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#21 |
Senior Member
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Città: Vigevano (PV)
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Aggiungo un piccolo suggerimento. Guardate che schifo la nostra spesa corrente. Se 'un c'avete voglia di andarvela leggerla nel sito dell'ISTAT vuol dire che preferite la propaganda ai numeri.
Sono di cattivo umore.
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#22 | |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
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Quote:
però, mi pare di ricordare, che perchè un fatturato (questo è, in ultima istanza, il prodotto interno lordo) cresca, deve aumentare sia la domanda che l'offerta. se si taglia il reddito disponibile è abbastanza difficile che la prima aumenti... |
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#23 | |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3224
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Quote:
ti faccio un esempio 100x0.40= 40 120x0.35= 42 penso si sia tutti d'accordo. fai conto che 100 e 120 siano due livelli di imponibile (rappresentato con discreta approssimazione dal prodotto interno lordo) e 40 e 35 due aliquote fiscali. ti lascio la conclusione e, in caso di buona volontà da parte tua, ti rimando alle dissertazioni di Arthur Laffer Ultima modifica di dave4mame : 29-02-2008 alle 17:55. |
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#24 | ||||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
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Quote:
L'utente harbinger ha riportato subito dopo il tuo intervento dati Istat. Leggiteli. Quote:
Invece nella gestione dei conti pubblici la responsabilità del governo è diretta, visto che decide gli impegni di spesa. Quote:
A parte ricordarti che la procedura di infrazione UE, per prassi, scatta dopo 3 anni consecutivi di sforamento dei parametri, ti riporto una parte ripresa da un intervento quotato dall'utente er-next: Quote:
Quote:
![]() E naturalmente nessun appunto alla mala gestione del cdx. Per favore leggiti i dati Istat postati da harbinger, specialmente quelli che riguardano l'indebitamento netto e dell'avanzo primario. Poi magari ne riparliamo. Quote:
Logico è che se non controlli le uscite ti dovrai solo affidare a maggiori entrate. Ripeto: i bilanci si fanno correlando entrate ed uscite. Quote:
![]() Lo sforamento del parametro sul rapporto deficit/PIL è avvenuto ininterrottamente dal 2003 al 2005; questo ha portato alla procedura di infrazione contro il nostro paese. ti riporto un altro passo dell'intervento che ti avevo linkato, che evidentemente non hai letto: Quote:
Essendo queste informazioni pubbliche, mette tristezza il tentativo di negarli. Ciao Federico |
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#25 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
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Ciao Federico |
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#26 | |
Senior Member
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Città: PD
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In quale film ? "Alice nel paese dei balocchi" ?
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#27 | |||||||||
Registered User
Iscritto dal: Mar 2007
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Quote:
Il governo uscente di centrosinistra non ha avuto quindi alcun merito, anzi solo la colpa di aver varato una Finanziaria elettorale, poco prima le elezioni del 2001, che ha fatto sforare il rapporto deficit/PIL oltre al 3% (3.2%). Quote:
Se il PIL peggiora, diminuiscono le entrate e quindi anche il saldo. Infatti, è proprio ciò che ci si aspetta per fine 2008: il peggioramento del saldo e del rapporto deficit/PIL, che salirà dall'1.9% al 2.2/2.4%. Quote:
Quote:
- nel 2001: rapporto deficit/PIL al 3.2% - nel 2002: rapporto deficit/PIL al 2.9% - nel 2003: rapporto deficit/PIL al 3.5% - nel 2004: rapporto deficit/PIL al 3.5% - nel 2005: rapporto deficit/PIL al 4.2% - nel 2006: rapporto deficit/PIL al 3.4% Questi sono i dati ufficiali ISTAT di adesso, tutti rivalutati secondo i nuovi criteri. La finanziaria 2006, l'ultima varata dal governo Berlusconi, è stata quella che ha rimesso a posto un po' i conti prima di consegnarli nelle mani del governo del centrosinistra. Ti faccio notare, inoltre, che sono stati circa dieci i paesi europei a non rispettare in quegli anni il rapporto del 3%, e tra questi anche Francia e Germania. Quindi, dire che nel 2001 avevamo GIA' sforato il 3%, te lo ripeto: a causa della Finanziaria elettorale varata dal CSX poco prima le elezioni, è assolutamente corretto e veritiero. L'ho già detto: non avrebbero dovuto tagliare le tasse in quel modo, favorendo soprattutto la fascia più privilegiata. Ma l'hanno fatto pensando di sostenere l'economia e i consumi. Purtroppo questa strategia non ha premiato. Ora i conti pubblici stanno meglio, ma gli italiani stanno MOLTO peggio, anche a causa dell'aumento del prelievo fiscale, che ha colpito soprattutto il ceto medio/basso. Quote:
Te l'ho già data la mia spiegazione: i conti sono peggiorati a causa del taglio delle tasse e del calo della crescita del PIL. Fattori che hanno contribuito a diminuire le entrate. Se poi consideri anche l'aumento delle spesa pubblica (che comunque è cresciuta anche dal 1996 al 2001, con i governi di centrosinistra) causato dal finanziamento delle grandi opere (che c'è stato veramente, parola di Di Pietro ![]() Quote:
La spesa aumenta? fa niente, aumentiamo le tasse. Almeno il centrodestra dal 2001 al 2006 le ha ridotte, anche se i benefici sono andati quasi tutti a chi già stava bene economicamente. Non lo sapevo, ora mi è tutto più chiaro. ![]() Quote:
Quote:
E' stato quasi un miracolo, perché partendo dall'iniziale 3.2% e finire la legislatura al 3.4% senza mettere mani nelle tasche dei cittadini in un periodo economico sfavorevole (quando uno dei tuoi principale partner economici è addirittura anche in recessione e gli altri paesi non se la passano bene), non è facile. Ovvio che aumentando il prelievo fiscale, anziché diminuirlo, avrebbe aiutato a mantenere il rapporto al di sotto del 3%. E' stata seguita una politica diversa, ma purtroppo non si è rivelata buona ai fini del patto di stabilità. Quote:
Ultima modifica di dasdsasderterowaa : 01-03-2008 alle 11:14. |
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#28 | |||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
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Quote:
![]() Ma hai letto il paragrafo in cui quoto l'utente er-next o continui a sparare slogan a caso? Avevo sperato di non dover ritornare di nuovo sull'argomento..... Quote:
Un altro fattore importante è stata l'azione del governo subentrato, sia con il provvedimento di inizio estate, sia indirettamente con la lotta al sommerso, impensabile nel lustro precedente quando imperversavano i condoni per far cassa. Ma il principale fattore, di gran lunga il più importante, è stata la crescita del PIL. Quote:
Quote:
![]() Quante volte deve esserti fatto notare che lo sforamento del 3% è avvenuto con le revisioni Eurostat del 2004/2005? Quote:
Sul fronte delle tasse ti sfugge evidentemetne che gran parte dei provvedimenti adottati nel corso della legislatura erano presentati al Parlamento come "senza aggravio di spesa". l'aumento della spesa pubblica... Quote:
![]() Evviva, era qualche mese che qualcuno non tirava più fuori la palla delle "grandi opere" berlusconiane. Mi autoquoto per brevità: http://www.hwupgrade.it/forum/showpo...4&postcount=88 Quote:
Quote:
con il tasso di riferimento BCE in costante calo (spesa per il servizio del debito in calo continuo), MA in presenza di una economia che non cresceva, logica voleva che fosse attuato uno stretto controllo sulla spesa pubblica. Invece si ricorse ai condoni e alla "finanza creativa" con i risultati noti: fu sforato ripetutamente il 3% del rapporto deficit/PIL; fu eroso sempre più anno dopo anno l'avanzo primario di bilancio tanto da portarlo quasi all'azzeramento: con questi risultati tutt' altro che miracolosi era scontato che arrivasse la temuta inversione di tendenza sul rapporto debito/PIL, che nel 2005 è ripreso ad aumentare. Il resto è la procedura di infrazione per deficit eccessivo* contro il nostro paese, la cui genesi è descritta nel mio intervento precedente. A fronte di tutti questi elementi, continuare a definire "quasi miracolo" questi risultati è davvero da ![]() Ciao Federico * a seguito di una vera e propria sconfessione dei conti pubblici così come erano presentati dall'Italia Ultima modifica di flisi71 : 03-03-2008 alle 17:36. |
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#29 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
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Quest'oggi il ministero dell'economia ha diffuso una nota sui dati Istat e ha diramato i dati sull'andamento delle entrate fiscali nei primi 2 mesi dell'anno, che continuano ad aumentare.
