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Il Declino del Materialismo Occidentale
![]() Il Declino del Materialismo Occidentale di Fabio Greggio articolo pubblicato nel sito MRS L’apice di un’egemonia coincide con l’inizio del declino. Oggi si scontrano due grandi realtà geografiche, filosofiche, empiriche: Occidente e Oriente. L’Oriente, dopo il declino collaterale all’apogeo dell’Occidente, sta avendo la sua rivincita. Si scontrano due mondi, ma anche due modi di intendere l’individuo. L’Oriente introspettivo che ha coltivato l’anima e l’Occidente materialista che ha coltivato l’interesse individuale come bene supremo ed inalienabile. L’Occidente che ha creato il Capitalismo e l’Oriente che, dopo le esperienze massificanti dei comunismi, ha metabolizzato l’esperienza capitalista presentandosi al mondo con una nuova filosofia infernale: il capitalismo collettivista. Ovvero l’interesse individuale nell’ambito di uno Stato collettivista. Ma l’uomo orientale è oggi più forte e preparato alle sfide: il culto dell’introspezione, dell’elevazione dello spirito lo ha rafforzato e reso resistente a qualsiasi sacrificio, conferendogli forza d’animo, pazienza, caparbietà. L’Occidente invece ha partorito un uomo debole, decadente, viziato, lanciato verso un materialismo sfrenato che ha cancellato valori, distrutto modelli arcaici, desertificato la crescita interiore. Per questo l’uomo occidentale è destinato alla sopraffazione da parte dei giganti orientali: Cina, India, Singapore, Taiwan, ecc. Gli stati orientali che sposarono a suo tempo il materialismo occidentale sono, infatti, in declino come l’occidente stesso. Uno su tutti il Giappone, che da anni è calato in una crisi di modelli, di sistema. Anche se i mercati occidentali continuano a detenere l’egemonia sia sul piano tecnico sia finanziario, la società occidentale è in esaurimento: l’uomo occidentale è disorientato e privo di reali mete a lungo termine, totalmente immerso nell’ossessione del profitto a prescindere. Le dottrine politiche occidentali non sanno proporre modelli nuovi, aggiornati. Le uniche proposte sono istericamente ancorate alla preservazione del PIL, dello sviluppo, della crescita. Le sinistre, in perenne ricerca di una terza via, nuova e contemporanea, originale e slegata dalle esperienze ideologiche figlie dell’’800, boccheggiano tra un Blair neocon e un Clinton rosè. Unico esempio di tentativo coraggioso nell’Occidente è forse quello di Zapatero, che però, pur rappresentando un modello interessante, rimane esperienza autoctona, la cui esportazione non è del tutto semplice. L’Oriente invece ha creato un modello mostruoso passando dal Comunismo che annientava l’individuo, ad un sistema originale dove l’individuo continua ad essere ingranaggio e non protagonista, sfruttando però le finalità capitalistiche: l’interesse e la crescita economica prima d’ogni altra cosa. Il risultato è una produzione a costi infinitamente inferiori a quelli Occidentali a parità, ormai ahimè, di qualità e tecnologia. Il fenomeno ha già prodotto danni ingenti all’Occidente, ma è solo l’inizio. Tutti i capitalisti occidentali sono ormai direzionati al mercato produttivo e distributivo Cinese. Oggi noi accusiamo i primi contraccolpi. Nei prossimi anni prevedo un’ecatombe. Come non prevederla quando si hanno di fronte esempi banali che possono rendere l’idea: oggi un orologio al quarzo, tecnologicamente perfetto in tutte le sue finiture, se prodotto in Occidente costa ottanta euro. Lo stesso prodotto è venduto dai cinesi a tre euro Iva inclusa. Ma i prodotti che subiscono lo stesso trattamento sono ormai una quantità indescrivibile e presto saranno i cinesi a comprare l’Occidente. L’Occidente non sembra per ora accorgersi della lenta invasione che coincide con il suo declino che presto diverrà esponenziale, logaritmico. L’uomo occidentale non è né preparato a ciò né possiede più le risorse interiori per sopportare questo declino inarrestabile. In sé egli ha distrutto millenni d’umanesimo, cultura, storia. La televisione ha azzerato il livello culturale d’intere giovani generazioni. La crescita interiore ha lasciato il passo al praticismo materialista e alle soddisfazioni epidermiche più che quelle dello spirito, contraddicendo le basi filosofiche e gli archetipi ellenistici sui quali l'Occidente si era generato, che prediligevano la