PC-1: la proposta VIA per i paesi in via di sviluppo

Da sempre attenta a sviluppare soluzioni PC a basso consumo, la taiwanese VIA è da tempo attiva in iniziative che mirino all'informatizzazione in aree in forte via di sviluppo. L'India è l'emblema di questo sforzo, e l'area nella quale sono stati annunciati i primi PC PHD
di Paolo Corsini pubblicato il 26 Gennaio 2006 nel canale SistemiIntroduzione
Con una conferenza stampa organizzata al Taj Mahal Hotel di Mumbai il giorno 23 Gennaio 2006, VIA Technologies ha annunciato il primo VIA Technology Innovation Center, situato nella città di Mumbai, che miri a promuovere e sviluppare soluzioni basate sull'iniziativa PC-1 per l'informatizzazione della popolazione indiana. Alla base troviamo una realtà come quella indiana, simile a molte altre presenti nel mondo quali quella cinese e quella di molti stati dell'Africa e del Sud America.
Queste nazioni sono alla ricerca di uno sbocco verso le nuove tecnologie, ma hanno realtà molto differenti da quelle alle quali siamo abituati in occidente e nelle nazioni cosiddette più evolute. Il potere economico di ogni singolo individuo è infatti estremamente ridotto, come si può facilmente comprendere, e la penetrazione nel mercato di computer molto ridotta rispetto alla popolazione complessiva. Negli ultimi anni VIA, dietro al progetto PC-1, ha operato sforzi nella direzione di un abbattimento del costo dei PC, quale barriera al loro utilizzo per la stragrande maggioranza della popolazione.
Per capire quanto questi sforzi si siano concretizzati basti pensare come 4 anni fa in India il costo di un PC fosse pari a 40.000 rupie (indicativamente 50 rupie sono pari a 1 euro); nel corso di questi 4 anni VIA ha operato per cercare di ridurre il costo dei PC venduti in questo mercato, giungendo sino alla soglia delle 10.000 rupie richieste da HLC per il proprio "HLC PC for India", proposto al mercato indiano a partire dallo scorso mese di Agosto. In questo momento, una soluzione notebook basata su architettura VIA ha un costo indicativo sul mercato indiano di circa 30.000 rupie, equivalenti a meno di 600€.
Il progetto PC-1 è quindi la diretta conseguenza di questo cammino per la riduzione del costo delle soluzioni PC in India, rendendo lo strumento informatico più accessibile ad un vasto pubblico. La riduzione di costo dei PC è tuttavia solo la prima fase di questa iniziativa: bisogna creare sistemi che non siano una copia di quello che i vari produttori di PC rendono disponibili nei mercati industrializzati, ma proporre soluzioni che siano specificamente pensate per nazioni come quella indiana, dove le esigenze e il contesto geografico, culturale ed economico sono estremamente differenti.
Perché VIA ha scelto proprio il mercato indiano per sviluppare questo progetto? Le motivazioni sono sicuramente anche di natura economica, nella forma di qualche agevolazione locale anche se VIA non ha rivelato alcun dettaglio in merito. L'ingresso dello Stato all'interno di iniziative di questo tipo è quasi scontato, e storicamente più povera è una nazione, più la burocrazia interviene a regolare e dirigere qualsiasi intervento esterno.
L'iniziativa di VIA ha sicuramente finalità sociali molto interessanti, e non bisogna sottovalutare questo aspetto. D'altra parte, VIA è un produttore di tecnologia e vuole ricavare da questo progetto un proprio profitto, come in una tradizionale logica d'azienda è anche giusto attendersi. Si può sintetizzare questo progetto, quanto ad approccio teorico, come una sorta di "social capitalism", definizione che probabilmente farà accaponare la pelle a qualcuno ma che all'atto pratico ben descrive quello che VIA sta operando in questa nazione: fare del business che permette però di dare a un vasto numero di persone la possibilità di entrare a contatto con lo strumento informatico.
Alla base della decisione dell'India quale mercato di sviluppo iniziale di queste soluzioni c'è però anche una componente fondamentale nella definizione di una piattaforma hardware. Questa nazione ha una forte base di sviluppo software, che si rivela molto utile nello sviluppo di soluzioni customizzate per le piattaforme VIA, oltre che per la localizzazione geografica nelle lingue locali di varie applicazioni già disponibili sul mercato. La finalità di VIA è quindi quella di porsi alla base dell'infrastruttura hardware proponendo soluzioni che siano adatte alle esigenze di queste nazioni, con soluzioni adatte in termini di potenza elaborativa e caratterizzate dal ridotto costo d'acquisto.
Vediamo ora quale sia il target di riferimento di VIA, il cosiddetto "next billion people".