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#1 |
Junior Member
Iscritto dal: Jun 2005
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I simpatizzanti italiani dei terroristi
Giochi pericolosi
Ecco come le università italiane flirtano con i fondamentalisti. E Aosta ospita Tariq Ramadan -------------------------------------------------------------------------------- Roma. Doveva essere l’ospite d’onore della più influente associazione di dissenso religioso al mondo, l’American academy of religion. Ma si è dovuto accontentare di un collegamento dalla frontiera canadese. Ha ritentato con l’Università cattolica Nôtre Dame, nell’Indiana. Respinto. Alla fine ce l’ha fatta con l’Italia. 25 e 26 novembre, Aosta, Tariq Ramadan sarà la star al congresso dell’Associazione italiana di sociologia. Parlerà di “spiritualità come sfida alla religione: il caso dell’Islam”. Magdi Allam, sul Corriere della Sera, ha denunciato il nuovo Comitato accademico italo-egiziano formato fra “gli strenui apolegeti del terrorismo suicida”, l’Università egiziana Al Azhar, e cinque atenei fiore all’occhiello dell’orientalistica italiana, tra cui Napoli, la Sapienza di Roma e il Pontificio Istituto. Al Azhar, per molti la principale fucina di giustificazioni teologiche del terrorismo suicida, è pesantemente infiltrata dai Fratelli musulmani. Una nota dell’ufficio stampa della Sapienza ieri precisava che nessun accordo è stato siglato lo scorso giugno con l’ateneo romano. “Denuncino l’ambasciatore italiano Antonio Badini – dice Allam al Foglio – AnsaMed, il 13 e il 15 giugno scorso, ha diffuso una nota ufficiale dell’ambasciata in cui è spiegato l’accordo”. Nel novembre scorso avevamo cercato di far luce su un altro sodalizio, quello fra l’Unione delle Università del Mediterraneo della Sapienza di Roma e l’ateneo palestinese An Najah di Nablus. Nonostante da quest’ultima siano uscite diciannove bombe umane palestinesi, il preside di Najah, Rami Hamdallah, siede ancora nel board di Unimed. Giorni fa, il cantante palestinese Amar Hassan, colpevole di non celebrare i kamikaze, è stato cacciato a colpi di pistola dal campus di Najah dai terroristi delle Brigate dei martiri di Al Aqsa. Al rettore della Sapienza, Renato Guarini, subentrato da qualche mese a Giuseppe D’Ascenzo alla presidenza di Unimed, consigliamo il dossier su Najah dell’Intelligence and Terrorism Information Center. Forse vorrà rivedere l’accordo con “il bastione di Hamas dove prospera la cultura del martirio” e celebra chi fa saltare in aria dieci israeliani a Netanya. Sergio Noja Noseda è il coordinatore del cartello italiano nell’accordo con gli egiziani di Al Azhar, ed è uno dei più importanti arabisti italiani. Ha insegnato letteratura araba alla Cattolica di Milano e negli Emirati. Al Foglio, Noja spiega che “l’arabistica italiana è stata ridotta a tanti focolai di ex sessantottini quasi tutti filopalestinesi, un numero consistente dei quali convertiti all’islam. Ad Al Azhar li guardano con disprezzo, come fossero caricature. I renegados sono renegados. In Italia c’è un’insopportabile sinistra che subisce il fascino islamico, un tremendo miscuglio di Sessantotto e dialogo ecumenico. Credo che il colloquio interreligioso sia una stupidaggine, ma non lo sono gli accordi che comunque devono essere cercati”. E’ la prima volta che la principale autorità sunnita, Al Azhar, antica di più di mille anni, invia professori e studenti a studiare nel mondo occidentale. “Ricordiamoci che si considerano superiori e si credono eletti. Certamente dentro Al Azhar c’è un grande delirio antioccidentale. Ma a gennaio mi hanno invitato a parlare di Corano, io che sono considerato un infedele. E sono rimasti tutti colpiti quando ho detto che il Corano prescrive le mutande, non il velo. Dobbiamo colpire, ma anche capire e studiare. L’islam è nei guai fino al collo. Decidano se restare fermi al medioevo”. La via del cedimento al nemico Lo studioso di religiosità Massimo Introvigne, direttore del Cesnur, è d’accordo con Allam: “Gli studiosi cattedratici dell’islam hanno la testa nella sabbia, si trincerano dietro la scusa di occuparsi solo di islam fino al XVII secolo. Va per la maggiore il fastidio dell’islamologo che dice di studiare le miniature arabe e di disinteressarsi di Said Qutb. E intanto Ramadan, asso del neofondamentalismo, continua ad affascinare le accademie europee”. Giorgio Israel, docente di matematica alla Sapienza, pensa che la denuncia di Allam sia “assolutamente sconcertante. E’ lo stesso errore di chi accredita personaggi come Ramadan. Il pericolo non viene solo da chi mette le bombe, ma anche da coloro che si