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Old 02-08-2005, 12:32   #1
easyand
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[HUAG]Un mare di guai per l' eurofighter

Non trovavo il vecchi topic, ne apro un altro, questo è un brutto colpo per il programma:


In aggiunta a tutti i problemi passati, l'apparentemente inesplicabile decisione delle autorità di Singapore di eliminare l'Eurofighter dalla loro competizione per un nuovo caccia multi-ruolo ha ora portato alla luce un nuovo problema, che era stato sinora tenuto accuratamente nascosto ma che potrebbe sfociare in una vera e propria montagna di guai.

Com'è noto, il 14 dicembre 2004 la Eurofighter GmbH e la Netma, cioè l'agenzia Nato che gestisce il programma Eurofighter per conto delle quattro nazioni partecipanti, firmarono il contratto, ad un valore annunciato di "più di 13 miliardi di euro", per la produzione di una seconda serie (Tranche 2) di 236 aerei per Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna più altri 18 per l'Austria. Questo contratto, che venne firmato con un ritardo di circa 18 mesi sui tempi previsti e alla conclusione di una vera e propria maratona di estenuanti trattative e discussioni a livello sia ufficiale che industriale, era sempre stato presentato e descritto come comprendente non solo l'ordine di produzione in quanto tale, ma anche l'integrazione di tutta una nuova serie di armi aria-aria e sopratutto aria-superficie.

Queste attività di integrazione sono assolutamente essenziali per permettere all'Eurofighter di evolvere progressivamente dalle capacità esclusivamente aria-aria dei velivoli della Tranche 1 a delle reali capacità multi-ruolo, corrispondenti ai requisiti operativi delle quattro forze aeree nonché a quanto richiesto dal mercato delle esportazioni.

Bene, volete sapere una cosa? Non è vero niente. I quattro paesi, che dovrebbero "collaborare" per questo programma, non sono riusciti a mettersi d'accordo circa la lista delle nuove armi da integrare e la ripartizione dei relativi costi, in base al tristemente noto principio di "non siamo disposti a pagare per l'integrazione del vostro petardo, salvo che voi non paghiate per l'integrazione della nostra bombetta puzzolente", e così via. Così, questo punto è stato puramente e semplicemente rinviato a un futuro più o meno nebuloso e rimosso dal contratto - che quindi in realtà copre aerei al livello Tranche 1.

All' epoca della firma dell'ordine, tutti gli interessati - l'industria, la Netma, i quattro ministeri della Difesa e le quattro Aeronautiche - si trovarono peraltro perfettamente d'accordo, in una specie di patto omertoso, per evitare anche la più piccola menzione di questo trascurabile dettaglio, al nobile scopo di evitare che il cervello del contribuente venisse affaticato da informazioni superflue. Un altro piccolo dettaglio, che il contribuente non aveva a quanto pare nessun bisogno di conoscere, è che il valore annunciato del contratto a "circa 13 miliardi di euro" in realtà copre solo le cellule nude. Quando si aggiungono i sotto-contratti separati per i motori (come se degli aerei potessero farne a meno!), l'avionica e così via, si arriva attorno ai 25 miliardi di euro, cioè alla non trascurabile somma di circa 100 milioni di euro per ogni aereo.

Al momento attuale, una lista delle armi da integrare è stata finalmente concordata in linea di massima ed è già stata approvata da tre aeronautiche mentre la Raf dovrebbe anch'essa apporre la sua firma nelle prossime settimane. Una volta completata questa fase, il documento verrà passato alla Eurofighter GmbH, che preparerà la relativa proposta industriale per dare l'avvio alle trattative commerciali. Si spera (si badi bene: si spera) di riuscire a firmare il relativo contratto, che naturalmente comporterà dei costi addizionali di circa 2-3 miliardi di euro, nella primavera del 2006.

