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#21 | |
Member
Iscritto dal: Sep 2003
Messaggi: 263
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Helios, aiutaci tu... Alla teoria mi pare invece proprio il contrario, è l'economia di mercato ad essere più inefficiente di quella pianificata. Le attività dei singoli e la loro capacità di adattamento sono già limitate dai loro stessi mezzi ed interessi nell'adattarsi ai bisogni sociali, ma è la loro mancanza di coordinazione a determinarne la maggior inefficienza intrinseca rispetto ad un sistema rispondente a logica razionale. Senza contare i benefici che lo sviluppo delle comunicazioni potrebbe avere in sistemi del genere. Esistono poi virtualmente infinite diverse soluzioni e varianti di sistemi sociali pianificati (più o meno centralizzati, verticistici o di base). Mi pare frettoloso bollarli come "marci". Se ci trovassimo in 100 a dover mettere in piedi una società ci divideremmo senz'altro i compiti. Tale dinamica non cambia qualitativamente con l'aumentare del numero, ma quantitativamente sotto il profilo della difficoltà di coordinare efficacemente il sistema senza rinunciare ad ampi margini di flessibilità. Per questo tanto meno saremo, tanto più sarà facile farlo. |
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#22 | |
Member
Iscritto dal: Sep 2003
Messaggi: 263
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Ultima modifica di Car|o : 05-09-2005 alle 14:52. |
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#23 | |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2005
Messaggi: 78
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Dare il potere ai tecnocrati... quando la politica fallisce, normalmente la palla passa ai tecnocrati, che hanno per giunta il difetto di non essere legittimati. Oltre a fare di loro una quantità di cappelle, come tutti i ciarlatani alla corte di Kruscev che volevano fare crescere la "kukuruza" in Siberia... Penso che il passaggio da un'economia anarchica, ad una controllata o proprio pianificata, comunque attraverserà per un periodo le paludi della tecnocrazia più delirante, e di una politica allo sbando. Ho paura che in un futuro non molto lontano assisteremo ad esperimenti assurdi e a forme di carestia... purtroppo negli ultimi cento anni ci siamo abituati a forme di progresso sostanzialmente indolore, nel senso che il prezzo da pagare lo abbiamo scaricato sul Terzo Mondo, ma credo che torneremo per un periodo a scontare direttamente sulla nostra pelle il buono e il cattivo delle scelte che andremo a fare e dei passaggi che dovremo attraversare. |
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#24 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14044
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E' impossibile che un sistema pianificato abbia una maggiore conoscienza delle istanze economiche provenienti dal basso rispetto ad un sistema capitalistico. L'ottimo e il prezzi di equilibrio saranno posti in posizione più inefficiente rispetto al libero mercato. E' così,fidati. Se per pianificata intendi un economia regolata da istanze esterne (classe politica, leggi e regolamenti) siamo d'accordo, ma non è l'accezione primaria di economia "pianificata".
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#25 | |
Member
Iscritto dal: Sep 2003
Messaggi: 263
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Le cartine di tornasole del mercato hanno tempi abbastanza lunghi. Fra l'ideazione, la commercializzazione di un prodotto, l'analisi di vendita ed il successivo adattamento, passa un tempo assai lungo, coinvolgendo inoltre una contiguità di soggetti diversi (produttore-distributore-rivenditore, ad esempio) senza contare tutte le risorse sprecate per influenzare il mercato stesso (pubblicità). |
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#26 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14044
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Il controllo sui meccanismi economici c'è già, anche se viviamo in una fase "liberista" "globalizzata" (dovuta all'ordine economico mondiale "americano") e tendenzialmente contraria a dazi&co. Prendiamo il sistema antidumping e il protezionismo agricolo. La politica distorce i meccanismi deterministici dell'economia per articolare gli interessi di una collettività o di un gruppo. Le quote latte (regolamento "esterno" a libero mercato) sono fatte in modo tale che i prezzi si mantengano artificialmente elevati, il protezionismo agricolo fa in modo che i prodotti agricoli occidentali abbiano un prezzo competitivo rispetto a quelli extracomunitari, l'antidumping lo stesso..per evitare l'invasione di prodotti troppo "competitivi". Persino l'america patria del liberismo economico influenza l'economia con i sussidi ai farmer. E cmq non esiste stato in cui governano gli economisti o i tecnici..governano i politici. Tutto questo per dire cosa? L'economia non ha introiettate delle regole in grado di salvaguardare l'ambiente e le istanze sociali, perchè sono regole aliene dai suoi meccanismi interni. Ci vuole altro (che per me è la politica), ovvio che non è sufficiente, anche l'innovazione tecnologica (se pulita) porta a miglioramenti sull'ambiente. Kyoto (che è un trattato politico e non economico) è un buon passo in questa direzione. Anch'io sono scettico sulla "tecnocrazia"..un tecnocrate non è in grado di governare senza imporre dei "valori" e delle scelte non economiche. Non sono d'accordo con l'ultima tua analisi..il progresso dell'occidente non è dovuto al terzo mondo (anzi per progredire ci siamo dovuti sbarazzare del sistema coloniale), ma alle sue società libere, in cui i singoli agenti del mercato hanno una forte autonomia e libertà. Questo porta a investimenti, accumulazioni di capitale, scoperte scientifiche e progresso tecnologico.