approfittano di noi per dire ‘non siamo come loro’, poi aggiungono: ‘Dovete seguire quello che chiediamo’. Tradotto, odio verso Israele e Stati Uniti e ritiro dall’Iraq. Questa è la via del cedimento al nemico. E’ pazzesco che Paolo Portoghesi dica ‘costruiamo mille moschee’”. Magdi Allam commenta così l’arrivo in Italia di Ramadan: “E’ un apologeta del terrorismo contro gli israeliani e in Iraq, ma la sua lingua biforcuta continua ad affascinarci quando parla di attentati in Europa. Subiremo questa ipnosi fino a quando qualcosa di terribile non ci costringerà ad aprire gli occhi”. (26/07/2005) http://www.ilfoglio.it/articolo.php?idoggetto=23691 Ultima modifica di Grande blu : 26-07-2005 alle 16:09. |
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#2 |
Member
Iscritto dal: May 2004
Messaggi: 137
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"Condannare senza esitazioni''
...e fare esattamente l'opposto di quello che vogliono, dichiara Tariq Ramadan dopo gli attentati di Londra La notizia degli attentati di Londra è un nuovo trauma. La nostra condanna è una volta di più netta e assoluta. Gli autori di questi attentati sono assassini dai quali non si possono accettare, e neanche ascoltare, improbabili giustificazioni in nome di un’ideologia, di una religione, di una causa politica. Con voce forte e chiara, dobbiamo esprimere il nostro dissenso, la nostra condanna e il nostro impegno a lottare contro queste azioni odiose con la prevenzione, l’educazione e l’applicazione serena e non discriminatoria di adeguate misure di sicurezza. All’indomani dei festeggiamenti per la scelta di Londra come sede dei giochi olimpici del 2012, questi attentati assumono caratteristiche ancora più odiose. Sarebbe stupido pensare che sia un caso, come d’altronde non fu una coincidenza l’attentato di Madrid, perpetrato qualche giorno prima delle elezioni. Nel momento della gioia per il successo ottenuto, condivisa da tutti gli abitanti di Londra, il fine è quello di alimentare la paura, di generare sospetti e creare fratture interne ai cittadini della società britannica in particolare e dell’Europa in generale. Lo scopo è incrinare la fiducia, contrapporre gli schieramenti e impedire che si vinca la scommessa di vivere insieme in società europee libere e plurali. Agli autori degli attentati terroristici in prima battuta, ma al contempo a tutti i fautori dell’ideologia della paura, a tutti coloro che sfrutteranno queste azioni per propagare idee razziste, la xenofobia, la giudeofobia, la cristianofobia, l’islamofobia e ogni altra forma di stigmatizzazione e di rifiuto; a tutti, senza eccezione, dobbiamo essere capaci di rispondere insieme. Dopo aver condannato questi attacchi, bisogna che ci comportiamo in maniera opposta a quello che vogliono: dobbiamo promuovere l’educazione, la mutua conoscenza, il “vivere insieme” basato sui valori comuni. Dobbiamo provare che se siamo uniti contro il terrore e la violenza, sappiamo anche essere per i comuni principi universali, per il rispetto della vita e della diversità, per la democrazia, per la libertà, per la giustizia. Nel momento in cui vogliono spargere il dubbio e il sospetto, dobbiamo impegnarci insieme a costruire spazi di mutuo rispetto e fiducia. Questa è nostra responsabilità di cittadini fermamente decisi a lottare contro gli orrori di cui sono capaci gli autori di questi crimini, per difendere i valori e il futuro della nostra comune società. Dobbiamo, intellettualmente e socialmente, fare l’esatto contrario di quello che gli autori degli attentati vorrebbero farci fare emotivamente. Quando il terrore potrebbe paralizzarci e fermarci, è urgente che la nostra coscienza critica sia consapevole di quello che è in gioco e ci consenta di agire insieme e di aprirci. E in questo particolare momento vogliamo inviare alle famiglie delle vittime le nostre più sincere condoglianze. Tariq Ramadan Ginevra, 7 luglio 2005 |
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#3 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Mestre
Messaggi: 886
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il pinocchio d'egitto colpisce ancora |
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#4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14030
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We are the flame and darkness fears us ! |
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#5 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 146
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Cmq molto interessante accusare i cristiani di omofobia salvo poi tentare di fare i (pseudo)avvocati dell'......Islam.
