materie del primo anno. In caso contrario oltre rendere piu' problematico l'insegnamento di materie fondanti, si fa perdere un anno ad un sacco di studenti (con le relative tasse universitarie).
Questo non toglie che ci siano dei test fatti col sedere, ma il problema non e' del metodo.

Quote:
Inoltre vorrei fare un test ai primari dei vari ospedali e vedere quanto sanno di matematica, fisica e chimica....scommetti che sarebbero pure loro tra il bestiame? eppure ciò non impedisce loro di svolgere bene il proprio lavoro.
Non e' detto che finiscano tutti in corsia, e la matematica in alcuni casi torna comoda (un po' di statistica ad esempio). Senza contare che strumenti sempre piu tecnologici e avanzati richiedono adeguate competenze, che si ottengono se si hanno anche le basi.

Quote:
Io sono un informatico, ho studiato molta matematica, fisica e chimica ma ora come ora ricordo solo una vaga parte di tutto ciò eppure il mio lavoro lo compio bene lo stesso...anzi a dire il vero mai avuto necessità di quelle nozioni.
Non e' detto che tutte le nozioni serviranno a tutti... dipende da caso a caso, nel mio ad esempio si'.
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marco.r è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 07-09-2007, 22:31   #68
marco.r
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Originariamente inviato da Ileana Guarda i messaggi
In ogni caso, nei corsi difficili già la gente non c'è. Fisica/Matematica devono esonerare le persone dal pagare le tasse per poter avere gente (almeno qui a Bologna).
Quando cominciai matematica eravamo una settantina, dopo due anni circa la meta'.... se ci si aggiunge che il secondo biennio c'erano gli indirizzi e la gente si suddivideva nei corsi piu' disparati, ci si trovava di fronte a scene abbastanza surreali, del tipo che ci ritrovava in quattro a seguire un corso, e di questi uno era un dottorando e l'altro un altro professore . Oppure l'insegnante che arriva, da una occhiata all' aula e fa "vedo che Chiara non e' ancora arrivata, che dite, aspettiamo cinque minuti?".
Non a caso sono i corsi che mi sono rimasti piu' impressi e ho imparato meglio (per contro, impraticabile affrontarli senza frequentarli).
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Old 07-09-2007, 23:33   #69
plut0ne
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Originariamente inviato da Andala Guarda i messaggi
Ho letto il quesito incriminato e non capisco cosa centri con la facoltà di medicina, così come da quasi 15 anni non capisco quando mi dicono che nei test ci sono domande di geometria, analisi e soprattutto di probabilità che tanto si studia da zero nel corso di Statistica ed epidemiologia medica. Stranezze.

Io capisco chi è contro il numero chiuso poichè tutti hanno diritto all'istruzione, ma senza si amplificherebbero problemi esistenti e molto sentiti.
Innanzi tutto senza il test la facoltà si riempirebbe come negli anni '70 e '80 di una pletora il cui unico obiettivo è il posto fisso e una vita stile impiegato. Cosa non solo assolutamente assurda perchè si scambia la pratica medica per il lavoro del metalmeccanico dalle 8 alle 5, ma anche deleteria perchè il risultato è un rallentamento ed uno scadimento delle prestazioni come minimo.
Soprattutto il numero chiuso è necessario perchè in Italia ci sono troppi medici e troppe facoltà sono spuntate come funghi in particolare nel centro e sud Italia. Figuratevi che qui a Milano all'Ordine ogni tanto c'era chi proponeva di chiudere gli accessi a Medicina per qualche anno!

Quanto alla preparazione fornita non posso esprimermi per l'intera penisola, ma per Milano, Pavia e Parma, sì. Queste università hanno facoltà di Medicina dure, altamente formative e selettive.
Selettive? Vi starete certamente chiedendo.
Certo sono presenti sbarramenti di consequenzialità e mezzo corso ed in più vi sono esami, generalmente definiti epocali, che mettono alla prova il carattere dello studente e lo obbligano a riflettere se la strada che ha scelto sia davvero quella giusta.
Come ho scritto, posso esprimermi solo per queste tre Università.

Infine vorrei aggingere una cosa sulle prospettive future per chi si appresta a percorrere questa strada dura, piena di sacrifici, ma anche di tantissime soddisfazioni.

Attualmente, per via dei costi esosi del sistema sanitario e dei deficit di bilancio le assunzioni a tempo determinato sono bloccate, i contratti sono da precariato mediocre ed il fine non dichiarato, ma ben conosciuto, è quello di spingere verso la privatizzazione del sistema e lasciare che gli ospedali statali assumino a paghe da fame un esercito di medici proveniente dai nuovi acquisti della UE, Romania ...
Non fatevi illusioni, questi medici stranieri hanno una preparazione eccellente e sono ben disposti ad assumere incarichi con paga da noi ritenuta indecente.

Questo certo se il vostro fine fosse relegarvi in ambito statale, altrimenti per la pratica privata non vedo alcun problema, tutto dipenderà da quello che sarete in grado di fare.

Infine, a chi ha superato il test: congratulazioni, state per accedere al più bel corso di laurea che si possa desiderare di frequentare.

Andala
quoto totalmente...

soprattutto la parte in grassetto.. veramente un corso di laurea magnifico..
plut0ne è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 08-09-2007, 08:21   #70
as10640
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Originariamente inviato da Ileana Guarda i messaggi
Ovviamente tralasciando ogni inutile commento sul test di medicina, che anche l'anno scorso conteneva almeno un paio di domande sospette (una poi, del tutto soggettiva, perchè chiedeva di concludere una frase scegliendo quale risposta la rendeva più ironica......)
Beh.... non è una novità.....
10 anni fa quando ho fatto l'esame per il brevetto di pilota, il commissario ci disse: se vi capitano le domande x, y o z, sappiate che non c'è una risposta corretta, segnate questa qui.... ecc....
__________________
The flapping of a single butterfly's wing is enough to change the weather patterns throughout the world.
as10640 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 09-09-2007, 16:13   #71
Demetrius
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L'Avatar di Demetrius
 
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Città: RC
Messaggi: 533
Il ministro: errori nei questionari, prove annullabili
Fuga di notizie sui test, pm all’università
Medicina, plichi aperti a Catanzaro. Mussi: voti sospetti al Sud


ROMA — Test di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia, l’Italia corre a due velocità ma c’è il sospetto che al Sud le procedure per le selezioni siano state meno rigorose. A Messina, tanto per fare un esempio, i primi 44 candidati classificati sono risultati essere più bravi del migliore studente in corsa a Siena. Mentre a Bari ci sono sette «eccellenze» che superano il più preparato tra i concorrenti presentatisi alla «Sapienza» di Roma. A Catanzaro, invece, qualcuno ha esagerato aprendo addirittura i plichi inviati dal ministero: tanto da indurre il rettore dell’università «Magna Grecia», Saverio Costanzo, a chiamare il procuratore della Repubblica e il ministro Fabio Mussi che ha subito congelato la correzione degli elaborati svolti nel capoluogo calabrese.

Tutto questo, col carico da novanta degli errori nel questionario nazionale di 80 quiz sottoposto ai 70 mila esaminati lo scorso 4 settembre, ha dunque messo in allarme il ministro Mussi (Università e Ricerca) che, a questo punto, non esclude l’annullamento di alcune prove di esame. Col passare dei giorni, infatti aumentano le anomalie statistiche: «Voglio una relazione chiara per avere rapidamente gli elementi per poter intervenire. Quali garanzie abbiamo delle segretezza di questo quiz? Ho ricevuto un’informativa in cui mi si segnala che con il massimo dei voti a Medicina in Italia sono usciti sette studenti: ebbene quattro di questi sono dell’Università di una città del Sud con poche decine di migliaia di abitanti. Per ottenere una simile statistica bisognerebbe che questa città avesse 60 milioni di abitanti».

Ecco, la provocazione di Mussi che annuncia per la prossima settimana decisioni «giuridicamente ineccepibili e politicamente forti», non smuove di un millimetro i presidi delle facoltà meridionali potenzialmente sotto accusa. Tra quali, anzi, c’è chi si vanta dei risultati ottenuti dai candidati presentatisi nel Mezzogiorno: «Se queste eccellenze fossero tutte nella mia facoltà non mi meraviglierei», commenta il preside Emanuele Altomare della giovanissima facoltà di Medicina di Foggia. A Messina, il preside Emanuele Scribano ci scherza su: «No, non possiamo essere noi perché Messina ha più di 200 mila abitanti. E’ vero, i nostri candidati sono più preparati anche se poi, purtroppo, una volta laureati se ne vanno a lavorare al Nord».

Nando Dalla Chiesa, sottosegretario all’Università, non è così sereno e segnala che oltre a una valanga di richieste di raccomandazione giunte al ministero («Tutte respinte, perché è un reato») qualcosa di strano è successo a Bologna: qui, tra i candidati, c’erano decine di ultra quarantenni (forse genitori) che sono sospettati di aver dato un «aiutino» ai figli. Per questo, spiega Luigi Frati, preside di Medicina alla «Sapienza», «da anni noi sistemiamo i candidati in aula per ordine di data di nascita in modo che i "vecchietti" stiano tutti da una parte».

Ecco, insistono al ministero, ora bisogna verificare se questa disposizione sia stata rispettata in tutta Italia così come quella procedura che prevedeva, per ordine di Mussi, la distribuzione di questionari sfalsati nella numerazione dei quiz per i candidati seduti allo stesso banco. Ora toccherà al ministro tirare le somme sui risultati più che lusinghieri ottenuti nelle Università del Sud rispetto ai voti più contenuti concessi al Centro Nord. Di certo, conclude Mussi, «questo è l’ultimo anno che si procede con questo sistema troppo affidato all’arbitrio e alla manipolazione».


Dino Martirano
09 settembre 2007
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C..._notizie.shtml
Demetrius è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 09-09-2007, 16:33   #72
kaioh
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L'Avatar di kaioh
 
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Loreggia--Padova
Messaggi: 4850
1- chi si lamenta delle risposte sbagliate ha ragione, ma chi con questo vuole rendere nullo l'esame fa una figura penosa.
2- Anche nel test d'ingresso che feci io c'era una risposta errata ( ingegneria ) ma nessuno parlò anche perché non essendoci il numero chiuso bastava solo far presenza .
3- Proporrei l'abolizione dei limiti in ingresso e far selezione agli esami .
__________________
I love FireFox 0.8 ......bye bye Internet Explorer. Since Nov-2003
Lo so bene che è uscita l'ultima versione ! Ricordatevi di fare il backup della cartella di configurazione dopo ogni modifica, o almeno una volta al mese, sia di Firefox che Thunderbird.
kaioh è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 09-09-2007, 17:31   #73
blamecanada
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Città: Al momento Berlino
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Originariamente inviato da marco.r Guarda i messaggi
Non sono d'accordo. Dovrebbe premiare i risultati, a prescindere dal fatto che questi derivino da impegno o da capacita' innate. Posso metterci tutto l'impegno che voglio, ma se sono una capra e non ci capisco una sega di medicina non devo laurearmi. A vantaggio dei miei futuri (non) pazienti.
Io parlavo a livello di merito personale.

È chiaro che per chi usufruisce del servizio ciò che conta sono i risultati, sicché si dovrebbero prendere i migliori medici e non quelli che s'impegnano di piú.
Io però ritengo che gl'incentivi personali devono essere dati (per quanto possibile) in base all'impegno, perché altrimenti chi non può competere con i migliori non sarà affatto stimolato ad impegnarsi.

In ogni caso non sono sicuro del fatto che chi esce con voti alti in medicina sia necessariamente piú bravo di chi esce con voti piú bassi, quello del medico è un mestiere pratico, per quanto si debbano conoscere le basi teoriche. Molti medici sanno la teoria perfettamente ma rimangono pessimi medici... evidentemente in università manca un giudizio su alcuni aspetti che sono importanti in un medico.

In ogni caso secondo me i test d'ammissione non devono essere basati sul numero chiuso, ma sulla preparazione di base. Chi ha una preparazione di base sufficiente deve poter accedere, e questo dev'essere valido per tutte le università.
Ovviamente in alcuni casi il numero chiuso è necessario, ma dovrebbe essere limitato il piú possibile.
L'università dovrebbe essere accessibile a tutti, ma anche una cosa seria.
__________________
Trattative concHIuse: 1, 2, 3, 3, 4

Ultima modifica di blamecanada : 09-09-2007 alle 17:35.
blamecanada è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 09-09-2007, 22:02   #74
MaxArt
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Originariamente inviato da blamecanada Guarda i messaggi
In ogni caso non sono sicuro del fatto che chi esce con voti alti in medicina sia necessariamente piú bravo di chi esce con voti piú bassi, quello del medico è un mestiere pratico, per quanto si debbano conoscere le basi teoriche.
Come si suole dire, si fa quel che si può. Non abbiamo niente di meglio per determinare chi potrebbe essere un medico migliore dell'altro.
Comunque i medici già nel corso di laurea fanno una certa dose di pratica. Se poi vogliono esercitare, si devono prendere una specializzazione, e lì è soprattutto pratica. Il primo stipendio lo vedono tardi, ma hanno già un po' di esperienza alle spalle. E' difficile fare di meglio senza prendergli altro tempo.

Quote:
In ogni caso secondo me i test d'ammissione non devono essere basati sul numero chiuso, ma sulla preparazione di base. Chi ha una preparazione di base sufficiente deve poter accedere, e questo dev'essere valido per tutte le università.
Sono d'accordo. Purtroppo ciò si scontra con la realtà, per cui si deve evitare di ammettere troppa gente anche se ha una buona preparazione di base. Il rischio è che si faccia una selezione troppo rigida, o al contrario una troppo semplice.
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Old 09-09-2007, 22:18   #75
Maxmel
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(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Esiste una cosa chiamata diritto allo studio.
Spero che per individuare il merito esistando metodi e tempi più efficaci di un banale "test". Gli esami a che servono?
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Old 10-09-2007, 08:45   #76
VdW
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I test di ingresso saranno antipatici, ma proporre di abolirli e' pura follia... e poi dove li metti 1000 studenti in una facolta che ne tiene al massimo 300?
E' questo il punto del test d'ingresso. Nelle facolta' con laboratori purtroppo non e' fattibile togliere il numero chiuso...
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Se dio avesse voluto che credessimo in lui sarebbe esistito.
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Old 10-09-2007, 09:03   #77
MaxArt
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Esiste una cosa chiamata diritto allo studio.
Spero che per individuare il merito esistando metodi e tempi più efficaci di un banale "test". Gli esami a che servono?
Non ti è proprio così difficile leggere i messaggi vecchi, vero?
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Old 10-09-2007, 12:24   #78
amigdala
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FONTE:
http://www.repubblica.it/2006/09/sez...risultati.html

Atenei, ecco i primi risultati dei test
I medici più bravi? Quasi tutti a Messina

di SALVO INTRAVAIA

Superbravi nel test di Medicina solo a Messina e Bari. Lo rivela una classifica stilata da 'Repubblica.it' in base ai risultati pubblicati sul sito del ministero dell'Università. Mentre, tra errori (ammessi e denunciati) e irregolarità il test di Medicina finisce in tribunale. E' la procura di Catanzaro ad avere aperto un'inchiesta su presunte irregolarità durante lo svolgimento delle prove.

In base alla lista compilata da 'Repubblica' sono al Sud (Messina, Bari e Palermo), gli studenti più bravi d'Italia. Almeno, stando ai punteggi riportati dai ragazzi messi in linea sul sito del Miur. Atenei prestigiosi come quelli della Capitale, di Milano (Bicocca) e Napoli si piazzano nelle retrovie.

Per comprendere la distribuzione dei 'geni' è bastato fare la media dei punteggi dei primi dieci classificati. A sorpresa Messina, con la stratosferica media di 71,18 è l'ateneo che ha battezzato i più bravi in assoluto. Occorre ricordare che, essendo state cancellate due domande delle 80 poste ai candidati, il punteggio massimo che i ragazzi potevano agguantare era 78.