La stessa Eurofighter GmbH ammette tranquillamente che questa situazione comporta un ritardo di almeno due anni - almeno due anni! - nell'inizio delle consegne degli aerei nella "vera" configurazione Tranche 2. A questo punto, si capisce benissimo come mai l'Aeronautica di Singapore, non appena aperta l'offerta della società europea, l'abbia subito gettata nel cestino della carta straccia!

Ma questi ritardi, per quanto gravissimi per le capacità operative delle quattro aeronautiche e addirittura esiziali per le esportazioni, non costituiscono ancora il vero problema. Il guaio davvero grosso consiste invece nel fatto che le attività di produzione industriale devono necessariamente rispettare certe regole e che non è quindi nemmeno pensabile che la Eurofighter GmbH possa tenere ferme per due anni le quattro linee di montaggio finale, nell'attesa che il processo di integrazione delle nuove armi venga completato. In base ai termini del contratto, le consegne degli aerei della Tranche 2 debbono iniziare ai primi del 2008 e la società ha tutte le intenzioni di rispettare questa data.

Ma per le ragioni che si sono viste, questi aerei saranno in realtà in una configurazione più o meno corrispondente al livello Tranche 1 e dovranno semmai essere rimodernati in un apposito programma successivo
(tanto paga sempre Pantalone). Il che ci porta a un punto delicato: come reagiranno le quattro aeronautiche all'idea di dover accettare aerei che costano 100 milioni l'uno, ma che non corrispondono neppure lontanamente ai loro requisiti?

La Eurofighter GmbH ha la sua parte di colpe passate, ma le responsabilità per il "pasticciaccio brutto" attuale sono da attribuire quasi completamente alle autorità politiche e militari dei quattro paesi. Nonostante questo, vi sono degli indizi piuttosto allarmanti che la situazione stia rapidamente portando a un ulteriore peggioramento delle relazioni tra la società e i suoi clienti, relazioni che erano già tutt'altro che rosee. Non è del tutto escluso che la Netma possa rifiutarsi di firmare il documento per la qualifica ("Type Acceptance") dei primi aerei Tranche 2 che usciranno dalle linee di produzione o che qualche Aeronautica decida autonomamente di non accettare le consegne dei suoi aerei.

Per peggiorare ancora le cose, le trattative commerciali per la firma del contratto per la terza serie (Tranche 3) dovrebbero iniziare nel 2007 ed è sin troppo facile prevedere quale ne sarebbe l'esito nelle attuali condizioni. Questo riguarda sopratutto l'Aeronautica militare italiana, che ha apparentemente già deciso su una futura prima linea di circa 80 Eurofighter (cioè quelli già ordinati con i contratti Tranche 1 e Tranche 2) e altrettanti F-35 Jsf e che sarebbe quindi felicissima di trovare una valida scusa per svincolarsi da ulteriori ordini per l'Eurofighter.

La melanconica lezione che si può ricavare da tutto questo è che i grandi programmi multi-nazionali con più di due partecipanti su in piano paritario semplicemente non funzionano. Nonostante la loro grande importanza sul piano strategico e politico e nonostante i grandi vantaggi (teorici) sul piano economico e industriale, non funzionano, almeno non funzionano se il loro fine ultimo rimane quello di sviluppare, produrre e mettere in servizio un sistema d'arma più o meno nello stesso secolo che era stato previsto in origine e a un costo complessivo che non sia proprio vergognoso. A questo punto, viva la faccia del programma Jsf, dove almeno c'è uno solo che comanda e sa benissimo quello che vuole!

Ci sarebbero poi delle altre spiacevoli considerazioni da fare circa le inevitabili conseguenze della decisione, che venne a suo tempo presa dai nostri governi, di accettare e anzi incoraggiare entusiasticamente la nascita e crescita di un fornitore industriale in una posizione di assoluto monopolio.

