Intel lanciatissima su smartphone e tablet: ecco le nuove piattaforme SoC

I piani di Intel in tema di smartphone e tablet non lasciano dubbi: è in questo campo che l'azienda intende focalizzarsi nel corso dei prossimi mesi, alla ricerca di uno spazio sempre più ampio in questi redditizi mercati. Vediamo con quali SoC
di Alessandro Bordin pubblicata il 22 Agosto 2013, alle 08:01 nel canale TabletIntel
Se il mercato dei PC può essere considerato un quasi monopolio nelle mani di Intel, in riferimento alle piattaforme utilizzate, lo stesso non si può certo dire per i settori martphone e tablet, dove sono altri i player in grado di fare grandi numeri. Un destino beffardo ha voluto che Intel "teorizzasse" lo smartphone per come lo intendiamo oggi molto tempo prima di iPhone, dandogli il nome di MID, senza però concretizzarlo a sufficienza per una lunga serie di motivi.
Morale: Intel nei settori smartphone e tablet è in rincorsa, portata avanti a suon di SoC sempre più aggiornati e meno energivori. Ecco quindi una breve rassegna, riassunta in maniera accurata da Digitimes, in attesa di conferme ufficiali nel corso dell'IDF imminente. Intel proporrà la piattaforma per tablet a 14nm Cherry Trail nel corso del terzo quadrimestre dell'anno, seguita da Willow Trail, sempre a 14nm, verso la fine del 2014. Per la fine di quest'anno la piattaforma smartphone SoC a 22nm sarà Merrifield, mentre per la prima parte del 2014 arriverà Moorefield. Il passaggio ai 14nm avverrà con la presentazione di Morganfield nel primo trimestre del 2015, sempre secondo la fonte taiwanese.
Rimanendo nel futuro imminente, Merrifield (per smartphone) dovrebbe
garantire il 50% di prestazioni in più rispetto all'attuale Clover Trail+, oltre
ad una maggiore autonomia a parità di batteria.
Attesa all'IDF è anche la presentazione di un processore a 22nm su base
Bay Trail con architettura Silvermont per tablet, capaci di supportare
contemporaneamente Windows 8.1 e Android 4.2. Passando a Cherry Trail (tablet)
le consegne ai partner dovrebbero iniziare verso la fine dell'anno, prendendo la
via della commercializzazione in concomitanza con il Computex 2014 di Taipei, ai
primi di giugno. Cherry Trail sfrutterà l'architettura Airmont a 14nm e potrà
contare su frequenza di clock di 2.7GHz.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAl momento nel mondo ultra portatile ( smartphone e tablet ) intel e' rimasta indietro, nvidia stessa fatica, mentre samsung e soprattutto qualcomm la fanno da padrone
Dove invece il tempo conta è nel settore dei sistemi operativi mobili, e lo vediamo benissimo con Windos Phone che stenta paurosamente a prendere piede e Android che solo nell'ultimo anno è riuscita ad imporsi su Apple, ed era uscito con un solo anno di ritardo rispetto alla rivale!!!
Se poi ci aggiungete che volendo si potrebbe creare facilmente uno smartphone con Windows 8 che diventa tablet/netbook/PC il futuro non può che essere roseo.
Mi spiego meglio: le fascie medio-basse dei SoC per smartphone e tablet vendono bene anche se non usano gli utlimissi core e gli ultimissimi processi tecnologici e sono quelle che costituiscono il grosso della produzione, che coa può proporre li Intel ?
Poi anche se arrivano per primi con prodotti a 14nm gli altri produttori arriveranno a ruota ad inizio 2015 con SoC ARM alla stessa scala d'integrazione e poi per circa due anni dovranno giocarsela con quello che hanno (se non sbaglio i primi chip "di produzione di massa" a 10nm sono previsti per circa il 2017).
http://www.fudzilla.com/home/item/32298-analyst-mocks-intel%E2%80%99s-new-lte-chip
A quanto pare hanno pensato che il supporto LTE integrato nel SoC non fosse così importante oppure hanno pensato che il marchio Intel bastasse per andare a proporre ai produttori una soluzione più costosa e meno compatta (causa supporto LTE non sufficientemente integrato).
Intel si sta giocando il tutto per tutto sulla miniaturizzazione, ben ferma però sui propri standard: di ARM manco a parlarne.
Un percorso alquanto rischioso, ma assai ben allineato con le reali possibilità finanziarie a disposizione: giocare su due tavoli comporterebbe costi assai poco sostenibili.
Intel giocava già su due tavoli con gli StrongArm e gli XScale, solo anche quella volta non ha capito dove stava andando il mercato dei dispositivi mobili e se ne è uscita con SoC che non integravano quel che serviva davvero ai produttori di smartphone.
Ora gioca su un solo tavolo (gli x86) ... e sta facendo gli stessi errori (concentrarsi troppo sulla cpu senza dare sufficiente importanza agli altri elementi critici per piazzare i SoC).
Non è che ripete gli stessi errori, quelli cambiano, ma è l'approccio che ha al mercato.
Si parla di un azienda che dai primi anni '90 (circa 20 anni) è di fatto abituata ad essere lei a dettare le condizioni ai sui clienti.
Anche quando il P4 pigliava mazzate loro erano gli unici a poter coprire la richiesta di cpu x86 e sfruttarono la cosa per restare i numeri uno (in termini di giro d'affari) mentre ci mettevano una pezza (prima con P4 "migliorati" e poi con i Core 2, ecc).
Quando anni prima con l'acquisizione di alcuni asset di DEC si ritrovarono in casa gli StrongArm già belli pronti e con ordini di produzione (e non avevano ancora ricevuto la batosta dell'Itanium alla base della loro attuale strategia "x86 dovunque"
visto che non stavano sufficientemente attenti a cosa volevano i loro clienti integrato sul SoC.
Anche adesso pensano che a forza di investirci soldi riusciranno a sfondare, ma c'è un limite anche a quello, specialmente quando aziende come Qualcomm la stanno superando a livello di capitalizzazione:
http://www.forbes.com/sites/dividendchannel/2013/08/08/qualcomm-now-29-largest-company-surpassing-intel/
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