ATI Radeon X300 SE HyperMemory: la resa dei conti

Annunciata oltre sette mesi fa, la tecnologia HyperMemory arriva finalmente sul mercato in due versioni dotate rispettivamente di 128 MB e 256 MB di memoria video complessiva, di cui rispettivamente 32 MB e 128 MB sono onboard. Non potevamo non cogliere l’occasione per eseguire un riepilogo di tutte le soluzioni low-end presenti sul mercato.
di Raffaele Fanizzi pubblicato il 13 Maggio 2005 nel canale Schede VideoATIRadeonAMD
Test sintetici
Il test relativo al fill rate del 3D Mark 05 evidenzia come nel single texturing la potenza di calcolo delle schede video sia pesantemente influenzata dalla banda passante disponibile. La scheda Radeon X300 SE pur possedendo lo stesso processore grafico della Radeon X300 ed il core lavorante alle medesime frequenze, fa registrare un fill rate in single texturing sensibilmente inferiore. Situazione analoga accade con la GeForce 6200 TurboCache da 16 MB che con il suo bus ampio solo 32 bit non è in grado di soddisfare appieno le sue pipeline di rendering in single texturing. Discorso diverso per la GeForce 6200 non TurboCache che essendo basata su un processore grafico differente da quello delle GeForce 6200 TurboCache, pur lavorando a frequenze inferiori, forte del suo bus ampio 128 bit, riesce ad ottenere i migliori risultati in single texturing.
Luso di un quantitativo di memoria di sistema pari a 512 MB o 256 MB non ha influenzato in maniera particolarmente vistosa il comportamento delle soluzioni TurboCache e HyperMemory in questo contesto.
Molto competitive le schede Radeon X300 e GeForce 6200 nei test relativi ai pixel e vertex shaders. I risultati, inoltre, non sembrano essere dipendenti dalla configurazione della memoria di sistema al contrario di quanto accade con le schede HyperMemory e TurboCache dove delle piccole variazioni sono visibili.