In Francia il Wi-Fi fa paura

A Parigi il progetto del Comune relativo all'installazione di 225 hot-spot vacilla. Il motivo? Il solito: il Wi-Fi, forse, nuoce alla salute
di Fabio Boneschi pubblicata il 19 Dicembre 2007, alle 17:11 nel canale WebE' allarme in Francia: "il Wi-Fi fa male". Così ha sentenziato il comune di Parigi che ha concretizzato la propria idea disattivando il segnale in quattro biblioteche pubbliche. Come riporta il Corriere online, l'emergenza è scattata dopo che alcuni dipendenti delle biblioteche parigine hanno manifestato nausea, vertigini ed insonnia: questi sintomi - stando alle affermazioni di Stephen Kerckhove, direttore generale di Agir pour l'Environnement (Ape) - sono compatibili con patologie riconducibili all'esposizione a campi magnetici nocivi.
Per il comune di Parigi questa decisione è una doccia gelata, infatti, la nuova giunta aveva promosso un imponente progetto per la copertura Wi-Fi di ampie zone metropolitane. Sono stati previsti circa 225 hot-spot per fornire accesso a banda larga in parchi, musei , ambienti di ritrovo e, ovviamente, biblioteche.
Il futuro del progetto legato alla copertura Wi-Fi di Parigi non è chiaro, ma il dato di fatto odierno è che il segnale wireless presente in quattro biblioteche è stato disattivato, in via cautelare. Quanto avvenuto a Parigi ripropone accadimenti simili avvenuti in Germania e Inghilterra. Circa un anno fa abbiamo affrontato l'argomento, riprendendolo poi nei mesi scorsi.
L'argomento è estremamente delicato: l'oggetto del contendere è la salute pubblica. Per contro, al momento non esistono studi scientifici che abbiano decretato la pericolosità o meno del Wi-Fi. Vari esperti affermano come la ridotta potenza in gioco possa invitare all'ottimismo, ma l'assenza di dati sperimentali lascia aperto qualche dubbio, soprattutto in merito ai possibili effetti a lungo termine.
Il progresso tecnologico è sempre più orientato verso l'ambito mobile, e tale tipo di soluzione non può prescindere da una connessione wireless. In vari Paesi alcuni infrastrutture wireless sono state smantellate in via cautelativa, allo stesso tempo sono state diramate raccomandazioni allo scopo di utilizzare le tecnologie wireless solo in situazioni in cui l'utilizzo di reti cablate sia improponibile.
Tutto ciò, lo ripetiamo, senza alcun dato oggettivo in merito alla pericolosità delle reti wireless per la salute. Nel caso di Parigi alcune fonti segnalano anche la possibile strumentalizzazione della vicenda da parte di associazioni attive nella lotta all'elettrosmog: pare infatti che il malessere lamentato da un dipendente non sia in alcun modo riconducibile alla presenza del router wireless.
Alcuni esperti continuano a sostenere come l'esigua potenza di emissione dei dispositivi Wi-Fi possa essere di per sè una garanzia e, a voler ben vedere, molti altri dispositivi elettronici di uso ormai comune presentano livelli di emissione ben superiori. Serve indubbiamente chiarezza e gli studi in atto, tra i quali segnaliamo un progetto dell' Health Protection Agency, saranno utili anche per fugare possibili strumentalizzazioni.
186 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonn è ke sarà dipeso dal camembert o da qulc altro formaggio francese? :loll:
........ma di sicuro il wifi è meno dannoso dei test atomici effettuati a Mururoa.
non scherzo
non scherzo
Bhe i telefonini allora, che hanno una potenza di gran lunga superiore al Wifi, cosa potranno mai provocare....?????
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".