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Old 13-05-2008, 21:50   #181
lowenz
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Originariamente inviato da ozeta Guarda i messaggi
resta il fatto che sulla terra "entra" luce, raggi, meteore..quindi proprio chiuso o "adiabatico"...per essere fiscali..
Infatti non è isolato, è chiuso (=non scambia massa ma scambia energia).
Se poi vogliamo considerare qualche sasso termodinamicamente importante,vabbè, fate voi, è aperto, ma sfido qualsiasi scienziato a considerare la portata di ferro delle meteoriti come rilevante ai fini energetici
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Old 13-05-2008, 21:54   #182
lowenz
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Originariamente inviato da John Cage Guarda i messaggi
ma non ti pare che in questo caso questo discorso sia un pò fuorviante? L'energia rinnovabile come il solare è veramente rinnovabile. L'energia come il petrolio o l'uranio non è rinnovabile. La termodinamica che interessa a noi è anche quella applicata a piccoli sistemi per i quali l'entropia c'entra eccome. Un esempio banale: una abitazione disperde il suo calore. Come si fa a mantenerla la temperatura costante al suo interno? Dove trovo energia nobile da poter utilizzare ed utilizzarla senza troppi sprechi e senza un eccesso di emissione di CO2?
Ma certo che il solare (non l'energia solare) è rinnovabile, ma perchè c'è il sole, non perchè si riesca in qualche modo ad avere sempre lavoro dall'energia usata (che invece degrada cmq in calore): "Rinnovabile" è una parola controversa.....l'energia solare non è "rinnovabile" una volta che è diventata calore, semplicemente ne abbiamo una lunghissima scorta che non dipende dalla Terra (o in minima parte, data l'influenza gravitazionale nostra sul Sole).

La fonte è rinnovabile quindi, ma l'energia in sè è sempre difficile recuperarla e "rinnovarla".

Ultima modifica di lowenz : 13-05-2008 alle 21:57.
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Old 13-05-2008, 22:32   #183
dantes76
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Originariamente inviato da ChristinaAemiliana Guarda i messaggi
Dico soltanto una cosa, evitando accuratamente i discorsi tecnici...

Un ingegnere nucleare non è un pazzo scriteriato che vuole assolutamente piazzare centrali nucleari ovunque, bensì un tecnico che progetta un tipo di impianto termoelettrico che sfrutta una determinata fonte di energia (quella nucleare, appunto). Come ogni tipologia d'impianto, anche quello nucleare ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi e può essere una soluzione più o meno adatta a seconda del contesto (un esempio molto buono lo ha fatto qualcuno nelle pagine precedenti ricordando che le centrali nucleari si possono regolare molto poco). Quindi, assodato che il nucleare non è una panacea ma semplicemente uno dei tanti modi competitivi di produrre energia, vediamo di particolarizzare il discorso e di riferirci alla politica energetica italiana.

Il mio parere è che nella situazione attuale non sia proponibile né adeguato un impegno dell'Italia nel settore nucleare. Un Paese dove si impiegano anni a finire di ammodernare un cavalcavia costringendo gli automobilisti a far uso di pericolose corsie di larghezza ridotta e dove si aspetta che le erbacce abbiano superato il metro di altezza per mandare qualcuno a curare il manto erboso dei giardini pubblici (entrambe le situazioni si concretizzano a poche centinaia di metri da casa mia, in due dei corsi principali della città!) NON può coerentemente permettersi di imbarcarsi in progetti dalla realizzazione tanto laboriosa e che richiedono un impegno continuativo dell'ordine dei dieci anni.

Per queste ragioni, a mio avviso, sarà bene che l'Italia cominci a rialzarsi poco alla volta, proponendosi dapprima di smettere di essere il fanalino di coda e dedicandosi a rendere decente ciò che dovrebbe costituire l'ordinaria amministrazione di ogni Paese civile e industrializzato. L'indipendenza energetica viene molto dopo e, tutto sommato, non è un grande male se ci toccherà farci vendere l'energia ancora per qualche anno da un altro Paese dell'Europa. Sistemati questi primi punti, si potrà discutere di dedicarsi a progetti che vadano seriamente e costantemente seguiti e alimentati di risorse umane ed economiche e, se avremo giocato bene le nostre carte, ci saremo guadagnati anche a livello di ricerca i mezzi per mettere su qualcosa di innovativo.