---------- bene le entrate fiscali: i tributi statali nei primi 2 mesi del 2008 cresciuti di 1,1 miliardi Pressione fiscale, il Tesoro smentisce l'Istat: nel 2007 è stata pari al 42,5% Per l'Istituto di statistica aveva invece raggiunto il 43,3%. Per il Tesoro commessi degli errori nel calcolo ROMA - E' scontro tra il ministero dell'Economia e l'Istat sulla pressione fiscale. La pressione fiscale nel 2007, se si tiene conto di alcuni aggiustamenti, è stata pari al 42,5%, inferiore rispetto al 43,3% rilevato dall’Istat per il quale invece si erano toccati i massimi degli ultimi 10 anni. Lo rende noto il ministero dell’Economia, spiegando che «L’Istat ha considerato tra i contributi anche la quota di trattamento di fine rapporto versata all’Inps dalle imprese con oltre 50 dipendenti (somme che sono e restano di proprietà degli stessi dipendenti). Al netto di questa somma (circa 5,5 miliardi di euro) la pressione contributiva si ferma al 12,9%, lo 0,4% in meno». Inoltre, prosegue il ministero, l’Istituto di statistica «non ha sottratto dalle imposte la parte di bonus incapienti versata nel 2007 (circa 560 milioni) né la cancellazione dell’anticipo di imposta che tutti gli anni i concessionari per la riscossione delle imposte versavano al fisco (entrambe le poste sono state considerate dall’Istat aumento di spesa). Al netto di queste poste la pressione tributaria sarebbe stata pari al 29,6% lo 0,3% in meno». ENTRATE FISCALI - Intanto continuano a correre le entrate fiscali. Gli importi incassati con il modello F24 nei primi 2 mesi dell'anno sono aumentati del 7,9%, toccando quota 34,5 miliardi. Lo rendono noto con un comunicato gli uffici del vice-ministro per l'Economia Vincenzo Visco. I tributi statali, nello stesso periodo, hanno dato un gettito di 19,8 miliardi con un aumento di 1,1 miliardi di euro. Il maggior gettito - spiega la nota delle Finanze - va collegato «in larga parte» al recupero di evasione fiscale attraverso la tax compliance, in pratica attraverso l'adeguamento fatto spontaneamente da parte dei contribuenti. «I primi dati disponibili per il febbraio 2008 - è scritto nel comunicato - confermano un andamento delle entrate più dinamico della crescita dell'economia italiana, a ulteriore testimonianza del costante recupero di base imponibile». «Il tasso di crescita delle entrate di febbraio conferma un fenomeno in atto dalla seconda metà del 2006 - affermano gli uffici del viceministro Visco nella nota - da allora, cioè, le entrate crescono in misura considerevolmente più elevata rispetto all'andamento del Pil nominale. Questa tendenza testimonia una perdurante elevata elasticità delle entrate rispetto al Pil, ben superiore a quella giustificabile in base a considerazioni tecniche e che invece va collegata per larga parte a un miglioramento della tax compliance». 03 marzo 2008 ------------------- Articoli: http://www.repubblica.it/2008/03/sez...bblici-68.html http://www.corriere.it/economia/08_m...ba99c667.shtml http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero Ciao Federico |
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#30 | ||||||||
Registered User
Iscritto dal: Mar 2007
Messaggi: 1239
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![]() ![]() Quote:
![]() ![]() Quote:
![]() se non consideriamo i nuovi criteri Eurostat del 2004/2005, l'Italia mica ha superato il rapporto del 3% durante i 5 anni di governo Berlusconi. O al limite è avvenuto solo nel 2005. Il 2003, ad esempio, avremmo chiuso con un 2.6% (grazie alle cartolarizzazioni e agli swap sugli interessi). In ogni caso, i dati che valgono sono quelli calcolati con i nuovi criteri Eurostat e questi dicono che l'Italia aveva già sforato il 3% nel 2001, a causa del governo uscente di centrosinistra. Stop, tutto il resto sono chiacchiere, perché non si possono paragonare indici calcolati con criteri diversi. Quote:
Ma poi, scusa, vuoi forse far credere che eventuali accertamenti iniziati nel 2006 con il governo Prodi abbiano già avuto effetti positivi durante lo stesso anno fiscale? ma che dici?! ![]() ![]() ![]() Pensa che l'accertamento su Valentino Rossi è iniziato nel 2005 e si è concluso solo qualche settimana fa con un patteggiamento. Quote:
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Che fai, scegli a convenienza quale criteri utilizzare? ![]() Quote:
Che è avvenuta sempre, anche durante i precedenti 5 anni di governo di centrosinistra. La spesa pubblica è aumentata anche allora. Quote:
Il fatto che poi non tutte le opere fossero coperte è comunque vero, purtroppo. I condoni e la cosiddetta "finanza creativa" sono stati degli utili provvedimenti vista la contingenza economica del nostro paese in un periodo davvero difficile. I condoni sono serviti per evitare di imporre nuove tasse e per far emergere alcuni capitali sommersi. Paradossalmente, i condoni hanno anche un utile funzione anti-evasione. Ultima modifica di dasdsasderterowaa : 03-03-2008 alle 19:34. |
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#31 | ||||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
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I dati sui conti pubblici presentati dai governi nazionali necessitano del riconoscimento ufficiale della UE per essere certificati. I numeri del 2001 sono stati rivisti con i nuovi criteri Eurostat nel 2004/2005, cioè a POSTERIORI. I numeri degli anni dal 2003 in poi INVECE NON erano ancora certificati quando l'Eurocommissario Almunia nel 2005 chieste ulteriori informazioni all'allora ministro Siniscalco. Questo perchè Eurostat non li aveva convalidati e aveva aperto una revisione richiedendo ulteriori informazioni all'Italia. Noti la differenza? Questo l'avevo già scritto negli interventi precedenti e mi sembrava di aver scritto in modo comprensibile....evidentemente mi sbagliavo. ![]() Quote:
![]() Ma NO, proprio NO, come ho spiegato sopra cerco di essere preciso per evitare di mischiare fatti differenti (avvenuti in tempi differenti) in un unico zibaldone indistinto. ![]() Quote:
Quote:
Sarebbe opportuno non mettere nella bocca degli altri pensieri inventati o che fanno comodo. Evidentemente mi riferivo alla "tax compliance", l'adeguamento spontaneo dei contribuenti, di cui a suo tempo ho scritto vari interventi, basandomi sui dati forniti dal Tesoro che mostravano gli andamenti nel tempo di varie voci di entrate. Voglio infine sperare che tu sappia che la strategia di "lotta e recupero del sommerso" si attua in varie modalità e i risultati si vedono nel tempo. Gli accertamenti ad esempio, visti i tempi lunghi di cui necessitano specialmente se il contenzioso va avanti, perdono di efficacia quando c'è sentore di imminenti condoni. Quote:
Quote:
Mia opinione le affermazioni di Berlusconi che nel 2004 parlò in più occasioni di una sorta di "giustificazione" all'evasione fiscale? Ma per piacere.... Quote:
![]() Veramente Di Pietro parlava della bontà dell'idea e non della sua attuazione, visto che novembre 2006 ha redatto un documento “Le Infrastrutture prioritarie” che ha sfoltito le mirabolanti "grandi opere senza soldi berlusconiane". Forse ti è sfuggita la differenza fra le parole evidenziate ![]() A proposito: cercati i documenti da me citati nell'intervento che ho quotato sopra. Non devi credere alle mie parole, ma a quelle della Corte dei Conti e del Servizio Studi della Camera dei Deputati. ![]() Buona ricerca e buono studio. Quote:
Per i condoni i cittadini onesti ringraziano sentitamente. Per la "finanza creativa" non basta la sconfessione ufficiale della UE? Ma di cosa si parla? Forse di carciofi e mele? ![]() Quote:
A proposito: è notizia di ieri la nota del Tesoro sull'indice di pressione fiscale e sulle entrate del primo bimestre 2008. Ciao Ciao Federico Ultima modifica di flisi71 : 04-03-2008 alle 11:12. |
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#32 | |||||||||
Registered User
Iscritto dal: Mar 2007
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Anche perché le varie manovre finanziarie di quegli anni sono state tutte varate secondi i vecchi criteri allora in vigore, quindi non è possibile attribuire alcuna colpa a Tremonti se, successivamente con la revisione dei criteri, l'Italia ha sforato il 3%. Se cambi i criteri, ovvio che i conti fatti due anni prima, non vanno più bene. Quindi, non puoi paragonare tra loro dati calcolati con indici diversi. Vogliamo confrontarli con i nuovi criteri? bene, allora l'Italia aveva già sforato il 3% nel 2001, "grazie" alla Finanziaria elettorale varata dal centrosinistra a fine 2000. Vogliamo utilizzare i vecchi criteri? allora anche negli anni successivi l'Italia non ha superato il tanto temuto 3%. Quote:
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In realtà, i risultati del 2006 della lotta all'evasione sono meriti dei provvedimenti presi nel 2004 e nel 2005 dall'allora governo di centrodestra. Sai bene che dall'inizio delle indagini alle prime riscossioni passano ben più di 6 mesi. Quote:
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I condoni sono sbagliati perché incrementano il senso di ingiustizia tra gli onesti, di chi paga regolarmente sempre le tasse. Però sono utili come misura anti-evasione perché, dopo il condono, lo Stato è a conoscenza della nuova situazione patrimoniale, quindi non sarà più possibile nascondere ancora ciò che è emerso con il condono. Questo era il significato delle mie parole. Senza il condono, quei capitali emersi sarebbero rimasti invisibili all'Erario. Quote:
Aspettiamo la risposta dell'ISTAT. |
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#33 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
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Botta e risposta dell'Istat e Tesoro:
http://www.repubblica.it/2008/03/sez...t-replica.html L'Istituto di statistica ha replicato oggi alla 'rettifica' del viceministro dell'Economia secondo il quale il peso del Fisco nel 2007 è stato invece al 42,5% del Pil Duello tra Istat e Tesoro "Pressione fiscale al 43,3%" Ma Visco ha ribattuto: "Sul piano della sostanza le cose stanno come diciamo noi" Rivisto il dato tendenziale sui prezzi a gennaio, +3%, e congiunturale a febbraio (+0,2%) ROMA - La stima sulla pressione fiscale "non è in discussione". Così l'Istat risponde alle precisazioni di ieri del viceministro dell'Economia, Vincenzo Visco, secondo cui la pressione nel 2007 sarebbe stata leggermente inferiore rispetto ai numeri forniti dall'Istituti di statistica (42,5% e non 43,3% del Pil, come sostenuto dall'Istat). L'Istat ha inoltre rettificato il dato sull'inflazione di gennaio e febbraio: per il primo mese, è stato corretto il tasso su base annua, che sale al 3 per cento dal 2,9 precentemente annunciato. Mentre su febbraio viene corretto l'aumento su base mensile, che scende a +0,2 per cento dal +0,3 per cento diffuso in precedenza. L'indicatore sulla pressione fiscale, spiega l'Istituto nazionale di statistica, "è ottenuto dal rapporto tra l'ammontare delle imposte (dirette, indirette e in conto capitale) e dei contributi sociali (effettivi e figurativi) e il Prodotto interno lordo (Pil): nel 2007 tale rapporto è risultato pari al 43,3 per cento, contro il 42,1 per cento del 2006". L'Istat precisa di aver tenuto conto delle osservazioni del viceministro Visco, e replica punto per punto, ricordando poi che i conti delle amministrazioni pubbliche e tutti gli indicatori derivati sono elaborati dall'Istat secondo i principi e le definizioni stabiliti nel Sistema dei Conti Economici Europei (SEC 95- Regolamento CE n.2223/96). La spiegazione dell'Istat. "Nei contributi sociali effettivi - sostiene infatti l'Istat - sono compresi i 5.508 milioni di euro versati all'Inps a titolo di Tfr" e "tali importi rientrano a pieno titolo nella categoria dei contributi sociali effettivi e la loro classificazione è stata operata in accordo con Eurostat". L'importo relativo all'erogazione del bonus agli incapienti (pari a 562 milioni di euro), previsto dal D.l. 159/2007 art.44, "è stato classificato tra le prestazioni sociali in denaro" ed essendo erogato ai soggetti passivi di Irpef la cui imposta netta per i redditi del 2006 è risultata pari a zero, "è assimilabile alla fattispecie di rimborso eccedente l'ammontare dell'imposta netta dovuta dal contribuente e quindi, secondo le raccomandazioni stabilite a livello internazionale" e "va classificato come prestazione sociale, in uscita del Conto delle Amministrazioni pubbliche e non a riduzione delle imposte dirette". Mentre l'importo di 4.939 milioni di euro conseguente al D.L. numero 248/2007 (cosiddetto milleproroghe) che ha soppresso l'obbligo dei versamenti in acconto da parte delle imprese Concessionarie della riscossione delle imposte - prosegue L'Istat - "è stato classificato tra gli altri trasferimenti in conto capitale". Un'operazione che corrisponde ad un rimborso alle imprese Concessionarie di imposte pagate una-tantum nel 1997 (una prima volta) e negli anni 1998, 1999 e 2002 (anni in cui si è avuto un aumento di aliquota). (4 marzo 2008) ------------------------ Ciao Federico |
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#34 | |
Bannato
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ma per l'amor di dio... ho buttato dentro i primi numeri in croce che mi sono venuti. dovevo davvero stimare la progressività dell'imposta, l'elasticità della curva, e il punto di picco? |
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#35 | |||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
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![]() Mi vedo costretto a quotarmi ancora una volta, nella speranza che tu lo legga una buona volta: Quote:
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Eurostat sconfessò l'uso delle scatole vuote su cui scaricare parte del deficit e del debito pubblico. Quote:
Per valutarne l'entità ti riporto un link: http://www.hwupgrade.it/forum/showpo...3&postcount=68 Quote:
Il "programma delle infrastrutture strategiche" (piano delle grandi opere) nel 2005 era arrivato ad includere ben 235 progetti per 264,3 miliardi di €. All'aprile 2005, secondo l'indagine del Servizio Studi della Camera dei Deputati, i dati erano: - i finanziamenti disponibili complessivi ammontavano ad appena 36 miliardi di € (di cui 18 miliardi di € ereditati dal precedente "Piano Generale dei Trasporti e della Logistica" del precedente governo; - le opere ultimate avevano un valore di poco più di 1 miliardo di €; - le opere cantierate inevece arrivavano a 15,3 miliardi di €. Quote:
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Ciao Federico Ultima modifica di flisi71 : 04-03-2008 alle 18:19. |
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#36 | |
Senior Member
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![]() Ciao Federico |
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#37 |
Bannato
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provo a riformularla senza numeri.
