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#1 |
Member
Iscritto dal: Jun 2004
Città: Sotto un cielo non identificato
Messaggi: 79
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I migliori testi delle canzone italiane
Postate qui i testi per voi più belli, più emozionanti, più significativi della musica italiana. Comincio io:
Futura (Lucio Dalla) Chissà chissà domani su che cosa metteremo le mani se si potrà contare ancora le onde del mare e alzare la testa non esser così seria, rimani i russi, i russi gli americani no lacrime non fermarti fino a domani sarà stato forse un tuono non mi meraviglio è una notte di fuoco dove sono le tue mani nascerà e non avrà paura nostro figlio e chissà come sarà lui domani su quali strade camminerà cosa avrà nelle sue mani.. le sue mani si muoverà e potrà volare nuoterà su una stella come sei bella e se è una femmina si chiamerà futura. Il suo nome detto questa notte mette già paura sarà diversa bella come una stella sarai tu in miniatura ma non fermarti voglio ancora baciarti chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro qui tutto il mondo sembra fatto di vetro e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio. Di più, muoviti più fretta di più, benedetta più su, nel silenzio tra le nuvole, più su che si arriva alla luna,si la luna ma non è bella come te questa luna è una sottana americana Allora su mettendoci di fianco,più su guida tu che sono stanco, più su in mezzo ai razzi e a un batticuore, più su son sicuro che c'e' il sole ma che sole è un cappello di ghiaccio questo sole è una catena di ferro senza amore, amore, amore, amore. Lento lento adesso batte più lento ciao, come stai il tuo cuore lo sento i tuoi occhi così belli non li ho visti mai ma adesso non voltarti voglio ancora guardarti non girare la testa dove sono le tue mani aspettiamo che ritorni la luce di sentire una voce aspettiamo senza avere paura, domani.
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SCEGLI Firefox # Voglio l'ADSL! # Chessgames # Farmaci generici # Garfield strips 78-08 # IPSE # Lostpedia # Boohbah # « Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti. »
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: dietro la mia Tamburo
Messaggi: 1408
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Pino Daniele
Anima Tutte le volte che parlo di te Mi manca il fiato e non so cos'è E a volte credo di star bene Pensando a quello che mi conviene Dimentico il mondo che respira Per averti vicina Tutte le volte che io parlo di te Ho un nodo in gola e io so cos'è Questa maledetta suggestione Che ci fa cambiare umore Che ci maltratta come un cane Per farci amare Anima In questa vita c'è bisogno di più anima Per sopportare quello che c'è intorno L'anima che ho lasciato fra le tue mani Per non avere tutti i giorni uguali L'anima che troppe volte metti sotto i Piedi L'anima Che tiro fuori quando non mi credi L'anima che a volte ti fa ragionare Anche se hai voglia di lasciarti andare E a volte credo di star bene Pensando a quello che mi conviene Dimentico il mondo che respira Per averti vicina Anima In questa vita c'è bisogno di più anima Per sopportare quello che c'è intorno L'anima che ho lasciato fra le tue mani Per non avere tutti i giorni uguali L'anima che troppe volte metti sotto i Piedi L'anima Che tiro fuori quando non mi credi L'anima che a volte ti fa ragionare Anche se hai voglia di lasciarti andare
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affari conclusi felicemente sul mercatino : fpe - vise91 - sam_88- Eddy72 - Moka -Palio - kuzzolin e tanti altri..... ![]() |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: My Oyster Soup Kitchen Floor Wax Museum
Messaggi: 330
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Guerre di eroi
Tradite senza pieta` E svanite nei secoli Scatti ai nervi e sensi che Le ombre dei sogni scuotono Spazza vento e porta via Il bambino che gioca con il mare Non saro` eroe Non sarei stato mai Tradire e fuggire E' il ricordo che restera` Eroe nel vento E' la noia che scava dentro me Litfiba - Eroi Nel Vento
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#4 |
Member
Iscritto dal: Dec 2003
Città: Roma
Messaggi: 119
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banco del mutuo soccorso
750.000 anni fa ... L'amore? (musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo) Già l'acqua inghiotte il sole ti danza il seno mentre corri a valle con il tuo branco ai pozzi le labbra secche vieni a dissetare Corpo steso dai larghi fianchi nell'ombra sto, sto qui a vederti possederti, si possederti... possederti... Ed io tengo il respiro se mi vedessi fuggiresti via e pianto l'unghie in terra l'argilla rossa mi nasconde il viso ma vorrei per un momento stringerti a me qui sul mio petto ma non posso fuggiresti fuggiresti via da me io non posso possederti possederti io non posso fuggiresti possederti io non posso... Anche per una volta sola. Se fossi mia davvero di gocce d'acqua vestirei il tuo seno poi sotto i piedi tuoi veli di vento e foglie stenderei Corpo chiaro dai larghi fianchi ti porterei nei verdi campi e danzerei sotto la luna danzerei con te. Lo so la mente vuole ma il labbro inerte non sa dire niente si è fatto scuro il cielo già ti allontani resta ancora a bere mia davvero ah fosse vero ma chi son io uno scimmione senza ragione senza ragione senza ragione uno scimmione fuggiresti fuggiresti uno scimmione uno scimmione senza ragione tu fuggiresti, tu fuggiresti...
