Cooler Master CM Stacker 830, obiettivo prestazioni

Cooler Master CM Stacker 830, obiettivo prestazioni

Cooler Master offre agli appassionati la possibilità di avere un case in decisa controtendenza, che vede nella riduzione delle dimensioni dei sistemi PC la linea guida. Il modello CM Stacker 830 è di fatto un monolito per chi non conosce compromessi e che mette a disposizione grandi potenzialità in ottica di raffreddamento del sistema

di pubblicato il nel canale Sistemi
 

Metodologia di analisi

La metodologia scelta per analizzare questa particolare categoria di prodotti è stata oggetto di discussione all'interno dello staff di Hardware Upgrade, giungendo alla conclusione che questa dovesse includere non solo una descrizione dettagliata, ma anche una serie di misure atte a trarne un profilo abbastanza definito anche sul fronte dell'insonorizzazione acustica e della temperatura di sistema. Tale metodologia inoltre verrà utilizzata anche per le future recensioni di case giunti in redazione, al fine di trarre uno storico si dati mutuamente confrontabili.

Per poter minimizzare il più possibile le differenze fra un case e l'altro si è scelto di adottare per i test una piattaforma completa dedicata così composta:

  • processore AMD Athlon 64 3.800+ (single core, frequenza di clock di 2,4 GHz; cache L2 512 Kbytes; Socket 939);

  • scheda madre Gigabyte GA-K8N51PVMT-9 (Socket 939, chipset NVIDIA GeForce 6150 + nForce 430);

  • alimentatore (se non incluso nel case) Enermax EG701AX-VE, modello ATX   con potenza massima totale dichiarata di 600 Watt;

  • dissipatore di calore Zalman CNPS7000B-ALCU;

  • 2x256 Mbytes Corsair XMS 3200LLPT (CMX256A), DDR400 dual channel;

  • hard disk Maxtor Maxline 3 250 Gbytes Serial ATA (sistema operativo e dati);

  • hard disk Hitachi 7K250 80 GB EIDE ;

  • lettore DVD Sony DDU1612;

  • scheda video Albatron GeForce 6600 GT 128 Mbytes.

Si potrà obiettare che diversi case vengono venduti con alimentatore e ventole integrate, come in questo caso, ma altri no. Niente di più vero, ma si è deciso di adottare ventole e alimentatori appena elencati solo nel caso in cui il case da sottoporre ai nostri test ne fosse sprovvisto, adottando invece quelli forniti di serie qualora il case vantasse una dotazione più ricca.

- Rumorosità di esercizio


Alcuni momenti del test di misurazione del rumore

Il fonometro utilizzato nel corso dei test è un Lafayette MSL.80, più che sufficiente per trarre dei dati da porre in confronto con altri.

E' risaputo che nel momento in cui si cerca di analizzare l'intensità di una fonte sonora sono molti i fattori che ne possono influenzare la lettura. Si pensi per esempio alla distanza a cui ci si trova dalla fonte che si vuole misurare, all'ambiente circostante, al rumore di fondo più o meno condizionante. Questa premessa per dire che Hardware Upgrade effettuerà delle misure che verranno messe a confronto con altre ottenute, ove possibile, nelle stesse condizioni.

I valori in dB dunque non devono avere valore assoluto, ma relativo solo ad altre misurazioni effettuate nei nostri test. Da questi potremo quindi trarre conclusioni oggettive sulla bontà o meno di una postazione rispetto all'altra, ma non rispetto ad altre soluzione analizzate da altre testate in condizioni molto probabilmente estremamente differenti.

La metodologia di test scelta da Hardware Upgrade prevede 3 misurazioni per ogni lato del case, effettuate a 3 distanze diverse: 20, 50 e 100 cm. La scelta di tali distanze nasce dalla considerazione che l'utente si troverà a lavorare molto probabilmente nei pressi del PC desktop. Misurare le differenze fra i valori in dB alle diverse distanze potrà inoltre contribuire a farsi un'idea della percezione del rumore anche per spostamenti minimi. La ventola del processore è stata impostata al valore minimo di giri per mezzo di un potenziometro dedicato.

Si è scelto inoltre di effetuare le misurazioni utilizzando il sottosistema video integrato nel chipset, evitando così eccessivi condizionamenti da parte di una eventuale scheda video aggiuntiva.

- Temperatura di esercizio

La misurazione della temperatura di esercizio comprende in realtà diverse rilevazioni, riferite a CPU, sistema, GPU e disco rigido. Al fine di minimizzare l'influenza della temperatura esterna su tali valori si è scelto di riportare valori costituiti dalla differenza di quanto rilevato con i nostri strumenti e la temperatura ambiente. Esempio: il tool Active SMART, che fornisce indicazioni sulla temperatura dei dischi rigidi, ci indica in 36°C la temperatura del disco. In presenza di una temperatura ambiente di 20°C indicheremo nei nostri grafici 16°C, ovvero quanto il disco risulti "più caldo" della temperatura ambiente.

Ciò permette di evitare di ottenere dati troppo condizionati dalla temperatura esterna , che potrebbero incidere negativamente sul giudizio generare o portare in ogni caso a conclusioni errate.

Per segnalare correttamente le temperature a pieno carico del sistema si è proceduto nel seguente modo:

  • avvio del tool Prime 95 in modalità Torture Test (maximum heat), per caricare al 100% delle capacità il processore;

  • esecuzione del benchmark 3D Mark 2001SE in loop, con screen tra le scene disabilitato, per caricare al massimo la scheda video. Risoluzione di 1024x768 con anti aliasing 4x e anisotropico 8x abilitati;

  • sessione di Iometer su hard disk Hitachi EIDE, eseguito in loop così da caricare il sottosistema dischi;

Le temperature di funzionamento sono state rilevate in questo modo:

  • processore e sistema: attraverso il tool di hardware monitoring implementato nella scheda madre Gigabyte;

  • scheda video: attraverso il pannello temperatura implementato nei driver NVIDIA della scheda video;

  • hard disk: attraverso il tool "active smart".

Nel corso di tutti i test dei case verrà sempre utilizzato la stessa base di componenti; questo permette di confrontare le rilevazioni fatte tra differenti case. La temperatura ambiente nel momento delle misurazioni è stata pari a 22 gradi centigradi. Il sistema è stato fatto operare per 1 ora prima di procedere alla rilevazione della temperatura, così da garantire una uniformità di quest'ultima.

 
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