Memorie DDR400 low latency
Dopo una continua rincorsa a frequenze di clock sempre più elevate, i produttori di memoria sono ritornati a puntare su latenze di accesso ridotte. E' il caso di Corsair e GeIL, che propongono soluzioni leggermente differenti per i propri modelli DDR400
di Paolo Corsini pubblicato il 23 Agosto 2004 nel canale MemorieCorsairGeIL
Introduzione
Il mercato delle memorie DDR
è stato caratterizzato, nel corso degli ultimi 12 mesi, da due trend ben distinti.
Inizialmente tutti i produttori di moduli memoria per utenti appassionati si sono
orientati verso soluzioni capaci di operare a frequenze di lavoro fortemente fuori
specifica. L'esempio più lampante è quello delle memorie DDR500, capaci di operare
stabilmente alla frequenza di clock di 250 MHz (500 MHz effettivi) contro un valore di
default di 200 MHz (400 MHz effettivi) per le memorie DDR400. JEDEC, l'organismo che
stabilisce gli standard per i moduli memoria, non ha mai ratificato ufficialmente le
memorie DDR500; questi moduli, pertanto, sono stati certificati direttamente dai propri
produttori, attraverso una serie di test interni su varie piattaforme.
Come si vedrà in dettaglio nella prossima pagina, per poter sfruttare al meglio le memorie DDR500 è necessario forzare la frequenza di bus del sistema, overcloccando il processore. Non sempre è possibile effettuare questa procedura raggiungendo ad una frequenza di bus di 250 MHz, capace di sfruttare al meglio le potenzialità di queste memorie. Per questo motivo, spesso l'utilizzo di memorie DDR500 penalizza le prestazioni complessive, in quanto non si hanno le condizioni di funzionamento che le sfruttano al meglio.
Per poter funzionare stabilmente a frequenze di lavoro così elevate, le memorie DDR500 devono utilizzare latenze di accesso molto alte: questo ha un impatto negativo sulle prestazioni velocistiche complessive, soprattutto quando si abbina questo con una frequenza di lavoro che è quella delle memorie DDR400. Esistono alcune eccezioni, moduli DDR500 che a 400 MHz di clock supportano latenze di accesso spinte, ma si tratta di casi limite e non della norma.
Il secondo trende emerso recentemente è una sorta di ritorno al passato. Vari produttori hanno infatti presentato moduli memoria DDR400 capaci di operare a latenze di accesso molto ridotte. La diretta conseguenza è che questi moduli permettono di sfruttare al meglio il sistema già con frequenze di lavoro di default, essendo capaci di operare con le più basse latenze possibili.
La diffusione di questi moduli memoria è principalmente dovuta alla disponibilità di alcune nuove serie di chip memoria, capaci di supportare latenze di accesso spinte pur mantenendo funzonamento stabile alla frequenza di clock di 400 MHz effettivi dello standard DDR400.
In prova in queste pagine troviamo due moduli memoria appartenenti alla seconda categoria. Il primo è il modello Corsair TwinX1024-3200XLPRO, memorie DDR400 capaci di timings di accesso di default pari a 2-2-2-5; il secondo è quello GeIL Ultra Platinum PC3200 400MHz Dual Channel DDR Kit, soluzione sempre DDR400 ma capace di timings di accesso leggermente più conservativi e pari a 2-3-3-6.







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