Mobility Radeon X1600 Preview

Mobility Radeon X1600 Preview

ATI presenta la prima evoluzione per notebook della propria famiglia di chip video Radeon X1000; il chip Mobility Radeon X1600 è proposto nel segmento di fascia media, in attesa del lancio di soluzioni mainstream e top di gamma che andranno a scontrarsi con le soluzioni GeForce Go della serie 7x00 di NVIDIA

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L'architettura

Come già accennato in apertura, dal punto di vista architetturale la soluzione Mobility Radeon X1600 non è lontana dalla soluzione desktop Radeon X1600, conosciuta con il nome in codice di RV530. La soluzione Mobility Radeon X1600 vede l'utilizzo di un chip con 12 pipeline di rendering, in abbinamento a bus memoria a 128bit di ampiezza. Mobility Radeon X1600 è caratterizzata da una frequenza operativa di 470MHz per il core e 470MHz per la memoria (940 MHz effettivi), quest'ultima presente in quantitativo di 128MB.

Mobility X1600

X1600XT

X1600XL

Bus di memoria

128 bit

128 bit

128 bit

Processo produttivo

0.09 micron

0.09 micron

0.09 micron

Frequenza chip

470 MHz

590 MHz

500 MHz

Frequenza memoria

940 MHz

1380 MHz

780 MHz

Unità di Vertex Shading

5

5

5

Unità di Pixel Shading

12

12

12

Numero di pipeline

12

12

12

Texture per ciclo di clock

1

1

1

Fill Rate

5640 Mpixel
5640 Mtexel

7080 Mpixel
7080 Mtexel

6000 Mpixel
6000 Mtexel

Banda Passante

15 GB

22,08 GB

12,5 GB

Versione Vertex Shader

3.0

3.0

3.0

Versione Pixel Shader

3.0

3.0

3.0

Come già precisato nell'analisi tecnica delle GPU desktop, è opportuno parlare, più che di pixel pipeline, di "Quad Pixel Shader Core" ovvero una cella di elaborazione che accorpa 4 shader pipeline operanti in parallelo. Nel caso di Mobility Radeon X1600 avremo quindi Quad Pixel Shader Core in numero di tre.

Lo smistamento delle operazioni da eseguire è compito dell' Ultra-Threading Dispatch Processor, una novità introdotta proprio con la serie Radeon X1000, che permette di distribuire in modo più omogeneo ed efficente il carico di lavoro. L' Ultra-Threading Dispatch Processor di Mobility Radeon X1600 è in grado di gestire fino a 128 thread contemporanei.

I tre shader core condividono inoltre un'area di memoria interna denominata "General Purpose Register Array" che completa il sistema di distribuzione del carico di lavoro. Tramite questo elemento, infatti, ogni unita di shading può concorrere ad eseguire le operazioni relative al colore di un singolo pixel oppure operare indipendentemente su pixel diversi.

Mobility Radeon X1600 è poi provvista di quattro unità di Texture Units e di cinque unità di Vertex Shading che è in grado di elaborare due istruzioni per ciclo di clock, arrivando quindi ad un massimo di 10 miliardi di operazioni nell'unità di tempo.

Con la nuova soluzione mobile ATI porta nel mondo dei notebook le caratteristiche peculiari della serie X1000, tra cui il supporto all' High Dynamic Range congiunto con il supporto all'anti-aliasing e la tecnologia AVIVO che introduce il supporto alla codifica e decodifica H.264 via hardware.

Per ulteriori approfondimenti riguardanti l'architettura delle soluzioni Radeon X1000 e delle tecnologie in esse implementate, rimandiamo il lettore a questa analisi tecnica. In particolare, per la tecnologia AVIVO, rimandiamo a questa pagina.

powerplay.gif (10804 bytes)

Come abitudine per le architetture destinate all'utilizzo in sistemi notebook, ATI ha sviluppato una propria tecnologia di risparmio energetico; si tratta della ben nota PowerPlay, giunta in questo chip alla revision 6.0. Attraverso un'apposita voce del Catalyst Control Center, è possibile selezionare due distinte modalità di funzionamento del sottosistema video: nella prima, le frequenze di clock sono al massimo così da ottenere le migliori prestazioni velocistiche a scapito dell'autonomia. Nella seconda, invece, vengono forzate frequenze di clock inferiori per memoria e chip video, abbassato il voltaggio di alimentazione e configurato il bus PCI Express 16x in modo tale che operi con solo una linea PCI Express attiva, a tutto vantaggio dell'autonomia di funzionamento con batteria.
Un utente può configurare liberamente le due modalità, a seconda sia del tipo di alimentazione (batteria o rete) che del livello di autonomia della batteria a disposizione in uno specifico istante.

 
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