Auzen X-Fi Prelude 7.1, obiettivo qualità

Auzen X-Fi Prelude 7.1, obiettivo qualità

Analisi della prima scheda non-Creative ad utilizzare il chip X-Fi. Si tratta di una soluzione proposta da Auzentech, azienda ben conosciuta dagli appassionati audiofili per le proprie schede audio di elevata qualità, che accanto al chip X-Fi decide di impiegare componenti di elevata qualità. Sarà in grado di mantenere alto il proprio nome anche con questo prodotto?

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Creative
 

La scheda

Aspetto abbastanza ordinario per la scheda audio Auzen X-Fi Prelude 7.1, che si mostra di dimensioni tutto sommato abbastanza contenute. Salta subito all'occhio la presenza di numerosi condensatori per la stabilizzazione del segnale elettrico, così come la presenza di un dissipatore completamente passivo posto sull'APU e del connettore per moduli Tension di Auzentech, posto sul bordo della scheda.

Sulla staffa di supporto per lo slot PCI troviamo le usuali connessioni audio di ingresso e uscita. La Auzen X-Fi Prelude 7.1 è provvista di un ingresso microfonico, un ingresso di linea e quattro uscite per sistemi di diffusione multicanale, fino ad un massimo di 7.1 canali. Da ultimi due connettori S/PDIF di ingresso e uscita. La staffa e i connettori sono verniciati con effetto dorato.

Come abbiamo già espresso, la scheda è equipaggiata con il processore X-Fi di Creative. Si tratta di un processore audio del quale abbiamo già avuto modo di discutere ampiamente nell'articolo ad esso dedicato e del quale rammentiamo di seguito le caratteristiche peculiari: il chip X-Fi è composto da oltre 51 milioni di transistor e lavora ad una frequenza di 400 MHz che, dal punto di vista computazionale gli permette di esprimere di una potenza di calcolo pari a 10340 MIPS, ovvero 10340 milioni di istruzioni (addizioni e moltiplicazioni in virgola mobile) al secondo.

Il processore audio X-Fi è inoltre caratterizzato dalla particolare architettura denominata Audio Ring, una struttura ad anello che può gestire un traffico di dati pari a 4096 canali audio e consente di effettuare le varie operazioni senza seguire necessariamente un preciso ordine, delegando ogni computazione all'unità specializzata disponibile in quel momento, DSP incluso. Nel processore audio è inoltre presente un memory controller per la gestione della memoria onboard, che sulla scheda Auzen Prelude è disponibile in un quantitativo di 64MB.

Il Digital Signal Processor del processore X-Fi, ben conosciuto dagli appassionati con il nome di “Quartet”, è costituito da quattro sotto-processori di tipo SIMD (Single Instruction Multiple Data) che gli consente di raddoppiare letteralmente le proprie capacità di calcolo e che risulta essere particolarmente ottimizzata per l'elaborazione di segnali doppi, quadrupli o, in generale, multipli di due, come quelli alla base dei flussi stereo o a più canali.

 
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