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#41 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
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Ma insomma..a scuola non mi pare di avere fatto solo scienza.
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#42 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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![]() Ci può essere anche vita (nel senso di meccanismi biochimici legati a particolari interazioni di configurazioni elettroniche dei livello energetici più esterni di una struttura atomico-molecolare) basata sul silicio e non sul carbonio, giusto per fare un esempio banale. |
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#43 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
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#44 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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#45 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
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![]() Per formare la vita o c'è il carbonio (per via dei 4 legami omopolari) o il silicio che anch'esso ne ha 4 di legami (un pò più sfigatelli di quelli del carbonio ma li ha).
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#46 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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#47 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
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Ad ogni lancio c'è 50/50 e questo non cambia nemmeno al milionesimo lancio, per cui se lancio due monete posso avere tt cc tc ct, per cui tt ha un quarto di probabilità, ma se io so che ho già avuto un t, ho il 50% di avere tt. Non so se stai dicendo questo. Se sì, allora siamo d'accordo. Se no, non ho capito. Comunque il mio discorso era per dire che nell'evoluzione non è detto che la risultante di tutti i lanci segua regole statistiche, in quanto l'evoluzione risente dell'ambiente, per cui se sono in un ambiente in cui c'è un magnete che attira le teste e respinge le croci, la statistica non c'entra più. Allo stesso modo, se sono in un ambiente freddo è improbabile che ci sia 50% di animali con pelliccia e 50% si animali senza pelliccia: ci saranno anche quelli senza pelliccia, ma avranno il grasso. Questo non implica che non sia possibile una mutazione genetica casuale che porti alla nascita di un orso polare glabro, ma in questo caso difficilmente tramanda la mutazione: c'è appunto un "magnete" naturale che impedisce che venga croce. Tornando al discorso originario: non credo si possa chiamare in causa la statistica per capire se è possibile o meno una certa quantità varietà di specie, anche perché nessuno sa con quanta frequenza bisogna aspettarsi le mutazioni che sono anch'esse dipendenti dall'ambiente (quantità di radiazione naturale ad es.) e dalla complessità dell'organismo su cui agisce: una mutazione su una drosofila con 4 coppie di cromosomi ha un impatto diverso da una mutazione della stessa entità su un pesce rosso con 94. O mi sbaglio? ![]() |
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#48 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
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Le possibili combinazioni sono (mi pare siano tutte). -testa-testa-testa. -croce-croce-croce. -testa-croce-testa. -croce-croce-testa. Facciamo finta che l'unica configurazione "ordinata" e "utile" sia croce-croce-croce. (azz. pensavo fosse semplice come esempio ). Ha la stessa probabilità (25%) di uscire rispetto a UNA QUALSIASI DELLE ALTRE 3 configurazioni (25-25-25%)..il problema è che quella utile rappresenta solo il 25% dei casi, quelle disordinate il (75%). Ecco siamo un pò nella situazione di un universo con delle variabili "utili" alla vita come se uno avesse lanciato per 10 exp (10) exp (123) volte una moneta e avesse fatto sempre croce....bastava che facesse qualsiasi altro risultato (più o meno) e non sarebbe stata possibile qualsiasi vita..sconvolgente direi. ![]() Poi c'è da dibattere sulle conseguenze -infiniti universi con infinite variabili, poche delle quali in grado di ospitare la vita (la mia preferita). -fortuna (e quindi lo stupore di esserci sarebbe "lezioso" perchè solo l'essere può produrre coscienza, il non essere no) -un qualcosa, una progetto intelligente di origine trascendente (?) o cmq al di la delle nostre conoscenze fisiche che ha scelto deliberatamente quel tipo di parametri adatti alla vita. Quote:
Nel totocalcio hai una probabilità *statistica* di vincere anche ignorando totalmente il calcio. L'improbabilità statistica di vincere con la sola "statistica" (è chiaro?) è ridotta dalle squadre di calcio...è più probabile che il milan vinca più spesso contro una squadra minore. Nell'evoluzione è più o meno lo stesso..non funziona solo con "il caso" [come dei lanci con la moneta] ma con l'adattamento ambientale e quant'altro. Il guaio che io non conosco un legge di selezione delle variabili universali..i valori dell'elettrone, il suo spin, le 4 forze fondamentali non hanno meccanismi selettivi...non c'è motivo per cui l'elettrone DEBBA avere quella massa. Per ricorrere al tuo esempio: ad ora il magnete universale non l'abbiamo trovato.