Ora come ora, IMHO, buttarsi in progetti come la costruzione di dieci centrali nucleari equivarrebbe a comportarsi come quegli studenti universitari che non hanno saputo dare ancora nemmeno un esame ma si propongono di tentarne quattro in una sessione sola per recuperare il tempo perduto, finendo poi per non passarne nemmeno uno.
il prob in italia non e' il nucleare in se, ma le leggi che lo dovrebbero regolamentare...
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“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח -
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Old 13-05-2008, 22:45   #184
jumpermax
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Originariamente inviato da Fritz! Guarda i messaggi
Perchè questo è un 3d sul nucleare non sull'eolico.

Non mi pare ci sia nessuno che dica no all'eolico (di certo non io)

Però c'è chi trasforma il si all'eolico in no al nucleare (cosa per la quale non vedo onestamente il nesso) se non addirittura in no a tutte le fonti fossili
Non c'è certo bisogno di dire no alle fonti fossili: l'offerta ormai non è più in grado di seguire la domanda, il no è implicito. Per il petrolio ne abbiamo l'esempio davanti tutti i giorni, per il gas probabilmente avremo qualche decennio in più di respiro, ma è tutto da vedere. Per il nucleare dati precisi e attendibili non ci sono, non c'è una stima accurata delle riserve, dei costi di estrazione, e dell'effettivo rendimento dell'intera catena. Sui costi delle rinnovabili abbiamo invece cifre più chiare. Senza contare che in una realtà come la nostra, con tante centrali a gas l'eolico si sposa alla perfezione Da qua al 2020 sarebbe ragionevole pensare di poter arrivare ad una copertura del 20% del fabbisogno con l'eolico contrastando così l'inevitabile declino delle fonti fossili. Un piano nucleare da qua al 2020 farebbe fatica a vedere operativa anche solo una centrale invece, senza contare che ovviamente andrebbero sanati una serie di punti che tutt'ora sono aperti
dove mettiamo le scorie, a cominciare da quelle che abbiamo prodotto dall'86
quali sono i costi reali del nucleare, smaltimenti e aumento della materia prima compreso
dove troviamo la copertura finanziaria
ecc ecc
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Old 13-05-2008, 23:02   #185
John Cage
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Originariamente inviato da lowenz Guarda i messaggi
Ma certo che il solare (non l'energia solare) è rinnovabile, ma perchè c'è il sole, non perchè si riesca in qualche modo ad avere sempre lavoro dall'energia usata (che invece degrada cmq in calore): "Rinnovabile" è una parola controversa.....l'energia solare non è "rinnovabile" una volta che è diventata calore, semplicemente ne abbiamo una lunghissima scorta che non dipende dalla Terra (o in minima parte, data l'influenza gravitazionale nostra sul Sole).

La fonte è rinnovabile quindi, ma l'energia in sè è sempre difficile recuperarla e "rinnovarla".
bè si, l'energia si degrada e basta. Questo non è messo in discussione. Ma, come hai ben detto, la fonte è rinnovabile. In contrapposizione ad altre fonti che non sono rinnovabili. Ma di che stiamo parlando? La sagra delle ovvietà?

Vabbè, forse è che non ho seguito bene la vostra discussione.
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Old 14-05-2008, 11:56   #186
evelon
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Originariamente inviato da Marko91 Guarda i messaggi
Hai certamente ragione, uno dei problemi nell'utilizzo di quasi tutte le fonti rinnovabili è la discontinuità dell'energia prodotta. Per questo motivo sarebbe ragionevole rivedere alla base l'intero sistema energetico.In una puntata particolarmente interessante di Report hanno parlato di come è attualmente strutturato l'approvvigionamento elettrico, in una maniera gerarchica, e di come potrebbe esserlo in futuro per ottimizzare l'energia prodotta da impianti fotovoltaici. L'idea di fondo era creare una rete P2P dell'energia, nel quale facilmente il cittadino, ma anche le piccoli e grandi centrali,possono introdurre l'energia che verrà poi utilizzata dove c'è ne più bisogno.Veniva mostrato un bell'esempio di organizzazione energetica: una cittadina tedesca gli abitanti ricevevo un msn da un server con l'orario consigliato per accendere lavastoviglie e lavatrice.
Ehm...se leggi quello che ho scritto ci sono proprio i limiti del sistema p2p...

