Anonymous lancia la sfida a Facebook con un nuovo social network: Minds.com

L'ennesimo social network incentrato sulla privacy è stato annunciato da Anonymous, il gruppo di cosiddetti hacktivist della rete
di Nino Grasso pubblicata il 18 Giugno 2015, alle 12:31 nel canale WebUn nuovo social network è all'orizzonte e promette maggiore trasparenza, sicurezza e privacy rispetto a Facebook ed altri giganti già consolidati nel settore. Sostenuto dal gruppo di hacktivist Anonymous, il nuovo servizio si occuperà di proteggere tutti i contenuti degli utenti con algoritmi crittografici avanzati, in modo che gli stessi non possano essere sbirciati dalle agenzie di sorveglianza governative e dagli inserzionisti pubblicitari.
Ad una prima occhiata, Minds.com non sembra discostarsi da qualsiasi altro social network. Fornisce gli ultimi aggiornamenti di un contatto ai suoi "seguaci", e consente agli amici di commentare e condividere post. Le differenze più importanti sono però dietro le quinte: il nuovo servizio social di Anonymous non punta a generare profitti dalla vendita dei dati dell'utente, anzi i piani del gruppo sono diametralmente opposti. L'obiettivo di Minds.com è quello di tenere al sicuro tutti i contenuti degli iscritti.
Il nuovo social conterrà alcuni elementi di "gamification": attraverso l'interazione con alcuni contenuti, l'utente sarà premiato con un sistema a punti con i quali si otterrà una visibilità maggiore per i propri post personali. In altre parole, Minds.com vuole avvantaggiare gli utenti più attivi: più si è attivi nel servizio, maggiore sarà la priorità dei contenuti prodotti dallo stesso utente.
Differentemente da quanto avviene su Facebook, l'algoritmo che Minds.com utilizzerà per indicizzare i contenuti sarà "trasparente" e disponibile pubblicamente. Infatti, l'interno portale sarà open-source, consentendo pertanto a sviluppatori terzi di offrire le proprie idee per migliorare la qualità del servizio. Proprio in questo aspetto è da considerare l'apporto del gruppo Anonymous.
Il fondatore di Minds.com, Bill Ottman, ha dichiarato: "Sono gli utenti che devono avere il controllo dei social media, in tutti i sensi. Molte compagnie vantano di offrire la privacy e dicono che usano algoritmi di crittografia. Ma non c'è crittografia efficace se non puoi ispezionare il codice per verificare un'eventuale presenza di backdoor inserite appositamente".
Il particolare modello di business ha suscitato le curiosità degli hacktivist, che stanno radunando un gruppo di sviluppatori per lavorare sull'ambizioso progetto: "Anonymous chiama a raccolta hacker, designer e programmatori in tutto il mondo. Vogliamo collaborare insieme sul codice di Minds.com e costruire un servizio che sia veramente del popolo, dal popolo e per il popolo", ha scritto il gruppo sulla sua pagina Facebook.
Il progetto è stato lanciato formalmente via desktop e mobile lo scorso lunedì, ma già prima dell'annuncio ufficiale aveva ottenuto un buon riscontro dal pubblico. Ottman sostiene che abbia già generato circa 60 milioni di visite, molte delle quali provenienti da utenti "interessati a forme di media alternative" uniti da un solo obiettivo: ottenere vera libertà su internet.
55 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMo' stai a vedere che vado a postare le foto del gatto sul social di anonymous.
Eh certo, è tutto criptato. Solo che le chiavi le hanno un gruppo di hacker anarchici. Mooooolto sicuro.
Se vuoi stare UN PO' al riparo dal punto di vista privacy l'unica mossa sensata è non postare nulla. E non avere nessun account.
Mo' stai a vedere che vado a postare le foto del gatto sul social di anonymous.
Eh certo, è tutto criptato. Solo che le chiavi le hanno un gruppo di hacker anarchici. Mooooolto sicuro.
Se vuoi stare UN PO' al riparo dal punto di vista privacy l'unica mossa sensata è non postare nulla. E non avere nessun account.
Non credo siano anarchici. O meglio, troppe persone ignorano quale sarebbe, in teoria, il vero sistema anarchico.
Detto ciò, il sistema più "sicuro" possibile è quello criptato ma, anche, totalmente decentralizzato. Nel momento in cui c'è qualcuno che ha in mano le chiavi d'accesso "globali", allora c'è sempre un rischio.
Che poi, c'è davvero la necessità di un social network del genere? Facebook può essere usato con account fake (oddio, se segnalati vengono chiusi, ma è raro), il gruppetto di amici può usarlo come strumento per restare in contatto, senza che in America sappiano nomi, cognomi, e tutto il resto.
A parte che sarei curioso di sapere come finanziano la cosa (pubblicità non mirata? sottoscrizioni?).
Un social network del genere diventerebbe un bersaglio primario per tutte le agenzie di intelligence (visto che gli utenti o sono paranoici della privacy o hanno qualcosa da condividere di maggior "valore" rispetto a quello che potrebbe essere tranquillamente pubblicato su FB o servizi simili).
Io lo uso non col mio cognome e una volta FB mi chiese un documento. Mandato jpg in bianco e hanno sbloccato
Cosa vogliamo aggiungere ?
E' grottesco sputtanare tutta la propria vita su un social e lamentarsi che gli altri siano a conoscenza dei cazzi tuoi.
Se non vuoi contribuire volontariamente alla perpetrata violazione della privacy tua, dei tuoi famigliari e dei tuoi amici puoi anche smettere, sempre volontariamente, di farlo.
L' unico inghippo per ora è Whatsapp, pagato una fortuna, che permette a Mr. Zuck di allungare i tentagli anche a chi su FB non ci metterebbe mai piede, ma alternative anche qui ce ne sono, basta volerle usare.
Mo' stai a vedere che vado a postare le foto del gatto sul social di anonymous.
Eh certo, è tutto criptato. Solo che le chiavi le hanno un gruppo di hacker anarchici. Mooooolto sicuro.
Se vuoi stare UN PO' al riparo dal punto di vista privacy l'unica mossa sensata è non postare nulla. E non avere nessun account.
Mamma mia che drastico e complottista!
La tua ultima frase la intendo come "se non vuoi essere derubato, l'unica mossa sensata è chiuderti in casa e non avere contatti con l'esterno".
E poi scusa io su Facebook mica pubblico il mio conto corrente o la mia busta paga.. Se Zuckerberg volesse rubarmi qualcosa tramite Facebook penso che non andrebbe oltre alla mia mail, data di nascita e le foto della mia vacanza al mare (che ho deciso VOLONTARIAMENTE di condividere).. Sai che roba!!
Devono sviluppare un client particolare che usa il protocollo Tor o simili.
Le sottoscrizioni sono comunque un ottimo sistema. Riduci a 0 i barboni, ambiente pulito.
E parlo di cifre normalissime come 3-4 euro al mese.
Poi li anonimizzeranno, ma è comunque quello il problema di privacy.
Secondo te che valore hanno le cagate che certa gente scrive e posta su fb?
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