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#21 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Gorizia/Trieste/Slovenia
Messaggi: 4338
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Quote:
come non quotarti! sognarsi di usare software opensource senza dare contributo (sia a livello di codice che economico) non dovrebbe proposto, IMHO. Poi, ovviamente, oltre alle licenze ci saranno dei costi di amministrazione (ma non ho idea di tali costi). Il messaggio che dovrebbe passare alle PA (visto che si andrebbe a competere con aziende che a mezzo di team di consulenti e rappresentanti certificati vendono funzionalità che non esistono ![]() detto questo....i contratti in gran parte sono già stati fatti. Voglio vedere chi/come riesce a tornare indietro. Mi auguro che il governo ALMENO imponga di usare formati liberi e tecnologie accessibili!
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Dio ha fatto il cavo, il diavolo il wireless. "CCIE-level challenges should stay in CCIE labs." (cit I.Pepelnjak) |
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#22 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Città: Roma
Messaggi: 1382
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Sono al terzo superiore di un istituto tecnico commerciale per programmatori, e sto studiando proprio in questi giorni che il nostro modello di stato, per diminuire il debito pubblico, utilizza beni e servizi "no profit" anche grazie al volontariato.
Teoricamente, dato che l'opensource è comunque meno costoso di software completamente proprietari, dovrebbe essere questa la via scelta dal governo... lo dice il libro di economia! ![]() |
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#23 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2008
Messaggi: 8406
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ottima cosa, ma di sicuro Brunetta nemmeno la legge...qualche segretario la cancellerà
riguardo l'adozione dell'opensource, beh, in principio le preoccupazioni di megamitch sono fondate, però da esperienze avute da altri Stati europei, asiatici e sudamericani sembra proprio che i costi iniziali siano ammortizzabili in non più di 3 anni col risparmio ottenuto sulle licenze senza contare che opensource == lavoro locale, quindi meno soldi a Redmond e più economia locale...in situazione di crisi lo Stato invece di far scavare buche la mattina per poi riempirle la sera, può tenere la gente impegnata nella migrazione.... i vantaggi a lungo termine sono enormi e quindi il progetto è fattibile per quanto riguarda le infrastrutture aziendali, teniamo presente che le aziende non usano i computer da ieri ( ok le pmi forse si ![]() l'unico vero problema sarebbe proprio educare gli utonti, ma anche quello non è costoso nè complicato....tanto OpenOffice non è poi così astruso, l'unico problema che ha sono i formati MS infine bisogna inserire nell'equazione il risparmio sugli antivirus, dati persi a causa di spyware, costi di inoperabilità delle macchine durante reinstallazioni/disinfezioni....sembrerà paranoico, ma fate caso che molti uffici pubblici hanno i PC guasti per almeno il 50% del tempo....Linux può abbattere questo trend infine abbiamo qui in Italia due esempio di eccellenza del passaggio all'opensource e sono Telecom ed Enel che hanno migrato tutte le loro infrastrutture a Linux e il processo è durato pochi anni, senza problemi di sorta e con buoni risparmi ottenuti |
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