I Cinesi aprono Skype

Una ignota compagnia cinese ha aperto il protocollo di Skype e realizzato un client compatibile. Ad agosto sarà resa disponibile la prima versione pubblica
di Andrea Bai pubblicata il 17 Luglio 2006, alle 11:42 nel canale ProgrammiSkype
Una azienda Cinese non meglio identificata è stata in grado di aprire il protocollo proprietario utilizzato da Skype, il noto software di comunicazione VoIP, per poter così realizzare un client che facesse uso del medesimo protocollo.
La notizia è riportata da Charlie Paglee, cofondatore di Vozin Communicatons, sul blog VoIPWiki. Paglee ha dichiarato di aver ricevuto, negli USA, una chiamata su Skype da un amico che, in Cina, stava utilizzando "un software compatibile in via di sviluppo". Paglee ha inoltre pubblicato uno screenshot di quello che sarebbe questo fantomatico software, inviatogli dall'altrettanto misterioso amico in Cina.

Verso la fine del mese di Agosto dovrebbe essere rilasciata una prima versione di questo client, che dovrebbe includere anche funzionalità di messaggistica e una stabilità migliorata. Secondo le informazioni disponibili, tuttavia, il client Skype-compatibile non sarà caratterizzato da una delle funzionalità più importanti (e più discusse) di Skype: ovvero la funzione Super Node.
Super Node è una modalità che consente ad un client Skype attivo di fungere da intermediario (da nodo, appunto) tra altri utenti. Si tratta di una modalità per rendere la rete Skype il più efficiente e stabile possibile. Se il client alternativo dovesse prendere piede, potrebbe presto rappresentare un problema per la rete Skype, che vedrebbe pian piano venire meno i numerosi Super Node presenti all'interno di essa.
Quel che è certo è che il Governo Cinese sta seguendo con attenzione la vicenda. In Cina, infatti, gli applicativi VoIP sono sempre stati boicottati in modo più o meno evidente per cercare di spingere le soluzioni proposte dalle realtà locali. Non è quindi improbabile ipotizzare che questo client alternativo possa essere in qualche modo accolto favorevolmente dal governo.
Resta da vedere cosa farà eBay, che attualmente è proprietaria di Skype. Dinnanzi ha un ventaglio di possibilità, sia pacifiche, sia belliche, che spaziano dal blocco ai client di terze parti, fino all'apertura ufficiale del protocollo. Possibilità che comunque verrano vagliate solamente quando e se il nuovo client dovesse iniziare ad attirare una consistente mole di utenti Skype.
Fonte: Arstechnica
60 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoma quand'è che qualcuno metterà un freno all'arroganza cinese?
La lezione che stiamo imparando in questi mesi e' che la storia sta bocciando i protocolli proprietari.
Se la forza di skype risultera' solo e soltanto quella di avere un protocollo chiuso allora e' condannato.
Inoltre nel settore delle telecomunicazioni i protocolli che si sono affermati non sono mai stati protocolli proprietari: nè nella voce, nè nell'IP nè nei Dati.
ma quand'è che qualcuno metterà un freno all'arroganza cinese?
la mia volonta' di postare una seria riflessione sull'argomento va a farsi benedire...
cosa direste se "rubassero" qualcosa di vostro?
se il mercato premia il protocollo proprietario di Skype che problema c'è? se invece il mercato non lo premia allora avete ragione voi. ma non esiste che si "apra" qualunque cosa.. fatevi un vostro caXXo di programma, visto che siete bravi, e non difendete a spada tratta chi si arricchisce alle spalle degli altri!
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