Wi-fi e connessioni mobile: sono realmente pericolose?

Wi-fi e connessioni mobile: sono realmente pericolose?

La diffusione delle reti wi-fi ha coinciso con una serie di polemiche relative alla nocività di tali segnali radio. Le informazioni a riguardo, purtroppo, sono ancora discordanti

di pubblicata il , alle 11:19 nel canale Mercato
 

Fin dall'introduzione sul mercato dei primi dispositivi wi-fi un dubbio tormenta gran parte degli utilizzatori di tali tecnologie: quale impatto hanno le radiazioni sulla salute delle persone. In realtà di risposTe precise e circostanziate se ne trovano ben poche e, purtroppo, la certezza in merito alla nocività o meno dell'esposizione a tali segnali radio la si avrà solo a medio termine.

Recentemente un'università canadese ha annunciato l'intenzione di smanTellare la propria infrastruttura wi-fi poichè, pare, che alcune persone presentassero sintomi la cui causa era riconducibile alla wireless lan. Anche in Times di Londra si è recentemente occupato dell'argomento mentre Arstechnica.com offre una propria visione ragionata del problema e degli elementi oggettivi ad oggi disponibili.

L'articolo citato pone l'attenzione sugli scarsi elementi che permettono di ricondurre alle tecnologie wi-fi possibili malessere o ben definiti sintomi. Una citazione di tale articolo offre però maggior chiarezza e conferma un timido ottimismo: stando ai dati distribuiti dal British Health Protection Authority il segnale dei dispositivi wi-fi rappresenta una frazione rispetto alla radiazione dei comuni dispositivi di telefonia mobile.

Più in particolare il British Health Protection Authority afferma che da alcune misurazioni condotte all'interno di istituti scolastici la radiazione dei telefoni cellulari è pari al 50% del livello di guardia e i dati relativi al segnale wi-fi sono ancor più confortanti. Alla luce di tali elementi, sempre secondo Arstechinica.com ed in base agli elementi disponibili, il pericolo per la salute pubblica legato alle tecnologie wi-fi è da definirsi minimo.

Il realtà il Times, pur analizzando i medesimi dati esposti dalla nostra fonte, non è dello stesso avviso e utilizza toni più allarmistici. Le precedenti affermazioni sono da ritenersi valide prendendo quale riferimento i valori di emissione limite imposti dalla Federal Communications Commission a cui i vari costruttori devono attenersi.

La situazione non è certo semplice poichè pur condividendo le conclusioni raffcuranti di Arstechnica non possiamo fare a meno di guardare al futuro più prossimo in cui, ad esempio, secondo le migliori previsioni avremo una disponibilità pervasiva di connessione a banda larga. In tale scenario le tecnologie wi-fi sono solo una delle opzioni disponibili a cui si affiancano altre tipologie di segnale derivate dalla telefonia mobile. Proprio questo tipo di dispositivi, pur restando sotto il livello di guardia segnalato dal British Health Protection Authority, ha fatto segnalare i maggiori livelli di radiazione.

Questo cauto approccio al problema non può però prescindere da una considerazione pratica: ad oggi studi che confermano o smentiscono la dannosità di certe tecnologie non esistono e, forse, comportamenti troppo allarmistici non sono giustificati. In questo scenario di incertezza come sempre c'è chi cerca di raccogliere i maggiori profitti presentando ad esempio antenne wi-fi mimetizzate in altri elementi architettonici; in tal modo l'arredo urbano non viene deturpato e si evitano possibili contestazioni dall'opinione pubblica.

75 Commenti
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bonzuccio15 Dicembre 2006, 11:35 #1
In effetti non mi sento gran che benino, ho bisogno di una vacanza
Unrue15 Dicembre 2006, 11:46 #2
Il problema vero è che non esistono studi su effetti a lungo termine, in quanto queste tecnologie sono recenti. Quindi non si può dire con assoluta certezza se tra 30-40 anni avremo dei danni fisici. Ma, come tutte le tecnologie, se portano un sacco di soldi,la salute delle persone passa in secondo piano..
Giulio8315 Dicembre 2006, 11:47 #3
...anche le radiazioni solari fanno male...
dema8615 Dicembre 2006, 11:50 #5
In pratica questa ricerca non aggiunge nulla a ciò che sapevamo:
1) Non é provata alcuna relazione fra i malanni e il wi-fi
2) Se proprio dobbiamo preoccuparci delle radiazioni, meglio pensare a ridurre prima quelle dei cellulari.

Aspetto studi scientifici un po' più significativi...
Bluknigth15 Dicembre 2006, 11:51 #6
Mah, per il problema non sono le apparecchiature che hai in tasca, ma le 5000 antenne per gestirle. Tra GSM, UMTS, WiFi, digitale Terrestre, CB, Satelliti vari, cavi dell'alta tensione, mi sa che siamo sottoposti ad un bel bombardamento elettomagnetico più o meno su tutte le frequenze. Credo che una alla volta non creino problemi, è tutto l'insieme a preoccuparmi.
Kharonte8515 Dicembre 2006, 11:52 #7
Originariamente inviato da: dema86
In pratica questa ricerca non aggiunge nulla a ciò che sapevamo:
1) Non é provata alcuna relazione fra i malanni e il wi-fi
2) Se proprio dobbiamo preoccuparci delle radiazioni, meglio pensare a ridurre prima quelle dei cellulari.

Aspetto studi scientifici un po' più significativi...

http://www.hwupgrade.it/forum/showt...age=1&pp=20
HBsoul15 Dicembre 2006, 12:03 #8
è sempre il solito discorso...

il progresso e lo sviluppo della tecnologia si portano intrinsecamente dietro il lato negativo: l'incremento dello sfruttamento delle risorse e dell'inquinamento sotto ogni sua possibile forma.

sta di fatto, però, che di pari passo (e spesso in maniera collegata) migliora anche la Medicina...

e nei secoli è dimostrato che l'aspettativa di vita continua a crescere col progresso.

detto ciò ben vengano gli studi in merito, sempre che non siano una squallida scusa per poter avere finanziamenti di ricerca per questioni a"inutili"
imayoda15 Dicembre 2006, 12:05 #9
I cellulari sono una fonte moooolto superiore di preoccupazione... La wifi è una fonte di microonde irrisoria al confronto con un traliccio di telefonia mobile. Ma valle a combattere le lobby
ErminioF15 Dicembre 2006, 12:05 #10
Quello studio dice poco o nulla...o mi vuoi dire che 420.000 danesi usavano quotidianamente il cellulare/se lo portavano dietro 24h/24 anche nel 1982? E la frequenza delle onde è identica a quella dei moderni apparecchi?

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