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Old 06-05-2021, 10:26   #21
fraussantin
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Nel caso forse sarebbe meglio finirla di buttare roba a casaccio per aria per progetti di dubbia utilità.

Ripeto forse non succederà mai , ma se per caso succede dopo troveranno millemila se , ma e si poteva e non si poteva fare.

Tutto il mondo è paese e dagli errori non si impara mai.
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Old 06-05-2021, 10:48   #22
cronos1990
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Quello è un altro discorso. Ma che siano di dubbia utilità... avrei parecchio da ridire. A tal proposito faccio un copia/incolla di una lettera di una certa rilevanza in un discorso del genere, scritta circa 50 anni fa. Si tratta di una risposta ad una domanda posta in una lettera del 1970 (in sintesi: perchè non usare il denaro investito nelle imprese spaziali per altre buone cause, direttamente qui sulla Terra?). Di seguito la traduzione integrale.

Lettura illuminante.

Quote:
6 maggio 1970


Cara suor Maria Gioconda,

la sua è una delle tante lettere che ricevo ogni giorno, ma mi ha toccato più profondamente delle altre perché viene da un cuore compassionevole e da una mente profonda. Cercherò di rispondere meglio che posso alla sua domanda.

Prima, tuttavia, desidero esprimere la mia grande ammirazione per lei e per tutte le altre sue coraggiose sorelle, perché state dedicando le vostre vite alla più nobile causa umana: aiutare il proprio prossimo in difficoltà.

Lei chiede nella sua lettera come abbia potuto proporre la spesa di miliardi di dollari per organizzare un viaggio su Marte, in un momento in cui molti bambini su questa Terra muoiono di fame. Lo so che non si aspetta una risposta del tipo “Oh, non sapevo che ci fossero bambini che muoiono di fame, d’ora in poi mi asterrò dalla ricerca spaziale fino a quando il genere umano non avrà risolto la questione!”. In effetti, ho iniziato a essere a conoscenza del problema della fame nel mondo ben prima di sapere che fosse tecnicamente possibile un viaggio verso Marte. Tuttavia, credo – come molti altri miei amici – che viaggiare verso la Luna e forse un giorno verso Marte e altri pianeti sia un’iniziativa che dovremmo affrontare ora, e penso anche che questi tipi di progetti, nel lungo termine, possano contribuire alla soluzione dei gravi problemi che affliggono la Terra molto di più di altri progetti discussi ogni anno, e che portano spesso a risultati tangibili solo dopo molto tempo.

Prima di spiegarle come il nostro programma spaziale possa contribuire alla soluzione dei problemi qui sulla Terra, vorrei raccontarle una storia che pare sia vera e che potrebbe aiutarla a comprendere l’argomento. Circa 400 anni fa, in una cittadina della Germania viveva un conte. Era uno di quei nobili buoni ed era solito dare buona parte dei propri guadagni ai suoi concittadini poveri: erano gesti molto apprezzati, perché c’era molta povertà e le ricorrenti epidemie causavano seri problemi. Un giorno, il conte incontrò uno sconosciuto. Aveva un banco di lavoro e un piccolo laboratorio nella sua abitazione, lavorava sodo di giorno per avere qualche ora ogni sera per lavorare nel suo laboratorio. Metteva insieme piccole lenti ottenute da pezzi di vetro; le montava all’interno di alcuni cilindri e le utilizzava per osservare oggetti molto piccoli. Il conte fu affascinato da ciò che si poteva vedere attraverso quegli strumenti, cose che non aveva mai visto prima. Invitò l’uomo a trasferire il suo laboratorio nel castello, diventando un incaricato speciale per la realizzazione e il perfezionamento dei suoi strumenti ottici.

La gente in città, tuttavia, si arrabbiò molto quando capì che il conte stava impegnando il proprio denaro in quel modo senza uno scopo preciso. «Soffriamo per la peste», dicevano, «mentre lui paga quell’uomo per i suoi passatempi inutili!». Ma il conte rimase fermo sulle sue posizioni. «Vi do tutto quello che posso», disse, «ma darò sostegno anche a quest’uomo e al suo lavoro, perché sento che un giorno ne verrà fuori qualcosa di buono!».

E in effetti qualcosa di buono avvenne, anche grazie al lavoro di altre persone in diversi luoghi: l’invenzione del microscopio. È noto che questa invenzione ha contributo più di molte altre idee al progresso della medicina, e che l’eliminazione della peste e di altre malattie contagiose in molte parti del mondo sia stata possibile in buona parte grazie agli studi resi possibili dal microscopio. Dedicando parte del proprio denaro alla ricerca e alla scoperta di nuove cose, il conte contribuì molto di più a dare sollievo dalla sofferenza umana rispetto a ciò che avrebbe potuto fare dando tutto i propri soldi ai malati di peste.