Fra l'ateneo siciliano e prestigiose università italiane c'è un abisso. La Federico II di Napoli e l'università Bicocca di Milano sono distaccate, sempre in base alla media dei primi, di quasi 10 punti. Per non parlare di università un po' più piccole dove il divario diventa imbarazzante. La media degli studenti di Sassari è quasi 20 punti inferiore a quella di Messina. Differenza che si accorcia ai 15 punti per l'università di Salerno e 14 per quella di Ferrara. Pur essendo analogo il questionario da risolvere in tutta Italia, in questi ultimi atenei, la vigilanza è stata forse più rigorosa che in altri contesti? O gli aspiranti camici bianchi hanno studiato meno?

Sta di fatto che l'università di Messina, una volta tanto, mette in fila atenei che nella pubblica opinione sono i migliori esistenti nel Paese. Basta fare qualche esempio. I primi 80 classificati nella città dello Stretto sono più bravi del primo classificato a Sassari. I primi della Bicocca di Milano e della Federico II di Napoli, a Messina, si sarebbero piazzati rispettivamente al 32° e al 17° posto.

Ma è il numero di coloro che sono riusciti a superare la barriera dei 70 punti l'indicatore che probabilmente dà l'idea migliore di quanto si siano scervellati in l'estate i candidati siciliani, per presentarsi superpreparati all'appuntamento con i test. Su oltre 42 mila candidati, non conteggiando quelli di Catanzaro, sono stati soltanto 18 i ragazzi che hanno riportato un punteggio superiore o uguale a 70 punti: quasi tutti tra Messina e Bari. L'ateneo siciliano può vantarne addirittura 9, mentre quello pugliese 4. Napoli (Federico II), Foggia, Reggio Emilia, Pavia e Udine soltanto uno. Nessuno in tutte le altre università sparse per lo Stivale.


Link classifica stilata da "Repubblica.it" sulla base dei punteggi dei primi dieci classificati pubblicati dal Ministero dell'Università :
http://www.repubblica.it/popup/servi...lassifica.html



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FONTE:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tm...5&sezione=News

Bufera sui quiz sbagliati
Mussi: cambio le regole
I test di ammissione a Medicina potrebbero essere annullati

FLAVIA AMABILE

ROMA
Due domande errate sulle 80 previste nei test di accesso di Medicina, e una serie di plichi non regolari a Catanzaro stanno scuotendo il moido dell’università italiana. An chiede le dimissioni di Fabio Mussi, ma il ministro promette: cambieremo le regole, dall’anno prossimo tutto andrà bene.

Mussi parla di errori «inammissibili», chiede una «relazione» e assicura che per quanto gli compete «sarà questo l’ultimo anno in cui le cose sono state gestite così: bisogna metterci mano e cambiarle. Nel decreto dei primi di agosto assieme al ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni abbiamo stabilito che 25 punti nei concorsi vengano assegnati sulla base dei risultati degli ultimi tre anni di liceo e del voto di maturità; saranno punti sottratti alla pura lotteria dei quiz».

Per ora non ci sono atti ufficiali, ma il ministro ha sottolineato che «ci sono casi» in cui «non esclude» che le «prove d’esame possano essere annullate». E il sito del Miur riporta i risultati delle prove nazionali (completate dappertutto tranne che a Catanzaro dove il rettore ha mandato un esposto al ministero sui plichi aperti) con l’esplicita segnalazione delle due domande errate dei test di medicina, una di fisica, l’altra di algebra. La domanda numero 71 (quesito sulla velocità di un aereo in rapporto al vento favorevole o contrario, annullato perché sarebbero state possibili più risposte, e non una sola, tra le opzioni indicate) e la numero 79, una equazione che soffriva del problema opposto in quanto nessuna delle cinque soluzioni proposte era esatta.

Studenti e associazioni hanno annunciato ricorsi per chiedere l’invalidazione dell’intera sessione di quiz e sui siti Internet hanno chiesto le dimissioni del ministro. L’Unione degli universitari, l’associazione di studenti più agguerrita nella lotta per l’abolizione del numero chiuso e dei test selettivi, ha detto espressamente che «la prova di Medicina va ripetuta, esattamente come accade per tutti i concorsi pubblici in cui ci sono irregolarità.

Ma alle proteste degli studenti si sono aggiunte le reazioni politiche. Due le interrogazioni parlamentari annunciate sulla vicenda. Il capogruppo dei Verdi nella Commissione Sanità e Affari sociali della Camera dei Deputati, Tommaso Pellegrino, presenterà un’interrogazione al ministro dell’Università Fabio Mussi per fare chiarezza. Per Pellegrino «è messa in dubbio la validità del test perché molti ragazzi hanno perso molto tempo per trovare la soluzione giusta, riducendo quindi i minuti a disposizione per dare le altre risposte».

La seconda interrogazione arriverà da Pasquale Giuditta, parlamentare dell’Udeur. «La scoperta degli errori nei quiz - ha spiegato - è uno scandalo».

Da An viene la richiesta di dimissioni. «Mussi si assuma le responsabilità sue e dei suoi collaboratori», ha detto Giuseppe Valditara (An). «Come per l’errore di Dante alla Maturità, emerge la superficialità di un governo che da una parte dovrebbe avere collaboratori più efficienti e dall’altra tenere in conto maggiormente la vita quotidiana dei cittadini». La richiesta di dimissioni viene ripetuta anche da Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria, il movimento studentesco di Alleanza Nazionale. «Normalmente chi sbaglia, si scusa e paga».



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FONTE:
http://www.repubblica.it/news/ired/u...ml?ref=hpsbdx2


Bari, 13:04
TEST INGRESSO MEDICINA: INCHIESTA BARI 2006, 7 INDAGATI


Al termine di indagini coordinate dalla Procura di Bari, durate oltre un anno, sui test di ingresso a Medicina a Bari, Ancona e Chieti, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria hanno eseguito nei giorni scorsi perquisizioni e sequestri nei confronti di sette indagati e negli atenei in questione. L'ipotesi investigativa ipotizza i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Nelle indagini sono coinvolti una decina di studenti che nel corso della prova di ammissione alla facolta' avrebbero ricevuto aiuti esterni per superare la prova.



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FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo_...npl=&desc_sez=

Università di Catanzaro, trovati aperti i plichi dei test

CATANZARO (8 settembre) - Il rettore dell'Università Magna Grecia di Catanzaro, Francesco Saverio Costanzo, e il preside della facoltà di Medicina e chirurgia, Giovambattista De Sarro, hanno segnalato al Ministero alcune irregolarità riguardanti i plichi concorsuali relativi alle prove di accesso ai corsi di laurea a numero programmato. Dagli accertamenti effettuati, infatti, è emerso che i plichi che contenevano i test di ammissione erano aperti. «Il rettore e il preside della facoltà di Medicina - è scritto in una nota dell'Università Magna Grecia - hanno inteso così garantire i candidati alle prove di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, Medicina veterinaria, contro ogni ipotetico rischio di alterazione delle prove medesime. Tale decisione è nell'interesse e a tutela dei candidati impegnati nelle prove di ammissione, ed è a dimostrazione dell'attenzione con cui l'Ateneo, operando con estrema trasparenza, ha monitorato le varie fasi relative all'espletamento dei concorsi stessi».




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FONTE:
http://www.repubblica.it/2006/09/sez...catanzaro.html

La procura calabrese apre l'inchiesta sui plichi aperti all'Università Magna Grecia
Ancora molte segnalazioni di irregolarità. Il ministro: "Pronti a punire i colpevoli"
Test universitari, indagine a Catanzaro
Mussi: "In caso di illeciti, prove nulle"


ROMA - La procura di Catanzaro ha aperto un'indagine sui plichi dei test universitari risultati aperti ancor prima della prova di ammissione ai corsi di laurea di Medicina e Veterinaria dell'Università Magna Grecia. A denunciare l'accaduto erano stati nei giorni scorsi il Rettore, Francesco Saverio Costanzo, e il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Giovambattista De Sarro.

