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Old 06-11-2004, 04:04   #21
Jo3
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Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Il link sulla città deserta non era mio...cmq lo ricordo bene, adesso vedo se riesco a trovarlo!

Chernobyl è il classico esempio di incoscienza e leggerezza nell'approccio alla tecnologia dell'ex URSS. Sistemi di sicurezza, zero. Preparazione del personale, meno che zero. Centrali nucleari gestite e costruite da incompetenti. Tutto questo a fronte di idee teoriche e intuizioni geniali.

A Chernobyl hanno avuto una sequenza incidentale assurda che anche uno studente del 3o anno di nucleare avrebbe saputo prevedere ed evitare benissimo. Dove c'era un sistema di sicurezza, l'hanno disattivato. Dove qualche sicurezza intrinseca reagiva, hanno contrastato la reazione. Hanno ignorato o non hanno saputo interpretare i segnali d'emergenza e infine quando c'era da fare qualcosa hanno fatto la cosa più dannosa. Neanche a farlo apposta avrebbero potuto fare di peggio!

La mia preoccupazione si riferisce a tutti i reattori ancora esistenti nell'ex URSS, anche a quelli non più in funzione, perché so come vengono gestiti. Anzi, chissà quanti altri incidenti hanno avuto e noi non lo sappiamo...

Ultima considerazione veloce: gli elementi radioattivi che escono dal nocciolo sono pericolosi perché sono in gran parte gassosi e quindi "viaggiano". Questi elementi radioattivi vanno a finire nel terreno se piove ma in quel caso il problema diventa globale, non è solo una questione di funghi...se terreno e falde acquifere si inquinano diventa pericoloso bere, mangiare verdure soprattutto a foglia, consumare prodotti di origine animale (carni, latte, uova) derivnt d bestiame che può aver pascolato e bevuto in zone contaminate. Cmq il pericolo a quest'ora dovrebbe essere più che rientrato anche in Ucraina, ovviamente a patto che uno non vada a coglier funghetti sotto il sarcofago del reattore...


Parere spassionato da bar , da perfetto utonto in materia

Penso che Chernobil sia paragonabile ad un sistema in cui la manutenzione non sia mai stata fatta (il pc non riconosce piu la stampante? pazienza, invece di ripararla utilizziamo la stampante di rete. Il pc non si riavvia piu? pazienza, invece di sistemare il SO utilizziamo la modalita' provvisoria.

La pompa dell'interrefrigerante radioattivo nella camera di conversione termica con il circuito a pressione non funziona piu? pazienza, utilizziamo il secondario.

INMO, penso che alla fine cio che sarebbe duvuto funzionare per mancanza di manutenzione era offline da anni, mentre il funzionamento era affidato a procedure provvisorie ma che erano in auge da anni (forse non in questo modo estremo).

Cio che si sarebbe dovuto fare quella notte, forse non era attuabile.
__________________

Referenti in Compravendite Ognuno sceglie le cause per cui combattere in base alla propria statura.
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Old 06-11-2004, 08:29   #22
PHCV
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Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Come no! Un reattore produce un pacco di raggi gamma...che sono ancora peggio dei raggi X!!!
Sì esatto dei raggi gamma ovviamenta sapevo, intendevo che sono emessi pochi raggi X (ricordi delle superiori, eh, non pensare chissà cosa :P )
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Old 06-11-2004, 22:45   #23
senzasoldi
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Sono sostanzialmente daccordo ..In effetti il periodo di dimezzamento dello Iodio 131 è di 8 giorni ..ma quello del Cesio 137 è di 30 anni !!
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Old 06-11-2004, 23:22   #24
senzasoldi
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Per quanto riguarda l'incidente, non mi risulta sia avvenuto per difetto di manutenzione ...ma per aver tolto quasi tutte le barre di controllo del reattore. Queste erano state tolte nel tentativo di risvegliarlo dopo che, per manovre imprecisate, la sua potenza era caduta sotto la soglia minima di funzionamento regolare. Se in sala controllo vi fossero state persone serie, si sarebbe dovuto procedere ad un immediato shout-down!
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Old 06-11-2004, 23:38   #25
lucio68
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Che cosa è successo

da discovery Italia
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Antefatti

Il reattore n.4 era un reattore moderato a grafite e raffreddato ad acqua leggera. In questo tipo di reattore, i neutroni liberati dalla fissione dei nuclei di uranio 235 sono rallentati, cioe´moderati, dalla grafite allo scopo di mantenere una reazione a catena. Il calore prodotto dalla fissione nucleare in questo tipo di reattore viene utilizzato per far bollire l’acqua. Il vapore generato in tal modo aziona le turbine della centrale. Il reattore è stato oggetto di critiche da parte di molti esperti nucleari, soprattutto per il fatto che manca di una struttura di contenimento e che il centro necessita di grosse quantità di grafite combustibile.

L’incidente del Reattore n.4 della centrale nucleare di Chernobyl si verificò durante la notte tra il 25 e il 26 aprile 1986,durante un test di sicurezza. La squadra responsabile voleva verificare se, nel caso di un calo di potenza, le turbine fossero in grado di produrre energia sufficiente a mantenere in funzione le pompe di raffreddamento fino all’attivazione del generatore diesel d’emergenza.

Al fine di evitare un’interruzione del test, i sistemi di sicurezza furono deliberatamente disattivati; l’alimentazione al reattore avrebbe dovuto essere stata ridotta al 25% della normale capacità. Putroppo, tale procedura non andò secondo i piani e, per ragioni sconosciute, i livelli di alimentazione del reattore scesero al di sotto dell’1%. Per questo motivo, fu necessario aumentare lentamente l’alimentazione, ma a 30 secondi dall’inizio del test, si verificò un momentaneo e inaspettato innalzamento della corrente. L’arresto di emergenza del reattore, che avrebbe dovuto fermare la reazione a catena, non funzionò.