La situazione cui ci troviamo davanti oggi è simile in molti aspetti a quella che le ho appena raccontato. La presidenza degli Stati Uniti spende circa 200 miliardi di dollari nel proprio bilancio annuale. Questi soldi vanno alla salute, all’istruzione, allo stato sociale, al rinnovamento delle strutture urbane, alle autostrade, ai trasporti, agli aiuti all’estero, alla difesa, alla conservazione del territorio, alla scienza, all’agricoltura e a molte altre realtà all’interno e all’esterno del paese. Circa l’1,6 per cento del budget è stato destinato alla ricerca spaziale quest’anno. Il programma spaziale comprende il Progetto Apollo e molti altri progetti più piccoli legati alla fisica dello spazio, all’astronomia, alla biologia nello spazio, allo studio dei pianeti, all’analisi delle risorse della Terra e all’ingegneria spaziale. Per rendere possibile questa spesa per il programma spaziale, lo statunitense medio con un reddito annuo di 10mila dollari paga circa 30 dollari, con le imposte, per il programma spaziale. Il resto dei suoi soldi, 9.970 dollari, rimangono per la sua sussistenza, per il pagamento di altre imposte, il suo divertimento e per i suoi risparmi.

Ora lei probabilmente mi chiederà: “Perché non prendete 5 o 3 o 1 dollaro di questi 30 pagati dal contribuente medio e non li destinate ai bambini che muoiono di fame?”. Per rispondere a questa domanda, devo spiegarle brevemente come funziona l’economia in questo paese. La situazione è inoltre molto simile in altri paesi. Il governo è costituito da una serie di ministeri (Interno, Giustizia, Salute, Educazione, Stato Sociale, Trasporti, Difesa, eccetera) e da alcuni uffici (National Science Foundation, National Aeronautics and Space Administration e altri). Tutti questi ogni anno preparano un budget sulla base degli incarichi che hanno ricevuto, e ognuno deve poi difendere il proprio budget dal meticoloso lavoro di controllo delle Commissioni del Congresso e dall’Ufficio che si occupa del budget nazionale e dalla presidenza. Quando i fondi sono infine destinati dal Congresso, li possono spendere solamente per le cose specificate nel bilancio.

Il budget della NASA, naturalmente, può essere organizzato solamente per la spesa di risorse legate direttamente all’aeronautica e allo spazio. Se questo budget non venisse approvato dal Congresso, i fondi proposti non utilizzati non diventerebbero disponibili per qualcos’altro; non sarebbero semplicemente prelevati dai contribuenti, salvo la destinazione di quei fondi per l’espansione del budget di un altro ufficio/ministero. Capirà da questa breve descrizione che il sostegno per i bambini affamati, o meglio un aumento dell’impegno profuso già dagli Stati Uniti per questa nobile causa nella forma di aiuti verso l’estero, può essere solo ottenuto se il ministero competente fa richiesta per una linea di credito a questo scopo, e solo se la richiesta viene poi approvata dal Congresso.

Ora lei potrebbe chiedermi se io sia a favore o meno di una mossa di questo tipo da parte del nostro governo. La mia risposta è un sì convinto. Difatti, non avrei alcun problema nel sapere che le mie tasse vengono aumentate di qualche dollaro allo scopo di sfamare i bambini affamati, ovunque si trovino.

So che tutti i miei amici la pensano allo stesso modo. Tuttavia, non potremmo portare in vita un simile programma semplicemente rinunciando a fare progetti per i viaggi verso Marte. Al contrario, penso addirittura che lavorando al programma spaziale posso dare il mio contributo per alleviare e forse risolvere gravi problemi come la povertà e la fame sulla Terra. Alla base del problema della fame ci sono due fattori: la produzione di cibo e la distribuzione del cibo. La produzione del cibo attraverso l’agricoltura, l’allevamento, la pesca e altre operazioni su larga scala è efficiente in alcune parti del mondo, ma radicalmente disastrosa in molte altre parti. Per esempio: le grandi aree di terreno potrebbero essere utilizzate molto meglio se venissero applicati sistemi più efficienti di irrigazione, di fertilizzazione, di previsione del tempo, di piantumazione, di selezione dei campi, di calcolo dei tempi per le coltivazioni e di pianificazione.