Sarà il sostituto procuratore della Repubblica Salvatore Curcio a prendere in carico l'indagine che dovrà anche verificare se all'interno dei plichi aperti mancavano anche dei moduli.

Dopo gli accertamenti, le autorità dell'università avevano deciso di segnalare le irregolarità "nell'interesse e a tutela dei candidati impegnati nelle prove di ammissione". Per un caso simile avvenuto nel 2000 all'università Palermo, il ministro Ortensio Zecchino, fece ripetere i quiz a 22 mila candidati.

Caos quiz. Quanto accaduto a Catanzaro si va ad aggiungere ai quiz sbagliati per Medicina, a cui hanno partecipato 70 mila studenti con una domanda con due risposte esatte e una domanda con nessuna risposta esatta, e all'interrogazione parlamentare dei Verdi sullo svolgimento dei test.

Molte sono comunque le segnalazioni di irregolarità che continuano ad arrivare al ministro dell'Università Fabio Mussi. Appartengono a una piccola università del sud 4 dei 7 studenti che in tutta Italia hanno risposto a tutte le domande: un dato statisticamente anomalo.A Messina i primi 44 candidati di medicina sono risultati più bravi del primo di Siena.

Prima di prendere decisioni, il ministro ha spiegato di volere analizzare nel dettaglio gli elementi di quanto accaduto e ha ribadito la volontà di fare chiarezza sulla fuga di notizie relativa ai quiz. "Voglio avere una relazione ed un quadro completo della situazione - ha precisato il ministro - ma se ci fossero casi di illecito, ci sarà l'annullamento delle prove". "Se gli errori derivano da sciatteria o trascuratezza, perché magari qualcuno non ha fatto i controlli che doveva - ha concluso Mussi - qualche testa salterà".


(9 settembre 2007)


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FONTE:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C..._notizie.shtml

Il ministro: errori nei questionari, prove annullabili Fuga di notizie sui test, pm all’università Medicina, plichi aperti a Catanzaro. Mussi: voti sospetti al Sud

ROMA — Test di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia, l’Italia corre a due velocità ma c’è il sospetto che al Sud le procedure per le selezioni siano state meno rigorose. A Messina, tanto per fare un esempio, i primi 44 candidati classificati sono risultati essere più bravi del migliore studente in corsa a Siena. Mentre a Bari ci sono sette «eccellenze» che superano il più preparato tra i concorrenti presentatisi alla «Sapienza» di Roma.A Catanzaro, invece, qualcuno ha esagerato aprendo addirittura i plichi inviati dal ministero: tanto da indurre il rettore dell’università «Magna Grecia», Saverio Costanzo, a chiamare il procuratore della Repubblica e il ministro Fabio Mussi che ha subito congelato la correzione degli elaborati svolti nel capoluogo calabrese.
Tutto questo, col carico da novanta degli errori nel questionario nazionale di 80 quiz sottoposto ai 70 mila esaminati lo scorso 4 settembre, ha dunque messo in allarme il ministro Mussi (Università e Ricerca) che, a questo punto, non esclude l’annullamento di alcune prove di esame. Col passare dei giorni, infatti aumentano le anomalie statistiche: «Voglio una relazione chiara per avere rapidamente gli elementi per poter intervenire. Quali garanzie abbiamo delle segretezza di questo quiz? Ho ricevuto un’informativa in cui mi si segnala che con il massimo dei voti a Medicina in Italia sono usciti sette studenti: ebbene quattro di questi sono dell’Università di una città del Sud con poche decine di migliaia di abitanti. Per ottenere una simile statistica bisognerebbe che questa città avesse 60 milioni di abitanti».
Ecco, la provocazione di Mussi che annuncia per la prossima settimana decisioni «giuridicamente ineccepibili e politicamente forti», non smuove di un millimetro i presidi delle facoltà meridionali potenzialmente sotto accusa. Tra quali, anzi, c’è chi si vanta dei risultati ottenuti dai candidati presentatisi nel Mezzogiorno: «Se queste eccellenze fossero tutte nella mia facoltà non mi meraviglierei», commenta il preside Emanuele Altomare della giovanissima facoltà di Medicina di Foggia. A Messina, il preside Emanuele Scribano ci scherza su: «No, non possiamo essere noi perché Messina ha più di 200 mila abitanti. E’ vero, i nostri candidati sono più preparati anche se poi, purtroppo, una volta laureati se ne vanno a lavorare al Nord».
Nando Dalla Chiesa, sottosegretario all’Università, non è così sereno e segnala che oltre a una valanga di richieste di raccomandazione giunte al ministero («Tutte respinte, perché è un reato») qualcosa di strano è successo a Bologna: qui, tra i candidati, c’erano decine di ultra quarantenni (forse genitori) che sono sospettati di aver dato un «aiutino» ai figli. Per questo, spiega Luigi Frati, preside di Medicina alla «Sapienza», «da anni noi sistemiamo i candidati in aula per ordine di data di nascita in modo che i "vecchietti" stiano tutti da una parte».
Ecco, insistono al ministero, ora bisogna verificare se questa disposizione sia stata rispettata in tutta Italia così come quella procedura che prevedeva, per ordine di Mussi, la distribuzione di questionari sfalsati nella numerazione dei quiz per i candidati seduti allo stesso banco. Ora toccherà al ministro tirare le somme sui risultati più che lusinghieri ottenuti nelle Università del Sud rispetto ai voti più contenuti concessi al Centro Nord. Di certo, conclude Mussi, «questo è l’ultimo anno che si procede con questo sistema troppo affidato all’arbitrio e alla manipolazione».


Dino Martirano

09 settembre 2007



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FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo....z=HOME_ERASMUS

Quiz errati, Mussi: «Gli studenti hanno ragione, l'esame potrebbe essere annullato»

VENEZIA (8 settembre) - «Gli studenti che protestano hanno molteplici ragioni. Ci sono casi in cui non escludo che le prove d'esame possano essere annullate». Lo ha detto il ministro per l'Univerisità, Fabio Mussi, oggi a Marghera, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulle crescenti proteste degli studenti che lamentano errori nei quiz dell'esame di ammissione al numero chiuso di Medicina.

«Questi errori sono inammissibili - ha detto Mussi - Uno o due errori su ottanta quiz rappresentano una percentuale inaccettabile». Mussi ha aggiunto che il ministero sta verificando tutto il quadro dei corsi. «Voglio una relazione chiara - ha detto - per avere rapidamente gli elementi per poter intervenire. Questo sistema è troppo affidato all'arbitrio e alla manipolazione. Quali garanzie abbiamo della segretezza di questi quiz? Ho ricevuto un'informativa in cui mi si segnala che con il massimo dei voti a Medicina, in Italia, sono usciti sette studenti: ebbene, quattro di questi sono dell'Università di una città del Sud con poche decine di migliaia di abitanti. Per ottenere una simile statistica bisognerebbe che questa città avesse 60 milioni di abitanti».

Mussi ha spiegato che, per quanto gli compete, «sarà questo l'ultimo anno in cui le cose sono state gestite così: bisogna metterci mano e cambiarle. Nel decreto dei primi di agosto assieme al ministro Fioroni abbiamo stabilito che 25 punti nei concorsi vengano assegnati sulla base dei risultati degli ultimi tre anni di liceo e del voto di maturità; sono punti sottratti alla pura lotteria dei quiz».

Pellegrino: Mussi trovi una soluzione rapida. «Individuare i responsabili e trovare una soluzione che tenga nella giusta considerazione gli interessi degli studenti che hanno sostenuto i test di ammissione a Medicina, convinti di avere tra le mani quiz in cui era sempre possibile trovare le risposte giuste». Lo ha chiesto il capogruppo dei Verdi nella commissione Sanità e affari sociali della Camera, Tommaso Pellegrino. Secondo Pellegrino «è chiaro che ammettere tutti porterebbe al caos in molte facoltà organizzate per il numero chiuso, ma è chiaro che non si possono danneggiare quegli studenti che hanno sostenuto i quiz e che hanno perso tempo prezioso per trovare la soluzione giusta che non c'era in quelle due domande. Il ministro Mussi deve fare chiarezza e trovare una soluzione al più presto per non creare ulteriori disagi agli studenti, anche perché se qualcuno di loro decidesse di rivolgersi al Tar avrebbe ottime possibilità di veder accolto il suo ricorso e creerebbe problemi ancor maggiori rispetto a un'ammissione generalizzata».



