GeForce GTX 960: le proposte MSI e Inno3D al banco di prova

GeForce GTX 960: le proposte MSI e Inno3D al banco di prova

NVIDIA estende la propria gamma di soluzioni della famiglia Maxwell con la GPU GeForce GTX 960, proposta che si candida a diventare un riferimento di mercato per sistemi desktop con un listino che parte da 199,00€ IVA inclusa. Abbiamo provato due delle prime schede in commercio, i modelli MSI e Inno3D caratterizzati da overclock di serie

di , pubblicato il nel canale Schede Video
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Da GeForce GTX 460 sino a GeForce GTX 960

Come già visto con le precedenti analisi di schede video della famiglia Maxwell anche in questo caso riproponiamo un confronto tra la nuova arrivata, GeForce GTX 960, e le schede dello stesso segmento di mercato che l'anno preceduta. Nello specifico abbiamo questi modelli:

  • GeForce GTX 960 (2 Gbytes di memoria video): architettura Maxwell, GPU GM204
  • GeForce GTX 760 (2 Gbytes di memoria video): architettura Kepler, GPU GK104
  • GeForce GTX 660Ti (2 Gbytes di memoria video): architettura Kepler, GPU GK104
  • GeForce GTX 560Ti (1,5 Gbytes di memoria video): architettura Fermi, GPU GF114
  • GeForce GTX 460 (1,5 Gbytes di memoria video): architettura Fermi, GPU GF104

Abbiamo scelto di inserire, per i modelli 660 e 560, le declinazioni Ti in quanto maggiormente rappresentative del livello prestazionale ottenibile in quel periodo pensando alle esigenze del videogiocatore medio.

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Prima di analizzare l'andamento dei frames al secondo osserviamo il consumo del sistema di test in idle a seconda della scheda video utilizzata: notiamo come nel passaggio da Fermi a Kepler NVIDIA sia stata capace di ridurre sensibilmente i consumi in idle delle proprie schede, mantenendo tali dati anche in seguito con le proposte della famiglia Maxwell.

Le impostazioni qualitative selezionate per questi 3 titoli sono le stesse utilizzate in precedenza, dettagliate nella pagina di configurazione di test. La risoluzione è anche in questo caso quella di 1920x1080 pixel.

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Con Batman Arkham Origins è ben evidente il salto prestazionale ottenuto da NVIDIA nel passaggio dall'architettura Fermi alle due successive Kepler e maxwell: i frames al secondo istantanei aumentano sensibilmente, di fatto raddoppiando rispetto a quelli delle schede GeForce GTX 460 e GeForce GTX 560Ti. Con questo titolo GeForce GTX 960 rimane leggermente distanziata, complice l'elevata dipendenza dalla bandwidth della memoria video propria di questo titolo.

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Con Bioshock Infinite si ripresenta il netto divario tra le 3 schede più recenti e le due proposte basate su architettura Fermi: frames al secondo che sono di fatto raddoppiati con le impostazioni di gioco scelte. La scheda GeForce GTX 960 guadagna un lieve margine di vantaggio medio con questo titolo rispetto a GeForce GTX 760 e GeForce GTX 660Ti.

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A chiudere Metro Last Light, titolo che premia la nuova architettura Maxwell con un margine di vantaggio medio di circa 5 frames al secondo rispetto alle due schede basate su architettura Kepler di precedente generazione. Ben più marcato il divario con le schede video della famiglia Fermi, molto distanti con frames che sono mediamente pari alla metà di quelli della scheda GeForce GTX 960.

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Maggiore potenza di calcolo con consumi più contenuti: è questo il risultato al quale è giunta NVIDIA con le soluzioni della famiglia Maxwell che ritroviamo anche in queste misure prestazionali nel confronto con le schede di precedente generazione. Per GeForce GTX 960 i dati sono sempre inferiori, controbilanciati da un livello prestazionale che è allineato o superiore rispetto alle schede con architettura Kepler e molto superiore prendendo come riferimento le proposte della famiglia Fermi.

 
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