La RIAA contro il ripping dei brani musicali
La RIAA, nel corso di un processo, dichiara che il ripping dei brani, anche a fini persionali, rappresenta un uso non autorizzato
di Andrea Bai pubblicata il 18 Dicembre 2007, alle 16:01 nel canale Multimedia
108 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo acquisto il diritto, legato incidentalmente alla forma di un supporto fisico. Ma acquisto pur sempre il diritto personale a godere dell'opera dell'ingegno, e posso ben decidere validamente di goderne trasferendo il diritto stesso su un altro supporto (magari dematerializzato).
La discriminante non è (e non è mai stata, figuriamoci) il supporto, ma il diritto stesso, che per il suo godimento si presta a modalità del tutto diverse tra loro.
Non posso oltrepassare la sfera dell'utilizzo personale, questo si.
l' "equo" (che non sia tale in teoria e in pratica posso essere d' accordo) compenso sarebbe inteso come risarcimento per il danno pregresso arrecato dall' utenza che ha scaricato abusivamente materiale protetto da copyright
quindi di per sè non fornirebbe alcuna autorizzazione o giustificazione per ulteriori download abusivi e non eliminerebbe il reato qualora accertato...
Neanche la RIAA arriverebbe a definire il ripping illegale, credo...
Se voglio effettuare una copia di backup di un disco 78 giri che faccio?
Se mi viene concesso il diritto ma non i mezzi (dovendo per assurdo effettuare la copia di backup su un vinile a 78 giri) per tutelarlo e metterlo in pratica, tale meccanismo non equivale in fondo a negare il diritto stesso?
Siamo al paradosso, anche restando in termini giuridico-logici.
Senza neanche scomodare il buon senso.
Questo è sacrosanto.
Io acquisto il diritto, legato incidentalmente alla forma di un supporto fisico. Ma acquisto pur sempre il diritto personale a godere dell'opera dell'ingegno, e posso ben decidere validamente di goderne trasferendo il diritto stesso su un altro supporto (magari dematerializzato).
La discriminante non è (e non è mai stata, figuriamoci) il supporto, ma il diritto stesso, che per il suo godimento si presta a modalità del tutto diverse tra loro.
Non posso oltrepassare la sfera dell'utilizzo personale, questo si.
Si nota indubbiamente un certo distacco tra quello che RIAA & compagni di merende ritengono lecito e quello che c' è scritto nelle leggi dei vari paesi , evidentemente questi personaggi hanno un problema , e cioè si ritengono in dovere di dover convincere i vari governanti a cambiare le leggi per venire incontro ai loro desideri di guadagno .
D' altra parte si scopre poi che queste persone si ritengono autorizzate a calpestare le leggi quando queste ostacolano le loro necessità investigative .
Per queste persone la legge è solo uno strumento per fare soldi e non una garanzia di equità sociale , da questa distorsione nascono degli assurdi , come il fatto che scaricare un mp3 sia un reato più grave che rubare un CD in un negozio , prima queste società che vivono e prosperano sfruttando artisti e ascoltatori spariscono , meglio sarà per tutti .
Che incidentalmente queste posizioni non solo non aiutino la lotta alla pirateria , ma anzi siano uno dei fattori più importanti che spingono la gente a piratare è una riflessione ovvia e banale a chi ascolti la gente :
Ma evidentemente sono troppo avidi per rendersi conto che la loro lotta distrugge in primo luogo le basi etiche della lotta alla pirateria , con le loro assurde pretese riescono a giustificare chi copia e chi scarica , se ascoltare musica su un lettore MP3 è reato a prescindere allora chi me lo fa fare di comprare i cd e ripparmeli ? Me li scarico direttamente , tanto è uguale ...
Neanche la RIAA arriverebbe a definire il ripping illegale, credo...
Per Pariser ( il legale Sony ndr ) "rubare musica" è un concetto decisamente onnicomprensivo: incalzata dal legale dell'accusa Richard Gabriel, la manager sostiene che anche solo una singola copia di un file legale può essere considerata un vero e proprio furto ai danni di Sony. "Quando un individuo crea personalmente la copia di una canzone, suppongo che possiamo dire che abbia rubato quella canzone", sostiene Pariser, e fare una singola copia di un brano acquistato è solo "una maniera gentile di dire rubare solo una copia"
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2079899
Che si vergogni a far causa alle vecchiette invece!
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".