Il miglior strumento per migliorare questi fattori è, indubbiamente, lo studio della Terra con satelliti artificiali. Orbitando intorno al pianeta, i satelliti possono monitorare grandi aree di terreno in poco tempo, possono osservare e misurare l’ampia serie di variabili che indicano lo stato e le condizioni dei campi, del suolo, delle precipitazioni eccetera, e possono inviare queste informazioni sulla Terra. Si stima che anche un piccolo sistema di satelliti con il giusto equipaggiamento possa far aumentare la produzione dei campi per molti miliardi di dollari.

La distribuzione del cibo per chi ne ha bisogno è un problema totalmente diverso. La questione non è tanto legata alla possibilità di distribuire grandi volumi, bensì di cooperazione internazionale. Chi controlla un piccolo paese spesso non è a proprio agio con l’idea di ricevere grandi quantità di cibo inviate da una nazione più grande, semplicemente perché teme che insieme con il cibo arrivi anche una maggiore influenza dall’estero. Un efficiente sollievo dalla fame, temo, non arriverà fino a quando tutti i confini tra le nazioni non saranno diventati più labili di adesso. Non penso che l’esplorazione spaziale porterà a questo miracolo dall’oggi al domani. Tuttavia, il programma spaziale è certamente uno dei più promettenti e potenti elementi che lavorano in questa direzione.

Mi permetta di ricordarle la recente tragedia sfiorata dell’Apollo 13. Quando ci siamo avvicinati al momento cruciale del rientro dei nostri astronauti, l’Unione Sovietica ha interrotto tutte le comunicazioni radio russe sulle bande di frequenza usate dal Progetto Apollo per evitare possibili interferenze, e navi russe hanno stazionato nel Pacifico e nell’Atlantico nel caso fosse stata necessaria un’operazione di recupero di emergenza. Se la capsula che trasportava gli astronauti fosse ammarata vicino a una nave russa, i russi si sarebbero senza dubbio dati da fare al pari di quanto avrebbero fatto se ci fossero state in gioco le vite dei loro cosmonauti. Se i loro viaggiatori nello spazio un giorno si dovessero trovare in condizioni di emergenza simili, gli statunitensi farebbero senza alcun dubbio la stessa cosa.

La maggiore produzione di cibo attraverso sistemi di monitoraggio in orbita, e una migliore distribuzione del cibo attraverso migliori relazioni internazionali, sono due esempi di come il programma spaziale possa influenzare la vita sulla Terra. Vorrei ancora citarle due esempi: lo stimolo a ideare nuove tecnologie, e la creazione di conoscenza scientifica.

Le necessità di alta precisione e affidabilità imposta per i componenti di una navicella spaziale per viaggiare verso la Luna sono state senza precedenti nella storia dell’ingegneria. Lo sviluppo di sistemi che raggiungano questi severi requisiti ci ha dato una grande opportunità per trovare nuovi materiali e metodi, per inventare migliori sistemi tecnologici, per realizzare nuove procedure, per allungare la vita delle strumentazioni, e anche per scoprire nuove leggi della natura.

Tutte queste nuove conoscenze tecniche sono ora disponibili anche per applicazioni legate a tecnologie per la Terra. Ogni anno circa mille nuove innovazioni create dal programma spaziale trovano il loro impiego nelle tecnologie qui sulla Terra, e portano a migliori sistemi per la cucina, per le coltivazioni, a migliori navi e aeroplani, a migliori sistemi per le previsioni del tempo, a migliori comunicazioni, a migliori strumenti sanitari, a migliori utensili e strumenti che usiamo nella vita di tutti i giorni. Probabilmente lei ora si chiederà perché dobbiamo prima sviluppare un piccolo sistema di sostegno per la vita per far viaggiare sulla Luna i nostri astronauti, invece di poter costruire un sensore per monitorare il cuore dei pazienti. La risposta è semplice: i progressi significativi nella soluzione di problemi tecnici non sono spesso realizzati attraverso un approccio diretto, ma tramite obiettivi più grandi e ambiziosi che portano a una maggiore motivazione per l’innovazione, che spingono l’immaginazione oltre e fanno sì che gli uomini diano il loro meglio, e che innescano catene a reazione.

Il volo spaziale senza dubbio riveste questo ruolo. Il viaggio verso Marte non sarà certo una fonte diretta di cibo per sfamare gli affamati. Tuttavia, porterà a così tante nuove tecnologie e potenzialità che le ricadute da questo progetto da sole avranno un valore di molto superiore ai costi.

Oltre alla necessità di nuove tecnologie, c’è la continua grande necessità di realizzare nuove scoperte scientifiche, se vogliamo migliorare le condizioni della vita umana sulla Terra. Abbiamo bisogno di più conoscenze nei campi della fisica, della chimica, della biologia, e soprattutto nella medicina per affrontare tutti quei problemi che minacciano l’esistenza della vita umana: la fame, le malattie, la contaminazione del cibo e delle acque, l’inquinamento e i cambiamenti ambientali.

Abbiamo bisogno di più donne e uomini che scelgono di seguire una carriera scientifica e abbiamo bisogno di un migliore sistema di sostegno per quegli scienziati che dimostrano di avere il talento e la determinazione di impegnarsi in lavori di ricerca fruttuosi. Devono essere raggiungibili obiettivi di ricerca ambiziosi, e deve esserci sostegno a sufficienza per i progetti di ricerca. Di nuovo, il programma spaziale con le sue meravigliose opportunità legate alle ricerche sulle lune e i pianeti, sulla fisica e l’astronomia, sulla biologia e la medicina, è uno stimolo ideale per indurre quella reazione tra lavoro scientifico, opportunità di osservare fenomeni naturali, e il sostegno necessario per portare avanti la ricerca.

Tra tutte le attività che sono dirette, controllate e finanziate dal governo statunitense, il programma spaziale è certamente l’attività più visibile e discussa, anche se consuma solamente l’1,6 per cento del budget nazionale e il 3 per mille del prodotto interno lordo nazionale. Come stimolo per lo sviluppo di nuove tecnologie e per la ricerca nelle scienze non ha altri pari. E per questo, potremmo anche dire che il programma spaziale si sta facendo carico di una funzione assunta per tre o quattro millenni dalla guerra.

Quanta sofferenza umana potrebbe essere evitata dalle nazioni, se invece di competere con il lancio di bombe dagli aeroplani e dai razzi ci fosse una competizione per viaggiare verso la Luna! Questa competizione promette grandi vittorie, ma non lascia spazio all’amara sconfitta che porta a nient’altro che alla vendetta e a nuove guerre.

Anche se il nostro programma spaziale sembra portarci via dalla Terra verso la Luna, il Sole, i pianeti e le altre stelle, penso che nessuno di questi corpi celesti troverà la stessa attenzione dedicata dagli scienziati dello spazio verso la Terra. Avremo una Terra migliore, non solo grazie a tutte le nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche che potremo applicare per migliorare la vita, ma anche perché iniziamo ad apprezzare meglio il nostro pianeta, la vita e l’uomo.



La fotografia che allego a questa lettera mostra una vista della Terra realizzata dall’Apollo 8 quando era in orbita intorno alla Luna nel Natale del 1968. Di tutti i meravigliosi risultati raggiunti fino a ora dal programma spaziale, questa foto forse è la cosa più importante. Ci ha aperto gli occhi sul fatto che la nostra Terra è una bellissima e preziosa isola sospesa nel vuoto, e che non c’è altro posto per noi in cui vivere se non il sottile strato di superficie del nostro Pianeta, circondato dal nulla scuro dello spazio. Mai così tante persone si erano accorte prima quanto sia limitata la nostra Terra, e quanto sarebbe pericoloso alterare il suo equilibrio ecologico. Da quando questa foto è stata pubblicata, in molti si sono fatti sentire per raccontare i problemi e le sfide per l’uomo di questi tempi: l’inquinamento, la fame, la povertà, la vita nelle città, la produzione di cibo, il controllo delle acque, la sovrappopolazione. Non è sicuramente successo per caso se abbiamo iniziato a renderci conto di queste enormi sfide nel momento in cui l’era spaziale ai suoi primordi ci ha mostrato come appare il nostro Pianeta.

Fortunatamente, l’era spaziale non è solamente uno specchio per vedere noi stessi, è anche una risorsa che ci dà le tecnologie, la motivazione e anche l’ottimismo per affrontare questi problemi con fiducia. Ciò che impariamo dal nostro programma spaziale, penso, segue pienamente ciò che aveva in mente Albert Schweitzer quando disse: “Guardo al futuro con preoccupazione, ma con buona speranza”.

miei migliori auguri per lei e per i suoi bambini, sempre.

Con viva cordialità,


Ernst Stuhlinger
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Old 06-05-2021, 11:01   #23
fraussantin
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Quello è un altro discorso. Ma che siano di dubbia utilità... avrei parecchio da ridire. A tal proposito faccio un copia/incolla di una lettera di una certa rilevanza in un discorso del genere, scritta circa 50 anni fa. Si tratta di una risposta ad una domanda posta in una lettera del 1970 (in sintesi: perchè non usare il denaro investito nelle imprese spaziali per altre buone cause, direttamente qui sulla Terra?). Di seguito la traduzione integrale.

Lettura illuminante.
Son discorsi già ripetuti più volte.

Non sto a dire cosa penso di articoli scritti ad oc per ottenere finanziamenti e giustificarli .

Resta il fatto togliendo il "dubbia utilità" che non è la chiave del discorso dico che SE NON SIAMO CAPACI di farlo in sicurezza sarebbe meglio lasciar perdere.

Cmq conoscendo l'essere umano e imparando dalla storia prob colonizzando nuove terre ( o pianeti ) ci creeremo solo nuovi avversari politici per scatenare nuove guerre in questo caso interplanetarie e magari portando alla distruzione di 2 pianeti e non più di uno solo.
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Old 06-05-2021, 11:43   #24
Mparlav
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Son discorsi già ripetuti più volte.

Non sto a dire cosa penso di articoli scritti ad oc per ottenere finanziamenti e giustificarli .

Resta il fatto togliendo il "dubbia utilità" che non è la chiave del discorso dico che SE NON SIAMO CAPACI di farlo in sicurezza sarebbe meglio lasciar perdere.

Cmq conoscendo l'essere umano e imparando dalla storia prob colonizzando nuove terre ( o pianeti ) ci creeremo solo nuovi avversari politici per scatenare nuove guerre in questo caso interplanetarie e magari portando alla distruzione di 2 pianeti e non più di uno solo.
Dobbiamo definire il "fare in sicurezza".

Il rischio zero non esiste in nessun ambito scientifico.

Non dovremmo più avere aerei perchè non siamo assolutamente capaci di farli in sicurezza?

A sto' tizio gli è caduto in giardino un pezzo del motore del Boeing 777 che è esploso in volo 3 mesi fa':
https://ukaviation.news/united-airli...wering-debris/

Questo pezzo, di un 747 invece, ha centrato in pieno un'automobile:
https://ukaviation.news/injuries-as-...er-dutch-town/

Si fa' una valutazione del costo/benefici in rapporto ai rischi.

Le osservazioni che leggo sui soldi "buttati" sull'esplorazione spaziale non li leggo sui budget di GRAN lunga superiori per le spese militari.
Di cui nella lista ce ne sono MOLTE opinabili per il costo/benefici, un pozzo senza fondo su progetti che nel tempo si rivelano dei completi fallimenti, sul piano economico, militare e sui benefici per la popolazione del loro stesso Paese.
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Old 06-05-2021, 11:52   #25
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Il rischio zero non esiste in nessun ambito scientifico.

Non dovremmo più avere aerei perchè non siamo assolutamente capaci di farli in sicurezza?

A sto' tizio gli è caduto in giardino un pezzo del motore del Boeing 777 che è esploso in volo 3 mesi fa':
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Questo pezzo, di un 747 invece, ha centrato in pieno un'automobile:
https://ukaviation.news/injuries-as-...er-dutch-town/

Si fa' una valutazione del costo/benefici in rapporto ai rischi.

Le osservazioni che leggo sui soldi "buttati" sull'esplorazione spaziale non li leggo sui budget di GRAN lunga superiori per le spese militari.
Di cui nella lista ce ne sono MOLTE opinabili per il costo/benefici, un pozzo senza fondo su progetti che nel tempo si rivelano dei completi fallimenti, sul piano economico, militare e sui benefici per la popolazione del loro stesso Paese.
Domanda banale... esistono modi per evitare che questi pezzi cadano incontrollati?
Se esistono perchè non vengono attuati dalla Cina?
E' una ragione di costi? allora non è un problema scientifico.
Il rischio zero non esiste... però tra limitarlo e non fare niente... avremo una via di mezzo?
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Non sei una brutta persona, non mi interessa il tuo pensiero...
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Old 06-05-2021, 11:54   #26
fraussantin
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Dobbiamo definire il "fare in sicurezza".

Il rischio zero non esiste in nessun ambito scientifico.

Non dovremmo più avere aerei perchè non siamo assolutamente capaci di farli in sicurezza?

A sto' tizio gli è caduto in giardino un pezzo del motore del Boeing 777 che è esploso in volo 3 mesi fa':
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Questo pezzo, di un 747 invece, ha centrato in pieno un'automobile:
https://ukaviation.news/injuries-as-...er-dutch-town/

Si fa' una valutazione del costo/benefici in rapporto ai rischi.