In poche frazioni di secondo, il livello di alimentazione e la temperatura aumentarono considerevolmente. Il reattore sfuggì al controllo e si verificò una violenta esplosione che fece saltare il coperchio ermetico, del peso di 1.000 tonnellate, dall’edificio contenente il reattore. A temperature superiori a 2.000°C, le barre combustibili si fusero e nell’incendio che seguì, i prodotti radioattivi della fissione liberati durante la fusione del centro si dispersero nell’atmosfera.

Cronologia

25 Aprile – Giorno 1

1:00 a.m.

Il reattore funziona normalmente a piena potenza. La forza motrice del vapore è diretta verso entrambe le turbine dei generatori. Poco alla volta, gli operatori iniziano a ridurre la potenza per effettuare il test.

1:05 p.m.

A dodici ore dall’inizio del processo, il reattore raggiunge una potenza del 50%. A questa punto, basta solo una turbina per ricevere la quantità ridotta di vapore; la turbina n.2 viene quindi disattivata.

2:00 p.m.

Secondo le normali procedure del test, la potenza del reattore dovrebbe essere ridotta fino al 30%. Tuttavia, le autorità sovietiche che regolano l’elettricità non lo permettono, perche´sembra che l´energia sia necessaria altrove. Il reattore rimane al 50% di potenza per altre 9 ore con i protocolli di sicurezza e i computer disattivati.

26 Aprile – Giorno 2

12:28 a.m.

Il personale di Chernobyl riceve il permesso di riprendere la riduzione di potenza del reattore. Probabilmente uno degli operatori commette un errore e, invece di mantenere la potenza a 30%, si dimentica di ripristinare un combinatore; questo causa un calo di potenza fino all’1%, valore troppo basso per eseguire il test.

1:00-1:20 a.m.

L’operatore riesce a far risalire la potenza del reattore fino a 7%, rimuovendo quasi tutte le barre di controllo (lasciandone solo 6). Questa e´una violazione della normale procedura, in quanto il reattore non è in grado di operare a livelli di potenza così bassi e diventa instabile quando il centro della turbina si riempie di acqua. L’operatore cerca di controllare il flusso di acqua, che viene fatta tornare dalla turbina manualmente; ma la procedura e´difficile in quanto piccoli cambiamenti di temperatura possono causare grosse fluttuazioni di potenza. L’operatore non riesce a correggere il flusso di acqua e di consequenza, il reattore diventa sempre più instabile.

1:22 a.m.

Credendo che le condizioni siano al massimo della stabilità, gli operatori decidono di iniziare il test. L’operatore blocca l’arresto automatico per bassi livelli di acqua e assenza di entrambe le turbine, temendo che un arresto possa far fallire il test.

1:23 a.m.

Ha inizio il test: la rimanente turbina viene disattivata.

1:23:40 am

Nel reattore, la potenza inizia ad aumentare gradualmente a causa della riduzione del flusso d’acqua provocata dall’arresto della turbina; di conseguenza, l´ebollizione aumenta. L’operatore avvia la procedura di arresto manuale che porta ad un veloce aumento della potenza per via del particolare modello delle barre di controllo.

1:23:44 a.m.

Il Momento del Disastro – Il reattore oltrepassa di 120 volte la sua potenza massima. Tutto il combustibile radioattivo si disintegra e la pressione derivante dall’eccesso di vapore, che avrebbe dovuto essere diretta alle turbine, infrange i tubi in pressione e fa saltare in aria l’intero schermo di copertura del reattore.

Contaminazione

# I territori contaminati comprendono il nord dell’Ucraina, il sud e l’est della Bielorussia e la zona sul confine occidentale tra Russia e Bielorussia. Secondo valutazioni internazionali, un’area compresa tra 125.000 e 146.000 km² in Bielorussia, Russia e Ucraina è contaminata da cesio 137 a livelli eccedenti 1 curie (Ci) o 3,7 x 1010 becquerel (Bq) per chilometro quadrato. Quest’area copre una superficie superiore a quella dei paesi limitrofi di Latvia e Lituania messi insieme. Al momento dell’incidente, i territori contaminati erano popolati da 7 milioni di persone, tra cui 3 milioni di bambini. Circa 350.400 persone sono state fatte evacuare in nuove aree o hanno abbandonato questa zona. Tuttavia, circa 5,5 milioni di persone, tra cui più di un milione di bambini, continuano a vivere nelle zone contaminate.

# Il reattore in questione liberò più di 40 diversi radionuclidi, in particolar modo nei dieci giorni successivi all’incidente. Tra questi, i più significativi sono lo iodio (I-131), il cesio (Cs-137) e lo stronzio (particolarmente Sr-90). Dopo l´incidente, il cesio 137 fu l’elemento radioattivo a più ampio raggio di distribuzione.

# La Bielorussia fu il paese più gravemente colpito dal disastro di Chernobyl, in quanto il 70% della pioggia radioattiva si depositò su questo territorio. Di tutta l’area coperta dalla Bielorussia, il 23% fu contaminato da più di 1 Ci/km² di cesio 137. Al momento dell’incidente, questa zona era popolata da 2,2 milioni di persone, cioe´un quinto della popolazione complessiva del paese.

# Dell’area totale di 17 milioni km² compresa nella Federazione Russa, l’1,5% è contaminato dalle radiazioni dell’incidente di Chernobyl; 19 regioni ne sono state colpite, in modo particolare le zone intorno alle città di Bryansk, Kaluga, Tula e Orel. Al momento dell’incidente, queste aree erano popolate da circa 2,7 milioni di persone.