Guarda che spostare energia non è come spostare un bit (mi scusino gli informatici per l'accostamento incongruo).

Ogni volta che la sposti ne perdi parecchia.

Come detto è ridicolo pensare di adattare lo stile di vita all'energia disponibile (invece che il contrario) ed i limiti di quel sistema sono tutti quì.

E' impensabile che (ad esempio) intere zone siano senza elettricità perchè la copertura nuvolosa ha messo ko le centrali solari di tutta una zona.

Ed ovviamente è controproducente trasportare energia (sempre per esempio) dal nord italia (magari dove è prodotta a gas) al sud (che in questo caso è al buio) perchè ne perderesti una quantità enorme per il trasporto.


Del resto un uso massiccio del solare o dell'eolico DEVE comportare una riduzione della strutturazione della produzione fissa (gas o petrolio o nucleare o altro) altrimenti non serve a nulla.
Quindi và da sè che in caso di impossibilità di buona parte del sistema rinnovabile il resto della rete non avrebbe le risorse per compensare (o le avrebbe a costo di sprechi enormi spostando energia da una parte all'altra della penisola).


Come qualcuno ha già detto più di uno studio limita a percentuali intorno al 15-20% la percentuale di energia da rinnovabili non continue (fonti diverse da geotermico, idroelettrico etc) proprio perchè la loro eventuale assenza o bassa erogazione non potrebbe essere compensata dal resto della rete
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Old 14-05-2008, 12:06   #187
evelon
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Originariamente inviato da -kurgan- Guarda i messaggi
ho spiegato una pagina fa dei fatti che sono difficilmente contestabili.. la conoscenza nel dettaglio di come funziona una centrale atomica non cambia il fatto che il prezzo dell'energia in italia è alto per via della concorrenza inesistente.
l'indipendenza energetica è un non-problema, visto che le aziende che lavorano nel settore sono multinazionali.. ed è insensato pensare solo alla nostra penisola, vuol dire proprio non guardare al di là del proprio naso (confine)

per intenderci, facendo copia incolla dal sito dell'enel.. è evidente come non si stia parlando di una società con problemi di sorta, anzi..
??

E che c'entra la situazione economico-societaria della società concessionaria con la scelta del piano energetico nazionale ?


Mi sembra che tu ne stia facendo solo una questione economica quando non è per nulla così.

L'energia è considerata da OGNI paese un' infrastruttura critica e la sua produzione e distribuzione è giustamente considerata strategica.


Il concessionario, in questo caso l'enel, (che sia pubblico o privato non importa) prende dallo stato la concessione di costruire una centrale "X", di tipo"K", nel posto "Y" e di vendere l'energia (anzi di darla al distributore che poi la vende ai singoli) ma non ha piena decisione di cosa fare e dove farla....e ci mancherebbe


Se fosse come dici (tutto il potere decisionale al privato che costruisce ciò che ritiene più conveniente) a che servirebbe il piano nazionale energetico che OGNI governo serio studia e mette in atto ?
Lo farebbe il privato no ?

E non avrebbero nemmeno voce in capitolo i politici visto che la scelta sarebbe solo privata e basata sulla convenienza economica

Del resto, basandoci solo sulla convenienza economica per il privato, si dovrebbe bruciare solo carbone che è attualmente (e lo sarà ancora per moooolto tempo) la fonte che ha costi irrisori e investimenti tutto sommato limitati.



Sulla scelta del piano energetico intervengono invece anche altre considerazioni di tipo politico, strategico, geopolitico, economico etc...


Insomma non è così facile ed immediato come mi sembra che la pensi
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Old 14-05-2008, 12:14   #188
Fritz!
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Del resto, basandoci solo sulla convenienza economica per il privato, si dovrebbe bruciare solo carbone che è attualmente (e lo sarà ancora per moooolto tempo) la fonte che ha costi irrisori e investimenti tutto sommato limitati.

Quoto.

questo sfugge a molti, ovvero che le fonti "cattive" di energia costano poco. E questo ha i suoi vantagi evidenti anche per i consumatori.

Visto che sei esperto, sulle tecniche per immagazzinare la CO2 (ad esempio in pozzi esauriti) che ne pensi?
Leggevo che in Inghilterra è iniziata la costruzione della prima centrale a carbone con sistema di immagazzinamento che dovrebbe entrare a regime in un paio d'anni.

che rischi ci sono stoccano co2 in profondità? Ed è qualcosa di fattibile su scala industriale?
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Old 14-05-2008, 12:16   #189
evelon
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Su non scherziamo.
Stiamo parlando dei primi esperimenti per un mondo totalmente rinnovabile e voi siete qui a parlare dei problemi che ci sono, anche se minori, ritenendoli sufficienti a ignorare le proposte ed attendere con le mani in mano l'inesorabile tracollo di questa società semplicemente non sostenibile, quindi senza futuro nel suo essere attuale.

Io non capisco dove sta la razionalità in tutto questo.
Su non scherziamo

Quì non si parla di problemi "minori" bensì di vere e proprie riduzioni della qualità di vita che ovviamente non sono accettabili nè proponibili.

Tu saresti disposto ad aspettare un sms per effettuare un'azione banalissima come lavare i panni ?
Io no e penso proprio di no anche per te....se mi rispondi sì sei tra quella estrema minoranza che sarebbe disposta a sacrificare il suo stile di vita in nome del mantra del rinnovabile.


fortunatamente stragrande la maggioranza della popolazione non sarebbe disposta ad accettarlo nel rispetto del principio "tu non vedrai nella mia casa mai una luce accesa dove non c'è nessuno ma nemmeno una luce spenta dove c'è gente"


Quindi l'energia alla società và garantita.
La socità non deve sprecarla, ovvio, ma và garantita nella misura in cui serve (e non nella misura in cui è "strettamente indispensabile").


Continuare a basarti su quella puntata di Report dove si mostrano piccole comunità di eco-estremisti (non ho altri aggettivi seri) dove per paura del dopo cernobyl (?) hanno deciso di rinunciare a tutta l'energia di rete (?) non ti rende onore.

Pensare di trasformare nazioni su quel modello è, non solo, utopico ma nemmeno auspicabile visto che ogni cittadino poi dovrebbe accollarsi pure la responsabilità di parte della produzione, gestione etc. della sua parte di rete elettrica.


P.S.
Il "tracollo" della società attuale lo si sente dire dall'inizio degli anni '80 e lo stiamo ancora aspettando
Agire con prudenza è giusto, pensare di fare del catastrofismo del genere è inutile e poco saggio
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Old 14-05-2008, 12:23   #190
Fritz!
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Continuare a basarti su quella puntata di Report dove si mostrano piccole comunità di eco-estremisti (non ho altri aggettivi seri) dove per paura del dopo cernobyl (?) hanno deciso di rinunciare a tutta l'energia di rete (?) non ti rende onore.
Piu che altro piccole comunità quasi rurali hanno un fabbisogno piccolo rispetto a grandi città. perchè al dilà delle lavatrici, una qualunque grande città moderna ha bisogno di energia garantita e continuata per sopravvivere.
Non puoi fermare le industrie, i treni, le metropolitane, le banche dati, gli impianti di aerazione, gli ascensori (che può sembrare stupido, ma immaginatevi un blackout in una zona piena d'uffici di giorno, sarbbero migliaia di persone bloccate)
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Old 14-05-2008, 12:24   #191
evelon
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scusa, rispondevi del solare termico o parlavi del solare termodinamico di Rubbia? A me pare che introducendo nel nostro sistema energetico nazionale una centrale come quella che voleva realizzare Rubbia e che ha realizzato la spagna, non si crea nessun particolare problema. Anzi, si integra perfettamente, come attualmente fanno le pale eoliche o il fotovoltaivo. Anzi, meglio perchè produce energia anche la notte.
Il solare termodinamico di Rubbia è il "figliolo" del solare termico a concentrazione

Per "solare termico" ovviamente intendevo quello, non al riscaldatore dell'acqua calda montato sul tetto, chiedo scusa per la mancata precisazione dovuta al "gergo".
Tutti i miei post finora sono da leggersi in quel senso, cercherò di essere più preciso in futuro



Dopo la precisazione doverosa rispondo:
Il solare termodinamico di Rubbia ha i limiti che ho citato.
Fatto salvo che sono comunque ancora a livello di "centrali sperimentali" quindi la tecnologia è ancora immatura per la scala industriale e ulteriori evoluzioni sono possibili.