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FONTE:
http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=284248


Universita’
TRIASSI: E’ IL METODO MIGLIORE
Medicina, test d’ammissione: docenti divisi


Test di ammissione alla facoltà di medicina. Non si placano le polemiche sui quitz di sbarramento per l’accesso alle scuole universitarie per gli aspiranti medici. Una proposta di riforma è già stata presentata sette anni fa al Ministero rivela Giovanni Del Rio, preside della facoltà di Medicina della Seconda Università di Napoli che il 13 settembre sarà a Roma nell’ambito della conferenza permanente dei presidi anche per discutere della modifica delle prove di selezione che oggi disciplinano l’ingresso nelle scuole universitarie di Medicina. Quiz da modificare nei contenuti ma non nel metodo è invece il parere di Maria Triassi, ordinario di Igiene dell’Ateneo Federico II che nelle domande a risposta multipla vede l’unico sistema a prova di raccomandazione capace dunque di salvaguardare la trasparenza delle selezioni.


Maria Triassi, ordinario di igiene della Facoltà di medicina dell’Ateneo Federico II , direttore del corso master in management sanitario.

Domanda. I quiz di ammissione a medicina sono nel mirino. Pensa che vadano aboliti?
Risposta. No tutt’altro: a mio avviso i quiz a risposta multipla controllati elettronicamente sono l’unico sistema in grado di salvaguardare il presupposto della trasparenza delle prove.
Un sistema che finora ha garantito gli studenti senza santi in paradiso.
Si tratta dunque, a mio avviso, dell’unico strumento in grado di fronteggiare le raccomandazioni.
In una Facoltà, come quella di medicina, dove è tradizione il passaggio delle cattedre o almeno della professione, da padre in figlio, non credo che se ne possa fare a meno.

D: Ma sulla natura delle domande è un coro unanime di critiche. Nei test si trovano quesiti assurdi, come il colore della bandiera di un Paese o date di nascita…
R. Questo è u altro discorso. Cambiare i con tenuti dei quitz è sicuramente necessario. E non solo per verificare la conoscenza di base delle materie che si andranno ad approfondire durante gli anni ma anche per saggiare l’attitudine ad avere un rapporto umano sia con i colleghi sia soprattutto con i malati, gli utenti del servizio sanitario che i medici forniscono all’utenza.

D. Insomma test per selezionare i più preparati ma anche chi ha abilità nei rapporti umani…
R. Senza dubbio è necessario che il futuro medico abbia notevoli capacità di comunicazione, sia capace di interagire con la sofferenza e farsi carico dei problemi che gli si pongono con un atteggiamento rivolto alla soluzione. Ecco, credo che anche un saggio della capacità di problem solving sia forse più calzante di un test pensato solo per verificare la conoscenza di nozioni. E credo che tutto l’iter di studio del medico debba improntarsi a tali caratteristiche dove la conoscenza della fisiologia, della biologia, della patologia debba essere continuamente misurato sui problemi che i cittadini e gli utenti del Servizio sanitario presenteranno al futuro medico.


7-09-2007

Ultima modifica di amigdala : 10-09-2007 alle 12:44.
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Old 10-09-2007, 15:30   #79
generals
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Le solite cose all'italiana, fatta la regola trovato l'inganno con la clientela, era prevedibile e alla faccia di chi parla di selezioni per favorire la meritocrazia

Quote:
Nel mirino della Guardia di Finanza gli atenei di Bari, Chieti e Ancona
Università, sette indagati per i test agevolati
Gli studenti arrivavano a pagare fino a 40mila euro per avere la certezza di essere ammessi alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria

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BARI - Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza sui test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Chieti e Ancona. Secondo le indagini della guardia di Finanza alcuni studenti hanno pagato fino ad 8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di essere «assistiti» durante il test, e poi fino a 30.000 se effettivamente l'esame veniva superato. Tanto poteva costare la prova di ammissione alla facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e Chieti.
COINVOLTO ANCHE UN DOCENTE - I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una organizzazione composta tra l'altro da un docente universitario e da un dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell'ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso.
TELEFONATE E SMS - Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per telefono ai candidati. L'organizzazione aveva fatto in modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle aule. Questo tentativo, almeno nell'università di Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all'età.

Una volta si pagavano quelle cifre per avere un posto di lavoro a tempo indeterminato...ragazzi come è diventata cara la vita
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Ultima modifica di generals : 10-09-2007 alle 15:32.
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Old 10-09-2007, 17:00   #80
amigdala
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http://www.ilmessaggero.it/articolo....=HOME_INITALIA

Mussi: «Forse un nuovo caso di test manipolati»
Buste trafugate, aperte e rimesse al loro posto

Test d'ingresso, perquisizioni a Bari, Ancona e Chieti, sette indagati


BARI (10 settembre) - Mentre la Guardia di Finanza di Bari ha compiuto questa mattina perquisizioni e sequestri nelle indagini sui test d'ingresso a Medicina, il ministro Mussi denuncia l'esistenza di un nuovo possibile caso di manipolazione legato agli ultimi test effettuati. «Ci sarebbero buste aperte prima di un concorso in un'altra università e a segnalare che qualcosa non andava è stato, in questo caso, il rettore medesimo, cosa di cui lo ringrazio», ha detto il ministro, senza specificare di quale università si tratti.

«E' evidente - ha detto Mussi - che se si accerta il fatto che in un'università i quiz erano a qualcuno noti il giorno prima, perché qualcuno li aveva trafugati, lì il concorso sicuramente salta. Devo avere la certezza, ma se la certezza di questo fatto ci sarà, allora il concorso salta». Secondo quanto segnalato al ministro, le buste dei quiz sarebbero state state trafugate e aperte, per poi essere rimesse al proprio posto.

Ad ogni modo, ha proseguito Mussi, «i miei uffici stanno facendo una relazione completa su tutta la vicenda e al mio rientro si prenderanno le decisioni. Bisogna considerare partitamente i problemi, quali sono cioè i problemi di sistema, di errori e gli eventuali problemi di abuso, che sono cose diverse». Quanto al caso dell'università di Messina, dove si concentrerebbero i migliori risultati nei test per l'ammissione ai corsi di medicina, «quando ci sono delle anomalie statistiche - ha concluso il ministro - bisogno capirne il perché, poi naturalmente c'è anche il caso, ma bisogna interrogarsi».

Perquisizioni e sequestri a Bari. L'operazione della Finanza di Bari è legata alle indagini, avviate un anno fa, sui test d'ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Ancona e Chieti. Sono sette le persone indagate, nei cui confronti s'indaga per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Le perquisizioni e i sequestri sono stati compiuti sia nei confronti degli indagati sia negli atenei interessati. Gli studenti coinvolti, durante le prove di ammissione alle facoltà, sarebbero una cinquantina: secondo gli investigatori, hanno ricevuto aiuti esterni, anche attraverso l'uso di telefoni cellulari.



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FONTE:
http://www.repubblica.it/2006/09/sez...ntoiatria.html

Nello stilare le graduatorie, la commissione non ha notato i quesiti sbagliati
Intanto si moltiplicano le polemiche su altre domande della prova di Medicina
Test universitari, ormai è caos
Due errori anche a Odontoiatria
Il ministero: "Stiamo verificando le segnalazioni. Il ministro deciderà tra pochi giorni"
Possibile la ripetizione parziale o totale degli esami

di ANDREA BETTINI

ROMA - Più passa il tempo, più emergono delle falle nei test di ammissione all'università ai quali la scorsa settimana si sono sottoposte decine di migliaia di studenti. Mentre le segnalazioni di irregolarità si moltiplicano, sono due i casi sui quali gli esperti interpellati da Repubblica.it non hanno dubbi: i quesiti 41 e 52 delle prove di Odontoiatria erano errati. In questo caso, le conseguenze sono state maggiori rispetto ai due errori scoperti nei test di Medicina: la commissione non si è accorta del problema e, poiché le domande non sono state annullate, le graduatorie degli ammessi sono state stilate considerando come valide anche quelle sbagliate.

