AMD Radeon R9 Nano: chip Fiji in poco più di 15cm

AMD anticipa le caratteristiche tecniche della terza scheda basata su GPU Fiji, prossima al debutto sul emrcato fissato per il 10 Settembre. Un ingombro molto contenuto caratterizza questa soluzione, che punta a diventare il nuovo riferimento per i sistemi da gaming potenti ma molto piccoli
di Paolo Corsini pubblicato il 27 Agosto 2015 nel canale Schede VideoAMDRadeonFury
AMD Radeon R9 Nano
E' il 27 Agosto il giorno scelto da AMD per annunciare la propria terza scheda video appartenente alla famiglia Fury: si tratta del modello Radeon R9 Nano, scheda che come il nome lascia facilmente intendere spicca per le dimensioni estremamente contenute. L'azienda americana aveva mostrato questa scheda, sorprendendo un po' tutti, in occasione della conferenza di presentazione delle nuove schede video Radeon R300 e Radeon R9 Fury avvenuta all'E3 di Los Angeles lo scorso mese di Giugno.
In un periodo nel quale le novità tecnologiche delle aziende molto difficilmente rimangono segrete prima del lancio ufficiale, AMD era riuscita con Radeon R9 Nano a mantenere completo riserbo su questo prodotto. Si tratta di una scheda che abbina GPU della famiglia Fiji a memoria con tecnologia HBM, High Bandwidth Memory, contenendo la lunghezza complessiva in poco più di 15 centimetri. E' questo un risultato senza precedenti per un prodotto che è posizionato, per caratteristiche tecniche, nel segmento di fascia più alta del mercato.
Merito di tutto questo è legato proprio all'utilizzo di tecnologia HBM, High Bandwidth Memory: i moduli memoria sono montati accanto alla GPU, alla quale sono collegati attraverso un interposer in silicio, e non più installati direttamente sul PCB della scheda come accade con i tradizionali chip GDDR5. La superficie complessivamente occupata si riduce e questo permette di contenere le dimensioni complessive della scheda in misura significativa. Di fatto quello che abbiamo già visto e descritto in occasione della nostra analisi della scheda Radeon R9 Fury X, se possibile spinto ancora di più agli estremi.
Abbiamo visto già con la scheda Radeon R9 Fury X i benefici della tecnologia HBM in termini di minore ingombro complessivo, ma con Radeon R9 Nano AMD si è spinta oltre riuscendo a costruire un prodotto ancora più contenuto per dimensioni e che non rinuncia a un tradizionale sistema di raffreddamento ad aria. Una lunghezza di 6 pollici rende questa scheda pienamente compatibile con le schede madri in form factor Mini-ITX, permettendo di configurare un sistema da gaming che possa anche pilotare display con risoluzione 4K inserendo tutti i componenti in uno dei piccoli case compatibili con schede madri Mini-ITX.
Quali sono le caratteristiche tecniche di questa scheda? I dati di targa sono speculari a quelli della scheda Radeon R9 Fury X in quanto per Radeon R9 Nano AMD ha scelto di utilizzare una versione della GPU Fiji dotata di tutti e 4.096 gli stream processors presenti.
CPU |
Radeon R9 Fury X | Radeon R9 Nano | Radeon R9 Fury |
tipo GPU | Fiji | Fiji | Fiji |
architettura |
GCN 1.2 | GCN 1.2 | GCN 1.2 |
stream processors | 4.096 | 4.096 | 3.584 |
base clock GPU | - | - | - |
boost clock GPU | 1.050 MHz | 1.000 MHz | 1.000 MHz |
ROPs | 64 | 64 | 64 |
TMU | 256 | 256 | 224 |
clock memoria | 1.000 MHz | 1.000 MHz | 1.000 MHz |
dotazione memoria | 4 Gbytes | 4 Gbytes | 4 Gbytes |
bandwidth memoria | 512 GB/s | 512 GB/s | 512 GB/s |
bus memoria | 4096 bit | 4096 bit | 4096 bit |
alimentazione | 8pin+8pin | 8pin | 8pin+8pin |
typical board power | 275 Watt | 175 Watt | 275 Watt |
Sulla carta Radeon R9 Fury Nano è equiparabile, quanto a potenza di calcolo, alla soluzione Radeon R9 Fury X: le due schede sono separate da 50 MHz di clock, espresso in termini di massima frequenza di boost clock. Se per Radeon R9 Fury X questo dato corrisponde di fatto, salvo particolari condizioni d'uso, anche alla frequenza di clock di default alla quale la GPU opera per Radeon R9 Nano il dato di clock effettivo durante l'esecuzione di applicazioni 3D è mediamente più contenuto.
