Gaming con Linux

Può Linux essere una valida alternativa a Windows in ambito gaming? A questa domanda tentiamo di dare una risposta, proponendo un’analisi delle prestazioni dei chip NV40 e R420 sotto Gentoo, una distribuzione Linux che si sta diffondendo rapidamente nel mondo dei sistemi operativi opensource.
di Raffaele Fanizzi pubblicato il 09 Dicembre 2004 nel canale Sistemi OperativiWindowsMicrosoft
Introduzione
La diatriba tra Windows e Linux può essere definita una trasposizione in ambito software dei tanti antagonismi che vediamo in campo hardware (AMD vs Intel e NVIDIA vs ATI su tutti). Da un lato abbiamo un sistema operativo sviluppato da Microsoft, un’azienda che da molti punti di vista ha fatto la storia dell’informatica e ha sancito la sua evoluzione, contribuendo (e spesso imponendo) anche i percorsi di sviluppo dell’hardware. Dall’altro abbiamo la comunità opensource il cui intento è di sottrarre l’informatica allo spietato mondo del commercio: quasi la totalità delle distribuzioni Linux non solo sono gratuite, ma anche corredate da un numero enorme di applicazioni che danno accesso a funzionalità normalmente disponibili sotto Windows solo previo pagamento.
La filosofia opensource prevede un supporto diretto da parte della comunità, la quale può intervenire direttamente non solo segnalando bugs e proponendo nuove funzionalità, ma facendo parte nel vero senso della parola del team di sviluppo di un progetto. In questo modo viene, se vogliamo, astratto il concetto di proprietà in quanto ognuno è libero di sviluppare e di utilizzare le applicazioni a cui è interessato. Naturalmente non tutto è liberamente distribuibile e anche nel mondo opensource esistono molte regolamentazioni di carattere legale più che altro legate ai vari tipi di licenza d’uso che è possibile fare del codice sorgente di un progetto.
Nonostante Linux non sia mai stato considerato come una reale alternativa a Windows nel mercato desktop, relegando la sua massiccia presenza specie nel settore server e workstation, l’evoluzione delle interfacce utente (tra le quali Gnome e KDE le più diffuse) in aggiunta ad alcune notevoli semplificazioni in termini di installazione e di personalizzazione messe a disposizione da alcune distribuzioni, hanno permesso a Linux di diventare un sistema operativo ampiamente utilizzabile anche nei sistemi desktop.
Sul versante gaming la situazione di Linux è abbastanza misera. Direct 3D, infatti, può essere definito lo standard de facto nella programmazione dei motori grafici per i videogames e tale API, ovviamente, non è disponibile con il pinguino. OpenGL resta l’unica reale scelta per Linux in quanto è l’unica API per lo sviluppo di videogames in grado di garantire accesso diretto all’hardware con questo sistema operativo. Esistono alcuni progetti in via di sviluppo che hanno il non facile scopo di garantire l’utilizzabilità di applicazioni Win32 e .NET sotto Linux. I loro nomi sono rispettivamente Wine (Cedega) e Mono. La compatibilità, tuttavia, è abbastanza limitata ed è per questo motivo che tali progetti attualmente non possono garantire la piena operatività dei videogames Direct 3D sotto Linux.
In questo articolo analizzeremo le prestazioni in ambiente Linux dei chip video NVIDIA GeForce 6800 Ultra (NV40) e ATI Radeon X800XT Platinum Edition (R420).