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Athlon xp 2800+@3200+(200*11) ; 2Gb pc 3200 ; Asus A7N8X- Deluxe rev 2.0 bios 1007 ; Maxtor 80Gb e 200 Gb Sata; Hercules radeon 9600Pro@xt , Enermax EG465P-VE 460Watt ; Mast DVD Nec ND-2500A@2510 Adsl powered by telvia |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: __/BrianzOLandIA\__ :|: Dial L for Low :|: oui, je suis pelo
Messaggi: 534
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KHORAKHANE' "a forza di essere vento"
Fabrizio De Andrè (1996- Anime Salve) Il cuore rallenta la testa cammina in quel pozzo di piscio e cemento a quel campo strappato dal vento a forza di essere vento porto il nome di tutti i battesimi ogni nome il sigillo di un lasciapassare per un guado una terra una nuvola un canto un diamante nascosto nel pane per un solo dolcissimo umore del sangue per la stessa ragione del viaggio viaggiare Il cuore rallenta e la testa cammina in un buio di giostre in disuso qualche rom si è fermato italiano come un rame a imbrunire su un muro saper leggere il libro del mondo con parole cangianti e nessuna scrittura nei sentieri costretti in un palmo di mano i segreti che fanno paura finchè un uomo ti incontra e non si riconosce e ogni terra si accende e si arrende la pace i figli cadevano dal calendario Yugoslavia Polonia Ungheria i soldati prendevano tutti e tutti buttavano via e poi Mirka a San Giorgio di maggio tra le fiamme dei fiori a ridere a bere e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere ora alzatevi spose bambine che è venuto il tempo di andare con le vene celesti dei polsi anche oggi si va a caritare e se questo vuol dire rubare questo filo di pane tra miseria e sfortuna allo specchio di questa kampina ai miei occhi limpidi come un addio lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca il punto di vista di Dio Cvava sero po tute Poserò la testa sulla tua spalla i kerava e farò jek sano ot mori un sogno di mare i taha jek jak kon kasta e domani un fuoco di legna vasu ti baro nebo perché l'aria azzurra avi ker diventi casa kon ovla so mutavia chi sarà a raccontare kon ovla chi sarà ovla kon ascovi sarà chi rimane me gava palan ladi io seguirò questo migrare me gava seguirò palan bura ot croiuti questa corrente di ali
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Apri le mie labbra, aprile dolcemente. Aiuta il mio cuore. Cometa cuci la bocca ai profeti.
