Virus e antivirus, l'eterna lotta fra il bene e il male

Virus e antivirus, l'eterna lotta fra il bene e il male

Virus e antivirus, temi caldi del panorama informatico fin dagli anni 80, giunti ai giorni nostri assumendo via via sempre più importanza e causando preoccupazioni molto spesso fondate. Analisi tecnica e breve cronistoria dell'eterna lotta fra il bene e il male all'interno dei nostri PC

di pubblicato il nel canale Sicurezza
 

Conclusioni

Siamo arrivati al termine di questo lungo articolo. Le persone meno informate hanno avuto la possibilità di comprendere ed assimilare quali siano i rischi derivanti dall'uso di un pc in modo sconsiderato, i rischi che derivano da Internet, perché un software antivirus debba essere costantemente aggiornato e non basta che sia installato per poter salvaguardare il proprio pc e i propri dati informatici.

Per i più smanettoni invece abbiamo voluto mostrare in modo più approfondito come un software antivirus funzioni, quali siano le tecniche per poter individuare un virus e le possibili lacune per poter meglio scegliere il software antivirus che meglio venga incontro alle nostre esigenze.

In generale l'articolo è una panoramica generale sull'importanza di un software antivirus in questi giorni, con Internet alla portata di tutti, con il rischio di possibili infezioni da parte di virus e worm che possono, in alcuni casi, causare danni non solo morali ma spesso economici se si parla di aziende o di furto di dati personali. Chiaramente di argomenti tecnici su questi argomenti ce ne sono a bizzeffe e se ne potrebbe parlare per giorni interi, senza contare che le minacce si sono evolute e non riguardano più virus e worm, bensì spyware, adware, phishing per non parlare di veri e propri atti di terrorismo informatico.

Tuttavia il sentire spesso persone accanto a me ignorare l'importanza di aggiornare un software antivirus, vedere aziende ed enti pubblici infetti perché non hanno installato un software antivirus o non hanno rispettato le regole più banali, mi hanno spinto a dover scrivere un articolo, il più divulgativo possibile, che possa diventare una guida e trasmettere le nozioni principali sul come poter difendersi nel modo migliore e più semplice, usando la testa e un po' di buonsenso.

Perché Internet è sì un'arma a doppio taglio, ma lo è ancora di più se aggravata da una disinformazione di massa.

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48 Commenti
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DevilsAdvocate30 Gennaio 2006, 12:31 #1
oddio fatemi capire, quindi se un virus writer si scrive il suo runtime packer
personale (usato solo da lui)e poi ci butta dentro il suo nuovo virus nessun sistema
al mondo lo identifichera' mai????
Feanortg30 Gennaio 2006, 12:51 #2
Diciamo che l'utente dovrebbe stare un po' attento a cosa esegue. Il problema non sussiste se non si apre il primo eseguibile che ti arriva via email. Se poi si scaricano dei warez e qualcuno si diverte ad inserire un qualche file del genere, magari nel keygen dell'ultimo gioco uscito... Beh... A volte il risparmio non vale la candela
eraser30 Gennaio 2006, 13:08 #3
Originariamente inviato da: DevilsAdvocate
oddio fatemi capire, quindi se un virus writer si scrive il suo runtime packer
personale (usato solo da lui)e poi ci butta dentro il suo nuovo virus nessun sistema
al mondo lo identifichera' mai????



Esattamente, finché il sample non arriva ad una società di antivirus che lo analizza e, se necessario, scrive la routine per decomprimere il file e aggiunge la signature.

Oppure resta la soluzione "euristica dinamica" che necessita esclusivamente di eseguire il file in una macchina virtuale ed analizzarne i comportamenti
nickrivers30 Gennaio 2006, 13:11 #4
Originariamente inviato da: DevilsAdvocate]oddio fatemi capire, quindi se un virus writer si scrive il suo runtime packer
personale (usato solo da lui)e poi ci butta dentro il suo nuovo virus nessun sistema
al mondo lo identifichera' mai????[/QUOTE]

No, stando a quello che c'è
Vista la difficoltà di poter disassemblare alcuni runtime packers, alcune società hanno sviluppato una sorta di emulazione del codice, senza nessuna necessità di routine scritte per decomprimere i files. Se infatti si ragiona sul fatto che un file compresso, una volta eseguito, DEVE decomprimere il proprio codice in memoria per poter avviare l'esecuzione, si può benissimo pensare alla possibilità di eseguire un "dump", salvare l'immagine del file una volta che è stato totalmente decompresso in memoria prima che inizi l'esecuzione. In questo modo si avrà il file totalmente decompresso senza fatica alcuna, se non quella di aver scritto un'ottima routine di emulazione da utilizzare nel software antivirus.


eraser30 Gennaio 2006, 13:13 #5
Originariamente inviato da: nickrivers
No, stando a quello che c'è scritto ...





esattamente
serpone30 Gennaio 2006, 13:32 #6
DI LUSSSSSSSSSSSSSO
Pistolpete30 Gennaio 2006, 14:38 #7
Non ho mai usato e penso non userò mai un antivirus.
Ho lanciato il sasso nello stagno.
karplus30 Gennaio 2006, 14:53 #8

Io l'ho sempre usato, ma dagli ultimi 2 format (qualche mese) non ho più rimesso l'antivirus. Sono dietro router ma i virus posso beccarmeli cmq.

Ora immagino benissimo che salterà fuori qualcuno che dice "se non avete antivirus come fate a sapere di non avere virus?", beh io comportamenti strani non ne noto, processi strani o altra roba all'avvio non ne ho.
Ed oltre ad un buon senso critico uso firefox+thunderbird.
Nockmaar30 Gennaio 2006, 15:19 #9
Per anni non ho usato un antivirus e, fosse per me, non lo userei nemmeno adesso. Putroppo, pero', condivido il Pc con altre persone che sono meno accorte e smaliziate di me.

Gran parte del lavoro di prevenzione lo fa il buon senso.

Dr House30 Gennaio 2006, 15:27 #10
Virus e antivirus, l'eterna lotta fra il bene e il male

ma scritto così sembra che i virus sono il bene

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