Per la produzione notturna ci sono i (grossi) limiti che ho citato ai quali aggiungo un altro: per la produzione di energia in scala industriale c'è la necessità di una standardizzazione degli impianti.
Ancora questa standardizzazione non c'è per il semplice fatto che lo stesso impianto di solare termodinamico calibrato in sicilia non può essere "riprodotto" tale e quale in Danimarca a causa delle differenti condizioni meteo generali e di insolazione media.

Infatti il dimensionamento dell'impianto e la formulazione del fluido salino buone per una certa condizione sono "specifici".
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Old 14-05-2008, 12:25   #192
LightIntoDarkness
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Su non scherziamo

Quì non si parla di problemi "minori" bensì di vere e proprie riduzioni della qualità di vita che ovviamente non sono accettabili nè proponibili.

Tu saresti disposto ad aspettare un sms per effettuare un'azione banalissima come lavare i panni ?
Io no e penso proprio di no anche per te....se mi rispondi sì sei tra quella estrema minoranza che sarebbe disposta a sacrificare il suo stile di vita in nome del mantra del rinnovabile.
Forse non ti rendi conto che tu invece proponi proprio un modello in cui l'energia non è garantita.
Allora rimpiangeresti l'sms

Quote:
<cut>Pensare di trasformare nazioni su quel modello è, non solo, utopico ma nemmeno auspicabile visto che ogni cittadino poi dovrebbe accollarsi pure la responsabilità di parte della produzione, gestione etc. della sua parte di rete elettrica.
Vorrei sapere dove sta l'inciviltà o lo sbagliato in questa cosa.

Quote:
P.S.
Il "tracollo" della società attuale lo si sente dire dall'inizio degli anni '80 e lo stiamo ancora aspettando
Agire con prudenza è giusto, pensare di fare del catastrofismo del genere è inutile e poco saggio
Se con tutto quello che sta succedendo sei ancora tranquillo, ti invidio.
Si sta parlando di prudenza e un minimo di anticipo del problema, niente catastrofismo.
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...Grazie caro Lolek!
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Old 14-05-2008, 12:32   #193
evelon
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Quoto.

questo sfugge a molti, ovvero che le fonti "cattive" di energia costano poco. E questo ha i suoi vantagi evidenti anche per i consumatori.

Visto che sei esperto, sulle tecniche per immagazzinare la CO2 (ad esempio in pozzi esauriti) che ne pensi?
Leggevo che in Inghilterra è iniziata la costruzione della prima centrale a carbone con sistema di immagazzinamento che dovrebbe entrare a regime in un paio d'anni.

che rischi ci sono stoccano co2 in profondità? Ed è qualcosa di fattibile su scala industriale?

Non è proprio il mio campo comunque dico quel che sò:

L'idea è da un pò che circola, sulla carta pare buona e, se sono arrivati a costruire degli impianti, vuol dire che almeno in teoria funziona.

Di tipologie ne esistono diverse ma il succo è che si tenta di catturare la CO2 ed intrappolarla nel terreno in posti geologicamente e morfologicamente favorevoli (pozzi petroliferi esauriti, alcuni tipi di miniere, rocce porose etc).

Rischi particolari non ce ne sono (la CO2 è inerte, non esplosiva etc), l'unico che mi viene in mente è un evento disastroso che comporti la liberazione istantanea di quella immagazzinata.
Evento che si dovrebbe evitare con l'accurata scelta del sito e con tecniche particolari.

Siamo ancora a livello di impianti sperimentali quindi anche quì la tecnologie può evolvere sicuramente parecchio.


