Mac Pro, una nuova concezione di workstation per Apple

Mac Pro, una nuova concezione di workstation per Apple

Non solo un'impostazione e un aspetto che rompono i ponti con il passato, ma anche e soprattutto un ripensamento completo alla progettazione di una workstation: le capacità di computazione GPU sono infatti il fulcro del nuovo Mac Pro di casa Apple

di pubblicato il nel canale Apple
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Analisi prestazioni - Geekbench single core

L'analisi prestazionale del nuovo Mac Pro è stata condotta confrontando il nuovo modello con, da un lato, una configurazione Mac Pro di precedente generazione e, dall'altro, con l'ultima versione del sistema dekstop di fascia prosumer iMac 27. Di seguito in tabella le configurazioni dei tre sistemi

Mac Pro Late 2013 Mac Pro Mid 2012 iMac late 2013
Processore Intel Xeon E5-2697 v2 - 12-core 2,7GHz, 30MB Smart Cache, 3,9GHz Turbo Boost 2 x Xeon E5645 - 6-core 2,4GHz, 12MB Smart Cache, 2,7GHz Turbo Boost Intel Core i5 quad-core a 3,4GHz (Turbo Boost 3,8GHz)
Memoria 32GB ECC DDR3 1866MHz 32GB DDR3 1333MHz 8GB DDR3 1600MHz
Scheda video 2 x AMD FirePro D700 - 6GB VRAM GDDR5 ATI Radeon HD 5770 - 1GB VRAM GDDR5 NVIDIA GeForce GTX 775M - 1GB VRAM GDDR5
Hard Disk Unità Flash PCIe 500GB Hard disk 1TB 7200rpm Fusion Drive 1TB (SSD+HD)

L'analisi è stata condotta utilizzando i test Geekbench 3, Cinebench R15 e Luxmark 3D, sia in ambito multi-core, sia in ambito single-core.

Geekbench single core


In questo primo test si evince come il nuovo Mac Pro, in ambito single core, sia in grado di mostrare un consistente divario prestazionale rispetto al suo predecessore, il quale fa uso di una CPU Intel Xeon Xeon E5645 (Progetto Westmere-EP a 32 nanometri). Lo scenario tuttavia cambia nel momento in cui Mac Pro viene confrontato con un sistema, seppur di classe desktop/consumer/prosumer e, appartenente alla stessa generazione. In virtù della maggiore frequenza operativa del processore Intel Core i5 (circa 700MHz in più), infatti, il sistema iMac 27 Late 2013 riesce a mostrare prestazioni migliori: si tratta di un parametro da tenere in attenta considerazione, specie se i carichi di lavoro che dobbiamo gestire riguardano principalmente applicazioni non ottimizzate per sfruttare più core.

 
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