# Degli 800.000 “liquidatori” (soldati impiegati nella pulizia della zona circostante il reattore), 200.000 provenivano dalla Russia. Secondo i resoconti ufficiali dei tre ex stati sovietici colpiti, da allora 25.000 di questi soldati sono morti. I costi del disastro nucleare sostenuti dallo stato russo tra il 1992 e il 1998 sono ammontati a 3,8 miliardi di dollari, di cui 3 milioni sono stati versati in risarcimento ai soccorritori e alle vittime.

L’Incidente

# Durante il test condotto a Chernobyl, furono sollevate troppe barre di controllo, in seguito reinserite contemporaneamente durante un arresto di emergenza: il gesto provocò un aumento improvviso del livello di potenza tale da distruggere il reattore. Un errore simile, ma le cui conseguenze furono molto meno gravi, si era già verificato in un reattore dello stesso tipo in Lituania nel 1983. Di questo però, la squadra operativa di Chernobyl non era al corrente.

# Per spegnere l’incendio e quindi interrompere l’emissione di materiale radioattivo, i vigili del fuoco pomparono acqua fredda nel centro del reattore per le prime dieci ore dopo l’incidente. L´intervento non diede i risultati desiderati e fu quindi abbandonato. Tra il 27 aprile e il 5 maggio, più di 30 elicotteri militari sorvolarono il reattore in fiamme sganciando 2.400 tonnellate di piombo e 1.800 tonnellate di sabbia nel tentativo di estinguere il fuoco ed assorbire le radiazioni. Tutti questi tentativi non solo si rivelarono tuttavia inutili, ma anzi peggiorarono la situazioni per via del calore accumulatosi al di sotto dei materiali scaricati. La temperatura all’interno del reattore aumentò nuovamente con un conseguente aumento della quantità di radiazioni emesse. Alla fine, il reattore venne raffreddato utilizzando azoto. L’incendio fu domato e le emissioni radioattive messe sotto controllo solo il 6 maggio.

# I 600 uomini del servizio antincendio dell’impianto e la squadra operativa impiegata nelle operazioni antincendio furono i più gravemente contaminati dalle radiazioni. Tra di essi, 134 ricevettero dosi di radiazioni comprese tra 0,7 e 13 sievert (Sv). Questo significa che, in poche ore, essi furono esposti ad un livello di radiazione 13.000 volte superiore a 1 millisievert. (Nell’Unione Europea, 1 millisievert per anno rappresenta la dose massima effettiva a cui possono essere esposti gli individui che risiedono nei pressi di una centrale nucleare).

# 31 operai morirono poco dopo la tragedia. In tutto, 800.000 uomini furono coinvolti nelle operazioni di pulizia di Chernobyl fino al 1989. Essi risentono ancora oggi dei danni alla salute provocati dalle radiazioni. Si ritiene infatti, che tra questi individui, 300.000 furono esposti a dosi di radiazioni superiori a 0,5 Sv. Il numero di persone morte a causa degli effetti rimane una questione controversa.

# Il 27 aprile, a sole 36 ore dall’incidente i 45.000 abitanti di Pripyat, che dista 4 km dalla centrale, furono evacuati in autobus. La cittadina e´tutt´ora disabitata. Fino al 5 maggio, le persone che risiedevano entro un raggio di 30 km intorno al reattore, furono costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Nel giro di 10 giorni, 130.000 persone dei 76 insediamenti di quest’area furono evacuate. Il territorio è stato dichiarato zona vietata e l’accesso è possibile solo con un permesso speciale. Nonostante questo divieto ufficiale, almeno 800 persone, prevalentemente anziani, hanno fatto ritorno ai loro paesi.

# Il 23 maggio 1986, troppo tardi da un punto di vista medico, iniziò la distribuzione ufficiale di preparati di iodio, allo scopo di prevenire l’assorbimento di iodio radioattivo dalla tiroide; putroppo pero´, la maggior parte di iodio radioattivo era gia´stata emanata nei dieci giorni immediatamente successivi all’incidente.

# Nel 1997 i paesi del G7, la Russia, l’Unione Europea e l’Ucraina, insieme alla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) lanciarono lo Shelter Implementation Plan (SIP) (Piano di realizzazione di una struttura di protezione). La nuova struttura di protezione ha lo scopo di escludere in modo sicuro le sostanze radioattive per almeno 100 anni. Questa struttura di 20.000 tonnellate racchiuderà le scorie residue contenute nel reattore n.4 di Chernobyl. Secondo fonti ufficiali, il progetto da 768 milioni di Euro sarà completato nel 2008.

# A tre anni dall’incidente nucleare, il governo sovietico interruppe la costruzione di un quinto e sesto reattore nel complesso della centrale nucleare di Chernobyl. Dopo lunghe trattative internazionali, l’intero complesso fu chiuso il 12 dicembre 2000.

Conseguenze sanitarie

# Quando i nuclei di uranio (U-235) vengono scissi in un reattore nucleare, si generano vari prodotti di fissione. In termini di nocività, i più significativi sono lo iodio 131, il cesio 137, lo stronzio 90 e il plutonio 39. Tali elementi si diffondono per nebulizzazione (particelle di polvere nell’aria) e possono essere inalati, si possono depositare sul terreno tramite la pioggia e l’acqua oppure possono entrare nella catena alimentare attraverso le piante.