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The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD! Ultima modifica di Ewigen : 26-07-2005 alle 23:31. |
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Milano Tokyo , purtroppo Utente con le palle fracassate
Messaggi: 2370
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dubito che qualcuno di noi possa parlare dell'Islam con cognizione di causa
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Kotoshi mo yoroshiku onegai-itashimasu |
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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Ah per inciso leggendo con attenzione il pezzo riportato ci si accorge che non è in contraddizione con l'articolo, riporto il passaggio “E’ un apologeta del terrorismo contro gli israeliani e in Iraq, ma la sua lingua biforcuta continua ad affascinarci quando parla di attentati in Europa. Subiremo questa ipnosi fino a quando qualcosa di terribile non ci costringerà ad aprire gli occhi”. Poi certo se il ragionamento di base è chi non la pensa come me o non ha capito nulla o è un venduto, arriviamo al pinocchio d'Egitto. |
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: AnTuDo ---------- Messaggi Totali: 10196
Messaggi: 1521
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“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח - ![]() |
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#9 | |
Amministratore
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Luino (VA)
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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#11 | |
Amministratore
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Luino (VA)
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#12 | |
Junior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 8
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
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Messaggi: 2369
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Tutto rigorosamente IMHO Per i messaggi contrassegnati da *: IMHO un par di balle! Salva un albero, uccidi un castoro. |
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#14 | |
Amministratore
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Luino (VA)
Messaggi: 5126
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Inoltre ti faccio notare che il comportamento che imputi alla sinistra è proprio ANCHE della destra. Confutare: non mi metto nemmeno, aspetto qualche mese e si confuterà da solo ![]() |
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#15 | |
Junior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 8
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in quanto al comportamento che imputi anche alla destra, non mi pare di notare è questo forum ne è la dimostrazione di attacchi offensivi a: Dalema,Mussi, Occhetto, così come viene fatto per Berlusconi per es. |
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#16 | |
Amministratore
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Luino (VA)
Messaggi: 5126
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![]() Non siamo qui a discutere di questo però. Quello che voglio farti notare è come tutti, destra e sinistra, per ignoranza dell'Islam diamo credito a chiunque ne parli e abbia un nome musulmano. Magdi Allam parla bene di alcuni gruppi musulmani, malissimo di altri. Cosa accomuna questi gruppi? Il fatto che in Italia e in generale nel mondo occidentale NESSUNO sa un caxo di loro. Dobbiamo dunque pendere dalle sue labbra. Se senti altre campane però, su riviste estere, spesso il parere su gruppi islamico/fontamentalisti, a detta di altri presunti esperti, cambia radicalmente. E' come se tu volessi parlare della politica italiana in Cina. Un conto è se a scrivere fosse Feltri, un altro Sabelli Fioretti. Come se ne esce? Mi documento su siti esteri di informazione e non perché in Italia facciano schifo, sia ben chiaro. All'estero spesso trovi il parere di diversi opinionisti e puoi farti un'idea. Noi ne abbiamo UNO. Che può essere il Feltri o il Sabelli Fioretti della situazione. Che si è contraddetto più volte. Che dice che bisogna cercare il dialogo con l'Islam moderato, ma quando lo trovi non va bene. Che parla di gruppi islamici di cui nessuno sa nulla, e quindi non è nemmeno possibile trovare il modo di capire se ciò che ci dice può essere ritenuto vero o frutto di antipatie personali (tutto il mondo è paese). Guarda, non c'è destra o sinistra per me, se a parlare è una sola voce su un argomento di solito sono diffidente. |
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#17 | |
Junior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 8
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Attenzione però a non ricalcare un comportamento assai diffuso a sinistra, cioè: quando non si riesce a confutare le argomentazioni dell'avversario si tende a demonizzarlo. afffrontiamo un tema alla volta. |
