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Old 11-12-2007, 23:14   #21
Senza Fili
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Discorso irrilevante: ora c'è l'Australia ed uno Stato che si chiama tale deve essere capace di far rispettare le sue leggi da tutti, a prescindere dalla loro cultura.
Esatto.
E comunque certi atti contro la persona non sono equiparabili a semplici usi e consuetudini, non stiamo parlando di indossare il kilt o vivere in tende, ma di veri e propri atti di violenza verso altri esseri umani, non giustificabili in nessun modo.
Senza Fili è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 11-12-2007, 23:42   #22
kintaro oe
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scusate ma ... vi rendete conto di quello che state dicendo ??
non esistono culture che ammettono la pedofilia e la legalizzano

persino ai tempi dei romani era permessa solo verso gli schiavi e non certo su tutta la popolazione .

se questo accade è perchè la situazione dentro le tribù è degenerata a tal punto da permettere ai pedofili di restare impuniti.
ehm......

http://statominimo.splinder.com/

Quote:
Nei mesi scorsi si è molto parlato di preti cattolici pedofili, ma si è poco discusso sulla pedofilia (non denunciata) nelle società islamiche. Allora ho fatto una piccola ricerca dopo aver letto da Grendel la notizia sui "mutandoni di Heidi".

Vi dicevo che cercando un po' in internet ho trovato questo articolo di Liberation ben spiegato dall'Associazione Prometeo, sulla pedofilia nelle Madrasse.

Bisogna anche dire che lo stesso Maometto era un pedofilo: aveva sposato una bambina di 6 anni e hanno consumato il matrimonio quando lei aveva 9 anni e il Profeta ne aveva 54.

Altra prova? Il Consiglio dei Guardiani in Iran ha legalizzato il matrimonio per le bambine a partire dai 9 anni.
http://www.associazioneprometeo.org/...p=1&iv=1&im=61

Quote:
REPORTAGE.

Islam e Pedofilia Il caso delle "Madrasse" denunciato dal settimanale Libération.