# Lo iodio 131, il cesio 137, lo stronzio 90 e il plutonio 239 sono elementi radioattivi instabili soggetti a decadimento; questo processo produce nuovi elementi e rilascia energia sotto forma di radiazione. Quando le cellule del corpo vengono sottoposte a tale radiazione, si verifica una produzione di particelle instabili estremamente reattive dette radicali liberi. Tali radicali liberi, o ioni, possono determinare la funzionalità cellulare. Può quindi verificarsi un danno a livello del DNA nel nucleo delle cellule che porta le informazioni genetiche relative alla replicazione, alla struttura e alla funzione cellulare. È stato scientificamente provato che tale danno al DNA può causare il cancro e altre anormalità genetiche. Ad eccezione del cancro, ad oggi non esiste un consenso scientifico generale su che tipo di malattie possano essere provocate da bassi livelli di radiazioni.

# Una dose di radiazione superiore a 0,5 sievert (Sv) è considerata alta. Al di sopra di questa soglia, gli effetti dannosi si manifestano subito o al massimo dopo pochi giorni. Il sistema immunitario si indebolisce, si verificano cambiamenti a livello dei conteggi ematici e danni a livello del tratto digerente, dei polmoni, di altri organi interni e del sistema nervoso. I medici specialisti di radiazioni ritengono che, ad un assorbimento di dosi comprese tra 1 e 2 Sv e superiori, corrisponda un tasso di mortalità del 20%.

# Secondo l’opinione generale, almeno 1.800 tra bambini e adolescenti delle aree più gravemente contaminate hanno contratto il cancro alla tiroide a causa del disastro del reattore. Si teme che, nei decenni a venire, il numero di casi di cancro alla tiroide tra le persone che al tempo dell’incidente erano bambini e adolescenti raggiungerà 8.000 persone. Tale cifra è apparsa nel rapporto pubblicato nel gennaio 2002 da una delegazione di esperti del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (PSNA) e del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF). Secondo una stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) tuttavia, tale cifra corrisponderebbe a 50.000. Il medico tedesco specialista in radiazioni ed esperto di Chernobyl, professor Edmund Lengfelder dell’Otto Hug Strahleninstitut di Monaco (dall´1991, direttore di un centro medico sulla tiroide in Bielorussia) ritiene che ci possano essere fino a 100.000 altri casi di cancro alla tiroide in ogni fascia di età.

# Vi è inoltre consenso a livello internazionale in relazione ad un aumento dell’incidenza di cancro alla mammella in diretta conseguenza all´incidente. Gli scienziati bielorussi e russi prevedono anche un aumento dei tumori urogenitali e del cancro al polmone e allo stomaco, sia tra i “liquidatori” che tra la popolazione delle aree gravemente contaminate in generale. Tale stima è appoggiata dagli specialisti di cancro di altri paesi.

# Secondo il rapporto presentato a Kiev nel marzo 2002 dall’agenzia del governo dell’Ucraina, Chernobyl Interinform, della popolazione ucraina di tre milioni esposta alle radiazioni, l’84 per cento è affetto da malattia. Tale percentuale include un milione di bambini. Secondo i dati più recenti del Comitato governativo bielorusso su Chernobyl, a Minsk il tasso medio di mortalità tra gli abitanti dei territori contaminati è superiore a quello delle aree non contaminate.
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Uomo avvisato... LEGGETE TUTTI - 22 luglio 2009: Benvenuto Matteo!

Ultima modifica di lucio68 : 06-11-2004 alle 23:44.
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Old 07-11-2004, 02:01   #26
ChristinaAemiliana
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Durante il test condotto a Chernobyl, furono sollevate troppe barre di controllo, in seguito reinserite contemporaneamente durante un arresto di emergenza: il gesto provocò un aumento improvviso del livello di potenza tale da distruggere il reattore. Un errore simile, ma le cui conseguenze furono molto meno gravi, si era già verificato in un reattore dello stesso tipo in Lituania nel 1983. Di questo però, la squadra operativa di Chernobyl non era al corrente.

Questo, anche se espresso un po' semplicisticamente, in estrema semplificazione era il problema più grosso, l'errore di progetto.

Quando inserisci le barre di scram (lo spegnimento di emergenza si chiama così) la reattività del sistema non deve assolutamente aumentare.

Poi vabbè...il reattore era privo del contenimento esterno, il test che stavano facendo non era stato nemmeno autorizzato ufficialmente, il responsabile della sicurezza non ne sapeva nulla ed era a casa a dormire mentre in centrale succedeva tutto quanto...
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Old 07-11-2004, 02:23   #27
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Dimenticavo! Per quanto riguarda le conseguenze sanitarie, bisogna pensare che la popolazione che doveva essere trasferita immediatamente è stata spostata in un periodo variabile tra settimane e mesi dopo l'incidente. E' ovvio che ci sia un'area d'impatto tutto intorno al reattore dove assolutamente non si deve andare ad abitare o a coltivare l'orto, ma in quei posti certe regole non le rispettano...è come da noi quando si vede la gente che si costruisce casa sotto il vulcano anche se è pericoloso.

Insomma: che in Italia ci sia un incremento dei casi di tumore alla mammella o allo stomaco per colpa di Chernobyl francamente mi sembra un po' fantasioso...se parliamo invece di ucraina o bielorussia può essere, ma bisogna vedere che popolazione stiamo censendo...se è gente che hanno lasciato a 3 km dal reattore per 2 mesi allora mi sembra il minimo. I milioni di bambini contaminati ce li hanno lasciati loro nelle aree da evacuare...insomma, un po' tutta l'emergenza è stata gestita con i piedi, si pensi che all'inizio il governo non voleva diffondere nemmeno la notizia dell'incidente.