se l'aliquota fiscale è 0 (supponiamo per amor di semplicità che ci sia un'aliquota sola), abbastanza ovviamente il gettito è 0. se l'aliquota è 100, altrettanto ovviamente il gettito è 0; nessuno lavora "per la gloria. è quello che succede "in mezzo" che è fonte di discussione. il punto di massimizzazione del gettito fiscale in taluni casi si può ottenere con un'aliquota più bassa di quella effettivamente applicata. e questo per un motivo molto semplice; se dell'introito di un'ora aggiuntiva lavorata mi rimangono in tasca... diciamo 55 lire su 100, quell'ora se la lavoreranno 10 lavoratori: totale introito 450 lire (45x10) se di quell'ora in tasca rimangono 65 lire su 100, quelli disposti a lavorare quell'ora in più saranno un numero maggiore: diciamo 15? totale introito 525 (35x15). pensateci bene: quanti sono quelli che rifiutano di farsi pagare le ex-festività (invece di godersele) perchè tanto "se me le faccio pagare non mi rimane in mano nulla"? |
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#38 | |
Senior Member
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Quote:
Il problema di Scienza delle Finanze esposto non tiene conto del fattore temporale: 1) sfasatura temporale pagamento imposte rispetto al conseguimento del reddito; 2) fabbisogno monetario statale al momento dell'entrata in vigore delle nuove norme e conseguente necessità di "copertura" del periodo transitorio; 3) ad nauseam... Inoltre, il problema: - non considera le inefficienze di comunicazione e informazione; - che l'incremento reddituale, necessario a coprire la variazione dell'aliquota impositiva, deve essere commisurato alla capacità di saturazione lavorativa; - la predisposizione individuale a consumi e risparmio; - il ciclo economico corrente, - di nuovo ad nauseam... Ho capito benissimo che l'intento è far riflettere sulle potenzialità di massimizzazione del gettito fiscale. Purtroppo la maggior parte dei ragionamenti in proposito vanno bene per nazioni costruite from scratch (se mi passate il termine) e trovano un'applicazione difficoltosa, o impossibile, in nazioni di quasi sessanta milioni di abitanti e con una spesa pubblica così elevata se non con una pianificazione di durata ultradecennale che, stante l'instabilità (e incapacità?) dei nostri governanti, non credo assolutamente attuabile.
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#39 | |||||||
Bannato
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fermo restando che è un mero esercizio accademico, trovo abbastanza sterili le critiche
ribattendo punto per punto Quote:
lo "sfasamento" è di un esercizio, non di 20 anni; penso che chiunque possa trovare il lasso di tempo accettabile se non lo fosse, si potrebbe anche introdurre dei correttivi "immediati", quali ad esempio la tassazione degli straordinari con una sorta di cedolare secca e non imputazione degli importi sul reddito imponibile. Quote:
nell'esercizio attuale tassi "a vecchio". Quote:
Quote:
Quote:
però, guarda caso, in due paesi come francia e germania si sta rigettando l'idea delle 37 ore settimanali Quote:
però le stime di propensione a risparmio e investimento le devi considerare anche quando decidi di andare a toccare la leva fiscale verso l'alto, non verso il basso. Quote:
[quote] Ho capito benissimo che l'intento è far riflettere sulle potenzialità di massimizzazione del gettito fiscale. Purtroppo la maggior parte dei ragionamenti in proposito vanno bene per nazioni costruite from scratch (se mi passate il termine) e trovano un'applicazione difficoltosa, o impossibile, in nazioni di quasi sessanta milioni di abitanti e con una spesa pubblica così elevata se non con una pianificazione di durata ultradecennale che, stante l'instabilità (e incapacità?) dei nostri governanti, non credo assolutamente attuabile.[/QUOTE beh... gli stati uniti contano 300 milioni di abitanti... e bene o male le idee di laffer erano alla base della reaganomic. |
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#40 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: PD
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Quote:
La ricetta liberista prevede uno stato "leggero" e una imposizione fiscale più bassa , stile USA , i difetti sono che la distribuzione della ricchezza diventa molto disomogenea e la percentuale di gente che sopravvive cresce . La ricetta nordeuropea prevede forti investimenti statali e una fiscalità maggiore , questo porta però a una minore disponibilità di denaro in investimenti e una crescita più lenta .
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Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn |
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