crescita inetriore a quella esteriore, l'essere all'avere. Mentre l’Oriente ha mantenuto a tutt’oggi una spiritualità che marcia di pari passo con il nuovo sistema, conferendo all’individuo quel distacco sufficiente capace di renderlo alieno alla mostruosità del sistema che lo rende puro ingranaggio, pedina, mezzo per il fine, l’uomo occidentale ha puntato tutto su de sé. E’ il declino del materialismo Occidentale, dovuto anche al fatto che l’Oriente, pur rimanendo tale, ha saputo metabolizzare l’esperienza occidentale cogliendone l’aspetto più competitivo finalizzato all’egemonia economica che presto sarà anche culturale e materiale. Un po’ come fece l’Occidente decenni fa quando seppe metabolizzare la contestazione traendo addirittura profitto dalla mercificazione dei simboli di quel fenomeno. Di fronte al crollo dei prezzi, del costo del lavoro, dell’aggressività dei mercati asiatici, della determinazione e della pazienza interiore tutta orientale, l’Occidente ha ormai una sola via: divenire succube di quei mercati, di quelle culture. Per correre ai ripari è tardi. L’unico lavoro possibile oggi è il recupero e la salvaguardia dei valori e il ritorno a coltivare un umanesimo anche politico che spinga l’uomo occidentale ad una possibile catarsi dalla quale risorgere come una Fenice. La politica può fare molto perché essa propone modelli sociali. Ma occorre abbandonare velocemente il liberismo economico e proporre modelli di sviluppo nuovi, dove la redistribuzione più equa permetta alle nuove generazioni un maggiore movimentismo e intraprendenza, limitando i monopoli in favore di uno sviluppo cooperativo e non verticistico come quello dei grandi capitali che hanno arricchito pochi e affamato molti. Un concetto questo già magistralmente eviscerato da Herbert Marcuse nel suo "L'uomo a una dimensione" dove l’individuo, in questo modello la vita, si riduce al bisogno atavico di produrre e consumare, senza possibilità di resistenza. Per Marcuse, infatti, la società tecnologica avanzata riduce tutto a sé, ogni dimensione "altra" è asservita al potere capitalistico e ai consumi, conquistata dal dominio "democratico" della civiltà industriale; una società che condiziona i veri bisogni umani, sostituendoli con altri artificiali. E' in questo senso che Marcuse formula la condanna della tecnologia, che conterrebbe già insita nella sua natura un'ideologia di dominio. In questo concetto sta l’errore dell’Occidente. La sua ipotetica forza, la libertà individuale e lo sviluppo capitalista, si è rivelato il modello sbagliato. Il modello dell’individuo e del culto del suo interesse, del materialismo fino a divenirne schiavo. Fino a soccombere ad un modello simile, addirittura copiato, mostruoso, degenere, ma che ha in se l’umiltà dell’anima che rende l’uomo schiavo del modello, ma capace di sentirsi libero anche immerso nelle feci. Fabio Greggio Ultima modifica di FabioGreggio : 19-11-2006 alle 21:40. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
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quando parli di oriente a cosa ti riferisci con esattezza?
edit: ho visto. adesso preparo una risposta articolata ![]()
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Tant'è bella giovinezza / che si sfugge tuttavia! / Chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c'è certezza. |
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#3 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2006
Città: Looking for a place to call home
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![]() ![]() ![]() Fatti un giro in Tibet e poi fammi sapere cosa ne pensano li' della superiorita' morale cinese... ![]()
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A.L.M. @ HWBOT | Personal PC: Asus N56VZ | Work PC: Lenovo Thinkpad T420 (Core i5 2520M, 4GB ram, 320GB 7200rpm) | Mobile device: iPhone 4S Work It Harder, Make It Better, Do It Faster, Makes Us Stronger, More Than Ever Hour After Hour Work Is Never Over |
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#4 | |
Bannato
Iscritto dal: Jun 2005
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Più in particolare degli stti menzionati ad esempio nell'articolo. fg |
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#5 | |
Moderatore
Iscritto dal: Nov 2003
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Ci dobbiamo preoccupare o no?