Stupri, sevizie, pedofilia. Si contano a decine, solo negli ultimi mesi, i casi di maltrattamenti e violenze sessuali in Pakistan sui ragazzini che studiano nelle madrasse, le discusse scuole coraniche tornate nell'occhio del ciclone dopo gli attentati del 7 luglio 2005 a Londra. Eppure - come sottolinea il quotidiano della sinistra francese 'Libération' in un lungo reportage pubblicato il 24 agosto 2005 - solo raramente le famiglie decidono di denunciare i responsabili, mentre i mullah, protetti dall'omertà dilagante e da 'appoggi che contano nelle amministrazioni locali, godono ancora di un'impunità "praticamente totale". 'Libération' si addentra nella complessa realtà dell'educazione religiosa in Pakistan, alla quale ricorrono soprattutto le fasce più povere della popolazione poiché i corsi sono gratuiti. Solo poche madrasse offrono lezioni di inglese, o insegnano a usare un computer. Nelle altre, e sono la stragrande maggioranza - osserva il quotidiano francese - si passano intere giornate a studiare a memoria il Corano, ma solo foneticamente, dal momento che gli allievi non parlano arabo. E i maltrattamenti, almeno stando alle poche testimonianze che trapelano, sono all'ordine del giorno. Come è successo ad Abid, 14 anni, pupillo, nel 2002, di un giovane insegnante in una madrassa di Karachi, nel sud del Pakistan. Il mullah ha cominciato a fargli avances sempre più insistenti. Quando Abid ha deciso di parlarne con i familiari e con il direttore della scuola coranica, l'insegnante gli ha versato addosso un'intera tanica di acido, sfigurandolo a vita. Il padre del ragazzo, un taxista, lo ha denunciato, ma finora non vi è stato alcun processo e la famiglia di Abid vive nel terrore, tempestata da minacce di morte. Nei mesi scorsi anche a Lahore, nel Pakistan orientale, un caso di pedofilia è venuto a galla rompendo il muro della censura mediatica. La mamma di Talha, 6 anni, ha trovato il figlioletto svenuto, con i vestiti insanguinati, sul pavimento di una moschea dove il bimbo prendeva lezioni di Corano. Quel pomeriggio, l'insegnante aveva mandato a casa tutti gli altri allievi molto prima del solito. Poi aveva portato Talha nella sua stanza, aveva chiuso la porta a chiave e l'aveva violentato, minacciando di picchiarlo. Il padre del piccolo è riuscito a far arrestare il mullah. Ma da quel giorno deve far fronte a continui ricatti e intimidazioni: i leader religiosi non cessano di fare pressioni sulla sua famiglia perché ritiri la denuncia al mullah pedofilo. Non sono solo gli atti di pedofilia a segnare le vite di molti allievi delle madrasse, spiega 'Libération'. In alcune scuole coraniche, i ragazzini vengono percossi e sottoposti a sevizie. A Faisalabad, nel Pakistan centrale, un coraggioso 11enne ha raccontato dei maltrattamenti che i responsabili di una madrassa del posto infiggevano quotidianamente agli studenti, incatenandoli e picchiandoli "come animali". Quando Atif ha osato ribellarsi, il suo maestro l'ha voluto punire in maniera esemplare. L'ha legato con dei fili elettrici e poi l'ha colpito ripetutamente con catene e spranghe di ferro, finché il ragazzino non si è accasciato al suolo perdendo i sensi. Trasportato d'urgenza all'ospedale, è sopravvissuto alle sevizie ma la stampa locale ritiene sia rimasto traumatizzato al punto da mettersi a piangere "ogni volta che vede un medico con la barba". Malgrado i recenti episodi di pedofilia riportati dai media pakistani, sono ancora in pochi, ricorda 'Libération', a "uscire allo scoperto" parlando apertamente di ciò che accade nelle madrasse. Fra le comunità più povere, d'altronde, regna la convinzione che far studiare i propri figli nelle scuole coraniche significhi "garantire il paradiso" a tutta la famiglia. Senza contare il fatto che in Pakistan le figure religiose detengono il "potere assoluto", come ha spiegato a 'Libération' un giornalista del quotidiano di Islamabad 'The Nation', che ha preferito mantenere l'anonimato. "Si sa che ci sono dei mullah pedofili, ma nessuno ne vuole parlare. Nel nostro Paese si è imposta una cultura dell'impunità. Raramente un esponente religioso viene condannato da un tribunale, e la stampa, soggetta a continue pressioni da parte degli stessi ambienti religiosi, ha quasi sempre le mani legate". Se qualcuno a Islamabad, poi, decide di alzare la voce, viene subito messo in un angolo, osserva 'Libáration'. Come Amir Liaquat Hussein, vice ministro pakistano per gli Affari Religiosi e conduttore di 'Alim On-Linè, un popolare programma televisivo dedicato all'Islam. Nel dicembre dell'anno scorso, in occasione di una conferenza sull'Aids, Hussein aveva sfidato gli ambienti islamici più oltranzisti dichiarando che i mullah - indicati dal governo come i soggetti più idonei a condurre una campagna di prevenzione contro il virus dell'Hiv - "non sono tagliati per questo ruolo perché abusano regolarmente dei loro allievi". Il vice ministro pose l'accento sulle "400 denunce di pedofilia a carico dei mullah" archiviate nel 2004 dalla polizia pakistana. "Sono stato il primo in assoluto ad affrontare la questione - ha spiegato con orgoglio a 'Libáration' -. E' un problema che esiste in ogni religione, ma qui da noi lo si maschera. Voglio dire la verità ai pakistani e alla comunità internazionale. E' una questione di etica. Questi abusi - ha aggiunto Hussein - non avvengono certo in tutte le madrasse pakistane, ma forniscono comunque un quadro negativo dell'Islam". Da quando ha deciso di parlare, il vice ministro è sotto assedio. Per placare le ire dei religiosi, ha dovuto scusarsi pubblicamente per aver offeso l'onore dei mullah. E' inoltre stato bersaglio di una dura campagna dei media, che hanno messo in dubbio la validità dei suoi diplomi e quindi della sua funzione di deputato. Hussein assicura che il presidente Pervez Musharraf e il premier Shaukat Aziz sono dalla sua parte, ma non possono appoggiarlo apertamente: "Vorrei cambiare le cose, ma ho bisogno del sostegno degli Usa perché politicamente si tratta di una questione molto delicata. Ho ricevuto minacce di morte: insomma mi batto contro estremisti molto potenti". Per il mullah Gulam Rassoul, invece, uno dei capi della madrassa Binoria di Karachi, Hussein non è che un "pagliaccio". "Non ci sono maltrattamenti da noi. Forse altrove, ma non da noi", ha affermato deciso replicando all'intervista rilasciata dal vice ministro per gli Affari Religiosi. E mentre il “dossier pedofilia” è ripiombato nell'indifferenza generale, a Islamabad continua il braccio di ferro tra Musharraf e gli ambienti islamici radicali sulla riforma delle scuole coraniche. Dopo le stragi di Londra (tre dei quattro attentatori suicidi avevano frequentato istituti religiosi del Paese islamico), il leader pakistano ha adottato il 'pugno durò contro gli istituti 'abusivi, quelli cioè che non hanno ancora provveduto a registrarsi presso gli organismi preposti, intimandoli a ufficializzare la loro posizione entro la fine di dicembre per evitare la chiusura. Musharraf ha anche ordinato l'espulsione di tutti gli studenti stranieri dalle madrasse. Ma secondo 'Libáration' è come "sbattere contro un muro", visto che molti istituti ricevono finanziamenti propri e non dipendono, per sopravvivere, dai sussidi di Islamabad. Attualmente in Pakistan si contano circa 20 mila scuole coraniche (contro le appena 137 che esistevano ai tempi della spartizione tra India e Pakistan, nel 1947). Esistono due tipologie di madrassa: quelle 'ufficiali, regolarmente registrate presso il 'Wifaq-ul-Madaris', il Comitato Centrale delle Madrasse, che ne coordina e dirige le attività; e quelle “indipendenti”, almeno 10 mila stando alle ultime stime, concentrate nell'area di confine con l'Afghanistan e svincolate da qualsiasi controllo (sono quelle che preoccupano maggiormente il governo per via dei legami con l'integralismo islamico e settario). Si calcola che oggi almeno un milione di studenti studi nelle madrasse in Pakistan, contro gli 1,9 milioni di iscritti nelle scuole statali.
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Ultima modifica di kintaro oe : 11-12-2007 alle 23:47.
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Old 11-12-2007, 23:51   #23
D.O.S.
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Originariamente inviato da kintaro oe Guarda i messaggi
si ... ma lo fanno di nascosto
in tutte le civiltà esistono forme di abuso verso i più deboli , la pedofilia è un modo di manifestarsi di questo impulso.
creando delle leggi che puniscono anche con la morte i casi di stupro e di abuso significa che quella società stessa cerca di porre freno a tale sfogo sociale.

