Intel Sandy Bridge: analisi della GPU integrata

Nell'articolo di oggi ci occuperemo della GPU integrata all'interno delle nuove CPU Sandy Bridge di Intel. Avremo così modo di andare ad osservare il livello prestazionale che la rinnovata architettura è in grado di fornire, ma non solo.
di Gabriele Burgazzi , Paolo Corsini pubblicato il 19 Gennaio 2011 nel canale ProcessoriIntel
Transcoding, l'analisi qualitativa
Come abbiamo avuto modo di trattare nella pagina precedente, la possibilità di accelerare i processi di encoding video, risulta un vantaggio spesso determinante in molti scenari. Avere un player multimediale portatile con cui poter godere i propri telefilm preferiti durante gli spostamenti giornalieri è una realtà spesso ostacolata però dai lunghi tempi di attesa necessari per la conversione video. Quick sync di Intel si ripromette proprio di andare ad ovviare a tali problematiche, affiancandosi a Cuda e Stream rispettivamente di NVIDIA e AMD.
Nel corso dei nostri test abbiamo utilizzato una sola applicazione per analizzare il comportamento delle differenti tecnologie: ArcSoft Media Converter 7. Ci siamo concentrati non solo del differente livello prestazionale che le diverse tecnologie di NVIDIA, AMD e Intel sono in grado di garantire, ma ci siamo occupati anche di analizzare la qualità dei diversi enconding video.
I risultati di questa analisi non vanno presi però come riferimenti assoluti: ci siamo infatti limitati ad osservare il comportamento di un solo software di codifica video, è pertanto lecito attribuire proprio all'applicazione eventuali discrepanze di funzionamento con le differenti tecnologie. Secondo quanto riportato da Intel stessa, infatti, non ci sono al momento limitazioni hardware per l'encoding video: queste sono imposte dall'azienda che si è occupata dello sviluppo software. In questo senso, ad esempio, con Media Converter 7 è impossibile supportare l'audio multi canale, così come è impossibile effettuare un transcoding di qualità superiore al profilo principale H.264. Questa la prima l'immagine presa come riferimento.
Nel caso specifico abbiamo eseguito una conversione da Blu-ray in formato H.264 per iPhone 4 con risoluzione di 1280x720. MediaConverter non consente di andare a modificare il bitrate o altri parametri, ci siamo così affidati alle impostazioni di base applicate dal programma di Arcsoft. In tabella le diverse immagini ottenute. La prima delle tre immagini analizzate è tratta da una scena particolarmente concitata dal film Casino Royale. Per poter effettuare le operazioni di conversione video, oltre a MediaConverter 7, abbiamo dovuto impiegare AnyDVD HD.
La seconda immagine che abbiamo analizzato è invece una scena statica tratta dal film, che permette però di andare a valutare il funzionamento delle diverse tecnologie sfruttate dal software di ArcSoft per la compressione. In tabella a seguire, i risultati.
La terza e ultima immagine è invece un primo piano delll'attore principale. La possibilità di avere a disposizione numerosi dettagli della pelle, permette di andare a valutare in modo diretto il comportamento delle differenti tecnologie impiegate per la compressione. Nella tabella a seguire le immagini.
Il video che abbiamo utilizzato per andare a vagliare il comportamento qualitativo del software di conversione in relazione all'impiego delle differenti tecnologie di accelerazione, è protetto dal diritto d'autore. Al fine di valutare al meglio quanto l'impiego di x86, CUDA, Stream o Quick sync influisca a livello video, abbiamo convertito un filmato e reso scaricabili i differenti risultati. Il filmato in questione è tratto da questo indirizzo: la compressione è stata eseguita dal filmato MPEG-4 a 1920x1080 pixel. A seguire i link per il donwload: