Computex 2009: WiMAX e Low Cost non solo per noi

Si chiudono le porte della ventinovesima edizione del Computex di Taipei e si aprono nuovi scenari. Una fiera a due velocità, dove alcuni lanci prodotto di grande interesse fanno da contraltare ad una fiera dedicata in gran parte ai Paesi Emergenti, ovvero il mercato di domani
di Alessandro Bordin pubblicato il 12 Giugno 2009 nel canale SistemiIntroduzione
Chiusi i battenti del Computex di Taipei edizione 2009, è tempo di bilanci. Una manifestazione molto attesa, anche in virtù della recessione economica che ha colpito tutto il mondo nel corso dell'ultimo anno. E' proprio dalla più grande manifestazione fieristica asiatica in tema di informatica che molti analisti si attendevano segnali significativi per uscire dall'empasse che è costata il posto di lavoro a centinaia di migliaia di persone, oltre ad aver costretto aziende e consumatori ad un clima di "austerity" che dura ancora oggi.
Sebbene lontana geograficamente, Taiwan è di fatto il cuore pulsante dell'informatica mondiale, poiché ben l'80% delle apparecchiature sono vendute proprio dalla aziende che qui hanno la propria base operativa, dislocando molto spesso la produzione nella vicina Cina. Un rapporto, quello fra Taiwan e Cina, meno controverso che in passato, come testimonia la presenza di aziende cinesi fra i padiglioni del Computex, una vera e propria prima assoluta.
Stiamo parlando più di Cina che di Computex, ma non si tratta di una forzatura: come vedremo nelle conclusioni, la Repubblica Popolare Cinese è una delle chiavi di lettura per dare un significato al Computex di Taipei. Rimandiamo in ogni caso alla seconda parte dell'articolo le considerazioni socio-economiche del caso, per soffermarci principalmente sulle novità di prodotto viste e annunciate al Computex, riassunte per comodità di lettura e per avere più chiaro il quadro generale.