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Ubuntu è un'antica parola africana che significa "non so configurare Debian" ![]() Scienza e tecnica: Matematica - Fisica - Chimica - Informatica - Software scientifico - Consulti medici REGOLAMENTO DarthMaul = Asus FX505 Ryzen 7 3700U 8GB GeForce GTX 1650 Win10 + Ubuntu |
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#6 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Svizzera
Messaggi: 1340
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A me pare, che gli stati asiatici non stiano facendo altro che cercare di imitare l'occidente (visto come un modello), sfruttando o tralasciando i lati occidentali scomodi (a volta a ragione, altre a torto).
Ergo articolo totalmente sballato e basato su convinzioni errate, per quel che mi riguarda ![]() |
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#7 | ||
Bannato
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Milano
Messaggi: 146
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Ma non hai capito un cazzo... ![]() fg |
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 1142
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Premetto che a pelle non sono sicuro di come risponderti e di avere alcune perplessità su cui ti chiederò chiarimenti. andrò adesso ad analizzarla punto per punto.
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aspetto fiducioso una tua replica. ciao
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Tant'è bella giovinezza / che si sfugge tuttavia! / Chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c'è certezza. Ultima modifica di D1o : 19-11-2006 alle 22:58. |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Messaggi: 1451
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il capitalismo collettivista eheh bella trovata
![]() Peccato che non sia così, che questi pensieri hanno modo di esistere solo perchè ci troviamo di fronte a società pre-capitaliste, quando la transizione sarà completa direi che puoi escludere l'aggiunta "collettivista" ![]() Il divario ricchi/poveri in cina stà crescendo in dismisura, se per te questo è simbolo di superiorità del loro capitalismo rispetto al nostro, direi che stiamo freschi ![]()
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Ciao ~ZeRO sTrEsS~ |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 1022
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penso che è un articolo di propaganda del modello cinese , alcune cose dette sono anche delle contraddizioni :
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Non usate le dottrine filosofiche orientali per giustificare il boom economico in Cina e nei paesi vicini perchè non centrano nulla : la crescita del PIL è dovuta ad altri fattori : manodopera a costo quasi zero , assenza di tutela per il lavoratore , sfruttamento del lavoro minorile e per quanto riguarda la Cina nessun rispetto dei diritti umani : specialmente nei contronti dei religiosi . |
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#11 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Mi
Messaggi: 8046
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Il termine "capitalismo collettivista" sa proprio di zanzata. |
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#12 | |||||||||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Messaggi: 557
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La Cina, alla fine, credo che non sia molto diversa: si sta attuando verso il capitalismo cercando di stabilire il potere appartenente al suo asso, il socialismo, ed anzi cercando pure di ridurlo, nel lungo termine. Non a caso Hong Kong potra' rimanere con il suo sistema basato sul capitalismo sino al 2047, pretesa per dare alla Cina gli anni sufficienti per ristrutturare il suo sistema ad uno capitalista e meno socialista - ovvero, il sistema del Hong Kong, imho, continuera' ad essere la stessa anche dopo quell' anno. La Cina sta copiando il sistema che ha funzionato per l'occidente ed in specie per l'america, sapendo che e' forte della sua popolazione che corrisponde ad un sesto di quella intera mondiale. Quote:
![]() Il Giappone e' calato negli anni 90 per via di un governo non all' altezza del suo paese che ha sbagliato molto nell' indirizzare certi aspetti dell' economia. Se non avessero commesso errori per molte delle cose che avrebbero dovuto fare correttamente, l'economia del Giappone avrebbe avuto il potenziale di avvicinarsi e di molto agli stati uniti. E, i primi segnali di un ritorno positivo dell' economia giapponese c'e', per via del nuovo primo ministro Shinzo Abe, che promette di continuare il lavoro del suo precedecessore e riformatore Koizumi. Quote:
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La realta', poi, e' che la Cina non funziona in questo modo. Senno' non saremmo ad asistere alla crescita' dei ricchi in Cina. La qualita' e la tecnologia degli input (tra cui lavoratori e capitale) cinesi alla produzione eguaglia quella americana ed europea? Ma neanche per sogno, ci vorranno forse decenni affinche' potranno essere comparate nello stesso ordine di grandezza. Cosa che il governo cinese sta urgentemente cercando di velocizzare. Quote:
Riguardo l'analogia del orologio, stai tranquillo che fra 20 anni l'orologio venduto in Cina non costera' molto meno. I cinesi comincieranno a comprare l'occidente? certo che si, e l'occidente non aspetta altro che una crescita notevole della richiesta e base della clientela! L'occidente non aspetta altro che sfruttare i mercati che verranno creati per le fascie di media ricchezza che sono in pieno sviluppo esplosivo in Cina! Quote:
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![]() Se devo ringraziare per qualcosa, e' che sono nato nell' occidente, e non nell' oriente (specie Cina, ma anche India). Quote:
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ngi e phobosphobosphobos |
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#13 | |
Bannato
Iscritto dal: Jun 2005
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Capisco che tu non sia daccordo. Vivisezionare un articolo in paragrafi per smontarlo completamente perchè non sei daccordo su nulla, ma proprio su nulla, è prestestuoso. Dovrei prendere un giorno di ferie per rispondere ad ogni appunto. Indipendentemente dal fatto che l'articolo non parla di due sistemi economici contrapposti, ma di due culture umanistiche, rispondendo anche agli utenti sopra, per cui chi dice che faccio propaganda cinese ha proprio capito il contrario. Ho definito il nuovo sistema cinese infernale e criminale. Fate voi. Qui la politica e l'econimia c'entrano poco. Era una riflessione fra un capitalismo che ha ucciso l'umanesimo occidentale e un collettivismo capitalista che scimmiotta il capitalismo occidentale che però non riesce ad uccidere lo spirito degli orientali. caso mai c'è contrapposizione implicita fra il mondo cristiano e il mondo indo-buddhista di cui sono estimatore. La foga con cui alcuni hanno vivisezionato l'articolo con la fregola prestestuosa di vederci propaganda comunista ha proprio fallito quindi, perchè caso mai è esattamente il contrario. Io al contrario del comunismo contrappongo gli uomini e le loro culture in questo articolo e traggo la conclusione che la cultura, in generis, orientale è vincente su quella occidentale drogata dal materialismo capitalista. Riguardo ai miei esercizi teoricometafisici, credo che il realismo con cui ho affrontato l'argomento e la concretezza delle relative conclusioni sia metafisico quanto un piatto di rigatoni all'amatriciana. E questo avvalora la tesi della pretestuosità piuttosto tignosa. fg Ultima modifica di FabioGreggio : 20-11-2006 alle 07:23. |
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#14 | |
Bannato
Iscritto dal: Jun 2005
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La politica non c'entra nulla. Quello che dici della Cina è implicitamente affermato anche da me se rileggi. Ma non c'entra nulla con il senso. Ti sei perso su una tua affermazione: che sia propaganda per il modello cinese. E su questo hai costruito il resto della critica. Ma non è la risposta giusta. Il modello cinese è orribile. Io sto parlando della degenerazione occidentale e della stupidità dell'uomo capitalista. fg |
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#15 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
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prima di chiudere mi permetto di darti un modesto consiglio di stile: parla come mangi e tiratela di meno. e se uno si sbatte a risponderti ed a commentare una cosa che hai scritto, evita di pensare: "sono tutti contro di me", scendi dal piedistallo e vieni a discutere qui nel fango se hai coraggio. ciao
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#16 | |
Bannato
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Pensavo ad una discussione meno battereologica, cmq ci provo. Il pensiero e il germe dell'Occidente è nato sulla cultura ellenistica che faceva perno sull'interiorità. La crescita filosofica fu tale che se dobbiamo porre davvero un punto di partenza sulla modernità del pensiero Occidentale lo porrei personalmente su quell'esperienza culturale durata centinaia di anni che produsse il pensiero socratico, platonico, agnostico... Nell'uomo ellenico importantissimo era l'essere, mentre secondario l'avere, come ho gia scritto in un altro articolo. Il Capitalismo ha ribaltato questo concetto dimostrando che avere è più importante perchè ti da l'opportunità di essere quello che vuoi. Ma "l'essere" dell'uomo che "ha" è diverso da quello dall'essere per avere. Perchè l'uomo che pensa di avere per essere sarà materialista e punterà solo sul potere personale e sul