Intel Core i7-3820: CPU Sandy Bridge-E di taglio entry level

Intel Core i7-3820: CPU Sandy Bridge-E di taglio entry level

Con la CPU Core i7-3820 Intel estende verso il basso la piattaforma socket 2011 LGA, destinata agli utenti più appassionati. Il confronto diretto è con le architetture Sandy Bridge di fascia alta, modelli Core i7-2600K e Core i7-2700K: per tutte queste CPU ritroviamo architettura quad core e le peculiarità architetturali della famiglia Sandy Bridge

di pubblicato il nel canale Processori
Intel
 

Overclock

Abbiamo segnalato come con il processore Core i7-3820 si possa incrementare il moltiplicatore di frequenza della CPU sino ad un massimo di 43x, partendo da una impostazione di default di 36x; si tratta di un limite superiore ben più contenuto di quello delle CPU Core i7-3960X e Core i7-3930K, capaci entrambe di un massimo di 57x. Intervenendo in overclock agendo sul solo moltiplicatore di frequenza della CPU si può quindi raggiungere come massimo la frequenza di clock di 4.300 MHz, forzandola su tutti i core attivi così che sia sempre pari a questo valore a prescindere da quali core siano occupati nell'elaborazione.

cpuz_4300.png (10846 bytes)

Con il kit di raffreddamento a liquido marchiato Intel, sviluppato da Asetek e molto simile per costruzione ad altre soluzioni after market di simile costo, abbiamo raggiunto agevolmente la frequenza di clock di 4,3 GHz senza dover intervenire in alcun modo sulla tensione di alimentazione core. Per valutare l'incremento prestazionale abbiamo eseguito alcuni test in overclock, mettendo a confronto i risultati a 4.300 MHz con quelli di default oltre che con quelli della CPU Core i7-3960X con impostazioni di default (clock 3,3 GHz e tecnologia Turbo Boost attiva).

test cinebench 11.5 x264 HD first pass x264 HD second pass
Core i7 3960X - default 10,54 177 55,1
Core i7 3820 - default 7,12 151 38
Core i7 3820 - 4.300 MHz 8,31 172 44

E' evidente come l'overclock, pari a 700 MHz considerando la sola frequenza di clock di default della CPU, permetta di ottenere un buon incremento prestazionale complessivo; i valori ottenuti nei due benchmark presi come riferimento non raggiungono ovviamente quelli della CPU Core i7-3960X a impostazione di default per via del maggior numero di core integrati nella seconda ma sono in ogni caso interessanti.

Come intervenire in overclock senza agire sul moltiplicatore di frequenza? La via è quella di incrementare la frequenza di base clock, di default pari a 100 MHz. A questo parametro, al pari di quanto avviene con le CPU Intel socket 1155 LGA basate su architettura Sandy Bridge, è collegata anche la frequenza di clock di alcuni componenti del sistema tra i quali il controller PCI Express. La conseguenza diretta è l'impossibilità di incrementare la frequenza di base clock oltre un valore contenuto, quantificabile tra il 5% e l'8% nei casi più fortunati, pena l'impossibilità di avviare il sistema.

Con i processori Sandy Bridge-E Intel ha implementato la possibilità di impostare dei moltiplicatori specifici della frequenza di base clock che intervengono solo sulla frequenza di clock finale della CPU, lasciando invariata quella di base clock degli altri componenti. I due valori a disposizione sono quelli 1,25x e 1,67x, oltre a quello 1x che è ovviamente quello di default. Proviamo con i dati della tabella a esemplificare alcuni casi concreti.

Core i7 3820 base clock moltiplicatore CPU clock finale CPU clock memoria
default 100 MHz 36x 3.600 MHz 1.600 MHz
moltiplicatore 1,25x 100 MHz 36x 4.500 MHz 2.000 MHz
moltiplicatore 1,67x 100 MHz 36x 6.012 MHz 2.672 MHz

Selezionando un moltiplicatore di frequenza di 36x e frequenza di base clock di default di 100 MHz, otterremo una frequenza di clock finale della CPU pari a 3.600 MHz. Impostando il moltiplicatore sopra indicato sul valore di 1,25x avremo quale risultante una frequenza di clock finale della CPU pari a 4.500 MHz, ferma restando la frequenza di lavoro degli altri componenti del sistema che rimane quella di 100 MHz. Dinamica simile con moltiplicatore 1,67x: in questo caso la frequenza di clock raggiunge il valore di 6.012 MHz, ovviamente troppo elevato per risultare stabile. La frequenza di clock finale può essere ovviamente controllata agendo sul moltiplicatore di frequenza, impostandolo su valori più ridotti rispetto a quello di default.

L'utilizzo di questi moltiplicatori di frequenza ha tuttavia una diretta ripercussione sulla frequenza di clock della memoria, che varia con essi: di conseguenza sarà necessario intervenire opportunamente sul moltiplicatore di frequenza specifico per la memoria DDR3 affinché questa, in overclock, venga portata ad operare ad una frequenza che sia supportata. Restando nell'esempio di poco fa, se ipotizziamo l'utilizzo di memoria DDR3 a 1.600 MHz di clock con frequenza di clock della CPU di 3.600 MHz e base clock di 100 MHz, impostando il moltiplicatore a 1,25x avremo memoria DDR3 che opera a 2.000 MHz.

 
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