Le osservazioni che leggo sui soldi "buttati" sull'esplorazione spaziale non li leggo sui budget di GRAN lunga superiori per le spese militari.
Di cui nella lista ce ne sono MOLTE opinabili per il costo/benefici, un pozzo senza fondo su progetti che nel tempo si rivelano dei completi fallimenti, sul piano economico, militare e sui benefici per la popolazione del loro stesso Paese.
Se tutti smettessimo di spendere in esercito armamenti e affini , sarebbe un bene per tutti.

Ma come ben sai se uno stato cessa di avere un esercito e relativi armamenti tempo 0 viene invaso dal cattivone di turno.

Purtroppo sono di primaria necessità perché appunto l'uomo è fatto così da sempre e non cambierà mai.

Riguardo agli aerei la penso esattamente come te. Sono necessari , ma assolutamente non sicuri con aeroporti e rotte pericolosissime.

Quando un aereo si schianterà nel centro di una citta prob cambierà anche lì qualcosa. Finché cade solo un pezzo in testa ad un cittadino qualunque non frega niente a nessuno.

L'importante è che non si possa volare sopra le teste dei politici ( parlo dell'America ) chi se ne frega degli altri


Cmq si ci sono moltissime opere pubbliche e progetti scientifici di dubbia utilità. Non ho mai detto il contrario.
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Ultima modifica di fraussantin : 06-05-2021 alle 11:56.
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Old 06-05-2021, 13:53   #27
cronos1990
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Domanda banale... esistono modi per evitare che questi pezzi cadano incontrollati?
Se esistono perchè non vengono attuati dalla Cina?
E' una ragione di costi? allora non è un problema scientifico.
Il rischio zero non esiste... però tra limitarlo e non fare niente... avremo una via di mezzo?
È un discorso diverso. Un conto è ridurre i rischi (e gli errori). Ed è condivisibile.

Un altro è reputare inutili o di dubbia utilità certe cose. E mi rattrista non poco la pressapochezza, l'ignoranza e la banalizzazione in certe questioni. Basterebbe guardarsi intorno: siamo circondati da un mondo che abbiamo letteralmente manipolato con tante cose utili e positive proprio attraverso studi e scoperte che vengono definite di "dubbia utilità".

Realtà che vanno dagli aspetti più piccoli a quelli di maggior rilevanza. E soprattutto l'acquisizione di una certa consapevolezza. Il passaggio più importante di quella lettera (che è stata letta senza testa, mi spiace dirlo ma è così) è proprio l'ultimo:
Quote:
La fotografia che allego a questa lettera mostra una vista della Terra realizzata dall’Apollo 8 quando era in orbita intorno alla Luna nel Natale del 1968. Di tutti i meravigliosi risultati raggiunti fino a ora dal programma spaziale, questa foto forse è la cosa più importante. Ci ha aperto gli occhi sul fatto che la nostra Terra è una bellissima e preziosa isola sospesa nel vuoto, e che non c’è altro posto per noi in cui vivere se non il sottile strato di superficie del nostro Pianeta, circondato dal nulla scuro dello spazio. Mai così tante persone si erano accorte prima quanto sia limitata la nostra Terra, e quanto sarebbe pericoloso alterare il suo equilibrio ecologico. Da quando questa foto è stata pubblicata, in molti si sono fatti sentire per raccontare i problemi e le sfide per l’uomo di questi tempi: l’inquinamento, la fame, la povertà, la vita nelle città, la produzione di cibo, il controllo delle acque, la sovrappopolazione. Non è sicuramente successo per caso se abbiamo iniziato a renderci conto di queste enormi sfide nel momento in cui l’era spaziale ai suoi primordi ci ha mostrato come appare il nostro Pianeta.
Ci si lamenta, e giustamente, di tanti comportamenti umani. Per me la società attuale fa schifo, ad essere onesti, e non mi ci ritrovo per nulla.

Ma certi ragionamenti sono alla stregua di questo modo di pensare che tanto deprechiamo.



