Apple - Intel, oggi la svolta epocale?

Secondo molte voci oggi, in occasione della WWDC, Apple e Intel daranno il via ad una nuova collaborazione per l'utilizzo dei processori di Santa Clara nelle macchine di Cupertino
di Andrea Bai pubblicata il 06 Giugno 2005, alle 10:21 nel canale AppleAppleIntel
260 Commenti
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il seguente commento è dato da me come utente:
ma sarà mai possibile che non si può commentare una news senza che arrivino i soliti tre che rovinano tutto a suon di battute del cavolo date da (profondissime lacune e parteggiamenti ingiustificati verso una marca o l'altra senza la benchè minima conoscenza di quello che stanno dicendo) ?
sottoscrizione tolta dalla discussione, ormai questa sezione è diventata un contenitore di immondizia
[tristezza]
io la penso come te, ma può l'AMD fare fronte alla domanda di proci da parte di Apple? Ed in caso di proci dedicati, ha l'AMD la capacità di sfornarne di nuovi per conto proprio più quelli per Apple? A malincuore la risposta é no...
intel é grande, come nome, come fatturato, come distribuzione, come arsenale lavorativo, etc etc...
E' il contrario, dove va a sfociare la Apple se IBM decide di non sviluppare piu' nuovi processori G6 etc... ?
E' la Apple che dipende da IBM e non il contrario
quoto
anche se mi pareva che il g5 (unico processore power-derivato, dotato di altivec, usato solo sulle macchine apple) lo producesse motorola...
comunque la sostanza non cambia
non è
Come cribbio fai a stare con quello sfondo, è
se anche migrasse potrebbe continuare a farlo (cfr mio post precedente )
sostanzialmente potrebbe costruire un ApplePC attraverso un chipset o più semplicemente un firmware ad hoc, e per tutti i vari assemblati caserecci con mb standard asus/abit/<generico marchio taiwanese>, il semplice fatto di montare una cpu mainstream non basterebbe per far girare l' ipotetico MacOSX86, per il quale occorrerà sempre HW con la mela davanti ...
Avete letto quante ps2 xbox e gcn sono state vendute nel mondo?? saranno oltre 120 milioni! e chè cpu hanno dentro le prossime console che non saranno solo console?? (quindi un mercato molto piu' ampio!).
Quindi alla ibm un mercato di 200 milioni di pezzi venduti in un 5 anni è un mercatino!?
Non so cosa stia passando per la testa a quelli della apple (anche se non la vedo impossibile come cosa!) ma mi farei un sacco di risate se dovessero presentare un prototipo con 8 cell in parallelo che emulano ps3 xbox3 e pc contemporaneamente!
A parte gli scherzi potrebbero presentare un ipod stile palmare e li doverbbero per forza di cose usare una cpu intel con il loro software propietario naturalmente
io la penso come te, ma può l'AMD fare fronte alla domanda di proci da parte di Apple? Ed in caso di proci dedicati, ha l'AMD la capacità di sfornarne di nuovi per conto proprio più quelli per Apple? A malincuore la risposta é no...
intel é grande, come nome, come fatturato, come distribuzione, come arsenale lavorativo, etc etc...
Quello che scrivi è verissimo.
Apple però è pur sempre una "nicchia" del mercato, che comunque andrebbe supportata da un incremento adeguato della produzione da parte di Amd.
Ovviamente queste sono solo ipotesi, ma non sarebbe impossibile realizzarle.
Resta il fatto che Intel fa la parte del leone sul mercato, come tu hai già evidenziato.
Avete letto quante ps2 xbox e gcn sono state vendute nel mondo?? saranno oltre 120 milioni! e chè cpu hanno dentro le prossime console che non saranno solo console?? (quindi un mercato molto piu' ampio!).
Quindi alla ibm un mercato di 200 milioni di pezzi venduti in un 5 anni è un mercatino!?
le prossime console pare avranno cpu... da console, appunto
il cell NON è un G5 , e NON è neanche una cpu general purpose... quindi dubito si decida di impiegarlo in un desktop , o cmq al di fuori delle applicazioni "digital consumer electronics" ...
quindi per il settore desktop, resto dell' idea che per ibm il G5 sia una produzione di nicchia e potrebbe decidere di concentrarsi sulla produzione in licenza di A64...
Cerchiamo di ragionare con obiettività: i PowerPC, per quanto abbiano un'ottima e "bella" architettura non riescono più da tempo a competere sul piano puramente prestazionale con gli x86. Nemmeno dal punto di vista dei consumi.
L'ultimo articolo di AnandTech a proposito di G5 e x86 è veramente impietoso: dai test fatti in ambito workstation e server anche gli ultimi Dual G5 a 2,7Ghz sono usciti fuori con le ossa rotte, per non parlare degli XServe che sono stati letteralmente spazzati via (prestazioni anche DIECI, sì DIECI VOLTE inferiori in ambito server).
Quindi un passaggio agli x86 comportebbe un recupero di credibilità di Apple sul versante prestazionale rispetto ai PC (sarebbero praticamente dei PC: il condizionale non è casuale: sono d'accordo con jappilas sul firmware, ma ne parlo anche dopo), a cui si aggiungerebbe un abbattimento dei costi, che permetterebbe di rendere i Mac più competitivi.