concetto di migliore in quanto ricco. Se sarà, in base all'avere che ha precedenza, sarà un uomo che punterà solo all'esibizione dell'avere e alla soddisfazione materiale, incapace quindi di una crescita interiore anche culturale. E comunque sempre finalizzata alla difesa e all'integrazione del Capitale, inteso come potere per essere. In Oriente invece tutte le filosofie che hanno plasmato l'uomo, anche dopo la soppressione delle religioni, come per es in Cina, hanno puntato sull'essere prima che sull'avere. Senza però per questo rinunciare all'avere e ai mezzi, spesso criminali, per ottenerlo. L'uomo orientale quindi è capace di sopportare qualsiasi travaglio politico, ideologico, economico, rimanendo se stesso dentro: da cui la proverbiale pazienza orientale. L'uomo capitalista invece ha polverizzato il suo patrimonio umanistico e oggi si trova impreparato alle bassezze con cui i mercati asiatici assaltano. L'Occidente ha puntato tutto sulla monetizzazione delle sue capacità tralasciando una tempra interiore capace di proiettarlo anche in situazioni catastrofiche. Ha polverizzato altresì i concetti del Cristianesimo, dottrina dell'Occidente per antonimasia, che esaltava l'essere sull'avere e lo ha anzi strumentalizzato facendone un utensile di potere attraverso la Chiesa, che poi è il contrario della filosofia Francescana, unico esempio di Socialismo non totalitario e mai imitato. L'Oriente può contare su uomini cioè pronti a tutto. L'Occidente solo sui grandi capitali che per far fronte alla globalizzazione e all'invasione cinese sono costretti a creare trust, monopoli, lobby. Ma se da una parte la formazione di questi grandi centri di potere rallenta l'occupazione orientale, dall'altra accellera la disgregazione del tessuto economico e sociale dell'Occidente perchè applica il liberismo puro che determina impoverimento generale progressivo ( quello che sta subendo per esempio in Italia la classe media per effetto delle devastanti politiche berlusconiane di un liberismo personalizzato addirittura) dei più e arricchimento smodato di una casta. Le conclusioni sono concrete, ovvie e logiche. Che poi è la conclusione che molti analisti occidentali paventano da tempo. fg |
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#17 | |
Bannato
Iscritto dal: Jun 2005
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E tu sprechi del tempo a rispondere a uno che se la tira di brutto come me? ma allora tu te la tiri di più. Se tu mi critichi io ti rispondo. Questo non significa "tutti contro di me". Il fatto che poi non sia costretto a risponderti perchè hai analizzato anche la punteggiatura, so che smonta il tuo concetto di essere il centro dell'Universo, ma se ritengo la critica fumosa cavillosa e poco interessante preferisco che tu mi dica " vaffanculo" invece di prendermi per il culo con una critica elaborata per concludere poi con un populismo alla Leone di Lernia del tipo : "vieni nel fango" se ne hai il coraggio. Il coraggio è una delle poche cose che anche chi mi detesta mi riconosce. Perfino le mie scelte politiche e i miei scritti: sapendo di essere a volte detestato a destra e fanculizzato a sinistra. Peccato cmq: la tua critica pur prolissa era inetressante, ma la tua stizza finale ha rovinato tutto. Che dimostra poi che sia la vivisezione accurata e, sia la pretestuosità, altro non erano che una volontà di smontare Greggio più che il suo pensiero. Riguardo al piedestallo, non scendo. Ci salteresti sopra subito te. ![]() fg |
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#18 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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#19 |
Senior Member
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Erano poveri e si stanno arricchendo, tutto quá.
Quando scopriranno che avere il lettore mp3, il dvd e l'idromassaggio ti rende la vita piú piacevole sacrificheranno un pó d'essere con dell'avere anche perché, se non consumi, il capitalismo (collettivista ![]() ![]()
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#20 | |
Bannato
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Per cui tutto il resto di quello che dici non è discutibile. Non sto parlando dell'economia cinese che tira. Sto facendo un confronto fra due modelli culturali. Per cui quello che dici non è discutibile. Non sto parlando della superiorità antropologica. Dimmi done trovi scritto questo concetto biologico e lo cancello. Non essendoci scritto la cosa non èp discutibile. Non ho discusso sui diritti umani, anzi ho sottolineato il rapporto criminale per raggiungere lo sviluppo. Quindi la cosa non è stata detta e se detta impicitamente ho detto la stessa tua cosa. Quindi la cosa non è discutibile. In sostanza mi hai detto una serie di cose che non sono scritte. Si cosa posso risponderti? |
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