Computex 2009: WiMAX e Low Cost non solo per noi

Si chiudono le porte della ventinovesima edizione del Computex di Taipei e si aprono nuovi scenari. Una fiera a due velocità, dove alcuni lanci prodotto di grande interesse fanno da contraltare ad una fiera dedicata in gran parte ai Paesi Emergenti, ovvero il mercato di domani
di Alessandro Bordin pubblicato il 12 Giugno 2009 nel canale SistemiStorage, si parla solo di Solid State Drive
Le novità osservate al Computex sotto il profilo storage sono per la quasi totalità costituite da unità Solid State, solo apparentemente uguali fra loro. Praticamente tutte le aziende taiwanesi si sono lanciate in questo mercato, seppur con tempistiche differenti. Due i motivi alla base: da una parte la relativa facilità di approvvigionamento di componenti, dall'altro i margini di profitto che queste unità garantiscono, molto più elevati in media rispetto ad altre categorie merceologiche.
Si spiega dunque così il perché di questo vero e proprio boom di unità SSD, che però stanno finalmente uscendo dalla fumosità in fatto di caratteristiche tecniche che hanno accompagnato la prima generazione. Solo l'anno passato poca importanza veniva data al controller utilizzato, rivelatosi però un elemento chiave in chiave prestazioni. Un Computex 2009 che ha visto una netta differenziazione di linee prodotto all'interno delle singole aziende, con prodotti pensati per tipologie di utenza ben definita e con unità più o meno performanti. Cerchiamo di riassumere in breve queste tendenze.
Per la fascia consumer continuano ad essere presenti soluzioni con controller J Micron JMF602, divenuto famoso per i problemi ad esso collegati specie in scrittura. Come già annunciato in questa news, è in arrivo una nuova versione in presentazione proprio in questi giorni, modello JMF612, che però non sostituirà questo modello. J Micron ritiene infatti ancora valido il modello JMF602, specie con il firmware aggiornato. Dello stesso parere i produttori che, nonostante i problemi rilevati da molti tester in giro per il mondo, fra cui noi, continuano a vedere in questa soluzione un'opzione valida.
Salendo di livello fanno l'apparizione Solid State Drive con il controller Indilinx abbinato a differenti quantitativi di memoria cache, cui presto si affiancheranno modelli con il nuovo JMF612 di J Micron, pensato proprio per fare concorrenza ad Indilinx. Entrambi i modelli potranno gestire un quantitativo variabile di cache e chip memoria di nuova generazione, senza però costare come le più blasonate piattaforme Samsung e Intel per SSD, destinate alla fascia high-end, terza e ultima macro-fascia osservata fra gli stand del Computex.