Nel caso di Medicina, gli errori erano nella sezione di Fisica e Matematica. Ad Odontoiatria, gli scivoloni si sono invece verificati in quella di Biologia. La domanda 41 chiedeva di trovare l'affermazione errata tra le cinque presentate. Peccato che, oltre a quella indicata dalla commissione nelle correzioni, ce ne fosse una seconda: ad ogni tripletta di basi azotate corrisponde infatti un unico amminoacido e non "più amminoacidi" e non è questo il motivo per cui il codice genetico è detto ridondante, come riportato in un'altra risposta.

La domanda 52 chiedeva invece di individuare l'anticodone di un amminoacido, il triptofano, ma le opzioni a disposizione erano tutte sbagliate. "La risposta considerata corretta dalla commissione, la sequenza ACC, indica l'anticodone della glicina", spiega Vincenzo Nigro, docente di Patologia generale alla Seconda Università degli studi di Napoli. "Quella giusta è CCA e non era presente".

Nonostante le proteste e le segnalazioni degli studenti, questi problemi non sono stati notati dalla commissione che ha realizzato i test. Di conseguenza, nello stilare le graduatorie non se ne è tenuto conto. "Quando ho letto la domanda 41 - dice Luca Cecco, che ha sostenuto la prova di ammissione a Trieste - ho visto la risposta sulle triplette e l'ho selezionata senza nemmeno leggere le altre perché era chiaramente errata. Dopo la pubblicazione delle soluzioni ho sottoposto il test al mio professore di biologia delle superiori, che mi ha rilasciato una dichiarazione scritta in cui afferma che la domanda è sbagliata. Sono stato escluso, ma se riconoscessero che ho ragione avrei un punteggio più alto e buone possibilità di essere ripescato. Se sarà necessario, farò ricorso".

Nel frattempo non si placano le polemiche sulla prova di Medicina. Oltre alla due domande annullate perché contenevano errori, molti lettori contestano le domande 7 e 9, sul millenarismo e sul neoguelfismo. In entrambe, dicono, ci sarebbe più di una risposta corretta.

Diverse associazioni di studenti chiedono da giorni la ripetizione delle prove. Secondo fonti interne al ministero dell'Università e della ricerca, sono in corso dei controlli sulle numerose segnalazioni ricevute. Finché non saranno conclusi, saranno considerate come valide le risposte indicate dalla commissione che ha stilato le prove.

Il ministro Fabio Mussi, che ha promesso l'annullamento dei risultati in caso di illeciti, dovrebbe prendere una decisione tra un paio di giorni, dopo aver sentito il parere dell'Avvocatura di Stato. L'ipotesi di una ripetizione completa dei test, dicono dal ministero, appare comunque di difficile realizzazione. E' invece più probabile che si decida di effettuare delle ripetizioni mirate dove si sono verificati gli inconvenienti più gravi.

(10 settembre 2007)



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FONTE:
http://ilrestodelcarlino.quotidiano....medicina.shtml

SCANDALO IN ATENEO
Test truccati per entrare a Medicina
Fino a 30mila euro per superarli
Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari per le prove di ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Ancona, Bari e Chieti. Alcuni finanzieri 'infiltrati' tra gli aspiranti studenti hanno filmato scambi di telefonate o sms durante l'ultimo esame del 4 e 5 settembre. Il rettore Marco Pacetti ipotizza la "denuncia di studenti delusi"


Ancona, 10 settembre 2007 - Vuoi iscriverti a Medicina? L'importante è avere la 'disponibilità economica', per pagare il test di ammissione. Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo pugliese, sui test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Ancona, Bari e Chieti.

Fino ad 8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di essere 'assistiti' durante il test, e poi fino a 30.000 se effettivamente l'esame veniva superato. Tanto poteva costare, secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza, la prova di ammissione. I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una organizzazione composta tra l'altro da un docente universitario e da un dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell'ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso.

Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per telefono ai candidati.

L'organizzazione aveva fatto in modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle aule.
Questo tentativo, almeno nell'università di Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all'età.

C'erano anche alcuni finanzieri tra gli aspiranti studenti in medicina ed odontoiatria che hanno effettuato i test di preselezione per l'ammissione: finanzieri 'infiltrati' per verificare quanto emerso dall'inchiesta.
Dei 7 indagati, 6 sarebbero baresi e uno di Ancona e nell'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Romana Pirrelli, ci sarebbe anche un docente che avrebbe svolto, previo compenso, 'lezioni propedeutiche' ad un gruppo di 50 aspiranti matricole.I partecipanti alle preselezioni, secondo la Procura, erano tutti vestiti con abiti degli stessi colori, bianco e nero, per potersi riconoscere durante i test di ammissione ed avrebbero comunicato con l'esterno, o con alcuni componenti del gruppo d'ascolto , anch'essi iscritti alle prove per fornire le risposte esatte a chi aveva pagato per partecipare al corso di formazione, organizzato ad hoc, a Polignano a Mare (Bari).



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FONTE
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=205167

Test Medicina: 30mila euro per passare

lunedì 10 settembre 2007

Bari - Fino ad 8mila euro per frequentare un corso di preparazione al test, e poi fino a 30mila se l’esame veniva effettivamente superato. Tanto poteva costare,la prova di ammissione alla facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e Chieti, dove alcuni finanzieri si sono "infiltrati" tra gli studenti per poter verificare di persona quanto emerso dall’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Bari sui test truccati. Il particolare è emerso nel corso di una conferenza stampa che il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, ha tenuto questa mattina con il nucleo di PT della Guardia di Finanza di Bari per illustrare l’operazione "Ippocrate" nell’ambito della quale risultano indagate 7 persone. Dei 7, 6 sarebbero baresi e uno di Ancona e nell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Romana Pirrelli, ci sarebbe anche un docente che avrebbe svolto, previo compenso, "lezioni propedeutiche" ad un gruppo di 50 aspiranti matricole.

L'organizzazione dei "gruppi di ascolto" In realtà, secondo la Procura, si tratterebbe di una vera e propria organizzazione dotata di cosiddetti "gruppi di ascolto" che avrebbero fornito le soluzioni ai test in tempo reale durante le stesse prove di preselezione universitaria, il 4 e 5 settembre, attraverso l’uso di telefonini ultrapiatti nascosti nelle zone intime o attraverso auricolari. I partecipanti alle preselezioni, secondo la Procura, erano tutti vestiti con abiti degli stessi colori, bianco e nero, per potersi riconoscere durante i test di ammissione ed avrebbero comunicato con l’esterno, o con alcuni componenti del "gruppo d’ascolto", anch’essi iscritti alle prove per fornire le risposte esatte a chi aveva pagato per partecipare al corso di formazione, organizzato ad hoc, a Polignano a Mare (Bari).

Implicato personale dell'ateneo pugliese Dalle indagini che hanno interessato il periodo 2002/2006, secondo la Finanza, è anche emerso una sorta di collegamento con il personale interno, amministrativo e docente ad eccezione dell’Ateneo di Bari, "dove - ha sottolineato con apprezzamento il procuratore Marzano - è stata posta in essere qualsiasi misura atta ad un corretto svolgimento dei test e per evitare questi imbrogli. L’unica cosa che mi tranquillizza e che l’Università non c’entra, ma bisognerà ripensare i test". "Tranquillo" si è detto anche il Rettore dell’Ateneo barese, Corrado Petrocelli, che questa mattina è stato ricevuto dal Procuratore di Bari prima dell’incontro con la stampa. "Avevamo blindato i test di preselezione in ogni modo e con ogni mezzo", ha detto uscendo dal Palazzo, ma non è bastato.



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FONTE:
http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1293702676

La GdF ha eseguito perquisizioni e sequestri

Test Università Medicina, a Bari sette indagati

Indagini della Procura della Repubblica sulle ammissioni alle facoltà universitarie del capoluogo pugliese, Chieti e Ancona. Ipotizzati i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Decine gli studenti coinvolti che avrebbero ricevuto 'aiuti esterni' per il superamento della prova


Bari, 10 set. (Adnkronos/Ign) - Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo pugliese, sui test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Chieti e Ancona.

Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle hanno eseguito una serie di perquisizioni e sequestri presso gli Atenei delle tre città interessate ma anche nei confronti delle persone indagate. L'ipotesi investigativa ipotizza i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Le indagini sono durate oltre un anno.

Decine gli studenti coinvolti che, nel corso della prova di ammissione alle Facoltà universitarie, avrebbero ricevuto 'aiuti esterni' per il superamento della prova, anche attraverso l'utilizzo di telefoni cellulari.

Le indagini sono iniziate nel mese di giugno del 2006 ed hanno avuto come oggetto i test di ingresso alle due Facoltà baresi svoltisi nel periodo 2002-2006. L'attenzione si è da subito soffermata su una persona che, tra l'altro, si dedicava alla preparazione degli studenti, in vista delle prove di ammissione, tenendo lezioni private a Polignano a Mare. Nel corso delle indagini sono emersi collegamenti con personale interno, amministrativo e docente, delle Università di Bari, Ancona e Chieti.

Dalle stesse è emerso che, in questi Atenei, si sarebbe verificato il tentativo di concordare la composizione delle aule, al fine di agevolare gli studenti che dovevano in qualsiasi modo superare la prove di ammissione. Tale tentativo, per l'Ateneo barese, non ha avuto seguito, in quanto il Rettore, avvicinandosi la data del concorso, ha provveduto a ricollocare gli studenti secondo l'età anagrafica, evitando così che persone non interessate al concorso, come genitori e accompagnatori, potessero essere di aiuto agli studenti all'interno della aule.

Come è emerso dalle indagini, l'organizzazione aveva provveduto a far sì che, per ogni studente, fosse iscritta almeno un'altra o più persone, incaricate di aiutare direttamente l'interessato o, in alternativa, di comunicare all'esterno il contenuto del questionario relativo ai test di ammissione. Dopo l'avvenuta comunicazione, l'organizzazione, dislocata in due differenti 'sale operative', provvedeva all'elaborazione delle domande e all'invio delle relative risposte agli studenti, attraverso l'utilizzazione di sms o di comunicazioni telefoniche dirette. Non era solo questo, però, il sistema utilizzato dall'organizzazione: esistevano anche altri metodi che integravano il principale. Alcuni 'accompagnatori', ad esempio, erano incaricati di portare all'esterno delle aule i fogli dei questionari, che venivano consegnati a 'staffette', munite di scooter, che avevano il compito di recapitarle presso le 'sale operative'.

Tutta l'attività illecita, svoltasi nei giorni 4 e 5 settembre, date delle prove di ammissione, è stata monitorata dalle Fiamme Gialle baresi, in tempo reale, sia attraverso l'ascolto delle conversazioni telefoniche, compresa la trasmissione e la ricezione degli sms, sia attraverso attività di pedinamento e appostamento e da riprese video e scatti fotografici. Al momento gli accertamenti, attraverso i quali sono stati constatati numerosi 'aiuti esterni', sono stati condotti nei confronti di 40-50 studenti e loro 'accompagnatori'. Sono in corso ulteriori accertamenti per l'identificazione di altri candidati che potrebbero aver beneficiato dello stesso aiuto.



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FONTE :
http://today.reuters.it/news/newsArt...T-INGRESSO.XML

Università, Gdf indaga su test di ingresso in tre regioni
lunedì, 10 settembre 2007


BARI (Reuters) - La Guardia di Finanza di Bari ha effettuato una serie di perquisizioni e sequestri nelle università del capoluogo pugliese, di Ancona e Chieti, nell'ambito di un'inchiesta -- che vede indagate sette persone -- su presunte agevolazioni a studenti impegnati nei test di ingresso per le facoltà di medicina e odontoiatria.

Lo ha riferito oggi il Nucleo di polizia tributaria di Bari in una nota, precisando che per i sette sono stati ipotizzati i reati di "associazione a delinquere finalizzata alla corruzione nonché alla truffa ai danni dello Stato" mentre sarebbero circa 50 gli studenti coinvolti.

In particolare, nel corso delle indagini -- iniziate nel giugno 2006 e concentratesi sui test di ingresso a partire dal 2002 -- la Guardia di Finanza di Bari ha monitorato conversazioni telefoniche e traffico di sms in occasione delle ultime prove di ingresso alle facoltà, svoltesi il 4 e 5 settembre scorsi.

Diversi i sistemi ideati dall'organizzazione per favorire il superamento del test da parte di quegli studenti che decidevano di pagare.

"Dalle indagini è emerso che l'organizzazione aveva provveduto a far sì che, per ogni studente, fosse iscritta (al test) almeno un'altra o più persone, incaricate di aiutare direttamente lo studente o, in alternativa, comunicare all'esterno il contenuto del questionario del test di ammissione", si legge nella nota diffusa dalle Fiamme gialle.

"POSTI CONCORDATI"

Negli atenei coinvolti inoltre, ci sarebbe stato un tentativo di concordare i posti a sedere nelle aule, per agevolare gli studenti che dovevano assolutamente superare la prove. A Bari, tuttavia, il tentativo è fallito perché alla vigilia del concorso, il rettore ha ricollocato gli studenti secondo l'età anagrafica, evitando così che persone non interessate alla prova, come genitori e accompagnatori, potessero essere di aiuto agli studenti.

Le comunicazioni tra l'"esterno" e i singoli studenti avvenivano via sms o con vere e proprie telefonate.

Inoltre, secondo la Guardia di finanza, alcune persone assoldate dall'organizzazione, avrebbero portato fuori delle aule i fogli dei questionari -- consegnati ad altre persone -- che in scooter, le recapitavano alle sedi dell'organizzazione dove il materiale veniva esaminato prima di fornire le risposte.

Le Fiamme gialle fanno sapere inoltre che sono in corso ulteriori accertamenti per l'identificazione di altri candidati che potrebbero aver beneficiato del medesimo aiuto.

Quest'anno i test di ingresso alle facoltà di medicina e odontoiatria sono stati oggetto di aspre critiche da parte degli studenti, dopo che il ministero dell'Università e della Ricerca ha annullato due degli 80 quesiti del test e ha detto che la valutazione degli elaborati degli oltre 70.000 ragazzi in tutta Italia, sarebbe avvenuta considerando 78 domande anziché 80.


© Reuters 2007



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FONTE:
http://www.rai.it/news/articolornews...567376,00.html

Roma, 10 settembre 2007


Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini sui test di ingresso alle Facolta' di Medicina e Odontoiatria delle Universita' di Bari, Chieti e Ancona. L'ipotesi investigativa ipotizza i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato.

Sono stati una ventina i militari della guardia di Finanza che si sono mescolati tra i veri studenti durante lo svolgimento della prova di ammissione alla facolta' di Medicina e Odontoiatria dell'Universita' di Bari che si e' svolta il 4 e il 5 settembre scorsi. Uno di loro, un maresciallo, per poco non ha superato il test, "e senza alcun aiuto", ha riferito un suo superiore.
Nel corso dello svolgimento della prova, malgrado gli accorgimenti presi dall'Universita' per blindare l'esame, studenti sarebbero riusciti a ricevere indicazioni sulle risposte grazie a persone che partecipavano alla prova solo per aiutarli e ai "gruppi di ascolto" che all'esterno ricevevano le domande e facevano arrivare le risposte per sms, o con una telefonata.
Per aggirare i controlli le nuove tecnologie sono state sfruttate appieno: gli studenti si erano presentati con due telefonini, uno lo consegnavano all'ingresso, l'altro nascosto nelle tasche o persino nella biancheria intima consentiva di comunicare con l'esterno attraverso auricolari.

"Sono sereno, perche' quello che potevamo fare per blindare l'esame lo abbiamo fatto e questo ci e' stato riconosciuto dal Ministero e dalla Procura di Bari, ma nello stesso tempo esprimo indignazione e amarezza per quanto rivelato dall'inchiesta, noi siamo davvero la parte lesa". Lo ha detto il rettore dell'Universita' di Bari, Corrado Petrocelli, in relazione all'inchiesta sul test per l' accesso alla facolta' di medicina e odontoiatria dell'universita' di Bari nel quale sono indagate sette persone.



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FONTE :
http://www.repubblica.it/2006/09/sez...gine-bari.html

Perquisizioni delle Fiamme gialle a Bari, Ancona, Chieti e Catanzaro
Nel mirino le prove a Medicina e Odontoiatria: anche docenti nell'organizzazione
Università, truffa nei test di ammissione
Da 8000 a 30.000 euro per un "aiuto esterno"


BARI - Ci sono sette indagati, dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini (iniziate nel giugno del 2006) condotte dalla Guardia di finanza del capoluogo pugliese sui test di ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Chieti e Ancona. Nei giorni scorsi le Fiamme gialle hanno eseguito una serie di perquisizioni e sequestri presso gli atenei delle tre città e nei confronti degli indagati per i quali si ipotizzano i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Un'organizzazione collegata con personale interno, amministrativo e docente, che garantiva "aiuti esterni" ai candidati per superare il test. Una cinquantina gli studenti coinvolti.

I nomi degli indagati. Ad Ancona l'avviso di garanzia è stato notificato al professor Maurizio Procaccini, direttore dell'Istituto di Scienze odontostomatologiche e presidente del corso di laurea di Odontoiatria e protesi dentaria dell'università politecnica delle Marche; a Bari al ginecologo Giuseppe Varcaccio, che è anche consigliere comunale di An a Bari, che aveva un figlio che partecipava ai test; a Marcantonio Pollice, al figlio Giulio e a sua moglie Paola Favaretto, titolari della società di Polignano a Mare (Bari) che preparava gli studenti ai test; all'esperto di informatica Francesco Avellis, e ad Emanuele Valenzano, papà di una studentessa che partecipava ai test. Dalle indagini è emerso che i 'centri di ascolto', come li ha definiti il procuratore di Bari Emilio Marzano, che inviavano le risposte si trovavano nell'ufficio di Varcaccio, nel Policlinico di Bari, e nell'abitazione di Emanuele Valenzano.

Il prezzo dell'"assistenza". Agli studenti venivano chiesti fino a 8000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di "assistenza" durante la prova, e fino a 30.000 euro se poi l'esame veniva superato.

Mussi, "Un altro caso" a Catanzaro. Il ministro dell'Università Fabio Mussi aveva segnalato un altro caso di "buste aperte prima di un concorso". Si tratta dell'università Magna Grecia di Catanzaro, in cui ci sarebbe stata una sottrazione di modelli dai plichi inviati all'ateneo per i test di ammissione a Medicina. Sulla vicenda indaga il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Salvatore Curcio. Proprio nell'ateneo ci sarebbero stati quattro casi di massimo dei voti sui sette registrati in tutta Italia: una percentuale che fa ipotizzare presunte irregolarità. L'inchiesta è stata avviata sulla base di un esposto presentato dal rettore Francesco Saverio Costanzo, e dal preside di Medicina, Giovanbattista De Sarro. Dagli accertamenti è emerso che il numero di modelli sarebbe inferiore a quello previsto e dichiarato nel verbale di consegna.

La dinamica. L'organizzazione aveva provveduto a iscrivere, per ogni studente, almeno un'altra o più persone incaricate di aiutare direttamente l'interessato o di comunicare all'esterno il contenuto del questionario. A comunicazione avvenuta, l'organizzazione, dislocata in due "sale operative", provvedeva all'invio delle risposte agli studenti con sms o telefonate.

Le "staffette". In alternativa, c'erano degli "accompagnatori" incaricati di portare all'esterno delle aule i questionari e di consegnarli a "staffette" munite di scooter che a loro volta avrebbero recapitato i documenti presso le "sale operative".

La composizione delle aule. Negli atenei coinvolti ci sarebbe stato anche un tentativo di concordare la composizione delle aule, al fine di agevolare gli studenti che dovevano assolutamente superare la prove. Nell'ateneo di Bari, tuttavia, il tentativo è fallito: alla vigilia del concorso il rettore ha ricollocato gli studenti secondo l'età anagrafica evitando così che persone non interessate alla prova, come genitori e accompagnatori, potessero interferire.

L'inchiesta. L'attività illecita è stata monitorata dalle Fiamme gialle baresi sia attraverso intercettazioni telefoniche sia con pedinamenti, appostamenti, riprese video e foto.

Il rettore: "Sono sereno". "Sono sereno, quello che potevamo fare per blindare l'esame lo abbiamo fatto e questo ci è stato riconosciuto dal ministero e dalla Procura di Bari, ma allo stesso tempo esprimo indignazione e amarezza per quanto rivelato dall'inchiesta, noi siamo davvero la parte lesa". Così il rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli. Che non si pronuncia sulla possibile invalidazione della prova: "La decisione - dice - spetterà al ministero".

(10 settembre 2007)




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FONTE:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...sta_test.shtml


Nel mirino della Guardia di Finanza gli atenei di Bari, Chieti e Ancona Università, sette indagati per i test agevolati Gli studenti arrivavano a pagare fino a 40mila euro per avere la certezza di essere ammessi alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria

BARI - Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza sui test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Chieti e Ancona. Secondo le indagini della guardia di Finanza alcuni studenti hanno pagato fino ad 8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di essere «assistiti» durante il test, e poi fino a 30.000 se effettivamente l'esame veniva superato. Tanto poteva costare la prova di ammissione alla facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e Chieti.

COINVOLTO ANCHE UN DOCENTE - I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una organizzazione composta tra l'altro da un docente universitario e da un dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell'ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso.

TELEFONATE E SMS - Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per telefono ai candidati. L'organizzazione aveva fatto in modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle aule. Questo tentativo, almeno nell'università di Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all'età.

I SETTE INDAGATI - Ad Ancora l'avviso di garanzia è stato notificato al prof. Maurizio Procaccini, direttore dell'Istituto di Scienze odontostomatologiche e presidente del corso di laurea di Odontoiatria e protesi dentaria dell'università politecnica delle Marche; a Bari al ginecologo Giuseppe Varcaccio, che è anche consigliere comunale di An a Bari, che aveva un figlio che partecipava ai test; a Marcantonio Pollice, al figlio Giulio e a sua moglie Paola Favaretto, titolari della società di Polignano a Mare (Bari) che preparava gli studenti ai test; all'esperto di informatica Francesco Avellis, e ad Emanuele Valenzano, papà di una studentessa che partecipava ai test. Dalle indagini è emerso che i «Centri di ascolto», come li ha definiti il procuratore di Bari Emilio Marzano, che inviavano le risposte si trovavano nell'ufficio di Varcaccio, nel Policlinico di Bari, e nell'abitazione di Emanuele Valenzano.


10 settembre 2007



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FONTE :
http://www.lagazzettadelmezzogiorno....Notizia=182980

Test universitari, indagato direttore di odontoiatria di Ancona

ANCONA – E' il prof. Maurizio Procaccini, direttore dell’Istituto di Scienze Odontostomatologiche e presidente del corso di laurea di Odontoiatria e Protesi dentaria dell’Università Politecnica delle Marche, l’indagato di Ancona nell’inchiesta barese sugli esami di ammissione che ha coinvolto gli atenei di Bari, Chieti e Ancona.
Nato a Foggia, 55 anni, si è laureato in medicina all’Università La Sapienza di Roma, dove ha cominciato la carriera accademica. È diventato professore ordinario presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università anconetana nel 1997. Autore di varie pubblicazioni (tra articoli per riviste scientifiche e atti di congressi), si occupa prevalentemente di ricerche nell’ambito dell’impiantoprotesi e di sperimentazione di nuove leghe per le protesi.

10/9/2007

Ultima modifica di amigdala : 11-09-2007 alle 07:01.
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