AMD ha indicato un valore medio di circa 900 MHz che ci possiamo attendere durante l'utilizzo di questa scheda in condizioni normali. Il sistema di hardware monitoring è configurato in modo da far raggiungere alla GPU una temperatura di riferimento di 75°, con la possibilità di spingersi sino a 85° prima che la GPU vada in thermal throttle riducendo la propria frequenza di clock così da contenere la temperatura della GPU. AMD ha fornito anche alcune indicazioni sulle prestazioni attese: sino a +30% rispetto a Radeon R9 290X, ma niente con riferimento alle altre schede basate su GPU Fiji.
La frequenza di clock della GPU effettivamente raggiunta durante l'esecuzione di applicazioni 3D sarà la discriminante che permetterà di valutare il livello prestazionale assoluto di questa scheda; tutto questo sarà abbinato ad un consumo medio tipico della scheda pari a 175 Watt, parametro confermato del resto dalla presenza di un singolo connettore di alimentazione a 8 pin.
Per riuscire a garantire funzionamento stabile con dimensioni così contenute AMD è intervenuta sul sistema di raffreddamento, strutturato con un voluminoso radiatore con alette a sviluppo orizzontale così da evacuare l'aria soffiata dalla ventola verso l'esterno del case in modo più efficiente. Non manca anche un sistema di trasmissione del calore con heatpipe e tecnologia Vapor Chamber: lo spazio è contenuto e AMD è intervenuta sfruttando tutto quello che è tecnologicamente possibile fare per contenere l'ingombro del dissipatore mantenendo i requisiti termici e la potenza di elaborazione prevista.
Sapremo dove la scheda Radeon R9 Nano si posizioni in termini di pure prestazioni velocistiche rispetto alle altre schede basate su GPU Fiji solo tra alcune settimane, quando scadrà l'embargo sui test di laboratorio di questa nuova scheda. Il 10 Settembre è il giorno scelto, data che coincide anche con il debutto sul mercato della scheda. AMD ha comunicato per Radeon R9 Nano un prezzo nel mercato nord americano pari a 649 dollari tasse escluse: si tratta della stessa cifra richiesta per Radeon R9 Fury X, 100 dollari superiore a quello che è il listino ufficiale delle schede Radeon R9 Fury. E' interessante evidenziare questa simmetria, in quanto evidenzia come per AMD dal punto di vista prettamente economico le inferiori prestazioni della scheda Radeon R9 Nano rispetto alla proposta top di gamma siano compensate dall'inferiore ingombro e dalla diminuzione nei consumi.
70 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUltimamente non riesco proprio a capire la politica commerciale di AMD, forse non gli è ben chiaro il fatto che la loro quota di mercato è scesa sotto al 20%.
Tra qualche mese vediamo se cala...
In pratica è una fury X che sta attenta a non scaldare troppo e se scalda troppo riduce la frequenza, una cosa simile al frame rate target control della temperatura (o dei consumi?)
Temperature target control?
Ma potrei aver capito fischi per fiaschi
Anch'io ho capito questo, però non mi torna. Se fosse davvero così, sta scheda avrebbe le prestazioni della Fury... per un totale di 10 minuti di gioco, dopodichè le prestazioni calerebbero ai livelli di una... R9 380? O chissà che altro.
A che serve una scheda simile? Allora meglio prendersi direttamente la R9 380 (tanto per fare un esempio), tanto la maggior parte del tempo la passeresti a quei livelli di performance.
Solo le reference nvidia mandano fuori il calore.
tutte le reference con dissi a bara lo mandano fuori, e comunque l'ho scritto apposta perchè nell'articolo compare la frase:
[I]Per riuscire a garantire funzionamento stabile con dimensioni così contenute AMD è intervenuta sul sistema di raffreddamento, strutturato con un voluminoso radiatore con alette a sviluppo orizzontale così da evacuare l'aria soffiata dalla ventola verso l'esterno del case in modo più efficiente[/I]
[I]Per riuscire a garantire funzionamento stabile con dimensioni così contenute AMD è intervenuta sul sistema di raffreddamento, strutturato con un voluminoso radiatore con alette a sviluppo orizzontale così da evacuare l'aria soffiata dalla ventola verso l'esterno del case in modo più efficiente[/I]
Si ma il 50% esce fuori dal case, l'altro 50% che fuoriesce dalla parte posteriore rimane dentro.
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