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Old 02-08-2005, 12:56   #2
Valuk
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Soliti problemi e problemoni... per un progetto che e' ormai in perenne ritardo. Speriamo almeno che il giocattolino funzioni...
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Old 02-08-2005, 12:59   #3
SkunkWorks 68
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..Articolo abbastanza inquietante..Per il Tornado le cose erano andate relativamente bene...ma qui..non saprei...ciao..
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Old 02-08-2005, 13:55   #4
TXFW
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Fonte dell'articolo?

Contiene numerose imprecisioni offerte in maniera tendenziosa per quanto riguarda le cose che conosco. Mi viene da pensare ne contenga anche per le cose che non conosco.
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Marco - Hardware Upgrade Aerospace Group - Clan Anti K "per un mondo migliore"
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Old 02-08-2005, 13:57   #5
easyand
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lo pubblicava oggi pagine di difesa, mi ha fatto abbastanza cascare i maroni
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Old 02-08-2005, 16:20   #6
Teox82
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L'Avatar di Teox82
 
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Mah,secondo me sono problemi risolvibili,l'EF-2000 vola già di serie e sono già state firmate 2 Tranche.Il ritardo di 2 anni è grave ma cmq l'integrazione con le armi si può fare dopo.E non vedo neanche perchè gli aerei italiani dovrebbero essere integrati con armi che probabilmente non monteranno mai
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Old 02-08-2005, 16:38   #7
evelon
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Il fatto che voli non basta.

Deve essere anche competitivo economicamente oltre che tecnicamente

Non sono così addentro alle questioni per poter confermare o smentire l'articolo ma spero che sia smentito...se le cose stanno così è messo maluccio..
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Old 02-08-2005, 16:40   #8
easyand
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per quanto riguarda l'italia i problemi non dovrebbero essere enormi, in quanto le prestazioni aria-aria ci sono e se non ho capito male le aria-terra all' AM attualmente non interessano, al contrario della RAF.
Anche se 2 anni di ritardo sono tanti...

Teox potresti essere + preciso sulle imprecisioni dell' articolo?
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Old 02-08-2005, 17:32   #9
Teox82
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Quote:
Originariamente inviato da easyand
Teox potresti essere + preciso sulle imprecisioni dell' articolo?
Intanto il fatto che l'Italia ha intenzione di avere una prima linea di 80 aerei:molto,troppo impreciso.L'Italia ne ha in programma 121 di cui 29+46 nelle prime 2 tranches,togli quelli per l'addestramento e non ne rimangono 80 e poi ci sono contratti firmati.Ovvio poi che se si mette in piedi un programma per 121 aerei e se ne costruiscono 70 il valore unitario cresce.
Poi come già detto,il discorso dell'integrazione delle armi.

Ad ogni modo l'articolo in se è vero,ne ho letto uno simile su Aviation Week & Space Technology:

"The in-service date of the Tranche 3 Eurofighter Typhoon is being shunted further into the next decade, with aircraft unlikely to be on the flight line earlier than 2015-16.
Production of the advanced version of the four-nation aircraft will begin no sooner than 2013. Political issues are impacting the timing of a Tranche 3 production run, which some previous plans had envisaged finishing by 2014.
The RAF also appears to have delayed declaring an operational capability with the Typhoon from early 2006 to 2008, as a result of cumulative slippage in the overall program.
The debate over numbers on Tranche 3 has yet to be played out, but there is considerable doubt as to whether all 236 aircraft will actually be acquired by the four partner nations, Britain, Germany, Italy and Spain. After the bruising negotiations that concluded the Tranche 2 contract, there appears little will to engage soon in such a fight over Tranche 3.
Tranche 2 production for the RAF runs from 2007-13, industry executives confirm. The last three of this production standard of aircraft will be handed over to the RAF in January of 2013. The air force will receive a total of 89 Tranche 2 Typhoons.
The partner nations agreed to the production contract for Tranche 2 in December 2004, but the capabilities package -- including which weapons are to be integrated in what order -- has yet to be inked. The aim is to conclude an agreement by year's end, although some U.K. Defense Ministry sources remain cautious as to whether this can be achieved.
Part of the issue involves the pace at which air-to-surface weapons are integrated onto the aircraft. The U.K. is keen to provide the Typhoon with a credible air-to-ground capability as soon as possible, an ambition it believes is not shared by all of the other Eurofighter partners. Defense Ministry budget constraints also hinder its ability to push the time frame
for this capability. The later Tranche 1 aircraft will carry a designator pod and precision-guided bombs.
British Defense Ministry officials decline to discuss publicly their thinking on the Typhoon Tranche 3, saying, "a decision is not required until 2007 at the earliest." Nor will they comment on any potential reduction in Tranche 3 aircraft numbers.
The RAF's Tornado GR4 will remain in service at least until 2023.
Rationalizing the GR4 support, the Defense Ministry last week announced it intends to place single contracts with BAE Systems and Rolls-Royce that will eventually replace hundreds of individual contracts. Still unclear is the impact of the GR4's extended life on the U.K. procurement of the Tranche 3 Typhoon.
An RAF Tranche 3 standard aircraft would enter service around the same time as the Joint Combat Aircraft --Britain's name for the Lockheed Martin F-35-- if the JCA delivery schedule does not also slip further.
The U.K. position is officially mirrored by its partner nations. Italy maintains it has an overall requirement for 121 aircraft, although senior air force officials are beginning to intimate the required funding will not be available. Germany has a stated need for 180 aircraft, and Spain for 87.
The Italian air force will have 30 Typhoon aircraft by 2008, with 40-45 in service by 2010. Its Panavia Tornado and AMX strike aircraft will continue until 2015 or beyond. Italy plans to replace the AMX with the F-35; it has not announced which type will succeed the Tornado in the strike role.
The Tranche 3 aircraft configuration is far from set, as the partner nations continue to examine what is possible and affordable. Range extension,through the addition of shoulder-mounted conformal fuel tanks, has been considered, although there are structural and weight issues associated with this. Another option with considerable design implications was to make the inboard pylon a wet station. An active electronically scanned array will be
featured on a Tranche 3 standard aircraft, too, as will additional weaponry.
Elements of a Tranche 3 configuration could also be included in the Tranche 2 aircraft at some point in the production run.
The first RAF unit to operate the Typhoon was established earlier this month when 17 Squadron was reformed at RAF Conningsby. It will carry out operational evaluation of the aircraft as it is brought into front-line service."


P.S l'Italia ha scelto lo Storm Shadow nel ruolo aria-terra
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Old 02-08-2005, 17:56   #10
easyand
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Originariamente inviato da Teox82
Intanto il fatto che l'Italia ha intenzione di avere una prima linea di 80 aerei:molto,troppo impreciso.L'Italia ne ha in programma 121 di cui 29+46 nelle prime 2 tranches,togli quelli per l'addestramento e non ne rimangono 80 e poi ci sono contratti firmati.Ovvio poi che se si mette in piedi un programma per 121 aerei e se ne costruiscono 70 il valore unitario cresce.
Poi come già detto,il discorso dell'integrazione delle armi.

si ma l'autore parlava di 80 aerei se non verrà costruita la trance 3
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Old 02-08-2005, 19:18   #11
Teox82
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Originariamente inviato da easyand
si ma l'autore parlava di 80 aerei se non verrà costruita la trance 3
Appunto:29+46 fa 75,di cui togline 9 biposto per l'addestramento e arrivi a 66,ovvero quasi la metà di quelli pianificati,un po troppo pochi
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Old 02-08-2005, 19:19   #12
easyand
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beh forse hanno fatto conto tondo
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Old 02-08-2005, 19:49   #13
Valuk
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Originariamente inviato da easyand
Anche se 2 anni di ritardo sono tanti...
Beh cmq sempre meglio dell' F-22 Raptor.
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