FBI, iPhone sbloccato senza l'aiuto di Apple. Ancora mistero sulla tecnica utilizzata

FBI, iPhone sbloccato senza l'aiuto di Apple. Ancora mistero sulla tecnica utilizzata

Le autorità USA riescono, non si sa ancora come, ad aggirare la sicurezza di iPhone e ad accedere alle informazioni contenute nel cellulare dell'autore della strage di San Bernardino

di pubblicata il , alle 11:28 nel canale Apple
Apple
 

Nel corso della giornata di ieri il Dipartimento di Giustizia USA ha fatto sapere di aver ritirato l'azione legale con cui ha richiesto ad Apple assistenza per aggirare le misure di sicurezza dell'iPhone 5C di proprietà di Syed Farook, autore della sparatoria di San Bernardino dello scorso 5 dicembre, affermando di essere riuscita ad ottenere l'accesso ai dati del dispositivo.

Disponendo di una misura tecnica capace di aggirare la sicurezza del telefono della Mela, le autorità non hanno più bisogno dell'aiuto di Apple ne' di far leva sull'All Wrist Act per obbligare la Mela a fornire assistenza. "Il governo ha avuto accesso alle informazioni salvate sull'iPhone di Farook e per questo motivo non ha bisogno dell'assistenza richiesta ad Apple lo scorso 16 febbraio 2016" hanno fatto sapere le autorità in una nota.

Melanie Newman, portavoce del dipartimento di giustizia, ha dichiarato: "Resta priorità del governo assicurare che le autorità possano ottenere informazioni digitali fondamentali a protezione della sicurezza nazionale e della sicurezza pubblica, sia con la collaborazione di parti rilevanti o tramite il sistema giudiziario quando non è possibile trovare una collaborazione. Continueremo a seguire tutte le opzioni disponibili per questo scopo, inclusa la ricerca della collaborazione dei produttori o la creaività del settore pubblico e privato".

Le autorità non hanno ancora stabilito se condividere con Apple i dettagli della vulnerabilità e non è chiaro se la società di Cupertino abbia in qualche modo diritto di poter venir in possesso di queste informazioni.

La Mela, intanto, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale sulla vicenda: "Sin dall'inizio ci siamo opposti alla richiesta dell'FBI di creare un accesso secondario per iPhone perché credevamo fosse sbagliato e perché avrebbe stabilito un pericoloso precedente. Con le azioni delle autorità, ciò non è accaduto. Questo caso non avrebbe nemmeno dovuto aver luogo. Continueremo ad aiutare le autorità con le loro indagini, come abbiamo sempre fatto, e continueremo a migliorare la sicurezza dei nostri prodotti dinnanzi alle minacce e agli attacchi alle nostre informazioni che diventano sempre più frequenti e sofisticati. Apple crede profondamente che le persone negli USA e nel mondo meritino la protezione, la sicurezza e la privacy delle informazioni. Sacrificare uno per l'altro espone le persone e i Paesi ad un rischio più grande. Questo caso ha sollevato problemi che richiedono un dialogo nazionale sulle nostre libertà civili e sulla nostra sicurezza e privacy collettiva. Apple rimane impegnata a partecipare a questo dibattito".


Attualmente non vi sono informazioni sulle modalità usate dalle autorità per riuscire ad accedere alle informazioni contenute nell'iPhone 5C di Farook. Nelle scorse settimane è circolata la notizia secondo la quale l'FBI avrebbe ottenuto l'aiuto di una società israeliana, Cellebrite, e che una possibile strada per violare la sicurezza dell'iPhone potesse essere quella della tecnica chiamata "NAND Mirroring" che prevede la copia del contenuto della memoria NAND del telefono su un file immagine su cui operare e ricopiare il contenuto decifrato sul chip, come ha spiegato lo specialista forense Jonathan Zdziarski sul suo blog.

101 Commenti
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demon7729 Marzo 2016, 11:35 #1
Ma era ovvio sin dal pricipio che prova oggi e provadomani lo avrebbero sfondato nel giro di poco tempo.
Ci sono fior fiore di società specializzate in queste cose vuoi che non sono capci di fottere un iphone? Sarebbe ridicolo.