Cmq non bisogna allarmarsi e pensare che le conseguenze drammatiche si sentiranno fino qua...già all'epoca dell'incidente abbiamo preso misure di sicurezza ampiamente sovrabbondanti per la salvaguardia della popolazione italiana. In ogni caso il bollettino medico, rispetto a quello a me noto, sembra più tragico: io so che la maggior parte dei bambini colpiti soffrono di tumori benigni alla tiroide e solo una minima parte di patologie maligne...
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Old 07-11-2004, 22:45   #28
lucio68
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Dimenticavo! Per quanto riguarda le conseguenze sanitarie, bisogna pensare che la popolazione che doveva essere trasferita immediatamente è stata spostata in un periodo variabile tra settimane e mesi dopo l'incidente. E' ovvio che ci sia un'area d'impatto tutto intorno al reattore dove assolutamente non si deve andare ad abitare o a coltivare l'orto, ma in quei posti certe regole non le rispettano...è come da noi quando si vede la gente che si costruisce casa sotto il vulcano anche se è pericoloso.

Insomma: che in Italia ci sia un incremento dei casi di tumore alla mammella o allo stomaco per colpa di Chernobyl francamente mi sembra un po' fantasioso...se parliamo invece di ucraina o bielorussia può essere, ma bisogna vedere che popolazione stiamo censendo...se è gente che hanno lasciato a 3 km dal reattore per 2 mesi allora mi sembra il minimo. I milioni di bambini contaminati ce li hanno lasciati loro nelle aree da evacuare...insomma, un po' tutta l'emergenza è stata gestita con i piedi, si pensi che all'inizio il governo non voleva diffondere nemmeno la notizia dell'incidente.

Cmq non bisogna allarmarsi e pensare che le conseguenze drammatiche si sentiranno fino qua...già all'epoca dell'incidente abbiamo preso misure di sicurezza ampiamente sovrabbondanti per la salvaguardia della popolazione italiana. In ogni caso il bollettino medico, rispetto a quello a me noto, sembra più tragico: io so che la maggior parte dei bambini colpiti soffrono di tumori benigni alla tiroide e solo una minima parte di patologie maligne...
Che gli allarmismi da noi dopo il disastro di Chernobyl siano stati esagerati è fuori di dubbio. E' stata fatta anche molta strumentalizzazione della cosa per riaffermare la volontà di bandire il nucleare dal territorio italiano, come se il referendum non fosse stato sufficiente.
Poco importa poi che l'Enel, impossibilitata a portare a termine le centrali di Caorso e Montalto di Castro, abbia investito migliaia di miliardi nel Superphoenix, costruito a poche centinaia di chilometrio dal confine, in cambio di energia gratuita per 40 anni (che noi paghiamo come se l'acquistassimo a prezzi di mercato).
Riguardo alla situazione in Ucraina e Bielorussia, credo che in fondo nessuno abbia mai fatto un vero censimento "ponderato" degli effetti di Chernobyl, e che si utilizzino le informazioni (scarse e imprecise) in maniera strumentale alla tesi che si vuole sostenere.
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2 aprile 2005, ore 21:37 - Il Papa torna a casa. - Clan dei nonni di HWU - Milan clan HWU
Uomo avvisato... LEGGETE TUTTI - 22 luglio 2009: Benvenuto Matteo!
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Old 08-11-2004, 14:47   #29
rob-roy
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Mi sono sempre chiesto se gli operatori che hanno causato il disastro sono stati puniti o sono morti durante l'esplosione....chi ne sà di più?
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Old 08-11-2004, 15:20   #30
Zontar
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Originariamente inviato da lucio68
Riguardo alla situazione in Ucraina e Bielorussia, credo che in fondo nessuno abbia mai fatto un vero censimento "ponderato" degli effetti di Chernobyl, e che si utilizzino le informazioni (scarse e imprecise) in maniera strumentale alla tesi che si vuole sostenere.
Le informazioni esistono, cerca con google questo

THE HUMAN CONSEQUENCES OF THE CHERNOBYL NUCLEAR ACCIDENT
A Strategy for Recovery. A Report commissioned by UNDP and UNICEF with the support of UN-OCHA and WHO

E' un documento ufficiale delle nazioni unite.

Qua:

http://www.progettohumus.it/RicercaP...o2.html#Italia

alcuni dati sulla contaminazione in Italia
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Old 08-11-2004, 16:36   #31
ChristinaAemiliana
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Originariamente inviato da lucio68
Che gli allarmismi da noi dopo il disastro di Chernobyl siano stati esagerati è fuori di dubbio. E' stata fatta anche molta strumentalizzazione della cosa per riaffermare la volontà di bandire il nucleare dal territorio italiano, come se il referendum non fosse stato sufficiente.
Poco importa poi che l'Enel, impossibilitata a portare a termine le centrali di Caorso e Montalto di Castro, abbia investito migliaia di miliardi nel Superphoenix, costruito a poche centinaia di chilometrio dal confine, in cambio di energia gratuita per 40 anni (che noi paghiamo come se l'acquistassimo a prezzi di mercato).
Riguardo alla situazione in Ucraina e Bielorussia, credo che in fondo nessuno abbia mai fatto un vero censimento "ponderato" degli effetti di Chernobyl, e che si utilizzino le informazioni (scarse e imprecise) in maniera strumentale alla tesi che si vuole sostenere.

Hai centrato perfettamente il problema!
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Old 08-11-2004, 16:46   #32
ChristinaAemiliana
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Originariamente inviato da Zontar
Le informazioni esistono, cerca con google questo

THE HUMAN CONSEQUENCES OF THE CHERNOBYL NUCLEAR ACCIDENT
A Strategy for Recovery. A Report commissioned by UNDP and UNICEF with the support of UN-OCHA and WHO

E' un documento ufficiale delle nazioni unite.

Qua:

http://www.progettohumus.it/RicercaP...o2.html#Italia

alcuni dati sulla contaminazione in Italia

Ne esistono eccome...il problema è che ne esistono anche troppe!

Purtroppo non ho il tempo di guardare approfonditamente il tuo link, ma confido che non contenga informazioni tendenziose visto che è un documento ufficiale. Documento ufficiale, però, non vuol dire verità assoluta: vuol dire che quelli sono i risultati di uno studio che dovrebbe essere serio e attendibile. Ma ciò non toglie che possa esserci uno studio altrettanto serio che dà risultati diversi...

Cmq i problemi non sono tanto per i dati in Italia o in Svezia o in Portogallo, ma riguardo a quelli in Bielorussia e dintorni...non si è ancora nemmeno certi di quanta gente abbiano spostato e quando, figuriamoci del resto...se fosse dipeso da loro non avrebbero detto neanche dell'incidente!

E purtroppo il problema non è solo Chernobyl: ci sono tutta una serie di posti in cui le radiazioni sono trattate diciamo...con disinvoltura nell'ex URSS (e facendo lavorare in quegli impianti gente ignara... )
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Old 08-11-2004, 17:20   #33
Zontar
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Purtroppo non ho il tempo di guardare approfonditamente il tuo link, ma confido che non contenga informazioni tendenziose visto che è un documento ufficiale. Documento ufficiale, però, non vuol dire verità assoluta: vuol dire che quelli sono i risultati di uno studio che dovrebbe essere serio e attendibile. Ma ciò non toglie che possa esserci uno studio altrettanto serio che dà risultati diversi..
Il testo che consiglio (quello dell'UN per intenderci) e che tratta degli effetti di Chernobyl nella Bielorussia e dintorni è sicuramente uno dei più affidabili che c'è in circolazione in questo momento; diciamo che su qualcosa bisognerà pur basarci nella nostra analisi, altrimenti possiamo dire tutto e il contrario di tutto. Cmq. non è che contiene informazioni apocalittiche, anzi è molto equilibrato, ad esempio indica in 350.000 il numero degli sfollati totali..

Inoltre è del 2002, voglio dire il muro era caduto da 13 anni, il KGB aveva aperto i suoi archivi, credo che onestamente si possa iniziare a parlare di numeri VERI, per quanto riguarda Chernobyl, con una certa serenità.

Per quanto riguarda il link invece si rifà a misurazioni sulla radioattività in Italia documentate su articoli scientifici, che però non ho controllato.
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Ultima modifica di Zontar : 08-11-2004 alle 17:22.
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Old 08-11-2004, 20:54   #34
ChristinaAemiliana
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Il testo che consiglio (quello dell'UN per intenderci) e che tratta degli effetti di Chernobyl nella Bielorussia e dintorni è sicuramente uno dei più affidabili che c'è in circolazione in questo momento; diciamo che su qualcosa bisognerà pur basarci nella nostra analisi, altrimenti possiamo dire tutto e il contrario di tutto. Cmq. non è che contiene informazioni apocalittiche, anzi è molto equilibrato, ad esempio indica in 350.000 il numero degli sfollati totali..

Inoltre è del 2002, voglio dire il muro era caduto da 13 anni, il KGB aveva aperto i suoi archivi, credo che onestamente si possa iniziare a parlare di numeri VERI, per quanto riguarda Chernobyl, con una certa serenità.

Per quanto riguarda il link invece si rifà a misurazioni sulla radioattività in Italia documentate su articoli scientifici, che però non ho controllato.

Certo, qualche conclusione bisogna tirarla, non possiamo fare come non fosse successo nulla, questo è sicuro. Dico soltanto che io (e non solo io eh...a me non piacciono nemmeno le tesi complottistiche...diciamo che questo è quello che pensiamo un po' tutti tra noi tecnici prettamente nucleari) ho seri dubbi su certi particolari. Ad esempio lì dice 350mila sfollati? Io ho sempre sentito parlare di circa 3 milioni di sfollati, e quel numero l'ho sempre visto corredato da commenti a riguardo della sua probabile approssimazione per difetto...

Quindi...opinione mia, ma non credo che per ora si possa essere certi di parlare di numeri veri. Ma non per ragioni di KGB: è solo che certi avvenimenti vengono sempre e cmq modificati nella loro versione ufficiale. Non sappiamo nemmeno quanti morti ci sono stati realmente a Bhopal, per dirne una, e lì certo il KGB non c'entrava...

Sui dati relativi all'Italia concordo, sopravvivono ancora focolai di allarmismo (avete sentito oggi di quel tizio che è finito sotto un treno per protestare contro il trasporto delle scorie nucleari?) ma i dati misurati e studiati qui senz'altro possono essere presi come veritieri.
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Old 08-11-2004, 22:37   #35
lucio68
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Certo, qualche conclusione bisogna tirarla, non possiamo fare come non fosse successo nulla, questo è sicuro. Dico soltanto che io (e non solo io eh...a me non piacciono nemmeno le tesi complottistiche...diciamo che questo è quello che pensiamo un po' tutti tra noi tecnici prettamente nucleari) ho seri dubbi su certi particolari. Ad esempio lì dice 350mila sfollati? Io ho sempre sentito parlare di circa 3 milioni di sfollati, e quel numero l'ho sempre visto corredato da commenti a riguardo della sua probabile approssimazione per difetto...

Quindi...opinione mia, ma non credo che per ora si possa essere certi di parlare di numeri veri. Ma non per ragioni di KGB: è solo che certi avvenimenti vengono sempre e cmq modificati nella loro versione ufficiale. Non sappiamo nemmeno quanti morti ci sono stati realmente a Bhopal, per dirne una, e lì certo il KGB non c'entrava...

