Sony VAIO SR41W, 1000 euro per un compromesso

Girato sottosopra il portatile sviluppato dalla società Nipponica si presenta piuttosto semplice ed essenziale: tre piccole griglie sono state posizionate in corrispondenza dei principali componenti, nessun altro accorgimento è stato adottato per garantire la corretta temperatura della soluzione. Due sono i pannelli rimovibili che offrono accesso rispettivamente a memorie e hard disk: i componenti sono stati coperti da una sottile pellicola plastica di colore nero. L'accesso ai due componenti sopracitati è estremamente semplice e avviene attraverso il semplice svitamento di quattro viti.

L'accesso alla scheda logica è invece più complesso e richiede un po' di tempo: rimosse tutte le viti (circa una ventina) il pannello si rimuove senza troppi problemi e consente di fare eventuale manutenzione a tutti i componenti del portatile. La disposizione dei componenti è piuttosto pulita e il layout della scheda risulta molto ordinato.

Un aspetto che merita di essere sottolineato riguarda il sistema di collegamento del disco: a differenza di molte soluzioni comunemente diffuse il connettore SATA non è fissato direttamente al PCB della scheda, bensì è "volante", collegato alla scheda logica attraverso un flat cable. Se questo tipo di soluzione risulta sicuramente più compatta rappresenta però uno svantaggio in casi di eventuale manuntenzione o semplice sostituzione: la fragilità del tipo di connessione costringe ad un lavoro attento e delicato.

Il sistema di raffreddamento adottato da Sony non ha nulla di peculiare e si basa su due Heat-pipe dedicate a processore e GPU. Direzionando il calore dal componenente alla ventola che sormonta il piccolo radiatore il calore viene espulso anche grazie alla griglia posizionata sul lato sinistro del portatile, mantenendo così costante la temperatura.