A livello legislativo non nè sò molto ma riterrei giusto che impianti come questo siano esentati dal pagamento delle quote di emissioni di CO2 del protocollo di kyoto (e non mi stupirei se il motore di questa convenienza fosse proprio questo: il carbone è così conveniente che potrebbe essere meno costoso un impianto pilota di questo tipo rispetto alle quote)
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Old 16-05-2008, 01:52   #194
sinadex
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ho letto tutto d'un fiato la discussione e faccio le mie considerazioni (ovviemente imho): è troppo tardi per il nucleare.
la maggior parte della gente si riempe la bocca senza pensare a tutti i problemi legati alla costruzione di nuovi impianti (mettere mano a quelli vecchi sarebbe forse più costoso che farne di nuovi). costi alti, una decina d'anni come minimo per costruirli e metterli in funzione e, la gestione delle scorie (e parlo da napoletano), il costo per la dismissione e lo smaltimento della centrale una volta chiusa. certo, non è detto che la cosa sia gestita "all'italiana" (in senso negativo), ma visti e considerati gli altri problemi, la soluzione nucleare la ritengo l'ultima spiaggia.

discorso rinnovabili:
impossibile basarsi solo su eolico e fotovoltaico (questo lo ritengo ovvio) ma un giusto mix mi pare più realistico. innanzi tutto le agevolazioni per impianti solari ed eolici ci vogliono: la gente è invogliata a produrre in maniera poco inquinante (costruire gli impianti inquina), invoglia le aziende a investire nel campo stimolando man mano la concorrenza (come per le cpu: se non ci fosse AMD, per quale motivo INTEL dovrebbe abbassare i prezzi visto che sarebbe la solo a produrre processori?) avviando un circolo vizioso che abbasserebbe i costi, aumenterebbe l'efficienza produttiva e diminuirebbe l'inquinamento (e quindi migliorando il modo dove viviamo). IL PIANETA NON LO SI SALVA GRATIS! è come se uno si lamenta che è grasso ma poi non va in palestra, continua a mangiare come un porco e usa l'auto anche per i tragitti di 100m... stesso discorso vale per i rifiuti: parlando con una ragazza lei mi fa' "perchè devo buttare io i sacchetti nei diversi contenitori per il riciclo? sono LORO che devono venire a prenderseli fino a casa..." frase pronunciata 5 minuti dopo aver ascoltato una conferenza di Giovanni Romano, Vice Sindaco di Mercato Sanseverino... mi son cadute braccia e mascelle...

ma torniamo all'energia.
bisogna costruire gli edifici in maniera ecocompatibile: esposizione ottimale al sole per ridurre il bisogno di illuminazione artificiale, uso di materiali e tecniche per ridurre la dispersione di calore, uso di impianti di cogenerazione (come quelli mostrati a report), teleriscaldamento ove possibile (come ogni impianto, anche il data center che ospita i server di Hardware Upgrade produce calore come scarto, lo si potrebbe raffreddare con acqua da distribuita alle case circostanti, giusto per fare un esempio), ridurre gli sprechi (spegnete la tv in vece di lasciarla in standby, staccare il caricatore del cellulare se non vi serve, e così via...), migliorare l'efficienza (spendeteli quegli EURO in più per un elettrodomestico di classe A o superiore scartando quelli di classe inferiore... inquinerete di meno e risparmierete sulla bolletta), compratevi un auto dai bassi consumi e non il SUV da 6L/Km (meglio sarebbe una a gas o, per chi non ha difficoltà per caricarla, una elettrica, oppure usate i mezzi pubblici, oppure mettetevi daccordo coi colleghi di lavoro per usare una sola auto...).

ecco, mi sono dilungato e ho pure fatto tardi... mi dovete cornetto e cappuccino domattina
p.s. e tenete conto che son stato breve, un discorso del genere a voce sarebbe stato ancor più sviluppato... per dirna una, non ho menzionato le pale eoliche ad asse verticale
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®Sirio http://darathor.free.fr/smileys/jongleup01.gif cerco Hd 2,5" >= 320GB EIDE - Ho trattato positivamente con un sacco di gente