Sui dati relativi all'Italia concordo, sopravvivono ancora focolai di allarmismo (avete sentito oggi di quel tizio che è finito sotto un treno per protestare contro il trasporto delle scorie nucleari?) ma i dati misurati e studiati qui senz'altro possono essere presi come veritieri.
Se dobbiamo tirare qualche conclusione basandoci sui numeri, credo che, per quanto opinabile, sia possibile farla nell'area del disastro. Diverso è il discorso per quanto riguarda zone più o meno distanti.
Ho letto un documento di legambiente che parlava di una dozzina di fughe di radiazioni tra l'area ex-Urss e l'estremo oriente, ma ciò non spiega alcune "anomalie" in Italia.
Ad esempio, una decina di anni fa i pescatori di La Spezia sono stati invitati a pescare entro diga, perché centinaia di orate, fuggite dal vicino allevamento, stavano distruggendo le colture di mitili, che rappresentano un'importantissima voce economica nell'economia provinciale. L'unico vincolo era che le orate pescate dovevano essere distrutte, perché il livello di radiazioni era una decina di volte superiore al massimo consentito.
La mia domanda è stata: e i mitili? Non sono radiattivi pure quelli? La risposta, non molto convincente, in realtà, è stata che i mitili vanno nello stabulatore prima di essere commercializzati!
Per coloro che non sanno cosa sia uno stabulatore, posso dire che si tratta di un impianto di depurazione per l'acquacoltura, nel quale i prodotti vengono depurati tramite permanenza per 24 ore in acqua trattata. Nel caso di La Spezia, lo stabulario è a ozono, e il trattamento è in grado di eliminare cariche batteriche presenti negli animali, ma la radiazione?
Non credo che si possa imputare a Chernobyl il livello di radiattività presente nelle acque del golfo della mia città, ne ad eventuali fughe di radiazione in Giappone, quanto piuttosto ad attività "locali" quali il transito di unità atomiche della marina militare americana.
Credo quindi che sia difficile effettuare stime attendibili sugli effetti di un particolare avvenimento più o meno catastrofico a migliaia di chilometri di distanza, quando esistono attività inquinanti, in misura minore ma costante, sul territorio.
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Old 08-11-2004, 23:32   #36
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Originariamente inviato da lucio68
Se dobbiamo tirare qualche conclusione basandoci sui numeri, credo che, per quanto opinabile, sia possibile farla nell'area del disastro. Diverso è il discorso per quanto riguarda zone più o meno distanti.
Ho letto un documento di legambiente che parlava di una dozzina di fughe di radiazioni tra l'area ex-Urss e l'estremo oriente, ma ciò non spiega alcune "anomalie" in Italia.
Ad esempio, una decina di anni fa i pescatori di La Spezia sono stati invitati a pescare entro diga, perché centinaia di orate, fuggite dal vicino allevamento, stavano distruggendo le colture di mitili, che rappresentano un'importantissima voce economica nell'economia provinciale. L'unico vincolo era che le orate pescate dovevano essere distrutte, perché il livello di radiazioni era una decina di volte superiore al massimo consentito.
La mia domanda è stata: e i mitili? Non sono radiattivi pure quelli? La risposta, non molto convincente, in realtà, è stata che i mitili vanno nello stabulatore prima di essere commercializzati!
Per coloro che non sanno cosa sia uno stabulatore, posso dire che si tratta di un impianto di depurazione per l'acquacoltura, nel quale i prodotti vengono depurati tramite permanenza per 24 ore in acqua trattata. Nel caso di La Spezia, lo stabulario è a ozono, e il trattamento è in grado di eliminare cariche batteriche presenti negli animali, ma la radiazione?
Non credo che si possa imputare a Chernobyl il livello di radiattività presente nelle acque del golfo della mia città, ne ad eventuali fughe di radiazione in Giappone, quanto piuttosto ad attività "locali" quali il transito di unità atomiche della marina militare americana.
Credo quindi che sia difficile effettuare stime attendibili sugli effetti di un particolare avvenimento più o meno catastrofico a migliaia di chilometri di distanza, quando esistono attività inquinanti, in misura minore ma costante, sul territorio.

Beh, se si misura un picco di radiazioni contestualmente a un noto incidente, credo che possano sussistere pochi dubbi...ben diversa, naturalmente, è una situazione in cui a distanza di anni ci si accorge di "anomalie" in una particolare zona...in quel caso si possono fare decine di ipotesi diverse e magari non azzeccarci affatto! Quindi se mi dicono che hanno lasciato tot milioni di persone nell'area d'impatto del reattore e queste hanno maggiore incidenza di tumori e danni genetici e simili la cosa mi sembra più che plausibile, viceversa se uno studio per quanto serio mi porta dei dati secondo cui in Veneto c'è un valore sopra la media per quanto riguarda una certa patologia e pretendono di sapere che la causa è Chernobyl quando in quella zona ci sono altre 25 cause di inquinamento, allora ho i miei dubbi...

Tempo fa alcuni affiliati di Legambiente fecero uno studio sulle acque del Po e venne fuori che c'era un livello di radiazioni curiosamente alto. Naturalmente giù ipotesi catastrofiste, da Chernobyl (quella c'entra sempre!) a misteriose scorie italiane sepolte in prossimità del fiume ad armi americane situate in depositi segreti sotterranei...

Poi si scoprì che la "colpa" era della...pipì dei pazienti in cura per mezzo di radioterapia nel reparto oncologia delle Molinette, l'ospedale maggiore di Torino.

