La RIAA contro il ripping dei brani musicali

La RIAA contro il ripping dei brani musicali

La RIAA, nel corso di un processo, dichiara che il ripping dei brani, anche a fini persionali, rappresenta un uso non autorizzato

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Multimedia
 

La causa Atlantic v. Howell vede impegnati i coniugi Howell, che hanno deciso di rappresentare loro stessi, contro la RIAA (Record Industry Association of America) che li ha citati in giudizio nell'agosto del 2006 per avere scambiato contenuti con il programma Kazaa.

Nel corso del dibattimento, la RIAA ha avuto modo di esprimere nuovamente l'opinione secondo la pratica del ripping di CD, ovvero la copia in digitale di brani musicali presenti su CD audio tradizionali, rappresenta un uso non autorizzato del media, anche qualora sia essa effettuata per uso strettamente personale.

"E' indiscusso che l'imputato possieda copie non autorizzate. Una volta che l'imputato produce copie nel formato compresso .mp3 e le salva nella cartella condivisa, esse non sono più copie autorizzate" ha dichiarato la RIAA in un documento depositato a fini processuali.

In realtà, tuttavia, la posizione della RIAA solleva non pochi dubbi. E' l'operazione di copia di un brano per uso personale o il salvataggio in una cartella condivisa a rappresentare un illecito? La RIAA ha inoltre utilizzato il termine "non autorizzato" che sul piano legale ha un significato ben differente rispetto a "illecito".

Sul sito web della RIAA, inoltre, vi è ancor più confusione: nella sezione che riguarda la pirateria non vi è alcun riferimento esplicito alla pratica del "ripping"; ciò che vi si avvicina di più è la copia diretta di musica su un supporto CD masterizzabile, per la quale la RIAA asserisce che l'utente non ha i diritti legali per farlo ma che è comunque possibile se l'operazione viene condotta solamente a fini di utilizzo personale.

Adesso si attende il parere della Corte, che dovrà obbligatoriamente tenere conto della distinzione che la RIAA ha operato in merito ai termini "illecito" e "non autorizzato".

Fonte: Dailytech

108 Commenti
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selestat18 Dicembre 2007, 16:09 #1
Ma stiamo scherzando !!!! In poche parole quando compro un CD e voglio passarlo nel lettore mp3 .... non sarei autorizzato !!!!
Ma per piacere......
outlaw1618 Dicembre 2007, 16:09 #2
Ma dico scherziam?Già che ci fanno pagare i cd un occhio della testa, pretendo almeno di poterli usare come preferisco, che se voglio copiarmi un cd per sicurezza o altro non devo aver paura di infrangere la legge!
tarek18 Dicembre 2007, 16:11 #3
haahahaahhahahahaaaahahhhhhhhhhahahahaaaahahahaahahahaaahhaaha
e che bisogno c'è di ripparseli...
tarek18 Dicembre 2007, 16:12 #4
dopo la tassa sui supporti di memoria ognuno è legittimato a scaricare quello che crede.
Ciny218 Dicembre 2007, 16:12 #5

semplice

la RIAA vuole farti vedere più volte lo stesso prodotto solo perchè è in formati diversi.
Kenshiro8618 Dicembre 2007, 16:13 #6
e che c***o esistono a fare i lettori mp3 secondo loro? con un cd che compri a 25 con ci puoi fare neanche quello che c***o vuoi a casa tua (senza violare nessuna legge)? un lettore da 4 giga lo devo riempire con mp3 comprati a 1 euro l'uno? e chi se li compra più i lettori mp3 allora?
..come direbbe beppe grillo: andate a fanculoo!!
poaret18 Dicembre 2007, 16:15 #7
propongo una raccolta fondi per sostenere i coniugi..; fanc. la riaa,siae e company.
P. S. ecco come incentivare la pirateria...
Faster_Fox18 Dicembre 2007, 16:17 #8
hanno fumato pesante.....
Haran Banjo18 Dicembre 2007, 16:18 #9
RIAA, SIAE... che dire a proposito di queste associazioni a delinquere, che non sia già stato detto?
Beelzebub18 Dicembre 2007, 16:20 #10
Ormai manca solo: "La RIAA contro Godzilla" e ho visto tutto...

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