Chipset Intel X38 Express

Con il chipset X38 Express Intel completa la propria famiglia di modelli Bearlake, proponendo una soluzione top di gamma pensata principalmente per l'abbinamento con memoria DDR3. Ne abbiamo valutato caratteristiche e prestazioni a confronto con i chipset concorrenti Intel e NVIDIA, sia con memoria DDR2 che DDR3, grazie alle schede madri Asus P5E3 Deluxe WiFi-AP@n e Gigabyte GA-X38-DQ6
di Paolo Corsini pubblicato il 23 Ottobre 2007 nel canale Schede Madri e chipsetNVIDIAIntelASUSGigabyte
Considerazioni
Al termine di questa prima analisi prestazionale delle piattaforme chipset X38 Express dobbiamo necessariamente introdurre alcune considerazioni circa le tempistiche di presentazione seguite da Intel. Previsto inizialmente nel corso del terzo trimestre 2007, il debutto del chipset X38 Express è stato posticipato in più occasioni: il lancio ufficiale è avvenuto il 10 Ottobre, con il quarto trimestre dell'anno iniziato quindi da alcune settimane. Pur trattandosi di un'evoluzione delle piattaforme chipset Bearlake, il chipset X38 Express giunge sul mercato quale sostituto diretto della piattaforma 975X, precedente proposta top di gamma del produttore americano per sistemi desktop a più elevate prestazioni: considerando che il lancio dei chipset 975X è avvenuto nel corso del mese di Dicembre 2005, è ben evidente come il ritardo nel debutto delle soluzioni X38 Express si sia sommato ad un divario ben superiore a 1 anno e mezzo tra il lancio di una piattaforma chipset e quella che la andrà a sostituire.
Intel, tipicamente, segue una politica di rinnovo delle proprie soluzioni chipset su base annuale: proprio con il chipset 975X la strategia era stata cambiata così da fornire supporto ufficiale alla frequenza di bus quad pumped di 1.066 MHz ma è evidente come gli oltre 22 mesi trascorsi dal debutto delle soluzoni 975X a quelle dei modelli X38 Express siano forse eccessivi.
Confrontando X38 con il modello che va a sostituire emergono in modo chiaro le differenze architetturali e i punti di forza di questo nuovo chipset, a partire dal supporto ufficiale alla frequenza di bus di 1.333 MHz sino al memory controller capace di supportare anche memoria DDR3. Quest'ultimo elemento non è, quantomeno al momento attuale, di primaria importanza alla luce dei costi delle memorie DDR3 rispetto a quelle DDR2 di pari prestazioni, ma diventerà progressivamente sempre più rilevante soprattutto in sistemi desktop top di gamma.
Il confronto è sicuramente più difficile se prendiamo quale riferimento le piattaforme chipset Bearlake, in particolare il modello P35 Express: l'analisi prestazionale che abbiamo condotto in queste pagine ha evidenziato come queste ultime soluzioni siano particolarmente mature e come a livello velocistico non vi siano sensibili differenze tra modelli X38 e modelli P35 a parità di tecnologia di memoria adottata.
E', almeno al momento attuale, solo con tecnologia
Crossfire che il chipset X38 Express può far valere un proprio margine di vantaggio
prestazionale: sfruttando i due canali PCI Express 16x, contro l'abbinamento tra linee 16x
per una scheda e 4x per l'altra messe a disposizione dal chipset P35 Express, la
configurazione Crossfire è complessivamente più veloce quando utilizzata su scheda madre
X38 Express, in misura variabile a seconda sia delle impostazioni del gioco che dello
specifico titolo utilizzato.
Purtroppo questo margine di vantaggio non si ripropone anche con altre tipologie di utilizzo del sistema: i produttori di schede madri devono ancora sviluppare a lungo i bios delle proprie soluzioni per ottenere le migliori prestazioni velocistiche, oltre che per fornire quel margine in più in overclock rispetto alle validissime proposte P35 Express che almeno al momento attuale manca. Del resto gli unici produttori che hanno in commercio schede madri basate su chipset X38 sono proprio Asus e Gigabyte, i due inseriti in questa prima analisi, mentre gli altri partner taiwanesi stanno solo ora completando lo sviluppo delle proprie soluzioni complice il ritardo con il quale Intel ha fornito la revision finale del chipset.
Interessante notare come la stessa Intel non abbia, in questo momento, la propria scheda madre X38 Express disponibile in commercio: nel corso del mese di Settembre Intel ha evidenziato un problema con la revision in uso, costringendo a sviluppare una nuova revision, quella finale, e forzando i produttori di schede madri ad adottare i nuovi chip e ad effettuare, in alcuni casi, anche modifiche alla circuiteria delle proprie schede madri in quel momento pronte per la commercializzazione. Questo spiega perché al lancio ufficiale, avvenuto il 10 Ottobre, solo Asus e Gigabyte siano riuscite a proporre proprie schede madri in commercio.
Nel corso dei prossimi mesi vedremo finalmente in commercio un elevato numero di schede madri basate su chipset X38 Express da parte dei produttori di schede madri taiwanesi, con livelli di ottimizzazione del bios tali da poter evidenziare differenze rispetto alle schede madri P35 Express. Quando questo accadrà, tuttavia, il mercato sarà pronto per il debutto delle prime schede madri basate su chipset X48 Express, evoluzione del modello X38 proposto per il segmento enthusiast di nicchia, cioè di quegli utenti disposti ad acquistare un processore della serie Extreme Edition con frequenza di bus di 1.600 MHz: la vita utile delle soluzioni X38, pertanto, alla luce dello scenario attuale è tutt'altro che lunga.
56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBravo Paolo !!!
Adesso saranno contenti tutti quelli che hanno scatenato il putiferio (IMHO giustamente) sui consumi esagerati dei proci Intel nell'ottimo roundup di qualche giorno fa. (tra cui ioComunque i 50W in più del 680i sono imbarazzanti (soprattutto i 40 in idle
Favoloso l'X38 nei consumi
piacevolmente sorpreso dal consumo invece, non me lo sarei proprio aspettato.
Cioè se la differenza è di 50W vuol dire o che consumano un sacco o che quello nvidia consuma uno sproposito o che quello intel consuma praticamente 0.. direi la 1
Precisazione
I consumi anomali delle mobo con P35 non sono quelli "reali" ma sono molto più alti a causa di un bug (ancora sconosciuto) che ha colpito i primi modelli di mobo con P35. (soprattutto ASUS)IMHO il bug è presente anche sulle mobo del test (se sono P5K "vecchie" è molto probabile che lo siano) , perche quelle senza "bug" hanno consumi in linea con le soluzioni X38.
IMHO il bug è presente anche sulle mobo del test (se sono P5K "vecchie" è molto probabile che lo siano) , perche quelle senza "bug" hanno consumi in linea con le soluzioni X38.
Non ne sono a conoscenza, ma è possibile; ho altre schede madri P35 in prova in redazione, e condurrò lo stesso tipo di test anche con questi modelli per individuare eventuali differenze
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