La storia delle cozze è pure curiosa...per valutare bene, però, occorrerebbe sapere qualcosa di più. Ad esempio, radiazioni per colpa di cosa? Suppongo che nell'acqua fosse presente qualche elemento radioattivo che passava alla fauna ittica. Ma poi occorre sapere che parte ha nel metabolismo dei pesci in questione tale elemento e in particolare se lo espellono in fretta oppure no. Può darsi, per quello che ne so io, che l'elemento di cui erano presenti isotopi radioattivi sia fissato nell'organismo delle orate come nel nostro lo è il calcio oppure lo iodio, mentre le cozze non se ne fanno niente e lo buttano fuori nel giro di una mezza giornata! Purtroppo non so ipotizzare questioni di fisiologia di orate e mitili...
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Old 09-11-2004, 07:47   #37
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Beh, se si misura un picco di radiazioni contestualmente a un noto incidente, credo che possano sussistere pochi dubbi...ben diversa, naturalmente, è una situazione in cui a distanza di anni ci si accorge di "anomalie" in una particolare zona...in quel caso si possono fare decine di ipotesi diverse e magari non azzeccarci affatto! Quindi se mi dicono che hanno lasciato tot milioni di persone nell'area d'impatto del reattore e queste hanno maggiore incidenza di tumori e danni genetici e simili la cosa mi sembra più che plausibile, viceversa se uno studio per quanto serio mi porta dei dati secondo cui in Veneto c'è un valore sopra la media per quanto riguarda una certa patologia e pretendono di sapere che la causa è Chernobyl quando in quella zona ci sono altre 25 cause di inquinamento, allora ho i miei dubbi...

Tempo fa alcuni affiliati di Legambiente fecero uno studio sulle acque del Po e venne fuori che c'era un livello di radiazioni curiosamente alto. Naturalmente giù ipotesi catastrofiste, da Chernobyl (quella c'entra sempre!) a misteriose scorie italiane sepolte in prossimità del fiume ad armi americane situate in depositi segreti sotterranei...

Poi si scoprì che la "colpa" era della...pipì dei pazienti in cura per mezzo di radioterapia nel reparto oncologia delle Molinette, l'ospedale maggiore di Torino.

La storia delle cozze è pure curiosa...per valutare bene, però, occorrerebbe sapere qualcosa di più. Ad esempio, radiazioni per colpa di cosa? Suppongo che nell'acqua fosse presente qualche elemento radioattivo che passava alla fauna ittica. Ma poi occorre sapere che parte ha nel metabolismo dei pesci in questione tale elemento e in particolare se lo espellono in fretta oppure no. Può darsi, per quello che ne so io, che l'elemento di cui erano presenti isotopi radioattivi sia fissato nell'organismo delle orate come nel nostro lo è il calcio oppure lo iodio, mentre le cozze non se ne fanno niente e lo buttano fuori nel giro di una mezza giornata! Purtroppo non so ipotizzare questioni di fisiologia di orate e mitili...
Riguardo alla fisiologia ittica passo la palla a chi ne sa più di me, per quanto riguarda invece l'inquinamento nel golfo c'è abbastanza materiale da scriverci un poema: dalla tristemente famosa discarica di Pitelli (fusti con rifiuti di ogni genere aperti a pieno sole o sotto 5 centimetri di sabbia) ai fusti della Jolly Rosso (scaricati in mare a poche decine di metri dalla costa), dagli scarichi della centrale dell'Enel ai rifiuti della cantieristica, dal viavai di unità militari (anche unità atomiche americane) al centro di stoccaggio della Snam a Panigaglia...
Ho una bella foto scattata dal satellite in cui si vedono un po' di schifezzuole, ma è troppo grande per upparla, purtroppo.
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Old 09-11-2004, 08:59   #38
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Quindi...opinione mia, ma non credo che per ora si possa essere certi di parlare di numeri veri. Ma non per ragioni di KGB: è solo che certi avvenimenti vengono sempre e cmq modificati nella loro versione ufficiale. Non sappiamo nemmeno quanti morti ci sono stati realmente a Bhopal, per dirne una, e lì certo il KGB non c'entrava...
Non sono molto d'accordo con la tua analisi...ma chiaramente è una mia opinione . Esistono incidenti tipo vajont dei quali si è subito saputo la portata. Chiaramente le dimensioni hanno influito, ma io credo che abbia soprattutto influito sulla mancanza di informazioni la forma di governo presente, e quindi penso che ora magari non di numeri veri, ma almeno di ordini di grandezza si possa parlare.

Su uno dei link che ho postato c'è scritto che la carne, quando viene cucinata
nell'acqua salata perde circa l'80% della sua attività. Magari la pepata di cozze è immune dalla radioattività .
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Old 09-11-2004, 09:15   #39
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Non sono molto d'accordo con la tua analisi...ma chiaramente è una mia opinione . Esistono incidenti tipo vajont dei quali si è subito saputo la portata. Chiaramente le dimensioni hanno influito, ma io credo che abbia soprattutto influito sulla mancanza di informazioni la forma di governo presente, e quindi penso che ora magari non di numeri veri, ma almeno di ordini di grandezza si possa parlare.

Su uno dei link che ho postato c'è scritto che la carne, quando viene cucinata
nell'acqua salata perde circa l'80% della sua attività. Magari la pepata di cozze è immune dalla radioattività .
E' possibile, e del resto i mitili (noi li chiamiamo muscoli) del golfo sono veramente ottimi. Talvolta preoccupano un po' le dimensioni, soprattutto quando ne apri uno lungo anche 8 cm e trovi che l'animale sembra stare stretto nel suo guscio. Però di notte non diventano fosforescenti
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Old 09-11-2004, 12:29   #40
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Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Beh, pericoloso, in ogni caso, no, a patto di non passarci le vacanze. Poi dipende anche da cosa dice quel display...immagino che il contatore Geiger stia misurando una doise equivalente. Se l'unità di misura è microSv/h allora siamo a 3 volte i valori normali e non c'è nessun problema...se come temo l'unità di misura fosse mrem/h allora siamo a 30 volte la norma e starei lì giusto il tempo di fare la fotografia...sai com'è...
Mi sembra fossero Roentgen o qualcosa di simile
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