La vera questione è sempre stata incentrata sul fatto che sia giusto o meno che la tal società dia le chiavi per aprire il terminale quando a chiederlo è un ente governativo per una indagine.
Phoenix Fire29 Marzo 2016, 11:41 #2
Originariamente inviato da: demon77
Ma era ovvio sin dal pricipio che prova oggi e provadomani lo avrebbero sfondato nel giro di poco tempo.
Ci sono fior fiore di società specializzate in queste cose vuoi che non sono capci di fottere un iphone? Sarebbe ridicolo.
cut.

tutto quello che è progettato da un uomo, può essere scoperto da un altro uomo (semicit.)
giovanni6929 Marzo 2016, 11:45 #3
L'unica vera ragione per cui FBI ha seguito la strada di constringere Apple a collaborare era proprio quella di creare un precedente, per incidere ancora una volta sulla privacy delle persone.
Tecnicamente credete che non sapesse altre strade per poter accedere ai dati in altro modo? Anche Snowden lo ha fatto intendere...

Per fortuna che Apple non ha ceduto ed alla fine della fiera ha avuto un po' di pubblicità.
icoborg29 Marzo 2016, 11:56 #4
si ma di quella cattiva però....
stecco22229 Marzo 2016, 11:57 #5
Originariamente inviato da: giovanni69
L'unica vera ragione per cui FBI ha seguito la strada di constringere Apple a collaborare era proprio quella di creare un precedente, per incidere ancora una volta sulla privacy delle persone.
Tecnicamente credete che non sapesse altre strade per poter accedere ai dati in altro modo? Anche Snowden lo ha fatto intendere...

Per fortuna che Apple non ha ceduto ed alla fine della fiera ha avuto un po' di pubblicità.


Ancora con ste menate sulla privacy, nel periodo in cui la gente anche quando si sposta in bagno si tagga!
In questo caso si parlava di un evento molto particolare, e anche se fossi stato un cliente apple non avrei avuto da ridire nulla,se avesse collaborato con l FBI.
Non capisco perchè farsi tutti questi problemi.... se il prezzo da pagare per evitare attentati,omicidi e criminalità in generale,è perdere un po di privacy, che ben venga!
Di certo non verrano a spiare dei poveri idioti come noi,che si fanno il culo lavorando onestamente!
Bye
giovanni6929 Marzo 2016, 11:59 #6
Concordo.. in parte da un lato ed in parte da quell'altro. Se non altro ha difeso le sue posizioni di rispetto della privacy, almeno del modo in cui la intende Apple.
Dall'altro lato il fatto che facendo un taglia-incolla dei circuiti e poi lavorandoci su sia possibile craccare il contenuto è indice che tale protezione non è certo ideale.
TheMonzOne29 Marzo 2016, 12:00 #7
Speriamo più che altro che avessero un mandato specifico e preciso...altrimenti dubito che qualsiasi prova dovessero trovare sia ammissibile in tribunale.
stuz8729 Marzo 2016, 12:12 #8
La prima cosa che ho pensato è che Apple abbia ceduto le chiavi di decrittazione in gran segreto, cosa che spiegherebbe anche il motivo per cui l'FBI ha ritirato l'azione legale nei suoi confronti.
Così Apple risulta benefattrice della privacy, l'FBI ha avuto quello che voleva risultando anche capace di queste operazioni in pochissimo tempo e la gente è contenta perché la sua azienda preferita è immacolata e allo stesso tempo scoprirà altre cose sull'assassino.
allanon8729 Marzo 2016, 12:24 #9
Ho trovato tutta la storia ridicola! Ora nn so l'FBI ma di sicuro l'NSA può entrare in un iPhone prima che qualcuno possa anche solo pensare se sia giusto o meno. Un modo per prendere i dati senza dire nulla c'è sempre stato.
Sta di fatto che Apple si è fatta un sacco di pubblicità con questa storia, ed Apple è molto brava a farsi pubblicità...senza farlo notare XD
Il_Baffo29 Marzo 2016, 12:31 #10
Originariamente inviato da: stecco222
se il prezzo da pagare per evitare attentati,omicidi e criminalità in generale,è perdere un po di privacy, che ben venga!

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