nell'articolo sembra che gli aborigeni accettino la pedofilia senza battere ciglio , come se qualsiasi madre o padre trovasse normale che qualcuno li entri in casa e si trombi il figliolo nella culla : è assurdo.

sono convinto che prima della colonizzazione la pedofilia non era diffusa fra gli aborigeni e quei casi che capitavano venivano puniti

se questo non capita più è a causa di una degenerazione sociale avvenuta dentro i villaggi e provocata dalle condizioni di vita in cui si trovano.
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Old 11-12-2007, 23:55   #24
kintaro oe
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E' vero che lo fanno di nascosto, tuttavia non commettono un crimine....

Ti rendi conto che per un pedofilo, basterebbe che si convertisse (per comodo) alla religione islamica, per avere una giustificazione plausibile ?
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Old 12-12-2007, 00:13   #25
D.O.S.
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Originariamente inviato da kintaro oe Guarda i messaggi
E' vero che lo fanno di nascosto, tuttavia non commettono un crimine....

Ti rendi conto che per un pedofilo, basterebbe che si convertisse (per comodo) alla religione islamica, per avere una giustificazione plausibile ?
per avere una giustificazione dovrebbe sposarsi con la bambina perché nell'islam i rapporti sessuali prima del matrimonio sono proibiti e possono essere condannati molto duramente.

ma dubito che abbiano bisogno di una giustificazione visto che possono farlo pure qui e tenerlo nascosto .....e spesso non vengono beccati.

usare la propria carica religiosa per abusare dei più deboli è un comportamento molto diffuso e assai antico .
in qualsiasi religione dove l'atto sessuale e la sessualità sono soggette a restrizioni morali trovi sacerdoti che sfruttano la loro carica per andare contro a tali regole e rimanere impuniti.

