ATI Radeon X300 SE HyperMemory: la resa dei conti

ATI Radeon X300 SE HyperMemory: la resa dei conti

Annunciata oltre sette mesi fa, la tecnologia HyperMemory arriva finalmente sul mercato in due versioni dotate rispettivamente di 128 MB e 256 MB di memoria video complessiva, di cui rispettivamente 32 MB e 128 MB sono onboard. Non potevamo non cogliere l’occasione per eseguire un riepilogo di tutte le soluzioni low-end presenti sul mercato.

di pubblicato il nel canale Schede Video
ATIRadeonAMD
 

Introduzione

A seguito dell’annuncio della tecnologia HyperMemory prima e dei relativi prodotti successivamente, era lecito aspettarsi entro breve la commercializzazione delle nuove soluzioni Radeon X300 SE basate su questa nuova tecnologia. L'ingresso nel mercato non ha tardato a presentarsi anche in virtù dell’aggressiva politica del concorrente NVIDIA che è ormai da diverso tempo sul mercato con le sue soluzioni GeForce 6200 TurboCache.

Ciò che dall’esterno potrebbe essere considerata una delle battaglie tecnologiche e commerciali a doppio fronte più agguerrite dell’intero panorama informatico, in realtà è un confronto che da sempre vede la presenza di un terzo concorrente discreto e silenzioso, che non ha mai fatto troppa pubblicità di sé nel campo dei processori grafici, ma che di fatto detiene la più ampia fetta di mercato: Intel.

L’ingresso di Intel nel mercato dei processori grafici è iniziato nel momento in cui è stato prodotto il primo chipset con core video integrato. Forte della sua presenza nel mercato dei chipset, presenza che definire rilevante sarebbe un eufemismo trattandosi dei chipset per i processori x86 più diffusi sul pianeta, Intel ha sempre ricoperto un ruolo predominante nel panorama dei core grafici integrati. Se escludiamo un piccolo excursus nel segmento retail rappresentato dal chip i740 (recensito nel lontano 1998 da questa stessa testata), Intel si è concentrata principalmente nelle soluzioni integrate dedicate ai segmenti di fascia estremamente bassa del settore desktop e notebook. Trattandosi delle porzioni di mercato più remunerative ed interessanti dal punto di vista economico e quantitativo, Intel ha facilmente conquistato la sua posizione di leader indiscussa nel campo degli acceleratori grafici pur non essendoci oggi una sola scheda video retail che riporta il suo logo.

A causa della fortissima posizione commerciale di Intel, è estremamente difficile per aziende come NVIDIA ed ATI riuscire a rosicchiare percentuali di mercato al colosso inventore dei processori Pentium. Anche se queste ultime, infatti, attaccano Intel sul fronte dei chipset con core grafico integrato, offrendo prestazioni decisamente competitive, i chipset Intel con Extreme Graphics restano le soluzioni preferite e più diffuse per le piattaforme Pentium M, Celeron e Pentium 4 più economiche. Più florida la situazione per NVIDIA e ATI nel campo dei chipset per processori AMD che, tuttavia, oltre a rappresentare un target di mercato molto più ristretto, vede la presenza di almeno altri due agguerriti concorrenti: VIA e SiS.

In virtù di quanto appena descritto risulta evidente che le soluzioni HyperMemory e TurboCache confrontate in questo articolo, pur non essendo dirette concorrenti dei core grafici integrati (il loro costo è, infatti, notevolmente superiore rispetto al surplus di prezzo, spesso inesistente, dovuto alla presenza del video onboard in una scheda madre), rappresentano rispettivamente per ATI e NVIDIA un’opportunità per strappare ad Intel quell’ampissima cerchia di utenti che, pur non essendo disposti a spendere cifre astronomiche per una scheda video, sono comunque interessati ad un’esperienza di gioco saltuaria, ma appagante.

 
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