Cometa chiudi la bocca e vattene via. Lascia che sia io a trovare la libertà. Il mio gruppo: rock/blues italiano! http://www.myspace.com/pericolopubblico Gioia&Amore! |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Roma
Messaggi: 373
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Sud, non ti fare castrare
dal potere criminale che ti vuole fermare: guastagli la festa, abbassagli la cresta, guarda la sua testa rotolare nella cesta. Libera la mente da ogni assurdo pregiudizio: è l'inizio della fine del supplizio che da secoli ci domina, ci ingoia e ci rivomita, potere di quei demoni che noi chiamiamo "uomini", che uccidono altri uomini, che sfruttano noi giovani, che tagliano le ali agli angeli più deboli. Potere che soggioga, potere della droga, potere di uno Stato che di tutto se ne frega: strage di Bologna, Ustica, Gladio, cumuli di scheletri ammassati in un armadio. Odio, il tuo seme germoglia nella terra fecondato dal sangue della guerra e la camorra, indomita, ricca e strafottente, continua ad uccidere la gente. Tombe, ecatombe, esplosioni di bombe, raffiche di mitra, falcidia di bande, Cosenza, Potenza, carne morta in partenza, consacrata alla violenza senza opporre resistenza. Alpi, Salento, un solo movimento: pugni sul sistema pretendiamo un cambiamento; ridateci la terra, basta con la guerra. Dalla strada l'intifada... you gotta fight da faida!! Frankie Hi NRG fight da faida 1993 |
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
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Servi della gleba
Allora come e' andata con la tipa? Eh, abbastanza bene. Hai pucciato il biscotto, o almeno hai limonato? No ragazzi, non scherziamo. Lei non e' una come tutte le altre. Bll b b bll parlaci di lei. Ah, guardate, questa qui' e' una tipa devvero simpaticissima, in gambissima. Mi ha raccontato delle cose delle sue ferie divertentissime, ma tipo che lei era andata la' con un sacco di creme dopo sole, poi ha preso un casino di sole, si e' bruc. Le hai mostrato il popparuolo? No ma ho buone possibilita'. Allora ci vediamo questa sera? Una serata fra amici, una chitarra e uno spinello. Eh, amici, purtroppo no. Questa sera sono invitato a casa sua per vedere le diapositive del mare, delle sue ferie, poi subito dopo devo accompagnare i suoi genitori che devono prendere il treno perche' sono rimasti senza macchina, l'hanno distrutta, era mia. Siamo tutti servi della gleba, e abbiamo dentro il cuore una canzone triste. Servi della gleba a testa alta, verso il triangolino che ci esalta. Niente marijuana ne pasticche: noi si assume solo il due di picche. Servi della gleba in una stanza, anestetizzati da una stronza, come dei simbolici Big Jim: schiacci il tasto ed esce lo sfaccimm. Ehi, guardate un po' chi si rivede. Hue ciao ragazzi. Hai la faccia di legno, dove cazzo eri finito? Ma no, niente, e' che c'ho un'esame in ballo e poi non sono stato molto bene. dicci cosa hai avuto di preciso. Mah, mi han detto che ho le papille - Eh? - gustative interrotte, no, poi ci ho il gomito -Cosa? - che fa contatto col ginocchio .... no e' che ho delle storiacce con la tipa... Ah. Lei ti ha dato il due di picche. Ma no , che cosa dite? lei mi e' molto affezzionata, solo che ha delle storie col suo tipo che la rendono infelice, e siccome a lei ci tengo piu' che a me, ho parlato col suo ragazzo e l'ho convinto a ritornare da lei... Ma non starai mica piangendo? No, e' che mi e' entrata una bruschetta nell'occhio. L'occhio spento lo sguardo di cemento, lei e' il mio piccione io il suo monumento. Servi della gleba a tutta birra, carichi di hl di sburra; cuore in fiamme e maschera di ghiaccio, noi col nostro carico di sfaccio. Servi della gleba planetaria, schiavi della ghiandola mammaria, come dei simbolici Big Jimme: schiacci il tasto ed esce lo sfaccimme. Lassame canta'... [Faso al telefono]: "Ciao, senti, hai 5 minuti? Perche' volevo chiederti due cose... Senti, guarda, sinceramente vado al dunque subito, ci sono rimasto molto male perche' ho saputo che sei uscita con Tafano ieri sera, e... perche'? Scusa, ti ho telefonato a cena, ti ho detto: ci vediamo?, tu hai detto: no, devo studiare. E va be', se poi esci con lui... cioe', perche' non me lo devi dire? Pensi che sia un problema per me accettare che tu hai una storia? Un uomo? Vedi qualcuno? No, non e' un problema per me perche' io ti voglio bene veramente e non ti chiedo nulla, anzi, magari sono qui a dirti: se hai bisogno di qualcuno io ci sono. E allora? Che cosa devo fare? Vuoi che mi metta una scopa in culo cosi' ti ramazzo la stanza?" ![]()
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Guarda....una medusa!!! |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Roma - Milano - Lagos
Messaggi: 8579
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La locomotiva - Francesco Guccini
Non so che viso avesse, neppure come si chiamava, con che voce parlasse, con quale voce poi cantava, quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli, ma nella fantasia ho l'immagine sua: gli eroi son tutti giovani e belli, gli eroi son tutti giovani e belli, gli eroi son tutti giovani e belli... Conosco invece l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere: i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere, i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti sembrava il treno anch' esso un mito di progresso lanciato sopra i continenti, lanciato sopra i continenti, lanciato sopra i continenti... E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano: ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite, sembrava avesse dentro un potere tremendo, la stessa forza della dinamite, la stessa forza della dinamite, la stessa forza della dinamite.. Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali, parole che dicevano "gli uomini son tutti uguali" e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via la bomba proletaria e illuminava l' aria la fiaccola dell' anarchia, la fiaccola dell' anarchia, la fiaccola dell' anarchia... Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione, un treno di lusso, lontana destinazione: vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori, pensava al magro giorno della sua gente attorno, pensava un treno pieno di signori, pensava un treno pieno di signori, pensava un treno pieno di signori... Non so che cosa accadde, perchè prese la decisione, forse una rabbia antica, generazioni senza nome che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore: dimenticò pietà, scordò la sua bontà, la bomba sua la macchina a vapore, la bomba sua la macchina a vapore, la bomba sua la macchina a vapore... E sul binario stava la locomotiva, la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva, sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio, con forza cieca di baleno, con forza cieca di baleno, con forza cieca di baleno... E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto. Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura e prima di pensare a quel che stava a fare, il mostro divorava la pianura, il mostro divorava la pianura, il mostro divorava la pianura... Correva l' altro treno ignaro e quasi senza fretta, nessuno immaginava di andare verso la vendetta, ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno: "notizia di emergenza, agite con urgenza, un pazzo si è lanciato contro al treno, un pazzo si è lanciato contro al treno, un pazzo si è lanciato contro al treno..." Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria: "Fratello, non temere, che corro al mio dovere! Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria!" E intanto corre corre corre sempre più forte e corre corre corre corre verso la morte e niente ormai può trattenere l' immensa forza distruttrice, aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto della grande consolatrice, della grande consolatrice, della grande consolatrice... La storia ci racconta come finì la corsa la macchina deviata lungo una linea morta... con l' ultimo suo grido d' animale la macchina eruttò lapilli e lava, esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo: lo raccolsero che ancora respirava, lo raccolsero che ancora respirava, lo raccolsero che ancora respirava... Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore mentre fa correr via la macchina a vapore e che ci giunga un giorno ancora la notizia di una locomotiva, come una cosa viva, lanciata a bomba contro l' ingiustizia, lanciata a bomba contro l' ingiustizia, lanciata a bomba contro l' ingiustizia!
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--- --- VENDO AppleCare per Macbook Pro 15"/17" a 200E --- --- Ho trattato con mezzo forum, per l'altra meta' mi sto attrezzando... ![]() ![]() Perditempo di professione: signirr |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
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Messaggi: 4435
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Di Elio come non ricordare Cara ti amo, piu veritiera di quella...
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#10 |
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Iscritto dal: Aug 2003
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Messaggi: 14035
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Dè andrè
Fiume San Creek Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura fu un generale di vent'anni occhi turchini e giacca uguale fu un generale di vent'anni figlio d'un temporale c'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek. I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte e quella musica distante diventò sempre più forte chiusi gli occhi per tre volte mi ritrovai ancora lì chiesi a mio nonno è solo un sogno mio nonno disse sì a volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso le lacrime più piccole le lacrime più grosse quando l'albero della neve fiorì di stelle rosse ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte c'erano solo cani e fumo e tende capovolte tirai una freccia in cielo per farlo respirare tirai una freccia al vento per farlo sanguinare la terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura fu un generale di vent'anni occhi turchini e giacca uguale fu un generale di vent'anni figlio d'un temporale ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek
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We are the flame and darkness fears us ! |
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
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Tornando seri:
Cyrano Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto! Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio. Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati, buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria ma non avete scorza; godetevi il successo, godete finché dura ché il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe. Io sono solo un povero cadetto di Guascogna però non la sopporto la gente che non sogna. Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco. Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti; venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatto del qualunquismo un arte; coraggio liberisti, buttate giù le carte tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto assurdo bel paese. Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato; coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco. Ma quando sono solo con questo naso al piede che almeno di mezz'ora da sempre mi precede si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore che a me è quasi proibito il sogno di un amore; non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute, per colpa o per destino le donne le ho perdute e quando sento il peso d'essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo, ma dentro di me sento che il grande amore esiste, amo senza peccato, amo ma sono triste perché Rossana è bella, siamo così diversi; a parlarle non riesco, le parlerò coi versi. Venite gente vuota, facciamola finita: voi preti che vendete a tutti un'altra vita; se c'è come voi dite un Dio nell'infinito guardatevi nel cuore, l'avete già tradito e voi materialisti, col vostro chiodo fisso che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso, le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali; tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti. Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco. Io tocco i miei nemici col naso e con la spada ma in questa vita oggi non trovo più la strada, non voglio rassegnarmi ad essere cattivo tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo; dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto dove non soffriremo e tutto sarà giusto. Non ridere, ti prego, di queste mie parole, io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole; ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora ed io non mi nascondo sotto la tua dimora perché ormai lo sento, non ho sofferto invano, se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano.