quello che sta capitando fra gli aborigeni però non ha nulla a che vedere con ciò .... da come viene descritto nell'articolo sembra quasi che l'intera popolazione sia impazzita : neonati che vengono stuprati , addirittura abusi di gruppo con più persone .... queste cose capitano solo quando un'intera società va fuori di testa .
In un normale villaggio di aborigeni che vivono come tali cose del genere porterebbero all'estinzione della popolazione nel giro di 3 generazioni.
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Old 12-12-2007, 07:50   #26
drakend
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Originariamente inviato da D.O.S. Guarda i messaggi
si ... ma lo fanno di nascosto
in tutte le civiltà esistono forme di abuso verso i più deboli , la pedofilia è un modo di manifestarsi di questo impulso.
creando delle leggi che puniscono anche con la morte i casi di stupro e di abuso significa che quella società stessa cerca di porre freno a tale sfogo sociale.

nell'articolo sembra che gli aborigeni accettino la pedofilia senza battere ciglio , come se qualsiasi madre o padre trovasse normale che qualcuno li entri in casa e si trombi il figliolo nella culla : è assurdo.

sono convinto che prima della colonizzazione la pedofilia non era diffusa fra gli aborigeni e quei casi che capitavano venivano puniti

se questo non capita più è a causa di una degenerazione sociale avvenuta dentro i villaggi e provocata dalle condizioni di vita in cui si trovano.
Cioè è colpa degli occidentali brutti e cattivi?
A me non interessa se la pedofilia è nella cultura o meno degli aborigeni: se è così eliminano questa roba dalla loro cultura oppure tutti quelli che la praticano possono marcire in galera e delle loro scuse non potrebbe fregarmene di meno.
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Old 12-12-2007, 11:44   #27
D.O.S.
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Originariamente inviato da drakend Guarda i messaggi
Cioè è colpa degli occidentali brutti e cattivi?
A me non interessa se la pedofilia è nella cultura o meno degli aborigeni: se è così eliminano questa roba dalla loro cultura oppure tutti quelli che la praticano possono marcire in galera e delle loro scuse non potrebbe fregarmene di meno.
il nazismo è parte della cultura tedesca ?
il fascismo è parte della cultura italiana ?
la pedofilia è parte della cultura cattolico-clericale ?
la mafia è parte della cultura italiana ?


se sì .... di chi è la colpa se il tedeschi sono diventati nazisti , gli italiani fascisti e mafiosi, i preti pedofili ?

nazismo, fascismo, mafia e pedofilia sono solo effetti ... se vuoi eliminarli devi prima capire le cause che li hanno generati e bloccare quelle.

possono anche mettere in carcere tutti gli aborigeni che stuprano dei bambini ma non risolveranno il problema : continueranno a stuprare e a finire in galera.
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Old 12-12-2007, 11:47   #28
drakend
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Originariamente inviato da D.O.S. Guarda i messaggi
possono anche mettere in carcere tutti gli aborigeni che stuprano dei bambini ma non risolveranno il problema : continueranno a stuprare e a finire in galera.
Esatto. Prima o poi gli entrerà nella testa che quella parte della loro cultura, semmai fosse vero che ne faccia parte, deve essere abbandonata.
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Old 12-12-2007, 11:54   #29
Marco!
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ma non fa parte della loro cultura stuprare i bambini.. ma cosa state dicendo?

gli aborigini sono stati rovinati dallo stato austrauliano che ha preso le loro terre e le ricchezze che aveva da offrire e le ha vendute al miglior offerente lasciando loro nella merda senza lavoro e senza soldi.

unisci questo a un alcolismo estramente diffuso ed ecco ceh arrivano gli stupri e via dicendo.

altro che cultura.
Marco! è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 12-12-2007, 12:10   #30
drakend
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Originariamente inviato da Marco! Guarda i messaggi
ma non fa parte della loro cultura stuprare i bambini.. ma cosa state dicendo?

gli aborigini sono stati rovinati dallo stato austrauliano che ha preso le loro terre e le ricchezze che aveva da offrire e le ha vendute al miglior offerente lasciando loro nella merda senza lavoro e senza soldi.

unisci questo a un alcolismo estramente diffuso ed ecco ceh arrivano gli stupri e via dicendo.

altro che cultura.
Cioè è colpa dei bianchi brutti e cattivi?
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Old 12-12-2007, 12:16   #31
Marco!
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Originariamente inviato da drakend Guarda i messaggi
Cioè è colpa dei bianchi brutti e cattivi?
no, non mi pare di aver detto questo.