Ultima modifica di sinadex : 16-05-2008 alle 01:56.
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Old 16-05-2008, 11:08   #195
E85ROMA
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Direi che all'Italia non rimane che sfruttare la scienza!
Sapete che il sale da cucina immagazzina con il calore di fusione 300 kwh/m3 di energia termica a 800°C?
Se la scienza trovasse il modo per isolarlo e scaldarlo col calore del sole la frittata è fatta se non sbaglio...
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Old 16-05-2008, 11:24   #196
LightIntoDarkness
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Messaggi: 2910
La Nuova ondata di impianti nucleari deve affrontare costi elevati
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Originariamente inviato da wall street journal
Una nuova generazione di centrali nucleari è nel disegno quadro degli Stati Uniti, ma il costo dei progetti causa allarme: da 5 miliardi di dollari a 12 miliardi di dollari ad impianto risulta essere dal doppio al quadruplo il costo approssimativo rispetto alle precedenti stime. L'energia nucleare ha recuperato favore come alternativa ad altre fonti di generazione di energia, come ad esempio gli impianti a carbone, che hanno visto diminuire l'attenzione perché essi sono la principale fonte di inquinamento. Ma il costo elevato per la realizzazione degli impianti potrebbe portare i consumatori a pagare un costo superiore delle fatture dell'energia elettrica ed inevitabilmente rinfocolare il dibattito sulla capacità ed idoneità del nucleare a soddisfare il crescente fabbisogno energetico.
__________________
...Grazie caro Lolek!
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Old 16-05-2008, 13:16   #197
WLF
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Originariamente inviato da E85ROMA Guarda i messaggi
Direi che all'Italia non rimane che sfruttare la scienza!
Sapete che il sale da cucina immagazzina con il calore di fusione 300 kwh/m3 di energia termica a 800°C?
Se la scienza trovasse il modo per isolarlo e scaldarlo col calore del sole la frittata è fatta se non sbaglio...
Si ma siamo punto e a capo nel momento in cui non c'è il sole.
A questo punto conviene affidrasi alle centrali a carbone di nuove concezione per ridurrre i consumi di petrolio e gas:trovare il mix tra queste fonti che garantisca un risparmio, unito all'utilizzo delle fonti rinnovabili mi sembrerebbe una cosa giusta. Però anche in questo caso, non è una soluzione definitiva. Quello di cui c'è bisogno sono soluzioni che garantiscano produzioni di massa per lunghi periodi, e la soluzione che ho proposto non lo garantisce.
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Old 16-05-2008, 13:40   #198
E85ROMA
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Si ma siamo punto e a capo nel momento in cui non c'è il sole.
Non ci sarebbe questo problema.
Il procedimento è questo: il sole scalda il sale e questo, fondendo, accumula 300 kwh di calore per ogni m3 di sale fuso, ed è proprio questa energia termica quella che verrebbe utilizzata per produrre l'energia elettrica...
__________________
L'Italia è destinata alle energie rinnovabili.
Sviluppiamole...
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Old 16-05-2008, 15:06   #199
thunderaccio
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Qualcuno è al corrente di quello che intanto sta facendo l'ENEL nei paesi est europei?

Fossi in voi darei un'occhiata
http://www.europarl.europa.eu/sides/...IT&language=IT

http://www.monicafrassoni.it/
__________________
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Old 16-05-2008, 15:34   #200
Rand
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I reattori proposti da Slovenské elektrarne, la principale azienda per la fornitura di energia elettrica in Slovacchia (controllata per il 66 % dall'ENEL e per il 34 % dallo Stato slovacco), per la centrale nucleare di Mochovce, rappresentano un modello russo antiquato, il VVER 440-213. Il modello è stato messo a punto negli anni '70 e nel 1985 sono iniziati i lavori di costruzione relativi alle unità 3 e 4. È stato riconosciuto che le norme di sicurezza hanno subito una notevole trasformazione nel ventennio successivo, in particolare dopo l'incidente di Chernobyl del 1986, e che il reattore in questione non risponde agli standard moderni in fatto di costruzione. Più in particolare, il modello VVER 440 non dispone di un sistema di contenimento secondario in grado di proteggere la popolazione e l'ambiente dal materiale radioattivo rilasciato in seguito a un incidente relativo alle reazioni di fusione nel nucleo del reattore e ad esplosioni interne o esterne.
Umh..
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