LG G3, recensione dell'ultimo top di gamma del colosso coreano

Quando alle spalle hai un terminale di successo come lo è stato LG G2 non è assolutamente facile convincere la critica a riconfermare il giudizio avuto del tuo predecessore, ma questo LG G3 ci va molto vicino. Per il secondo anno conseutivo LG sforna un terminale in grado di strappare un giudizio positivo in praticamente ogni suo aspetto, rinnovando senza esagerare quella ricetta che era risultata vincente 12 mesi più indietro.

Stiamo infatti parlando di uno smartphone che mantiene essenzialmente il design del suo fratello minore, rivisto solamente per quanto riguarda alcuni particolari come la finitura della back-cover, impreziosita da una trama che la rende simile a un foglio di alluminio satinato. Leggermente differente anche il disegno dei tasti funzioni inseriti nella stessa cover, ora più facilmente ritrovabili al tatto grazie a una lavorazione che ne irruvidisce la superficie.

Come già per il predecessore uno dei punti di forza di questo G3 è indubbiamente il display. Ci troviamo di fronte ad un pannello che misura 5,5 pollici di diagonale e che offre una risoluzione QHD, ovvero il doppio della risoluzione HD, pari quindi a 2560x1440 pixel. Ne deriva una densità di pixel che supera i 500 ppi, un vero e proprio record in questa categoria.

Migliorata anche la fotocamera, nonostante il modulo in dote resti quello da 13 megapixel visto su LG G3. Molto efficace la messa a fuoco laser, in grado di operare in una frazione di secondo e di permettere quindi alla fotocamera di scattare la foto in meno di 0,3 secondi (in condizioni ottimali). Un deciso passo avanti è stato fatto anche per quanto riguarda lo stabilizzatore ottico che grazie alla sua efficacia permette di scattare in condizioni di luce sfavorevole ottenendo dei discreti risultati.

Inutile poi ripetere che le prestazioni sono assolutamente da top di gamma; da una soluzione simile sarebbe stato sciocco pensare il contrario. Meno esaltante invece il giudizio riguardo la batteria, la cui autonomia, pur migliorata dopo un primo aggiornamento software, non convince ancora a pieno come invece era accaduto con LG G2.

Il comparto telefonico di questo LG G3 non delude, il microfono e la capsula per le conversazioni funzionano egregiamente, così come le antenne che, salvo in casi estremi, hanno dimostrato di poter mantenere il segnale con una certa stabilità. Unico neo il volume dell'altoparlante in vivavoce, forse un pochino basso e pertanto inadatto per conversazioni in luoghi abbastanza rumorosi.

Spendiamo due parole infine anche per parlare del software. Alla base troviamo ovviamente Android, in versione 4.4 KitKat, personalizzato però con l'interfaccia utente proprietaria di LG. In passato il nostro giudizio a riguardo non è mai stato troppo favorevole, la precedente veste grafica dell'interfaccia non ci ha mai convinto, risultando spesso pesante un pochino pacchiana. Apprezziamo quindi molto il nuovo restyling che offre un nuovo design decisamente più sobrio, pulito e al passo con i tempi. Sono state ridisegnate sullo stesso stile anche tutte le applicazioni proprietarie, sicuramente ora di più piacevole consultazione.

Ma quanto costa questo G3? Al momento in Italia è disponibile solamente la versione da 16 GB di memoria interna e 2 GB di RAM che, di listino, necessita un esborso di 599 euro tasse incluse. Un centinaio di euro in meno rispetto ai concorrenti (prendendo in considerazione il solo prezzo di listino). Ci vorranno invece 50 euro in più per acquistare la versione del dispositivo dotata del doppio della memoria dedicata allo storage e di 3 GB di RAM. Sottolineiamo che si tratta dei prezzi di listino e ricordiamo che online i dispositivi sono già disponibili anche a diverse decine di euro meno. Un prezzo quindi che riteniamo adeguato a questo dispositivo, ancor più se paragonato a quanto offerto dai produttori concorrenti.