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#18 | |
Amministratore
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Luino (VA)
Messaggi: 5126
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![]() Io ti ho detto perché tendo a fidarmi poco del personaggio in questione, e questo è a tema. MI sembra anche un tema condivisibile, non trovi? O tu ti fidi ciecamente? Riguardo alle accuse che fai riguardo alla sinistra ti ho già detto che sono prive di fondamento. Sei iscritto da poco, forse ti sei perso negli anni, già solo qui sul forum, qualche bell'esempio. |
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#19 | |
Member
Iscritto dal: May 2004
Messaggi: 137
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"Condannare senza esitazioni'' ...e fare esattamente l'opposto di quello che vogliono, dichiara Tariq Ramadan dopo gli attentati di Londra La notizia degli attentati di Londra è un nuovo trauma. La nostra condanna è una volta di più netta e assoluta. Gli autori di questi attentati sono assassini dai quali non si possono accettare, e neanche ascoltare, improbabili giustificazioni in nome di un’ideologia, di una religione, di una causa politica. Con voce forte e chiara, dobbiamo esprimere il nostro dissenso, la nostra condanna e il nostro impegno a lottare contro queste azioni odiose con la prevenzione, l’educazione e l’applicazione serena e non discriminatoria di adeguate misure di sicurezza. All’indomani dei festeggiamenti per la scelta di Londra come sede dei giochi olimpici del 2012, questi attentati assumono caratteristiche ancora più odiose. Sarebbe stupido pensare che sia un caso, come d’altronde non fu una coincidenza l’attentato di Madrid, perpetrato qualche giorno prima delle elezioni. Nel momento della gioia per il successo ottenuto, condivisa da tutti gli abitanti di Londra, il fine è quello di alimentare la paura, di generare sospetti e creare fratture interne ai cittadini della società britannica in particolare e dell’Europa in generale. Lo scopo è incrinare la fiducia, contrapporre gli schieramenti e impedire che si vinca la scommessa di vivere insieme in società europee libere e plurali. Agli autori degli attentati terroristici in prima battuta, ma al contempo a tutti i fautori dell’ideologia della paura, a tutti coloro che sfrutteranno queste azioni per propagare idee razziste, la xenofobia, la giudeofobia, la cristianofobia, l’islamofobia e ogni altra forma di stigmatizzazione e di rifiuto; a tutti, senza eccezione, dobbiamo essere capaci di rispondere insieme. Dopo aver condannato questi attacchi, bisogna che ci comportiamo in maniera opposta a quello che vogliono: dobbiamo promuovere l’educazione, la mutua conoscenza, il “vivere insieme” basato sui valori comuni. Dobbiamo provare che se siamo uniti contro il terrore e la violenza, sappiamo anche essere per i comuni principi universali, per il rispetto della vita e della diversità, per la democrazia, per la libertà, per la giustizia. Nel momento in cui vogliono spargere il dubbio e il sospetto, dobbiamo impegnarci insieme a costruire spazi di mutuo rispetto e fiducia. Questa è nostra responsabilità di cittadini fermamente decisi a lottare contro gli orrori di cui sono capaci gli autori di questi crimini, per difendere i valori e il futuro della nostra comune società. Dobbiamo, intellettualmente e socialmente, fare l’esatto contrario di quello che gli autori degli attentati vorrebbero farci fare emotivamente. Quando il terrore potrebbe paralizzarci e fermarci, è urgente che la nostra coscienza critica sia consapevole di quello che è in gioco e ci consenta di agire insieme e di aprirci. E in questo particolare momento vogliamo inviare alle famiglie delle vittime le nostre più sincere condoglianze. Tariq Ramadan Ginevra, 7 luglio 2005 |
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#20 | |
Junior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 8
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Tu come tutti sei libero di fidarti di chi ti pare, e visto che ti interessa, in politica io non mi fido di nessuno. Hai ragione nel dire che sono iscritto da poco in questo forum e che nel corso degli anni non ho avuto modo di verificare, ma questo non significa nulla. Le mie valutazioni le faccio in base a quello che succede nel mondo reale,e che a volte riporto in questo forum. Posso assicurarti che nel corso della mia vita ho potuto verificare anche di persona l'uso sistematico da parte dei comunisti, della demonizzazione dell'avversario politico. hanno sempre cercato di inculcarci l'idea che i democristiani fossero tutti indistintamente ladri, mafiosi, fascisti,nemici della classe operaia. Questa pratica 30 anni fa veniva anteposta al dialogo, oggi si usa quando il dialogo finisce. Solo per questo ho scritto di fare attenzione a non ricalcare certe orme del passato. |
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