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#12 |
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Quotissimo per Cirano e Fiume Sand Creek
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#13 |
Senior Member
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una vecchia bretone
con un capello e un ombrello di carta di riso e canna di bambu' capitani coraggiosi furbi contrabbandieri macedoni gesuiti, eucridei vestiti come dei bonzi per entrare a corte degl'imperatori della dinastia dei Ming cerco un centro di gravita' permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente avrei bisogno di... cerco un centro di gravita' permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente over and over again non sopporto i cori russi la musica finto rock la new wave italiana e il free jazz punk inglese neanche la nera Africa cerco un centro di gravita' permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente avrei bisogno di... cerco un centro di gravita' permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente over and over again Franco Battiato - "Centro Di Gravita' Permanente"
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#14 |
Senior Member
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Mettiamoci pure...
Ottocento - De Andre' Cantami di questo tempo l’astio e il malcontento di chi è sottovento e non vuol sentir l’odore di questo motor che ci porta avanti quasi tutti quanti maschi , femmine e cantanti su un tappeto di contanti nel cielo blu Figlia della famiglia sei la meraviglia già matura e ancora pura come la verdura di papà Figlio bello e audace bronzo di Versace figlio sempre più capace di giocare in borsa di stuprare in corsa tu moglie dalle larghe maglie dalle molte voglie esperta di anticaglie scatole d’argento ti regalerò Ottocento Novecento Millecinquecento scatole d’argento fine Settecento ti regalerò Quanti pezzi di ricambio quante meraviglie quanti articoli di scambio quante belle figlie da sposar e quante belle valvole e pistoni fegati e polmoni e quante belle biglie a rotolar e quante belle triglie nel mar Figlio figlio povero figlio eri bello bianco e vermiglio quale intruglio ti ha perduto nel Naviglio figlio figlio unico sbaglio annegato come un coniglio per ferirmi , pugnalarmi nell’orgoglio a me a me che ti trattavo come un figlio povero me domani andrà meglio Ein klein pinzimonie wunder matrimonie krauten und erbeeren und patellen und arsellen fischen Zanzibar und einige krapfen frùer vor schlafen und erwachen mit walzer und Alka-Seltzer fùr dimenticar Quanti pezzi di ricambio quante meraviglie quanti articoli di scambio quante belle figlie da sposar e quante belle valvole e pistoni fegati e polmoni e quante belle biglie a rotolar e quante belle triglie nel mar.
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#15 |
Bannato
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Tutte le canzoni di De Andre'...
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#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Imola
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In una spiaggia poco serena camminavano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra di un dilemma; l'uomo era forse più audace, più stupido e conquistatore, la donna aveva perdonato, non senza dolore. Il dilemma era quello di sempre, un dilemma elementare: se aveva o non aveva senso il loro amore. In una casa a picco sul mare vivevano un uomo e una donna e su di loro la vasta ombra di un dilemma; l'uomo è un animale quieto se vive nella sua tana, la donna non si sa se è ingannevole o divina. Il dilemma rappresenta l'equilibrio delle forze in campo, perché l'amore e il litigio sono le forme del nostro tempo. Il loro amore moriva, come quello di tutti, come una cosa normale e ricorrente, perché morire e far morire è un'antica usanza che suole aver la gente. Lui parlava quasi sempre di speranza e di paura, come l'essenza della sua immagine futura; e coltivava la sua smania e cercava la verità, lei lo ascoltava in silenzio, lei forse ce l'aveva già. Anche lui curiosamente come tutti era nato da un ventre, ma purtroppo non se lo ricorda o non lo sa. In un giorno di primavera quando lei non lo guardava lui rincorse lo sguardo di una fanciulla nuova. E ancora oggi non si sa se era innocente come un animale, o se era come instupidito dalla vanità; ma stranamente lei si chiese se non fosse un'altra volta il caso di amare e di restar fedele al proprio sposo. Il loro amore moriva, come quello di tutti, con le parole che ognuno sa a memoria, sapevan piangere e soffrire, ma senza dar la colpa all'epoca o alla storia. ___ Questa voglia di non lasciarsi è difficile da giudicare, non si sa se è una cosa vecchia o se fa piacere; ai momenti di abbandono alternavano le fatiche con la gran tenacia che è propria delle cose antiche. E questo è il succo di questa storia, peraltro senza importanza, che si potrebbe chiamare appunto "resistenza". Forse il ricordo di quel maggio gli insegnò anche nel fallire il senso del dolore, il culto del coraggio; e rifiutarono decisamente le nostre idee di libertà in amore, a questa scelta non si seppero adattare. Non so se dire a questa nostra scelta o a questa nostra nuova sorte, so soltanto che loro si diedero la morte. Il loro amore moriva, come quello di tutti, non per una cosa astratta come la famiglia, loro scelsero la morte per una cosa vera come la famiglia. Io ci vorrei veder più chiaro, rivisitare il loro percorso, le coraggiose battaglie che avevan vinto o perso. Vorrei riuscire a penetrare nel mistero di un uomo e una donna, nell'immenso labirinto di quel dilemma. Forse quel gesto disperato potrebbe anche rivelare come il segno di qualcosa che stiamo per capire. Il loro amore moriva, come quello di tutti, come una cosa normale e ricorrente, perché morire e far morire è un'antica usanza che suole aver la gente.
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G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta ![]() |
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Messaggi: 2629
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E ti vengo a cercare
Anche solo per vederti o parlare Perché ho bisogno della tua presenza Per capire meglio la mia essenza Questo sentimento popolare Nasce da meccaniche divine Un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri Non accontentarmi di piccole gioie quotidiane Fare come l'eremita Che rinuncia a sé E ti vengo a cercare Con la scusa di doverti parlare Perche mi piace ciò che pensi e che dici Perche in te vedo le mie radici Questo secolo oramai alla fine Saturo di parassiti senza dignità Mi spinge solo ad essere migliore, con piu volontà Emanciparmi dall'incubo delle passioni Cercare il punto al di sopra del bene e del male Essere un'immagine divina di questa realtà... E ti vengo a cercare Perche sto bene con te...
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Benedetto sia il Signore,la mia Roccia,che insegna alle mie mani a fare la guerra e alle mie dita a combattere Meglio 1 giorno da Zeman che una vita da Elkann ( qualsiasi ![]() Ciao pierpo! |
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#18 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
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--- --- VENDO AppleCare per Macbook Pro 15"/17" a 200E --- --- Ho trattato con mezzo forum, per l'altra meta' mi sto attrezzando... ![]() ![]() Perditempo di professione: signirr |
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#19 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Messaggi: 2629
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o magari da Linea Gotica, con quella chitarra torcibudella
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#20 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
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1950
Amedeo Minghi Come profumi, che gonna, che bella che sei, che gambe e che passi sull'asfalto di Roma serenella in questo vento di mare e di pini, nel nostro anno tra la guerra e il duemila dal conservatorio all'università' la bicicletta non va e tu che aspetti me con i capelli giù io li carezzerò seduti al nostro caffè, serenella la radio trasmetterà la canzone che ho pensato per te e forse attraverserà l'oceano lontano da noi l'ascolteranno gli americani che proprio ieri sono andati via e con le loro camicie a fiori, colorano le nostre vie e i nostri giorni di primavera che profumano dei tuoi capelli e dei tuoi occhi così belli spalancati sul futuro e chiusi su di me nel novecentocinquanta, nel novecentocinquanta, amore ma come stiamo bene al sole amore da quest'anno tu sarai con me. E' tondo quest'anno come un pallone e che tiro diretto e che bell'effetto al mio cuore, serenella coi soldi cravatte vestiti e dei fiori e una vespa per correre insieme al mare al mare di questa pitta, alle onde agli spruzzi che escono fuori dalle nostre fontane e se c'e' un po' di vento ti bagnerai mentre aspetti me seduta al nostro caffè, serenella la radio ..... e ti amo, ti amo forse al sole, questo sole che sembra vicino serenella io voglio un bambino nei nostri giorni di primavera lo penseremo come una canzone, serenella ti porto al sole serenella ti porto al mare, ti porto via.
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G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta ![]() |
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