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#27 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14044
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E se anche vi fosse questa impossibile omniscienza l'autoreferenzialità partitocratica distruggerebbe ogni parvenza di efficienza. Conviene lasciare la libertà ai singoli agenti di mercato di autoregolarsi e di creare un punto di equilibrio. Poi ex-post la politica riequilibrerà le differenze cercando di limitare il conflitto sociale e le disuglianze. A priori invece conviene dare delle regole "organiche" in ambito economico (antitrust-legge sul conflitto di interessi, insider trading etc) senza ingabbiare il tutto nella burocrazia politica, ovviamente.
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#28 | |
Member
Iscritto dal: Sep 2003
Messaggi: 263
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#29 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Le necessità di comunicazione in un gruppo umano crescono con il quadrato dei componenti, secondo un modello rudimentale, e se introduci una struttura gerarchica per ridurre questa crescita devi considerare il tempo di attraversamento di tutta la gerarchia (nel caso peggiore)... non ci sono pasti gratis ![]()
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#30 | |
Member
Iscritto dal: Sep 2003
Messaggi: 263
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#31 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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#32 | |
Member
Iscritto dal: Sep 2003
Messaggi: 263
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Ultima modifica di Car|o : 05-09-2005 alle 16:50. |
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#33 | |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2005
Messaggi: 78
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L'Uomo nasce senza regole, è la convivenza che gliele impone. E tanto più la convivenza è difficile, tanto più facilmente accetta le regole che restringono la sua libertà. Poi c'è sempre stato chi ha scelto di spiccare il volo... le terre vergini servivano a questo. Ma oggi terre vergini non ce ne sono più. Ultima modifica di Heinlein : 05-09-2005 alle 16:45. |
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#34 | |
Member
Iscritto dal: Sep 2003
Messaggi: 263
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Perché la collettivizzazione deve essere "sopportabile"? Perché non può anzi essere meno restrittiva di ciò a cui siamo adesso abituati? Ultima modifica di Car|o : 05-09-2005 alle 16:56. |
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#35 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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#36 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14044
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La determinazione di queste due variabili (prezzo e quantità) da parte della classe politica non può mai essere in linea con quanto esige e pretende il mercato, dando luogo a fenomeni di inefficienza fisiologica. La pianificazione è tipica dei regimi antiliberali e antidemocratici, in quanto un sistema verticistico e spesso autoreferenziale si arroga il diritto di decidere ad esempio i prezzi e le quantità dei singoli prezzi a prescindere spesso delle istanze della società. Inoltre una classe politica che abbia il monopolio del controllo economico tende a riprodurre fenomeni clientelari e di rendita partitica, non esiste un controllo politico che possa avere dei criteri equanimi e di "razionalità". Conoscendo i polli (i politici) conviene che vi sia la massima libertà economica da parte del singolo e degli agenti economici. Questo non significa anarchia o assenza di regole. La classe politica dovrà legiferare affinchè i singoli agenti economici rispettino le regole (anche quelle estranee al gioco economico, quali ad esempio quelle della tutela ambientale) e controllare che vi sia una redistribuzione delle risorse alla collettività (come ad esempio fanno le socialdemocrazie del nord-europa). Si parla abbastanza spesso della crisi degli stati moderni per sovraccarico di competenze e funzioni..se si pianifica anche l'economia dall'alto gli dai la mazzata finale.
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We are the flame and darkness fears us ! Ultima modifica di zerothehero : 05-09-2005 alle 17:28. |
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#37 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14044
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Ma tu smentisci con questa affermazione secoli di principi liberali ![]() La stato di diritto nasce per difendere la proprietà e i beni del singolo dall'arbitrio dello stato e della classe al potere.. E' ovvio quindi che la collettivizzazione non va di pari passo con lo stato liberale, tanto più con quello democratico.
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#38 | |
Member
Iscritto dal: Sep 2003
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#39 | |
Member
Iscritto dal: Sep 2003
Messaggi: 263
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Chi ha bisogno di stabilire prezzi, chi ha bisogno di partiti, di denaro in un sistema pianificato, in una democrazia partecipativa? Basta stabilire ragionevoli quote massime di beni utilizzabili per unità di tempo per ogni singolo, che possono anche andare ben oltre il benessere medio attuale, se il numero di individui è basso a sufficienza. E possono essere stabilite democraticamente. Chi vorrebbe mai avere più di quanto non possa utilizzare? |
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#40 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Anche nel caso del cervello una delle teorie proposte parla di "competizione" fra diversi pensieri da cui emergerebbero i pensieri coscienti.
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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