Per i consumi il discorso è simile: l'architettura dei Pentium-M, che ha preso ispirazione dai P3 ma che è DECISAMENTE MIGLIORE sotto parecchi aspetti, è particolarmente orientata verso la riduzione dei consumi, a cui si aggiunge una notevole efficienza (potremmo paragonarla ai G4). C'è da dire che anche AMD, coi nuovi Turion, ha posto le basi per un'architettura estremamente attenta ai consumi, e che presenta anche il vantaggio di implementare l'architettura x86-64 a 64 bit.
Qual è il problema degli utenti Mac, allora? Lo sdegno deriva dal fatto ai avere sulle mani dei PC a tutti gli effetti? Potrebbe non essere vero: chi l'ha detto che un Mac con x86 debba essere un PC a tutti gli effetti? Apple campa con l'hardware, questo è cosa nota, e una competizione coi PC sullo stesso piano le potrebbe essere fatale, sia per i concorrenti che si troverebbe ad affrontare sia per il fatto di dover avere a che fare con una varietà di hardware / periferiche troppo grande da supportare.
La soluzione potrebbe essere quella di continuare a supportare solo un parco hardware limitato, a cui si aggiungerebbe qualche componente tale da rendere il Mac x86 diverso dal PC e quindi rendendo impossibile l'installazione di s.o. come Windows, ad esempio, o viceversa di installare OS X su altri PC. Basterebbe anche soltanto un firmware diverso dal classico BIOS presente nei PC attuali. Questo perché non dimentichiamoci che esistono tanti computer / dispositivi che integrano x86 e altre periferiche "standard", ma che non possono essere chiamati PC perché funzionano in maniera diversa (es.: tanti server basati su x86 non possono far girare qualunque s.o. / applicazioni per PC): un PC che si possa chiamare e funzionare come tale è una macchina che deve soddisfare degli essenziali requisiti di base.
D'altra parte parliamoci chiaramente: da ANNI sento gli utenti Mac affermare che non contano né prestazioni né l'hardware. Conta la macchina di per sé e il "feeling" unico che il design di Apple e l'uso del s.o. comportano. Da questo punto di vista per un qualunque utente Mac NON CAMBIEREBBE NULLA. Il Mac sarà sempre "figo", il s.o. "favoloso". Sotto il vestito? x86 o PowerPC ha poca importanza: chi è così folle da smontare un Mac (e per farci cosa, poi?). Anche per i programmatori non cambierebbe praticamente nulla: sono pochissimi i casi in cui si ricorre all'assembly, e quindi sarebbe necessario imparare a programmare l'architettura x86 abbandonando quella PowerPC.
Cos'è che potrebbe frenare Apple e/o gli utenti Mac dall'usare un Mac x86? L'unico motivo che vedo è quello dell'odio atavico e irrazionale che ci si porta dietro nei confronti dei PC, di Intel e della piattaforma x86 (lasciamo perdere Windows perché in questo contesto non c'entra).
Altri vantaggi? Per Apple quello di poter sfornare finalmente un s.o. che sfrutti pienamente un'architettura a 64 bit, senza avere cali di prestazioni come quelli che avrebbe Tiger e i programmi se fossero compilati per girare interamente in modalità a 64 bit. Questo potrebbe migliorare la situazione di Apple e di OS X nell'ambito dei server e delle workstation, dove ormai si punta ad usare ben più dei 4GB che è capace di gestire OS X (anche se è possibile montare 8GB, nessuna applicazione è in grado di sfruttarli né sarebbe possibile, ad esempio, avere un'applicazione che sfrutta 4GB e un'altra gli altri 4GB: per tutte il tetto è quello dei primi 4GB di memoria; gli altri 4GB li può usare soltanto il s.o. per il caching, oppure le applicazioni a 64 bit che girano su Tiger e G5).
Comunque non è certo l'ambito dei server che dovrebbe interessare Apple: è evidente, specialmente dopo l'articolo di AnandTech, che OS X è un s.o. troppo pesante e che limita troppo le prestazioni del sistema. Purtroppo l'uso di un microkernel Mach sopra il kernel BSD, per quanto rappresenti una soluzione semplice ed elegante, rappresenta anche il suo collo di bottiglia nel momento in cui le applicazioni debbono far ampio uso di thread o di chiamate al kernel in generale.
Meglio che Apple continui a fare ciò che sa fare meglio: interfacce grafiche gradevoli e intuitive, applicazioni a misura di utente, senza puntare eccessivamente sul s.o., e in particolare nel settore dei server. Per questi ambiti ci sono ben altre soluzioni, più efficienti, realizzati per rendere meglio e a cui poco importa la GUI (anzi, tanti server non hanno neppure una scheda video).
Spero che questo messaggio non scateni l'n-esimo flame / guerra fra Mac e PC: cerchiamo di valutare serenamente e razionalmente l'oggetto della discussione, mettendo da parte sentimentalismi, fede e odio che mal si addicono a una riflessione tecnica in merito.
Ma la vuoi far fallire veramente Apple?
Ovviamente tu non hai mai programmato in vita tua, tanto meno sai come si scrivono le applicazioni e peggio ancora i s.o., per non parlare di cosa significa RISC e CISC e dell'uso che ai giorni nostri si fa dell'assembly...
Mi spieghi perché ti lasci andare su cose che non stanno né in cielo né in terra? C'è proprio tutta questa necessità di dar fiato alle trombe, pur non sapendo una beata mazza dell'argomento?
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