Futuro del Web, Internet of Things e Big Data. Parola a Microsoft

Futuro del Web, Internet of Things e Big Data. Parola a Microsoft

Quali saranno le evoluzioni del Web in futuro? Quali saranno le novità per utenti e sviluppatori che arriveranno da Big Data e Internet of Things? A Build 2014 ne abbiamo parlato con Giorgio Sardo - direttore del gruppo Technical Evangelism & Development di Microsoft Corporate

di pubblicato il nel canale Web
Microsoft
 

Internet Explorer, WebGL

- Quanto ha influito Microsoft in questa evoluzione e come cambia, se cambia, il suo approccio al Web rispetto al passato?

Microsoft ha avuto e continua ad avere un ruolo fondamentale nella crescita ed evoluzione del Web. Negli ultimi anni, a partire da Internet Exploer 9 fino a Internet Explorer 11, Microsoft ha dedicato grossi investimenti nella standardizzazione del Web. Con la proliferazione dei mobile devices, è importante più che mai avere un “common playground” per il Web. HTML5, CSS3, ECMA Script sono solo alcuni dei molti gruppi di lavoro in W3C dove centinaia di ingegneri nel team di sviluppo di Windows partecipano quotidianalmente per condividere idee, discutere approcci diversi. In questo ambito, la rapidità delle conversazioni, l'abilità di prendere decisioni complesse e trasformarle in innovazione in tempi rapidi sarà fondamentale; ovviamente, senza mettere a rischio la sicurrezza e la privacy degli utenti del Web.

- In ambiente mobile (smartphone in primis), come vedi l'uso di HTML/JS per la produzione di App multipiattaforma? Non si rischia di appiattire le differenze peculiari tra i vari OS, sfruttando soltanto le funzionalità comuni e tralasciando le feature più specifiche (es: Live Tile, Modern UI, ecc...)?

Non c’è dubbio che HTML & JS rappresenti la “lingua franca” del Web, e come tale sia il linguaggio più naturale per produrre applicazioni cross-platform. A partire da Windows 8, Microsoft è stata la prima a offrire una piattaforma completa (tools, APIs, manageability, ...) per sviluppare applicazioni native a partire da HTML & JS. Con le appena annunciate “Universal Windows apps”, le stesse HTML/JS app potranno raggiungere anche Windows Phone e XBOX One. Microsoft sta anche investendo per estendere il supporto di queste apps ad altre piattaforme, per esempio con tools come Cordova.

Quando parlo di web apps con i nostri partner, quello che richiedono è proprio l’abilità’ di ridurre la complessità’ di sviluppo di applicazioni per multi-piattaforma, integrandolo con i workflow esistenti (per esempio, sviluppo dei portali web) – ed è proprio per questo che apprezzano la direzione e i nostri investimenti non solo nella piattaforma e API, ma anche nel garantire ottima performance anche su lower end devices con 512 MB di memoria, o ARM processors, e i tools per sviuppare e ottimizare tali applicazioni.

Al di sopra di queste fondamenta, sarà possibile fornire una user experience disegnata per un form-factor o piattaforma specifica; per esempio, questo concetto è proprio alla base di un progetto su cui il mio team ha lavorato negli ultimi 6 mesi e che abbiamo appena reso open-source a Build: Web App Template. WAT permette di costruire in pochi passi applicazioni per Windows o Windows Phone Store, a partire da un sito web; tramite un semplice file JSON di configurazione, lo sviluppatore potrà aggiungere componenti UX specifici per Windows come tiles, app bar, integrazione con share or search contracts, e anche aggiungere funzionalità avanzate come supporto per offline.

- Internet Explorer è stato a lungo assente dalla lista degli implementatori delle specifiche WebGL, salvo poi cambiare idea all'ultimo momento con IE11. A cosa è dovuto tale cambiamento repentino e perché non si è preferito implementare le specifiche fin dall'inizio?

Esistono centinaia se non migliaia di standards web, alcuni più o meno popolari di altri. Quando pensiamo a una nuova versione del browser, così come a qualsiasi altro prodotto, la prima domanda è “Quale esperienza vogliamo fornire agli utenti di Windows? Quale problema vogliamo risolvere? Quale innovazione possiamo portare?”. La risposta deve partire dagli utenti e dagli use cases, ma deve anche tenere conto della tecnologia. Nel caso di WebGL, alcuni dei dubbi che abbiamo condiviso apertamente alcuni anni fa erano dovuti alla sicurezza (ha senso implementare WebGL a scapito della sicurezza degli utenti?), alla performance (l’hardware su cellulari e ARM processor è in grado di processare WebGL?).

Abbiamo lavorato alcuni anni con la community per migliorare sicurezza e performance, le specifiche e la tecnlogia sono maturate, e da lì non è passato molto prima che implementassimo WebGL su Internet Explorer per desktop, tablets e smartphone. E non parlo solo di un “checkbox”, la nostra implementazione vanta la migliore performance e sicurezza sul mercato. Per esempio, la settimana scorsa abbiamo mostrato come sia possibile collegare gli occhiali virtuali Oculus a Internet Explorer e navigare un ambiente tridimensionale come realtà aumentata – tutto senza bisogno di plug-in. Questo tipo di esperienze è possibile solo in IE, grazie all'accelerazione grafica, le performance dei drivers USB e dei sensori di motion detection, etc.

- Cosa ne pensi della tecnologia Asm.js di Mozilla e di NaCL di Google? Come si pone Microsoft nei confronti di questi progetti che vertono a portare su Browser il codice “legacy” scritto in C e C++?

Seguo con interesse i progetti di ricerca di Mozilla e Google, ed è affascinante vedere come i JS engines sui vari browser continuino a darsi battaglia e a superare nuovi record! A essere sincero, non ho mai ricevuto la richiesta da uno sviluppatore C++ su Windows di avere supporto all’interno del browser; anzi, la richiesta è di andare sempre più “down to the metal” all’interno del sistema operativo. Quando si tratta di andare “down to the metal”, Microsoft ha un background incredibile di risorse (API, tools, documentation) per permettere agli sviluppatori di sviluppare app complesse in C++ o DirectX – sia che il target sia il desktop, o tablet, o cellulare o console. Windows è l’unica piattaforma ad offrire questa esperienza in modo consistente, e continueremo a investire in questo spazio negli anni a venire.

- Per finire, una domanda che forse tutti si stanno chiedendo: che cosa si è imparato dagli “errori” di Internet Explorer 6?

Non definirei Internet Explorer 6 come un errore; ai tempi, IE6 è stato il browser più innovativo, veloce e sicuro. Quando IE6 è stato rilasciato, non esistevano ancora siti come Wikipedia, Facebook, Outlook.com. Il Web era fondamentalmente diverso. Nel corso degli anni, abbiamo imparato che il browser deve evolversi per seguire gli interessi della società, il progresso tecnologico, la richiesta sempre più ambiziosa dei consumatori. Avere una sana competizione del mondo dei browser, alcuni la definiscono “browser war”, tra Internet Explorer, Firefox, Chrome, Safari...ha generato effetti positivi, ci ha insegnato a guardare allo stesso problema da punti di vista diversi, e senza dubbio continuerà a dare spunto ad ancora piu’ innovazione nel futuro!

 
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