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We are the flame and darkness fears us ! Ultima modifica di zerothehero : 22-12-2005 alle 16:00. |
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#49 | |||||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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- testa-testa-croce - croce-testa-testa Infatti tre lanci con due possibilità sono due alla terza, quindi sei ![]() Quote:
Quote:
La 3 non può essere esclusa, ma si pone poi il problema poi di capire come è nato l'ingegnere (e perché nonostante la sua estrema precisione ci abbia dato la possibilità di morire per l'infiammazione di un tratto di intestino che non ci serve). Quote:
Tantopiù che bisogna anche chiarirsi sul concetto di "vita": se si intende l'autoconsapevolezza è un conto, se si intende la capacità di riprodurre un altro organismo è un altro: per creare una vita "senziente" ci vuole ben più di una scintilla, ma duplicare una cellula è tutto un altro ordine di complessità. Quote:
![]() In ogni caso può anche darsi che l'elettrone possa in teoria nascere con un altra massa ma non essere funzionale allo sviluppo di nulla, per cui si ritorna al caso degli universi molteplici di cui solo alcuni idonei allo sviluppo della vita, però con l'aggiunta che a questo punto la configurazione "inutile" non solo rende impossibile la sua osservazione, ma rende l'universo di fatto impossibile. Cioè, immagina di avere un programma di generazione di numeri casuali e in questo programma inserisci la funzione per cui se il valore è 0 si rende possibile passare al livello successivo: finché non esce 0 sei di fatto fermo, ma se aggiungi il fatto che finché non esce 0 non c'è nulla (nemmeno il tempo) è ovvio che la tua prima estrazione è 0, perché tutte le estrazioni "precedenti" è come se non avessero avuto luogo. Il problema è semmai vedere se c'è un ulteriore "blocco" in fasi successive, cioè nel momento in cui hai il tuo elettrone puoi anche non riuscire a fare il protone e a questo punto hai l'universo composto di soli elettroni. Però va da sé che anche in questo caso l'universo è impossibile perché se è vero che gli elettroni avendo la stessa carica si respigono e non c'è un nucleo intorno a cui ruotare, è ovvio che questo ipotetico universo andrebbe in pezzi nello stesso istante in cui si crea... Oppure ancora potrebbe esserci una variabile cosmica che definisce tutto una volta per tutte e basta. Mah... probabilmente ci ha già pensato qualcun altro. |
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#50 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
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X Nomeutente e Zero:
leggetevi "La rete della vita" di Fritjof Capra : c'è un capitolo sulla matematica complessa molto interessante, così come interessante è il concetto di "rete autopoietica" relativo all'universo. Vi vedo intrippati ![]() (chiaramente lo consiglio anche al sommo Lowenz ![]() |
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#51 | ||||||
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14060
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Come fai a controllare l'infiammazione di un tratto di intestino all'atto della scelta delle variabili universali? Non puoi. Quote:
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Non tutta la vita produce autocoscienza è ovvio (che cmq non è un'esclusiva umana, sono autocoscienti anche alcune scimmie antropomorfe). Quote:
Quote:
Quote:
SE è una variabile varia e tutte gli altri valori sono possibili, non c'è motivo apparente (se accettiamo un approccio riduzionista, quindi andiamo al principio antropico debole) perchè sia proprio quella variabile ad essere capitata. L'universo sarebbe comunque qualcosa di altro...magari un punto adimensionale con valori infiniti di densita e temperatura..magari un universo simile ad una singolarità di un buco nero..ma cmq esisterebbe.
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#52 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
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tipo una rete che si auto-fa--si autocostruisce? ![]()
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#53 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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#54 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
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Sì.. Il libro, a dispetto del tema trattato, è molto fluido e comprensibile (anche il capitolo sulla matematica della complessità). Insomma, se vi interessa l'argomento è un MUST ![]() |
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#55 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Roma
Messaggi: 2814
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L'unica differenza e'la possibilita' di porsi domande che sconfinano nel metafisico,ovvero escono dalla demarcazione di "falsificabilita". Quote:
Forse ho usato un termine sbagliato,ma la forza delle convinzioni scientifiche si basa sulla matematica,forse va' un po' meglio. Ritornando in tema, apprezzando senz'altro le utili definizioni, credo che non si debba essere troppo intransigenti sulla liberta' di insegnamento,sopratutto quando si tratta di queste cose. Quando si parla di epistemologia si dovrebbe riconoscere la teoria piu'riscontrabile fra tutte le teorie verificabili e non,pensando a Wittgenstein mi verebbe da dire che cio' che e' falsificabile non dovrebbe proprio essere preso nei trattati e quindi nella scienza.Mi sembra piu' un lungo processo di convenzionalismo. www.minerva.unito.it/Rubriche/EpistemologiaEtica.htm Quote:
ciao ______ Kars2 |
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#56 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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![]() me lo merito ![]() |
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#57 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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Messaggi: 13526
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Quote:
L'intelligenza che conosciamo noi uomini è la nostra, e non ne conosciamo altre forme, come pure la volontà e quindi la volontà di un progetto.....però chissà come mai abbiamo la tendenza ad estendere ed assolutizzare queste categorie in modo immediato a quello che riteniamo ci sia di super-umano.....come se dovesse per forza esserci dell'ereditarietà (siccome noi siamo esseri intelligenti allora quello che sta sopra di noi è sicuramente intelligente perchè noi avremmo ereditato tale intelligenza come attributo di classe, per dirla in modo informatico). Leggevo oggi poi su un sito, chiaramente schierato in favore dell'ipotesi di un progetto intelligente dietro all'universo (e non dico altro ![]() Direi che come dimostrazione è un po' ingenua perchè si basa sull'assolutizzazione implicita della matematica, che per quel che ne sappiamo noi è solo uno strumento di indagine partorito dalla mente umana, non una specie di substrato universale che regola tutto. Infatti se crediamo alla seconda ipotesi (cioè che sia un substrato omni-regolante) facciamo implicitamente un atto di fede nella matematica - un po' come i pitagorici - e asseriamo ciò che non possiamo dimostare, cioè che la matematica sia il modo corretto per descrivere l'essere. Non è possibile infatti dimostrarlo per il semplice fatto che: -non possediamo la totalità delle esperienze tale da permetterci di dire che ogni previsione è corretta.....e non conta nulla il fatto a volte sia straordinaria la correttezza di molte - che restano alcune - previsioni. -non sappiamo se quella attuale e da noi conosciuta sia l'unica matematica possibile Del resto poi quale è la matematica che descriverebbe meglio l'universo? Quella discreta o quella del continuo? E non sono proprio sorelle gemelle ![]() E la geometria? Quella euclidea o quelle non-euclidee? Per non parlare poi dei problemi legati alla completezza di modelli formali in cui è presente l'aritmetica.....vedi teoreama di Goedel. Del resto è il solito problema degli strumenti: uno strumento misura in base al principio attorno al quale è costruito, non può fare di più. E la matematica non si sottrae a questo. Ultima modifica di lowenz : 22-12-2005 alle 18:02. |
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#58 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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![]() La proposta (chiamata selezione naturale cosmica, Cosmic Natural Selection in inglese) si basa su sue ipotesi: 1) quando una stella colassa in un buco nero, questo da origine a un altro universo 2) questo universo ha i valori delle costanti fondamentali leggermente diversi da quelli dell'universo "padre" (questo punto è vitale) Si ottiene come risultato che gli universi con costanti che favoriscono la formazione di buchi neri daranno origine a un maggior numero di universi, e saranno incentivate le variazioni delle costanti che aumentano il numero di buchi neri prodotti. Quindi ci aspettiamo che un universo scelto a caso abbia i valori delle costanti vicini a un massimo locale nella produzione di buchi neri, vale a dire che qualsiasi variazione porta a una diminuzione. La produzione di buchi neri è regolata dalla dimensione dell'universo, dalla sua densità, dalla presenza di elementi pesanti stabili, dal numero di famiglie di quark... il proponente (Lee Smolin) ha provato a verificare questo risultato e non ha trovato evidenze contrarie. Anzi, la teoria fa una predizione precisa: non esistono stelle di neutroni più pesanti di 1,6-2 masse solari.
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#59 | |
Bannato
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#60 | |||||
Senior Member
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Quote:
Pretendere invece che non esista l'evoluzione e cioè che ogni creatura sia progettata a tavolino fin dall'inizio si scontra appunto con elementi di questo genere. Quote:
![]() Comunque ho lasciato il concetto lì a metà e forse non è chiaro: non è che mi lamento del numero di insetti, dico solo che una drosofila ha più possibilità di dar vita a mutazioni significative rispetto ad un homo sapiens, per cui va da sé che l'estrema varietà di organismi meno complessi da un punto di vista genetico è la riprova dell'evoluzione casuale e non della "creazione", a meno che non ci sia una spiegazione teologica per il fatto che ci sono tutti questi insetti. Quote:
Quote:
Tornando a prima noi diciamo che per la vita ci vuole il carbonio o il silicio e ci stupiamo del fatto che nell'universo ci sia il carbonio che è essenziale per la vita. Ma un altro universo che invece per la vita necessita del plutonio o dell'elerium-115 (perché ha altre regole) si stupisce allo stesso modo del fatto che tutto sia così funzionale alla vita. Quote:
Cioè mi suona strano lo stupirsi del fatto che "tutto è come dovrebbe essere" dal momento che in realtà tutto è come quelle regole impongono e quindi quelle regole sono congruenti con ciò che è. Sta diventando troppo hegeliana la discussione ![]() |
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