Apple contro Samsung: la vittoria è della Mela

Emessa la sentenza del processo: Samsung è stata riconosciuta colpevole della violazione di sette brevetti di proprietà di Apple. Ora l'azienda Coreana dovrà versare oltre un miliardo di dollari di risarcimento alla Mela
di Alessandro Bordin , Andrea Bai pubblicato il 27 Agosto 2012 nel canale AppleSamsungApple
La sentenza
Ci sono voluti poco più di due giorni per arrivare al verdetto di una delle battaglie legali più estenuanti degli ultimi anni tra due colossi della tecnologia: Samsung è stata riconosciuta colpevole dell'infrazione di brevetti di proprietà di Apple e dovrà corrispondere alla Mela un risarcimento danni di 1 miliardo e 49 milioni di dollari. Apple ottiene una vittoria piena, in quanto la corte ha rigettato completamente tutte le accuse mosse da Samsung. Gli unici brevetti che Samsung non ha violato sono quelli relativi al design di iPad.
La decisione è stata presa dalla giuria in tempi relativamente rapidi poiché le prove presentate da Apple a sostegno della propria tesi sono state ritenute schiaccianti. Non solo: la giuria ha inoltre fatto sapere che l'analisi delle testimonianze dei dirigenti Samsung e uno scambio di email interne dimostra come la violazione dei brevetti sia intenzionale e che lo sviluppo dei dispositivi sia stato portato avanti prendendo a riferimento determinate caratteristiche di iPhone.
Nel momento in cui la giuria è giunta a riconoscere Samsung colpevole della violazione di brevetti (decisione presa in poco meno di 24 ore), ha poi potuto procedere in maniera abbastanza rapida a valutare quali fossero i prodotti che nello specifico andavano a violare i vari brevetti in gioco. Infine, una volta determinati tutti i prodotti rei di infrazione, la giuria ha concluso definendo l'ammontare del risarcimento danni. Nel corso del processo Apple ha sostenuto che Samsung ha potuto beneficiare del 35,5% dei margini di profitto dalla vendita dei prodotti in fallo, ma la giuria ha elaborato un calcolo più in linea con le tesi di Samsung stabilendo un margine del 12%.
Il primo giurato Velvin Hogan ha commentato: "Non vogliamo dare carta bianca ad una compagnia, qualunque sia il suo nome, di violare la proprietà intellettuale di qualcun altro. Volevamo essere sicuri di dare un messaggio che non fosse un buffetto sulla guancia. Abbiamo voluto essere sicuri che fosse doloroso ma non irragionevole."
A seguito della decisione della giuria, Apple ha proceduto a richiedere un'ingiunzione preliminare per lo stop alle vendite dei dispositivi rei di infrazione, sostenendo il perpetrarsi di un "danno irreparabile" nel momento in cui le unità incriminate dovessero restare in vendita. Il giudice Lucy Koh ha fissato un'udienza il prossimo 20 settembre per discutere la proposta di Apple e ha disposto che la Mela depositi la propria documentazione entro il 29 agosto. Samsung avrà tempo fino al 12 settembre per depositare la propria risposta all'ingiunzione.
Intanto la stessa Samsung, dal momento che è stata riconosciuta non colpevole della violazione dei brevetti del design di iPad, ha depositato una mozione che richiede l'annullamento dell'ingunzione chiesta da Apple a giugno, che ha disposto lo stop delle vendite del Galaxy Tab 10.1. La compagnia coreana spera in una rapida evoluzione su questo punto, richiedendo alla corte di imporre ad Apple una risposta entro la giornata di domani e di arrivare ad una decisione senza la necessità di fissare un'ulteriore udienza.