E non dimentichiamo un fatto: parliamo di una lettera del 1970, all'epoca certe tematiche erano ancora in divenire, anzi nel pieno della Guerra Fredda e a ridosso del 1968 con tutto il mondo intero polarizzato verso le rivolte sociali, la guerra del Vietnam e tanti altri disastri sociali dell'epoca. Cosa che fa ancor più capire quanta consapevolezza, e conoscenza, della realtà che ci circonda permette di avere certi studi e certe imprese. Questo, ancor di più, dovrebbe far riflettere sull'importanza di queste cose.
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Ultima modifica di cronos1990 : 06-05-2021 alle 13:57.
cronos1990 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-05-2021, 13:56   #28
marcram
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Originariamente inviato da canislupus Guarda i messaggi
Domanda banale... esistono modi per evitare che questi pezzi cadano incontrollati?
Se esistono perchè non vengono attuati dalla Cina?
E' una ragione di costi? allora non è un problema scientifico.
Il rischio zero non esiste... però tra limitarlo e non fare niente... avremo una via di mezzo?
Esistono. Bisogna vedere se cadono incontrollati per disinteresse o per guasti.
In questo caso, mi pare che il razzo aveva un sistema per il rientro, ma c'è stato un guasto con le comunicazioni, e non è stato possibile attivarlo.

Poi, naturalmente c'è un po' di superficialità e di colpa, perché il sistema poteva essere ridondante o automatico. Ma comunque la situazione è frutto di un guasto, non di una scelta deliberata...
marcram è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 06-05-2021, 14:08   #29
fraussantin
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Ma solo a me quella lettera sembra la classica lista di giustificazioni per una richiesta fondi piena di bei discorsi belle promesse e prospettive e pochi risultati?

Potremmo scriverne una simile per convincere il governo a fare il ponte sullo stretto . Anzi mi sa che qualcuno l'ha fatta già da un pezzo.

Vabbè chiudo . Perché ovviamente non è consentito avere altre opinioni in merito. E ricordo che abbiamo il più bel pianeta del nostro sistema solare e probabilmente anche di quelli vicini e mentre lo stiamo distruggendo ci preoccupiamo di trovarne un altro.




Quote:
Originariamente inviato da marcram Guarda i messaggi
Esistono. Bisogna vedere se cadono incontrollati per disinteresse o per guasti.
In questo caso, mi pare che il razzo aveva un sistema per il rientro, ma c'è stato un guasto con le comunicazioni, e non è stato possibile attivarlo.

Poi, naturalmente c'è un po' di superficialità e di colpa, perché il sistema poteva essere ridondante o automatico. Ma comunque la situazione è frutto di un guasto, non di una scelta deliberata...

Se non ho capito male questo modello di razzo è già la seconda volta su 2 che da questo problema

L'altro credo sia finito in mare e alcuni pezzetti in testa agli africani , questo vedremo che fine farà.
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Old 06-05-2021, 14:22   #30
!fazz
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Originariamente inviato da canislupus Guarda i messaggi
Domanda banale... esistono modi per evitare che questi pezzi cadano incontrollati?
Se esistono perchè non vengono attuati dalla Cina?
E' una ragione di costi? allora non è un problema scientifico.
Il rischio zero non esiste... però tra limitarlo e non fare niente... avremo una via di mezzo?
esattamente, tralasciando guasti su sistemi non ridondati generalmente i vettori vengono governati nel rientro per fare in modo che cadano in luoghi isolati (generalmente in mare)....

certo che se non porti abbastanza carburante per gestire il rientro (con l'obiettivo di aumentare il payload ) non hai il minimo controllo di dove rientri il razzo,

c'è comunque da dire che la possibilità che cada in testa a qualcuno è veramente remota ma comunque come per altre problematiche i cinesi si dimostrano abbastanza menefeghisti del resto del mondo
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Desktop (three hundred,650gq,3800x+nh-u14s ,x570 arous elite,2x16GB ddr4 3200c16, rx5600xt pulse P5 1TB)+NB: Lenovo p53 i7-9750H,64GB DDR4,2x1TB SSD, T1000
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Old 06-05-2021, 14:50   #31
canislupus
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Originariamente inviato da cronos1990 Guarda i messaggi
È un discorso diverso. Un conto è ridurre i rischi (e gli errori). Ed è condivisibile.

Un altro è reputare inutili o di dubbia utilità certe cose. E mi rattrista non poco la pressapochezza, l'ignoranza e la banalizzazione in certe questioni. Basterebbe guardarsi intorno: siamo circondati da un mondo che abbiamo letteralmente manipolato con tante cose utili e positive proprio attraverso studi e scoperte che vengono definite di "dubbia utilità".
Io non ho mai detto che siano inutili...
ho detto solo che se si possa recuperare parte del razzo in condizioni di sicurezza e non lo si fa per motivi economici, non mi sembra una cosa intelligente.
Ipotizziamo io decida di costruire un'auto.
Non la doto dei freni perchè presumo di farla camminare solo su una pista dritta con poco carburante e voglio risparmiare sui costi.
Prendo una buca e la macchina sbanda.
In mancanza di freni devo affidarmi solo alla fortuna.
Con i freni ho una possibilità in più di cavarmela senza danni.
Non avrò mai il rischio zero perchè si potrebbero rompere i freni o non essere sufficienti, ma abbasso quantomeno la probabilità di un evento avverso.