ho solo detto che lo stupro di bambini non fa parte della cultura aborigena e ho cercato di spiegare perchè stanno succendendo queste situazioni.
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Old 12-12-2007, 12:26   #32
drakend
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Originariamente inviato da Marco! Guarda i messaggi
no, non mi pare di aver detto questo.

ho solo detto che lo stupro di bambini non fa parte della cultura aborigena e ho cercato di spiegare perchè stanno succendendo queste situazioni.
ok ma il reato lo puniamo no?
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Old 12-12-2007, 12:28   #33
Marco!
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si si certo che è da punire.
Marco! è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 12-12-2007, 12:29   #34
drakend
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Originariamente inviato da Marco! Guarda i messaggi
si si certo che è da punire.
Ok siamo d'accordo allora.
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Old 12-12-2007, 12:30   #35
k|o
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Originariamente inviato da D.O.S. Guarda i messaggi
scusate ma ... vi rendete conto di quello che state dicendo ??
non esistono culture che ammettono la pedofilia e la legalizzano

persino ai tempi dei romani era permessa solo verso gli schiavi e non certo su tutta la popolazione .

se questo accade è perchè la situazione dentro le tribù è degenerata a tal punto da permettere ai pedofili di restare impuniti.
ma che ne sai te di come si conduce la vita degli aborigeni???
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Old 12-12-2007, 13:01   #36
Banus
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Originariamente inviato da k|o Guarda i messaggi
ma che ne sai te di come si conduce la vita degli aborigeni???
Se qualcuno ha delle prove che la pedofilia è parte integrante della cultura aborigena farebbe un servizio a tutti postando i riferimenti
(e possibilmente pareri di esperti, e non articoli di giornale)

L'unica cultura di cui sono a conoscenza in cui atti sessuali su bambini prepuberi sono giustificati è una sperduta tribù polinesiana; e anche in quel caso è una fellatio rituale, e non un rapporto sessuale.
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry
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Old 12-12-2007, 14:10   #37
D.O.S.
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Originariamente inviato da k|o Guarda i messaggi
ma che ne sai te di come si conduce la vita degli aborigeni???
perché una società che ammette lo stupro verso un bambino è destinata a scomparire nel giro di qualche generazione.

altra cosa sono i riti tribali di passaggio alla pubertà : l'infibulazione è un rito tribale , provoca dei traumi ed è criticabilissima ma non impedisce alla popolazione di riprodursi e generare nuovi individui.
lo stesso discorso si potrebbe fare con la circoncisione a scopo religioso .

inoltre la società degli aborigeni australiani è a base matriarcale : le donne scelgono i loro compagni e spesso questi hanno altre compagne in altri villaggi.
Atti di pedofilia socialmente accettati verso delle bambine sono quindi assurdi , si possono trovare al massimo in una società rigidamente patriarcale come quella islamica .
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Old 12-12-2007, 14:32   #38
sider
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Il numero di stupri di bambini in ambito familiare in Italia è elevatissimo.....e sono solo quelli denunciati. Noi non abbiamo scuse, paladini della civiltà.
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Old 12-12-2007, 15:07   #39
Gemma
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Cioè è colpa dei bianchi brutti e cattivi?
beh, in un certo senso si; spiace dirlo ma è così.
Prima della "colonizzazione" gli aborigeni vivevano secondo un proprio codice, e non mi pare che ciò abbia mai creato disturbo a noi.
Siamo stati noi, popoli così "civilmente" progrediti" a mandarli letteralmente allo sfascio, nello stesso modo in cui sono stati sterminati gli indiano d'america.
Non sono stati minimamente fatti progredire.
Abbiamo solo rotto il loro equilibrio immettendo nella loro vita elementi distruttivi come l'alcool, la droga e... lo zucchero.

Ovvio poi che diventi quasi impossibile mantenere un equilibrio.
Equilibrio ci sarebbe stato se le due popolazioni non avessero mai interagito.
Ognuna avanti per la propria strada.

Ricordiamo che la bambina in questione era stata in un primo tempo tolta e poi rimessa fra la propria gente.

Pensate a prendere un cucciolo di leone, allevarlo per un paio di anni e poi reimmetterlo nel branco. Che sorte credete avrebbe?
Gemma è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 12-12-2007, 15:33   #40
drakend
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Sì ma allora questo stupro lo consideriamo stupro o semplice fatto culturale? Decidetevi eh...
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