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esattamente, tralasciando guasti su sistemi non ridondati generalmente i vettori vengono governati nel rientro per fare in modo che cadano in luoghi isolati (generalmente in mare)....

certo che se non porti abbastanza carburante per gestire il rientro (con l'obiettivo di aumentare il payload ) non hai il minimo controllo di dove rientri il razzo,

c'è comunque da dire che la possibilità che cada in testa a qualcuno è veramente remota ma comunque come per altre problematiche i cinesi si dimostrano abbastanza menefeghisti del resto del mondo
La possibilità sarà remota... però quella singola volta che accade, non è una grande consolazione sapere di essere stati sfortunati e che si sarebbe forse potuta evitare o reso ancora più rara.
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Non sei una brutta persona, non mi interessa il tuo pensiero...
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Old 06-05-2021, 15:37   #32
Mparlav
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Originariamente inviato da fraussantin Guarda i messaggi
Se tutti smettessimo di spendere in esercito armamenti e affini , sarebbe un bene per tutti.

Ma come ben sai se uno stato cessa di avere un esercito e relativi armamenti tempo 0 viene invaso dal cattivone di turno.

Purtroppo sono di primaria necessità perché appunto l'uomo è fatto così da sempre e non cambierà mai.
Ci sono anche le vie di mezzo.
Puoi dedicarci l'1% del PIL oppure il 3-4% (esempi reali) sulle spese militari ed avere sprechi molto diversi.
E soprattutto il come li spendi, anche in ambito militare, ciò che fa' la differenza.
Ci sono Paesi che hanno dedicato anche budget maggiori e sono stati ugualmente invasi. Di contro, le loro popolazioni hanno patito la fame.

Se guardiamo oggi alle centinaia di milioni di $ dell'epoca stanziati per la progettazione, sviluppo e, peggio, sperimentazione, degli ordigni termonucleari da decine di megatoni, all'atto pratico, quale giovamento ne ha tratto la comunità da tutta quella ricerca?
Pensa che dopo quasi 60 anni, non ne abbiamo tirato fuori nemmeno una centrale a fusione utilizzabile per la comunità
Ma vogliamo parlare dei rischi che abbiamo corso?

Mentre dalla "corsa allo spazio" degli anni '60-'70, direi che di benefici se ne sono visti.
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Ultima modifica di Mparlav : 06-05-2021 alle 15:48.
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Old 06-05-2021, 15:47   #33
Mparlav
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Originariamente inviato da canislupus Guarda i messaggi
Domanda banale... esistono modi per evitare che questi pezzi cadano incontrollati?
Se esistono perchè non vengono attuati dalla Cina?
E' una ragione di costi? allora non è un problema scientifico.
Il rischio zero non esiste... però tra limitarlo e non fare niente... avremo una via di mezzo?
Non sono bravi a gestire quella fase del lancio, non è una questione di budget.

E solo una parte della ricerca scientifica è condivisa a livello internazionale.

Anche altre agenzie spaziali hanno avuto fallimenti, decessi e danni, sia in fase di sperimentazione che operativa.
Di sicuro hanno sempre cercato di limitare i rischi per le missioni, ma come detto, il rischio zero non esiste.

Il problema c'è e va' risolto:
https://www.space.com/china-huge-roc...e-junk-problem
https://www.space.com/13049-6-bigges...lls-space.html
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Old 06-05-2021, 16:34   #34
marcram
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Se non ho capito male questo modello di razzo è già la seconda volta su 2 che da questo problema

L'altro credo sia finito in mare e alcuni pezzetti in testa agli africani , questo vedremo che fine farà.
Sì, a memoria mi pare che la prima volta non avesse il sistema di rientro, quindi era una mancanza. Questa volta l'hanno implementato, ma un guasto alle comunicazioni ne ha impedito l'utilizzo.
Sicuramente non è malafede... è inesperienza e superficialità. Stanno correndo, e non hanno la cultura della sicurezza che abbiamo in occidente.

Per quanto riguarda l'atterraggio, vedremo... Un 70% e oltre di possibilità è che cada in mare, poi c'è una rimanente alta probabilità che cada in zone desertiche o comunque disabitate. E poi c'è naturalmente la possibilità che cada in testa a qualcuno, remota ma non nulla...
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